Sulla vita e le iniziative dei Capitoli Italiani dell''Arco Reale e rassegna di quelle riguardanti l'Arco Reale nel mondo.
Le principali notizie della massoneria Italiana ed estera. Il simbolismo, la filosofia, gli Studi Tradizionali
Ieri abbiamo pubblicato la notizia di una interessante iniziativa riguardante lo Shrine “Appendant” del Rito di York. Oggi qualche notizia in più. Sarebbe interessante per tutti se qualche rappresentante dello Shrine in Italia ci inviasse qualche ulteriore notizia al nostro indirizzo e-mail: arcorealerdy@gmail.com
Lo Shrine Antico Ordine Arabo dei Nobili del Santuario Mistico del Nord America) : É un”Appendano” del Rito di York (Americano) ideato e creato a New York dai massoni Walter M. Fleming (un eminente medico) e William J. Florence (attore).
Essi avevano in comune l’idea di una nuova Fratellanza riservata ai Liberi Muratori, in cui il divertimento e la buona compagnia venissero accentuati a scapito della ritualità.
Il Fleming, che intorno al 1870 era una stella del palcoscenico, mentre i trovava a Marsiglia per uno spettacolo, venne invitato ad una festa data da un diplomatico arabo.
Il ricevimento consisteva in un’elaborata commedia musicale al cui termine gli ospiti diventavano membri di una società segreta.
Era solo una specie di gioco, ma era condotto in modo tanto interessante da indurre Fleming a prendere molti appunti, che arricchì nel corso di altre due occasioni simili, cui partecipò ad Algeri ed al Cairo.
Quando ebbe l’occasione di mostrare i suoi appunti al Dr. Fleming, questi ne fu tanto entusiasta da trasformare quelle idee embrionali in quello che sarebbe diventato l’Ancient Arabic Order of the Nobles of the Mystic Shrine, l’A.A.O.N.M.S., una sigla che, anagrammata, dà stranamente le due parole "A MASON", ovvero un Massone.
Questa era forse ben più di una semplice coincidenza.
Con l’aiuto di Charles T. McCleanachan, avvocato ed esperto di ritali massonici, di William S. Paterson, tipografo linguista e ritualista, di Albert L. Rawson, un Massone studioso di tradizioni arabe, massonico, il Fleming redasse il rituale, disegnò gli emblemi ed i costumi rituali, formulò il saluto tra gli adepti (tuttora usata, consistente in "Es Salamu Aleikum", la pace sia con te, cui si risponde "Aleikum Es Selamu", con te sia la pace) e dichiarò che tutti i membri avrebbero portato un fez rosso.
Come gioiello dell’Ordine venne adottata la Mezzaluna, con il motto arabo "Kuwat wa Ghadab", ovvero Forza e Furia.
Oggi l’emblema dello Shrine include una scimitarra dalla quale pende una Mezzaluna, che sostiene la testa di una sfinge ed una stella a cinque punte.
Il 26 settembre 1872, nella Casa Massonica di New York City, venne inaugurato il primo Tempio Shrine degli Stati Uniti, denominato Mecca.
L’organizzazione non riscosse un successo immediato, visto che quattro anni dopo contava un totale di soli quarantatre membri.
Ma già nel 1900, lo Strine era rappresentato da ottantadue Templi e da 55.000 Shriners che sfilarono in parata a Washington, davantial Presidente William McKinley.
Da allora il fenomeno Shrine fu inarrestabile nella sua espansione.
I membri ed i Templi si moltiplicarono, nuovi ornamenti vennero aggiunti ad una crescente tradizione già ricca di fasto, e vennero formate nuove bande musicali.
Nel 1919 i membri ammontavano già ad oltre 360.000, e nel giugno 1922 venne fondato il primo ospedale dello shrine per bambini invalidi, con un regolamento esteso agli ospedali fondati in seguito secondo il quale "i bambini dovevano provenire da famiglie incapaci di sostenere le spese del trattamento ortopedico, dovevano essere inferiori ai quattordici anni (limite poi portato a diciotto anni), ed essere in condizione, a giudizio dei medici, di poter essere curati od almeno validamente aiutati".
La gestione della grande rete ospedaliera è affidata al Consiglio dei Curatori degli Ospedali dello Shrine per Bambini Storpi, eletto annualmente.
I bambini vengono accettati senza alcuna distinzione di razza, religione e nazionalità, a titolo gratuito per loro e per chi li accompagna.
Gli ospedali ortopedici e gli Istituti per grandi ustionati sono finanziati da un’autotassazione annua pro capite da parte di ogni membro, dalle attività per la raccolta di fondi dei numerosi Templi, dai contributi e dai lasciti dei membri o di simpatizzanti.
Si calcola che oggi i membri dello Shrine ammontino ad oltre un milione, distribuiti in circa duecento Templi operanti negli Stati Uniti, in Canada, nel Messico ed in Europa.
Qui è operativo dal 1950 un European Shrine Club (E.S.C.), costituito dapprima a Wiesbaden con la sponsorizzazione del Tempio Aahmes, poi ad Heidelberg con il Tempio Moslah. L’E.S.C. comprende oggi circa venti Oasi, tra cui il N.I.S.O., ovvero il North Italy Shrine Oasis con sede a Milano.
Il Rito di York è generalmente conosciuto e noto per il suo impegno nel campo della Filantropia. In particolare si distingue in questa direzione lo Shrine che quest’anno con il famoso cantante Justin Timberlake ha dato il via ad una importante iniziativa a favore degli ospedali per bambini fondati e sostenuti dalla attività dello Strine Americano. Il duo Madonna - Justin Timberlake ha inciso è pubblicato quest’anno un disco subito diventato un successo mondiale. Ma Timberlake oltre che essere stato per lungo tempo un solista è stato anche parte di una delle più famose 'Band canore. Per 6 volte vincitore di un Grammy, compositore, produttore e attore ha generosamente deciso partecipare ad un torneo di golf a Las Vegas dal 13-19 ottobre 2008 rinominato per l'occasione “Justin Timberlake Shriners” a favore della costruzione di ospedali per bambini. Con questa sua decisione Timberlake aggrega il suo nome a quelli di si Bob Hope, Frank Sinatra, Sammy Davis Jr che lo hanno preceduto. Per 5 anni a partire dal 2008 Timberlake sponsorizzerà l’iniziativa a favore degli Ospedali per i bambini Shriners specializzati nella cura di problematiche ortopediche. Lo Shrine è un’”Appendano” del Rito di York Americano e si occupa prevalentemente di Filantropia e le sue attività sono legalmente riconosciute. Il 1 ° ospedale [Shriners] url: / / www.shrinershq.org è stato inaugurato nel Shreveport nel 1922. Oggi sono 22 negli Stati Uniti, Canada e Messico gli ospedali per bambini Strine. Sito web Justin Timberlake Shriners Ospedali per i bambini Apri con presentazione video di Justin Timberlake.
