Il rapporto della società italiana con la massoneria vive, come tanti altri nel nostro Paese, di fasi di interesse, di analisi, di disamore, se non addirittura diffidenza o odio. La massoneria, in altri Paesi, fa parte della quotidiana dinamica sociale e chi vi appartiene, al di là dei vari vincoli alla segretezza, raramente si nasconde o, peggio, nega la sua appartenenza. Nel contesto di questa necessità di dare ad essa il giusto profilo e il giusto peso, giunge «Massoneria e religioni civili», di Fulvio Conti, storico e profondo conoscitore della sua storia e dei suoi «meccanismi», che hanno costituito l'oggetto di altri libri.
Chi si aspetta dalla lettura di questo libro rivelazioni e curiosità potrebbe restare deluso perché «Massoneria e religioni civili» è, invece, una rigorosa ricostruzione storica e una approfondita analisi politica di come essa si sia affermata in un panorama in cui, tra filosofia e utopie, la gente viveva con estrema incertezza il suo rapporto con lo Stato e le sue articolazioni. Una adattabilità alle vicende degli Stati che, per dirla come Pierre-Yves Beaurepaire, era camaleontica, capace, in pratica, di modificare il suo profilo adattandosi, scrive Conti, al «mutevole ambiente sociale, culturale e politico nel quale gettava le sue radici, pur non rinunciando alla propria identità».
Nell'affrontare un nuovo capitolo di storia della massoneria, Conti concentra la propria attenzione non sulla vita interna delle logge, ma sulla loro proiezione nella sfera pubblica e su quell'insieme di liturgie che, nel nome del laicismo e del progresso, alimentarono una forma di vera e propria religione civile. Dopo un'analisi del rapporto fra la massoneria e la politica, la questione educativa e il movimento pacifista, sono descritti il suo irradiamento nei paesi del Mediterraneo e la sua penetrazione nel capitalismo imprenditoriale e finanziario; è quindi evidenziato il ruolo da essa svolto nella costruzione del mito del Risorgimento e in particolare del culto di Mazzini e Garibaldi. Infine, nella gestione della morte e dei rituali funebri di personaggi illustri, massoni e non, l'autore intravede una chiave di lettura per comprendere la nascita delle religioni politiche dell'età contemporanea.
Fulvio Conti insegna Storia contemporanea nell'Università di Firenze. Fra i suoi libri: "L'Italia dei democratici" (Angeli, 2000), "Cultura civica e patriottismo" (Marsilio, 2001), "I volontari del soccorso" (Marsilio, 2004), "Breve storia dello Stato sociale" (con G. Silei, Carocci, 2005). Con il Mulino ha pubblicato la "Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo" (2003) e ha curato i volumi "La massoneria a Livorno" (2006) e "La massoneria a Firenze" (2007).
Fonti: Coll. Circ. MM.VV. Toscana e www.mulino.it/