Bosco Isabella 2008 La RL XX Settembre 604 di Montepulciano - Valli Senesi, con la collaborazione del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana, organizza per domani 31 Agosto, alle ore 9.30, una tornata Rituale in grado di Apprendista al Bosco Isabella di Radicofani (Siena).
Seguirà un’Agape bianca. Nel primo pomeriggio si svolgerà un seminario tenuto dai Fratelli di Loggia dal titolo “Giardini e boschi iniziatici”.
nella foto: componenti della Gran Giunta del Gran Capitolo dell'Arco Reale in occasione della Assemblea ordinaria 2008 a Pesaro
Dal 27 al 30 agosto 2008 il Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei LL.MM. dell’Arco Reale in Italia del Rito di York Giuseppe Fabbri, accompagnato dal Gran Segretario Severino Briccarello, sarà ad Indianapolis, in USA, nello stato dell'Indiana, per partecipare alla "67a Triennial Convocation of the General Grand Chapter Royal Arch Masons, International", in rappresentanza del Gran Capitolo dei LL.MM. dell'Arco Reale in Italia - Rito di York.
Il Canonbury Masonic Research Centre è pronto a partire con la 10° Conferenza che si terràSabato 25 e Domenica 26 Ottobre 2008 a Londra.
Uno sguardo al programma (in inglese) per capire che quest’anno la conferenza si occuperà deilegami che sono presenti tra massoneria, scienza naturale esoprannaturale (si ricorda nella presentazione ad esempio, cheElias Ashmole è stato un alchimista e Ebenezer Sibly un’ astrologo).
Gli Oratori provenienti dal Regno Unito, Francia, Stati Uniti d'America, l'Italia sono "nomi" nel loro campo.
La RL Felice Orsini 134 di Viareggio, intitolata al martire risorgimentale, per tradizione da tempo consolidata e nel ricordo del carissimo Fratello Roberto Mei, organizza questa sera Martedì 26 Agosto un’Agape bianca presso il Centro Congressi Principe di Piemonte, lato mare, ristorante “Il Principino”, Viale Marconi 130.
La cena è fissata per le ore 21 ma è previsto un incontro con i Fratelli alle ore 18 per intrattenerci sullo stato della nostra Istituzione, traendo spunto di riflessione dal recente incontro del Gran Maestro Gustavo Raffi con giornalisti e pubblico presso il Caffè della “Versialiana” a Marina di Pietrasanta. (fonte della inf: Collegio Toscano)
20 settembre 2008 Celebrazioni Equinozio di Autunno e XX Settembre Roma, Palazzo Giustiniani: il 27 dicembre 1947 Enrico De Nicola, all'epoca Capo provvisorio dello Stato, firma il testo della Costituzione italiana entrato in vigore il 1° gennaio successivo. Sono presenti il Primo Ministro Alcide De Gasperi (a sinistra) e il Presidente dell'Assemblea Costituente Umberto Terracini
Il Grande Oriente d'Italia celebrerà i sessant'anni della Carta costituzionale il 20 settembre 2008
(nella f.to: Enrico De Nicola firma il testo della Costituzione Italiana)
con la Costituzione nella Patria per la Democrazia a 60 anni dalla Carta costituzionale
è il titolo del convegno che darà il via alle celebrazioni nel parco di Villa 'Il Vascello' la mattina del 20 settembre - alle 10,30 - dopo la consueta deposizione delle corone ai monumenti ai caduti a Porta Pia e a Garibaldi al Gianicolo.
Interverranno, moderati dal filosofo della politica Claudio Bonvecchio, gli storici Lucio Villari e Carlo Ricotti, il politologo Massimo Teodori, il giornalista Oscar Giannino e il costituzionalista Antonio Baldassarre.
Nel tardo pomeriggio, dalle ore 18, si svolgeranno i festeggiamenti che culmineranno con l'allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi rivolta ai fratelli per la ripresa dei lavori delle logge dopo la pausa estiva.
Prima dell'intervento sono previsti un intrattenimento musicale del duo "I Fabula Rosa" dal titolo Il canto e l'ironia e la proiezione del film "1849 La difesa del Vascello" e di una inedita selezione di brani delle opere "Cavalcata d'Eroi" di Mario Costa (1950) e "Camicie Rosse" di Alessandrini-Rosi (1952) realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale. Introdurranno Sergio Toffetti e Mario Musumeci della Cineteca Nazionale.
Questa iniziativa è a cura del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia.
L'accesso a Villa 'Il Vascello' sarà libero solo la mattina mentre nel pomeriggio sarà riservato agli invitati.
I maestri venerabili sono perciò invitati a comunicare alla Gran Segreteria (fax o6 5818096, email: gran.segreteria@grandeoriente.it), entro il 1° settembre, i nominativi dei partecipanti che verranno verificati dai questori all'ingresso. Per evidenti motivi di agibilità e sicurezza - e alla luce dell'affluenza record degli ultimi anni e dei problemi ad essa connessi - la Gran Segreteria rinnova l'invito ai maestri venerabili di non segnalare più di cinque fratelli per loggia. è il titolo del convegno che darà il via alle celebrazioni nel parco di Villa 'Il Vascello' la mattina del 20 settembre - alle 10,30 - dopo la consueta deposizione delle corone ai monumenti ai caduti a Porta Pia e a Garibaldi al Gianicolo. Interverranno, moderati dal filosofo della politica Claudio Bonvecchio, gli storici Lucio Villari e Carlo Ricotti, il politologo Massimo Teodori, il giornalista Oscar Giannino e il costituzionalista Antonio Baldassarre. Nel tardo pomeriggio, dalle ore 18, si svolgeranno i festeggiamenti che culmineranno con l'allocuzione del Gran Maestro Gustavo Raffi rivolta ai fratelli per la ripresa dei lavori delle logge dopo la pausa estiva. Prima dell'intervento sono previsti un intrattenimento musicale del duo "I Fabula Rosa" dal titolo Il canto e l'ironia e la proiezione del film "1849 La difesa del Vascello" e di una inedita selezione di brani delle opere "Cavalcata d'Eroi" di Mario Costa (1950) e "Camicie Rosse" di Alessandrini-Rosi (1952) realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale. Introdurranno Sergio Toffetti e Mario Musumeci della Cineteca Nazionale. Questa iniziativa è a cura del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia. Un buffet nel parco chiuderà la serata.
L'accesso a Villa 'Il Vascello' sarà libero solo la mattina mentre nel pomeriggio sarà riservato agli invitati. I maestri venerabili sono perciò invitati a comunicare alla Gran Segreteria (fax o6 5818096, email: gran.segreteria@grandeoriente.it), entro il 1° settembre, i nominativi dei partecipanti che verranno verificati dai questori all'ingresso.
Per evidenti motivi di agibilità e sicurezza - e alla luce dell'affluenza record degli ultimi anni e dei problemi ad essa connessi - la Gran Segreteria rinnova l'invito ai maestri venerabili di non segnalare più di cinque fratelli per loggia.
Ore 18.00 Palazzo Mediceo. Conferenza: IL MISTERO DELL’INCONTRO”:DAL LIBERO PENSIERO AL PENSIERO LIBERO. Con Alessandro Merluzzi – psichiatra psicoterapeuta, fondatore della Comunità Agape Madre dell’Accoglienza – intervistato da Paolo Gambi. Nella piazza e per le vie del centro storico dal tardo pomeriggio si potranno fare emozionanti incontri coni mimi del Silente Teatro “suggestioni barocche”.
Ore 19.30 Piazza dante. Concerto di musica Barocca: L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
Ore 20.30 Piazza Dante. “Alchimia della danza”. Oriente e alchimia.
Ore 21.30. Centro Storico. Guerin Meschino e la Fata Alcina. Teatro dei burattini, compagnia arrivano dal mare.
Ore 22.30 Centro Storico. Circa Teatro presenta: grande parata nella piazza di San Leo di trampolieri, musici, fuochisti, maschere e percussioni unendo il fuoco con elementi di acrobazia circense, arti marziali e teatro-danza.
Ore 23.30. Spettacolare incendio della fortezza. Un incredibile ed unico spettacolo pirotecnico illuminerà il Montefeltro.
Ore 18.00. Palazzo Medieo. Presentazione del Video-documento: Cagliostro e il secolo dei lumi: il DVD realizzato nella sua città natale, compatta armoniosamente parlato, musica e immagini descrivendone il percorso di vita per meglio comprendere lo spessore morale, umanistico e scientifico del personaggio. A cura di Ninetta Cangiatosi, Presidente della Cagliostro Associazione Internazionale.
Ore 21.30 Piazza Dante. Concerto di musica Ebraica “Klezmer”: L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
Ore 16.00 Palazzo Mediceo. Conferenza “Alchimia e Medicina”: Con Vittoria Fornari, Maestro Venerabile della Loggia Edward Bach e Presidente dell’Associazione IMDON.
Ore 18.00 Palazo Mediceo. Il Conte di Cagliostro. Prigionia e morte nella Fortezza di San Leo, DI Nevio Mattini. Presentazione alla stampa della VII ristampa a cura di Annio M. Mattini. Interviene il Proff. Morris Grezzi Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.
Ore 21.30. Centro Storico. Concerto musica Celtica e Irlandese: “La magia del Dagda”. L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
In un sito americano che tratta di misteri e cose singolari, è presente un breve articolo sui simboli nascosti nel biglietto da 1 dollaro e che hanno particolare riferimento con i massoni. Questo argomento ci è ben noto, e in tanti si sono cimentati con studi, articoli ecc. Come leggerete, c’è sempre però qualcosa che non sapevamo, e che arricchisce questa singolare moneta. La traduzione non sarà perfetta, ma la sostanza è stata rispettata.
Probabilmente non avete mai sentito parlare dei simboli che sono nascosti sul biglietto da 1 dollaro USA:vi sveliano quelli più interessanti.
In primo luogo, se guardiamo la parte superiore del biglietto, proprio accanto al numero 1 e prestiamo particolare attenzionevedremoun piccolo gufo disegnato (f1).
La civetta è il simbolo degli Illuminati, una società segreta che è stata fondata il 1 maggio 1776 a Ingolstadt, in Baviera conl'obiettivo di rovesciare i governi e i regni del mondo e di eliminare tutte le religioni e le credenze unificando l'umanità sotto un "nuovo ordine mondiale"
basato su un sistema internazionale con una moneta unica euna religione universale, dove, secondo le loro credenze, ogni persona avrebbe dovuto raggiungere la perfezione.
Continuando con i simboli, se guardiamo il retro del biglietto del dollaro, troviamo la famosa piramide spezzata con la base di13 gradoni, e nella parte terminale inserito un’occhio, anche questo un simbolo della massoneria che fa riferimento all’ occhio di Horus, un antico Dio egiziano che rappresenta il Sole.
Questo simbolo è stato addirittura introdotto con una disposizione del Presidente Roosevelt nel 1933. (f2)
Al vertice della piramide si legge Annuit Coeptus,.(f3)
Mentre nella parte inferioredella piramide, si può leggere lo slogan Novo Ordo Seclorum, che tradotto stà a nuovo ordine mondiale che come abbiamo visto, fa riferimento alla ideologia degli Illuminati.(4)
Guardando la base della piramide troviamo un numero romano, MDCCLXXVI, che in decimale stà a1776, checoincide con l'anno di indipendenza dagli Stati Uniti, ma anche con l'anno in cui Adam Weishaupt fondò l'ordine di Los Illuminati…(5)
Non sfugge inoltre il fatto che la piramide ha 13 gradoni, se ci accorgiamo che il 13 è un numero che è molto presente sul biglietto del dollaro: 13 stelle sulla Aquila, 13 scalini nella piramide, 13 lettere in ANNUIT COEPTIS, 13 lettere in E pluribus unum, 13 barre verticali a scudo, 13 strisce orizzontali nella parte superiore dello scudo, 13 foglie sul ramoscello d'ulivo, 13 frutti, 13 frecce.
Come 13 sono stati gli Stati che hanno voluto la indipendenzadall'Inghilterra, dando vita a quelli che sono divenuti e ora conosciamo come gli Stati Uniti, tuttavia… anche per noi Massoni il 13 ha un significato importante è il numero di trasformazione…
Inoltre, vi è un altro simbolo che possiamo associare ai Massoni: la Stella di Davide che prende forma se congiungiamo le lettere di A (Annuit) leS di( Coeptis), e quelle diN, O e M in (Ordo in Seclorum).
Inoltre ordinate fra loro esse formano la parola Masone (6).
Ore 18.00 Palazzo Mediceo: Conferenza a cura della Gran Loggia d’Italia: “i signori occulti del pianeta. Agartha e il Rè del mondo”. Uil Rè del mondo sarebbe un personaggio dagli incredibili poteri che vivrebbe in una città sotterranea, situata per alcuni, nel Gobi, per altri nell’imperia regione montuosa fra India, Cina ed Afghanistan. Costui sarebbe il signore occulto del pianeta, che dal regno sotterraneo di Agartha, determina i destini dell’umanità.
Ore 21.00 Piazza Dante. Cena in onore di Cagliostro: La splendida cornice di Piazza Dante si trasformerà in un grande salotto in cui gustare l’alchimia della cucina.
Ore 21.30. Piazza Dante. Concerto di musica del ‘700: L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
Ore 22.00 Piazza Dante. Scene di vita di Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro: Liberamente tratte da un’opera di Tommaso Landolfi. Lettori: Giovanni Tomei, Gina Brandi e Veronica Cenerelli.
Dall' archivio Vaticano prove sulla non eresia dei templari.
I templari, l'ordine religioso-militare più potente del medioevo, sciolto da Papa Clemente V dopo che il re di Francia Filippo IV il Bello li aveva accusati di eresia, non erano affatto eretici.
E' quanto emerge dall'Archivio Segreto Vaticano.
"Grazie a fortunati ritrovamenti di atti originali conservati presso l'Archivio Segreto Vaticano oggi - riferisce l''Osservatore romano' - sappiamo che la disciplina primitiva del Tempio, il suo spirito autentico, nel tempo si erano corrotti entrando in decadenza e lasciando aperta la porta alla diffusione del malcostume; ma i Templari non erano affatto diventati eretici in massa e il processo fu essenzialmente un mezzo per mettere le mani sul loro patrimonio, come del resto disse chiaramente Dante Alighieri nel canto XX del Purgatorio".
"Accade che gli appassionati, a volte persino gli storici di mestiere, subiscano il fascino della leggenda templare dimenticando di guardare con attenzione i documenti, quelli che contengono la verità", denuncia il quotidiano della Santa Sede, che ripropone un esempio di quei documenti: il testo di una preghiera "bellissima, commovente", che alcuni Templari composero durante i lunghi anni di prigionia nelle carceri di Filippo il Bello.
"Fu letta durante il processo, ma gli storici non l'hanno mai valorizzata forse perché essi stessi sono incuriositi soprattutto dagli aspetti misteriosi, diciamo pure oscuri della vicenda".
Secondo l''Osservatore romano', invece, "non c'è da stupirsi se poco più tardi, nel Concilio di Vienna del 1312, Papa Clemente V farà mettere agli atti che i Templari non erano eretici; e anche se costretto a chiudere l'ordine per evitare che Filippo il Bello aprisse uno scisma in seno alla Chiesa cattolica, chiarì espressamente che l'ordine del Tempio non poteva essere condannato". fonte: Apcom.
A seguito di questa notizia, su Libero di ieri 21 agosto 2008 è apparso un’interessante articolo a firma di Caterina Maniaci dal titolo: Riabilitazioni. l’Osservatore Romano esalta i Templari e pubblica la loro preghiera per la Madonna. La Maniaci si richiama all’articolo della studiosa e specialista Barbara Frale chesempre il 21 agosto ha pubblicato sull' 'Osservatore Romano'.
Nella versione iniziale di questo "Post" avevamo fatto un collegamento con l'articolo pubblicato sull'Osservatore Romano, che purtroppo oggi, è venuto a mancare, essendo stata sostituita l'edizione di ieri con quella odierma. Per questo motivo, scusandoci, vi proponiamo, trascritta da "Libero" la preghiera: Santa Maria, madre di Dio,/piissima,gloriosa/e sempre vergine Maria,/Te imploriamo umilmente,/concedi la libertà per il nostro ordine,/con l'intercessione degli angeli,/ degli arcangeli, dei martiri, dei confessori,/delle vergini, e nonostante tutte le calunnie/rovesciate su di noi dai bugiardi,/come tu sai, i nostri avversari/siano ricondotti alla verità/e alla carità/sicchè noi possiamo serbare/i nostri voti e i comandamenti/ del Signore nostro Gesù Cristo.
Un grazie particolare al Fr.llo e Comp. Enrico C. che ci ha tempestivamente segnalato la "difficoltà".
“Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza…” Il conte di Cagliostro.
Alchimia. 23-26 Agosto 2008 a San Leo.
La città di San Leo in occasione dell’anniversario della morte di Cagliostro, dedica 4 giornate alla riscoperta di leggende tradizioni e miti legati alla notte dei tempi.
Sabato 23 Agosto:
Ore 18.00 Palazzo Mediceo: Conferenza a cura della Gran Loggia d’Italia: “i signori occulti del pianeta. Agartha e il Rè del mondo”. Il Rè del mondo sarebbe un personaggio dagli incredibili poteri che vivrebbe in una città sotterranea, situata per alcuni, nel Gobi, per altri nell’impervia regione montuosa fra India, Cina ed Afghanistan. Costui sarebbe il signore occulto del pianeta, che dal regno sotterraneo di Agartha, determina i destini dell’umanità.
Ore 21.00Piazza Dante: Cena in onore di Cagliostro. La splendida cornice di Piazza Dante si trasformerà in un grande salotto in cui gustare l’alchimia della cucina.
Ore 21.30. Piazza Dante: Concerto di musica del ‘700: L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
Ore 22.00 Piazza Dante: Scene di vita di Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro liberamente tratte da un’opera di Tommaso Landolfi. Lettori: Giovanni Tomei, Gina Brandi e Veronica Cenerelli.
Domenica 24 Agosto 2008.
Ore 16.00 Palazzo Mediceo: Conferenza “Alchimia e Medicina”: Con Vittoria Fornari, Maestro Venerabile della Loggia Edward Bach e Presidente dell’Associazione IMDON.
Ore 18.00 Palazo Mediceo: il Conte di Cagliostro. Prigionia e morte nella Fortezza di San Leo, di Nevio Mattini. Presentazione alla stampa della VII ristampa a cura di Annio M. Mattini. Interviene il Proff. Morris Ghezzi Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.
Ore 21.30. Centro Storico: Concerto musica Celtica e Irlandese: “La magia del Dagda”. L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
Lunedì 25 Agosto 2008.
Ore 18.00. Palazzo Mediceo: Presentazione del Video-documento: Cagliostro e il secolo dei lumi: il DVD realizzato nella sua città natale, compatta armoniosamente parlato, musica e immagini descrivendone il percorso di vita per meglio comprendere lo spessore morale, umanistico e scientifico del personaggio. A cura di Ninetta Cangiatosi, Presidente della Cagliostro Associazione Internazionale.
Ore 21.30 Piazza Dante: Concerto di musica Ebraica “Klezmer”: L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
Martedì 26 Agosto 2008.
Ore 18.00 Palazzo Mediceo: Conferenza: "il mistero dell'incontro”: dal libero pensiero al pensiero libero. Con Alessandro Meluzzi – psichiatra psicoterapeuta, fondatore della Comunità Agape Madre dell’Accoglienza – intervistato da Paolo Gambi.
Nella piazza e per le vie del centro storico dal tardo pomeriggio si potranno fare emozionanti incontri coni mimi del Silente Teatro “suggestioni barocche”.
Ore 19.30 Piazza Dante: Concerto di musica Barocca: L. Giambartolomei, C. Vidotto, L. Giambartolomei, P. Faresin e V. Pasquali.
Ore 20.30 Piazza Dante: “Alchimia della danza”. Oriente e alchimia.
Ore 21.30. Centro Storico: Guerin Meschino e la Fata Alcina. Teatro dei burattini, compagnia arrivano dal mare.
Ore 22.30 Centro Storico: Circa Teatro presenta: grande parata nella piazza di San Leo di trampolieri, musici, fuochisti, maschere e percussioni unendo il fuoco con elementi di acrobazia circense, arti marziali e teatro-danza.
Ore 23.30. Spettacolare incendio della fortezza. Un incredibile ed unico spettacolo pirotecnico illuminerà il Montefeltro.
Questa la cronaca di un viaggio in Bulgaria di due compagni del Rito di York, andati in quell'Oriente per presentare un libro e non solo.... (A.duranti)
Caro Almerindo,
ti invio le immagini della copertina del mio libro "Il Fiore della vita", che tu già conosci, inoltre ti invio un immagine della copertina in Bulgaro.
Insieme al Fr. Corallini abbiamo incontrato i Fr. Templari bulgari e presentato una bella relazione multimediale sulla "Cappella di Rosslyn e i cubi musicali", se poi vorrai potremo presentarla anche a Pesaro.
Il giorno dopo siamo stati ricevuti dagli alti gradi della Massoneria bulgara, ed in una riunione con i Fr.lli bulgari ho presentato il libro che loro hanno voluto stampare in lingua bulgara.
La presentazione è riuscita molto bene e vi è stato un grande interesse per le tematiche esoteriche.
Gli alti gradi della Massoneria bulgara sono molto interessati a divulgare in Bulgaria tematiche massonico-esoteriche e mi hanno invitato a tenere un seminario dopo la metà di ottobre (saranno presenti circa 150 fratelli ).
Abbiamo potuto ammirare anche le interessanti scoperte archeologiche recenti su insediamenti della tradizione orfica, inoltre abbiamo parlato con l'archeologo più famoso della Bulgaria Nicolai Dimitrov Ovtharov scopritore di quella che lui ha chiamato la tomba di Orfeo.
Un insediamento, nella località chiamata Tatul, davvero interessante dove è stata scoperta una statuetta di Orfeo con una lira in mano del IV sec. a.C.
Abbiamo stimolato loro a fare ulteriori ricerche e a divulgare in tutta europa queste scoperte.
Senza la tradizione orfica, che appunto viene dalla Tracia (antico nome della Bulgaria), non ci sarebbero stati gli insegnamenti di Pitagora e di Platone.
Preparerò una relazione sull'importanza dei misteri orfici in relazione alla nostra tradizione massonica e su queste scoperte bulgare, che credo molto interessanti.
Come vedi ci sono molte cose "in pentola", speriamo di poterle portare avanti nel migliore dei modi.
A presto, un T.F.A.
I compagni e i Fr.lli che fossero interessati alla pubblicazione possono richiederla afab.bartoli@tiscali.it
Ernest Borgnine (nome d' arte di Ermes Effron Borgnino). Figlio di genitori Italiani, grande carriera da attore, è uno dei massoni viventi più famoso e conosciuto. Membro della Loggia Hollywood 355. Leggi qui la scheda Wikipedia su Ernest Borgnine.
Per coloro che hanno dimestichezza con la lingua Inglese, un video veramente ......."Borgnoso".
(nel disegno: Hugo Pratt a sin. e a destra Corto Maltese)
domani 20 agosto 2008 saranno 13 anni da quando il Fr.llo Hugo Pratt (autore del famoso fumetto Corto Maltese) si è inoltrato nella valli dell’Oriente Eterno.
Una ricorrenza che i Fr.lli debbono ricordare e che io intendo fare riproponendo una sintesi del ricordo fatto dal Gran Maestro Luigi Danesin della Gran Loggia d'Italia, obbedienza Piazza del Gesu', riportato nell’articolo a firma diCesare Medail : "Hugo Pratt, una fiaba iniziatica" pubblicato su "Officinae", la rivista ufficiale della della G.L.d’I. dove Danesin, figura di spicco della massoneria veneziana, racconta come “ Pratt si avvicino' a questo filone massonico, piu' "spirituale" e piu' lontano di altri dalla politica e dagli affari.
"...Avendo notato – si legge nell’articolo - che nelle storie di Pratt affiorava uno spiccato interesse per i simboli, la cabala, le tradizioni segrete insieme a un forte senso di liberta' e universalita' (di cui Corto e' l'emblema), Danesin gli butto' un'avance: "Tra i suoi simboli, caro Hugo, c'e' anche l'Istituto massonico universale".
(una immagine da "Favola di Venezia)
Pratt mostro' di conoscere quel mondo piu' di un "fratello" e l'8 giugno 1976 firmo' la domanda di affiliazione alla Loggia Hermes.
"Hugo fece la trafila fino al quarto grado, quando divenne Maestro Segreto", spiega Danesin.
Ma per quest'ultimo grado, vista la grande popolarita' francese di Pratt, si tenne a Nizza una cerimonia particolare organizzata dal Grande Oriente di Francia, presenti le massime cariche massoniche dei due Paesi, quaranta fratelli italiani e duecento francesi, ai quali Hugo dono' un disegno simbolico tirato in 300 copie.
(una immagine da "Favola di Venezia)
Non fu quello l'unico dono di Pratt: un giorno si presento' alla Loggia Hermes con un involucro che sbalordi' tutti.
Conteneva una spada rituale rubata dagli squadristi durante un saccheggio al Tempio veneziano.
Tramite il padre fascista, la spada era finita a casa del piccolo Pratt che ora la restituiva.
Una storia che pare uscita da "Fiaba di Venezia", dove Corto Maltese sfonda un tetto e piomba nel Tempio durante una cerimonia, mentre le squadre fasciste impazzano nei campielli.
E a capo di quella loggia a fumetti, Pratt aveva messo proprio Danesin, il suo presentatore, chiamandolo "Svedesin".
Tanto per non smentirsi come gran maestro di burle”.
Hugo Pratt non era un semplice "fumettaro", come molto modestamente si definiva.
Da Massone quale era (Loggia Hermes, Oriente di Venezia) conduceva nei suoi lavori vere e proprie ricerche esoteriche, condendole sapientemente con quello spirito avventuroso che ha fatto amare a milioni di lettori in tutto il mondo il suo personaggio più famoso: Corto Maltese.
In una delle avventure più famose e affascinanti del marinaio avventuriero, fanno la loro comparsa alcuni simpatici personaggi a me piuttosto congeniali.
In una delle prime vignette di Favola di Venezia, infatti, Corto precipita, attraverso un'apertura nel soffitto, nel bel mezzo di un Tempio massonico interrompendo la riunione in atto.
I "Fratelli" - simpaticamente ritratti da Pratt con i cappucci in testa - si precipitano a vedere se il marinaio si sia fatto del male.
Che la Massoneria abbia sollevato e continui a sollevare opinioni e sentimenti contrastanti è un dato storicamente acquisito, come la conoscenza che di essa si ha: superficiale e approssimativa.
Una singolare testimonianza di come siano a tutt’oggi ben radicati e presenti questi sentimenti e questa conoscenza la troviamo espressa in un sito di preghiera presente in Internet dove fra le altre “intenzioni” è presente quella riferita a Isabelle (Francia) perché abbandoni la massoneria.
"Pregare per una massone. Sabato, 26 luglio 2008. Il sito di e-preghiera ci invita a pregare (Preghiamo) per Isabelle: Frank Mason, (scorri a pag.2 terza “intenzione”) perchè abbandoni la liberamuratoria.
La prima mostra italiana di collezionismo massonico sara' ospitata a Firenze, dal 13 al 28 settembre. Organizzata dall'Oriente di Firenze della Gran Loggia d'Italia Palazzo Vitelleschi, con il patrocinio dell'assessorato alla cultura del Comune di Firenze, "Briciole di storia, frammenti di appartenenza", offre ad appassionati, studiosi e curiosi l'opportunita' di esplorare il mondo della massoneria, ripercorrendo, attraverso oggetti rituali, documenti rari e paramenti, i 100 anni di vita della Gran Loggia d'Italia.
Oltre 300 i pezzi, provenienti da collezioni private, che saranno esposti nello storico Palazzo Roffia, sede fiorentina e toscana della Gran Loggia d'Italia. Dalle lettere autografe dei Gran Maestri Giovanni Ghinazzi, Adriano Lemmi, Domizio Torrigiani, Raoul Palermi, Leonardo Ricciardi all'edizione del 1884 di Ferdinando Sbigoli su Tommaso Crudeli e i primi Framassoni a Firenze.
O ancora, la riproduzione fedele del grembiule in seta appartenuto a Voltaire (l'originale si trova al Museo della Massoneria di Parigi). (AGI) - Firenze, 16 ago
Che in America l’appartenenza alla Istituzione Massonica sia un elemento di grande rilevanza sociale lo possiamo dedurre anche dal fatto che assai diffusa è la presenza di cimiteri massonici o sezioni massoniche in cimiteri pubblici.
Un senso di appartenenza che va, diciamo così, oltre la vita.
Cimiteri massonici, o sezioni di cimiteri che ospitano le spoglie mortalidei massoni, delle loro mogli e dei loro figli.
In alcuni casi, si tratta solo di sezioni di cimitero come nel caso di Vancouver (British Columbia, Canada).
Alcuni esempi di massonica cimiteri:
Bayton (Texas, USA) - Cimitero massonico.
Bracketville (Texas, USA) - Cimitero massonico.
Burlington (New Jersey, USA) -Cimitero massonico(Scott Cimitero).
Chappell Hill (Texas, USA) - La Cappella HillCimitero massonico (foto)
Dallas (Iowa, USA-Cimitero massonico(foto)
Fallbrook (California, USA) -Cimiteromassonico.
Las Cruces (New Mexio, USA) New Orleans (Louisiana, USA) - Cimitero massonico. (foto)
San Antonio (Texas, USA) - - AlamoCimitero massonico.
Trinitad (Colorado, USA) cimitero massonico.
Cimitero massonico in Eugene, Oregon, Stati Uniti d'America). (foto)
venerdì 15 agosto 2008
Il panorama internazionale delle pubblicazioni massoniche si arricchirà a breve di un nuova rivista: Massoni Press.
Edita in Francia la nuova pubblicazione massonica è in fase di stampa e sarà disponibile per la distribuzione il 1 ° settembre 2008.
La notizia è stata diffusa ieri sul Blog Maçonnique (le weblog de la Franc-Maçonnerie).
La rivistapotrà contare su 132 pagine di articoli e di altri documenti riguardanti vari aspetti della massoneria e saràscritto da "studiosi" Americani, Inglesi, Francesi, Italiani, Spagnoli, Serbi.
Gli articoli saranno pubblicati nelle varie lingue e accompagnati da una traduzione in inglese.
La rivista si pone l’obbiettivo di discutere di massoneria e argomenti similari e per quanto riguarda la massoneria: la storia, filosofia, simbolismo, rituali, dimostrazioni ... saranno anche pubblicati articoli su altri argomenti come Cabala, esoterismo, alchimia, rocrucianesimo, tarocchi ecc.
La pubblicazione avrà cadenza trimestrale esarà indipendente (da qualsiasi organizzazione o da qualsiasi gruppo massonica) e internazionale.
'LA RIVOLUZIONE DEI TEMPLARI' di SIMONETTA CERRINI http://www.adnkronos.com
L'ordine dei templari conserva delle memorie antiche. Una storia lunga ed affascinante, costellata da misteri, che ha segnato la cristianita' e la lotta contro l'eresia. Memorie che la storica Simonetta Cerrini svela nel saggio ''La rivoluzione dei templari. Una storia perduta del dodicesimo secolo'', pubblicato dalla Mondadori nella collana 'Le Scie'.
L'autrice prende in esame i miti e le tante leggende che hanno caratterizzato l'evoluzione dell'ordine dimostrandone l'inattendibilita' e la superficialita'.
Abbandona i luoghi comuni che hanno circondato la sua storia.
''Nel cuore della societa' medievale - scrive la Cerrini - da cui e' nata l'Europa, si cela una storia sconosciuta che, a dispetto di ogni apparenza, resta finora misconosciuta: la storia dei templari.
La novita' della loro esperienza e' stata annullata dall'eco ridondante della loro tragica fine''.
A partire da questi dati la Cerrini stabilisce una visione corretta dei templari basandosi sull'analisi dei loro testi fondatori.
Ricostruisce le loro vicende avvalendosi di nove manoscritti e di diversi documenti coevi.
In questa prospettiva, disegna in modo diverso le dinamiche templari.
Mette in evidenza, soprattutto, il rapporto che hanno intrattenuto con la fede cristiana.
Un dato emerge su tutti. Mentre in Europa si affermava la separazione tra chierici e laici, i templari si imponevano come ordine religioso composto da laici.
Di fatto, essi svolgono due funzioni diverse.
Sono dei laici al servizio dell'altare, dei cavalieri che seguono delle regole religiose molto strette.
All'impegno militare rivolto alla protezione dei luoghi sacri della Terrasanta, insomma, associano la pratica religiosa convinta ed ascetica.
La Cerrini mette in luce un aspetto poco noto della loro storia.
La spiritualita' dei Templari e' connotata da una grande liberta' d'azione.
I frati, infatti, avevano la possibilita' di evangelizzare utilizzando la lingua volgare.
Potevano confrontarsi, inoltre, con altre esperienze religiose.
Nella societa' medievale dell'Europa occidentale furono gli unici a diventare interlocutori dei cristiani d'Oriente e dei musulmani.
Un esempio di dialogo che, spiega l'autrice, potrebbe essere utile anche per i nostri tempi inquieti. (Adnkronos/Adnkronos Cultura)
LA STORIA DELL'APOCALISSE RACCONTATA dal BIBLISTA PIERO STEFANI http://www.adnkronos.com Andare alla radice dell'Apocalisse. Svelare i suoi tanti misteri. Studiare la sua collocazione religiosa, storica e culturale. Sono questi gli obiettivi che Piero Stefani, biblista e studioso di ebraismo, persegue nel volume ''L'Apocalisse. L'ultima rivelazione'', pubblicato da il Mulino nella collana Farsi un'idea.
Quali sono gli enigmi dell'Apocalisse? Che cosa si intende, soprattutto, per Apocalisse? E, ancora, quali sono le sue vere prospettive? Il primo dato sul quale Piero Stefani riflette consiste nell'esame dell'origine etimologica del termine.
''Apocalisse - scrive - e' un termine ben conosciuto.
Pure un orecchio non avvezzo vi coglie un suono dall'inconfondibile timbro greco.
E' cosi'.
La parola deriva, infatti, - spiega - da apocalypsis sostantivo a sua volta collegato al verbo Kalyptein, 'copro, avvolgo, inviluppo'.
Il suo significato e', percio', svelamento, rivelazione''.
L'Apocalisse prefigura una realta' lontana, spesso incomprensibile.
Una dimensione che evoca eventi ineluttabili e un senso di angoscia insuperabile segnata da simboli indecifrabili.
Il significato dell'Apocalisse coincide con l'idea della rivelazione.
Una rivelazione che puo' assumere forme e caratteristiche diverse.
Di volta in volta, essa puo' essere interpretata come la manifestazione di una serie di catastrofi che preannunciano la fine del mondo.
Allo stesso tempo, l'Apocalisse puo' anche essere vista come l'avvento di un mondo pieno di gioia in cui primeggera' Gesu' Cristo.
Uno dei passaggi principali della ricerca di Piero Stefani e' rappresentato dall'analisi dell'Apocalisse di San Giovanni.
Il libro, spiega, non e' stato collocato per caso alla fine della Bibbia.
''L'Apocalisse - scrive - non poteva essere che l'ultimo libro della Bibbia cristiana.
Si costitui' in tal modo un grande arco esteso 'dall'in principio' con cui inizia il primo libro della Bibbia, al conclusivo 'Amen' detto in connessione alla seconda venuta di Gesu'''.
L'Apocalisse, insomma, definisce e completa la Bibbia concludendone il lungo percorso.
Un percorso che, iniziato nel mondo dell'ebraismo, si chiude con la speranza cristiana incarnata dal Messia.
In questi ultimi mesi si è potuto assistere, meglio ancora leggere, di una sottile, carsica azione denigratrice nei confronti della figura e del ruolo svolto da Giuseppe Garibaldi, in particolare il suo contributo all’unità d’Italia.
Ha pertanto pertanto piacere leggere ieri su alcuni quotidiani italiani che il Premier Silvio Berlusconi guiderà il comitato per festeggiare i 150 anni dell’unificazione, nel 2011.
Facendo seguito a questa notizia, la redazione del Blog pubblica un’interessante articolo “Postato” il 7 dicembre 2008 sul Blog”fratellomassone”, riguardante Giuseppe Garibaldi massone, e un video sul Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi con la nipote Anita Garibaldi.
Il Video
L'articolo.
Garibaldi fu forse il massone italiano dell'Ottocento più noto e autorevole.
Dobbiamo considerare la sua adesione alla massoneria alla stessa stregua di quella che egli fornì a innumerevoli associazioni politiche o di mutuo soccorso, talvolta di orientamento assai diverso, di cui accettò la presidenza onoraria? Oppure essa rappresentò per lui qualcosa di diverso, una scelta più vincolante e impegnativa, che egli maturò a metà della sua esistenza e mantenne in modo consapevole fino alla morte? Gli elementi a nostra disposizione ci inducono a propendere per la seconda ipotesi.
Per Garibaldi, specie dopo il 1860, la massoneria, sfrondata degli orpelli esoterici e rituali che egli dimostrò di non tenere in grande considerazione, fu un luogo di aggregazione e uno strumento organizzativo del quale cercò a più riprese di avvalersi per realizzare i propri progetti politici e culturali.
E la massoneria a sua volta utilizzò Garibaldi, sia prima sia dopo la sua morte, come straordinario testimonial e come veicolo di propaganda dei propri ideali.
Ma procediamo con ordine.
Garibaldi fu iniziato alla massoneria nel 1844, all'età di trentasette anni, nella loggia L'Asil de la Vertud di Montevideo, una loggia irregolare, emanazione della massoneria brasiliana, non riconosciuta dalle principali obbedienze massoniche internazionali, quali erano la Gran Loggia d'Inghilterra e il Grande Oriente di Francia.
Sempre nel corso del 1844 egli regolarizzò tuttavia la sua posizione presso la loggia Les Amis de la Patrie di Montevideo posta all'obbedienza del grande Oriente di Parigi.
Al pari di altri influenti massoni italiani egli entrò quindi in massoneria in età relativamente avanzata (undici anni dopo l'affiliazione alla Giovine Italia) e durante l'esperienza dell'esilio.
Le logge massoniche, com'è noto, in virtù dell'umanitarismo universalistico che le animava, offrirono importanti punti di riferimento agli esuli politici dei paesi europei governati da regimi dispotici e ostili a ogni apertura in direzione democratica e nazionalistica.
Importanti furono anche i contatti che Garibaldi ebbe durante il secondo esilio, quando frequentò le logge massoniche di New York e intorno al 1853-54, prima di rientrare nel Regno di Sardegna, la loggia Philadelphes di Londra: qui si raccoglievano alcuni esponenti dell'internazionalismo democratico aperti ai contributi del pensiero socialista e incline a collocare la massoneria su posizioni molto antipapiste.
Soltanto nel giugno 1860, nella Palermo appena conquistata, Garibaldi fu elevato al grado di maestro massone.
L'impresa dei Mille si stava imponendo all'attenzione della comunità internazionale e certo poteva giovare che egli ribadisse la propria militanza massonica, specie in considerazione della simpatia con cui le organizzazioni liberomuratorie di alcuni paesi, come l'Inghilterra e gli Stati Uniti, guardavano alla lotta per l'indipendenza nazionale italiana.
Il ricostituito Grande Oriente Italiano, inizialmente dominato da esponenti vicini a Cavour, affidò, però la carica di gran maestro a Costantino Nigra e conferì a Garibaldi soltanto il titolo onorifico di «primo libero muratore italiano», gratificandolo di una medaglia commemorativa di oro massiccio.
Lo spirito apparentemente conciliatorio di questa decisione, con la quale s’intendeva rendere omaggio alle due anime del Risorgimento, quella dinastico-cavouriana e quella democratico-popolare, non servì a nascondere i forti dissensi che dividevano i moderati dai democratici e a impedire che essi combattessero una dura lotta per assicurarsi la guida della famiglia massonica.
Garibaldi divenne immediatamente il candidato sostenuto dai democratici, ma quando Costantino Nigra diede le dimissioni da gran maestro e un'assemblea straordinaria fu chiamata a eleggere il suo successore, il prescelto risultò Filippo Cordova, già ministro di Cavour, che prevalse su Garibaldi con 15 voti contro 13.
Era il 1° marzo 1862.
Pochi giorni dopo il Supremo Consiglio del Rito Scozzese di Palermo, luogo di raccolta di massoni italiani di fede repubblicana e radicale, decise di sottolineare la propria autonomia rispetto a Torino e conferì a Garibaldi, insignito da Crispi dei gradi scozzesi dal 4° al 33°, il titolo di gran maestro.
Si stava preparando, in quello scorcio del 1862, la spedizione per la liberazione di Roma che sarebbe stata interrotta, il 29 agosto, dalle fucilate di Aspromonte.
Garibaldi, accettando la carica offertagli dall'obbedienza scozzesista siciliana, dimostrò che in quella fase egli attribuiva evidentemente alla Massoneria una funzione importante quale strumento organizzativo e di raccordo fra le varie correnti democratiche.
Non a caso, appena giunto in Sicilia, presenziò all'iniziazione del figlio Menotti (il 1° luglio) e firmò egli stesso (il 3 luglio) la proposta di affiliazione dell'intero suo stato maggiore (Pietro Ripari, Giacinto Bruzzesi, Francesco Nullo, Giuseppe Guerzoni, e gli altri).
«A tal fine e con gli alti poteri a me conferiti gli dispenso dalle solite formalità»: così dichiarò in tale circostanza, ribadendo ancora una volta il proprio disinteresse per gli aspetti rituali e ponendo l'accento sul contributo sostanziale che egli riteneva potesse venire dal coinvolgimento diretto della massoneria nella lotta per il completamento dell'unità nazionale.
«Fu il fallimento dell'impresa dell'agosto 1862 – ha osservato Aldo Alessandro Mola – a spingere Garibaldi su posizioni di anticlericalismo intransigente».
In effetti, da quel momento in poi, il generale manifestò una sempre più convinta adesione alle posizioni della che fu la principale sostenitrice nella penisola di un laicismo inflessibile e di una guerra a oltranza contro la Chiesa cattolica.
L'obiettivo politico della liberazione di Roma dal dominio pontificio ben si coniugava evidentemente con l'obiettivo di dar vita a uno Stato laico e democratico, ove il potere temporale dei papi fosse soltanto un ricordo.
D'altro canto, anche dentro il Grande Oriente d'Italia, la componente democratica di provenienza garibaldina cominciava a consolidare la propria presenza e a imporre le proprie scelte politiche e ideologiche.
Non stupisce perciò che la prima vera Costituente massonica italiana, quella che si tenne a Firenze nel maggio 1864 con la partecipazione di 72 delegati, riuscisse finalmente a eleggere Garibaldi, a larghissima maggioranza, come nuovo gran maestro.
Com’è noto, egli detenne questa carica solo per pochi mesi.
Troppo vivaci erano gli scontri in atto proprio in quel periodo fra i vari gruppi della sinistra italiana perché questi potessero riconoscersi nella leadership unificante di Garibaldi, com’era accaduto nel recente passato.
Per fare un solo esempio, Antonio Mordini, che Garibaldi scelse come proprio plenipotenziario massonico, era in quel momento impegnato con Crispi e Bargoni nel tentativo di formazione del cosiddetto «terzo partito», un raggruppamento politico collocato a metà strada fra la sinistra costituzionale e l'estrema repubblicana, che intendeva utilizzare proprio il generale e l'organizzazione massonica come strumento per propagandare le proprie idee e raccogliere su di esse il consenso dei democratici.
Vi erano poi coloro, come il futuro Gran Maestro Lodovico Frapolli, che si battevano per impiantare anche in Italia una massoneria di modello anglosassone, estranea alle beghe di partito.
«È già una fatalità – scrisse Frapolli a Mordini, commentando l'elezione di Garibaldi – che le circostanze ci abbiano forzato a scegliere per l'Italia, a gran maestro, un uomo politico.
Inconveniente che non può essere tollerato, se non ammettendo la funzione che Garibaldi sia la bandiera del popolo, il mito incarnato dell'umanitarismo, mentre d'altronde, se quel nome è da tutti accettato, egli è perché ognuno presume che il generale si contenti di questo rôle eccezionale e non se ne mescoli altrimenti».
In realtà, Garibaldi non aveva nessuna intenzione di dare alla sua carica una valenza meramente formale, né pensava che la massoneria dovesse estraniarsi dalle vicende politiche nazionali.
Si vide bene nel maggio 1867, quando egli lanciò un celebre appello a tutti i «fratelli» della penisola: “Come non abbiamo ancora patria perché non abbiamo Roma, così non abbiamo Massoneria perché divisi.
[…] Facciasi in massoneria quel fascio romano che, a onta di tanti sforzi, non si è potuto ancora ottenere in politica.
Io reputo i massoni eletta porzione del popolo italiano.
Essi pongano da parte le passioni profane e con la coscienza dell'alta missione che dalla nobile istituzione massonica gli è affidata, creino l'unità morale della Nazione.
Noi non abbiamo ancora l'unità morale; che la Massoneria faccia questa, e quella [l'unità della nazione] sarà subito fatta. […] L'astensione è inerzia, è morte.
Urge l'intendersi, e nell'unità degli intendimenti avremo l'unità di azione”.
La battaglia per completare l'unificazione nazionale e quella per riunire le varie obbedienze massoniche dovevano dunque andare di pari passo e quasi sovrapporsi.
Per Garibaldi la massoneria, unico organismo che fosse dotato di una pur labile articolazione su base nazionale, doveva rappresentare lo strumento di aggregazione di tutte le forze progressiste italiane, per le quali, in quel momento, l'obiettivo assolutamente prioritario era rappresentato dalla lotta per la liberazione di Roma.
Proprio a sancire questo suo intento ecumenico e conciliatorio Garibaldi, nel giugno 1867, pur conservando la carica di gran maestro del Consiglio scozzesista palermitano, accettò la nomina a gran maestro onorario del Grande Oriente d'Italia che gli fu conferita dalla Costituente massonica di Napoli. Il legame con l'istituzione liberomuratoria era ormai saldissimo, come pure profonda era l'identificazione con gli ideali e i valori culturali di cui essa si faceva portavoce.
Non valsero a incrinare questo rapporto neppure le divergenze manifestatesi in occasione dell'Anticoncilio di Napoli del 1869, cui egli aderì con grande entusiasmo e dal quale la Massoneria, per volere di Frapolli, rimase invece sostanzialmente estranea, né il tiepido sostegno dato dal Grande Oriente d'Italia alle ultime iniziative per la liberazione di Roma del 1867 e del 1870.
Già nel 1872 Garibaldi rilanciò con estrema chiarezza quello che sarebbe divenuto il principale progetto politico dei suoi ultimi anni di vita e il testamento ideale che egli avrebbe lasciato alla sinistra italiana post-risorgimentale: l'idea cioè di riunire in un fascio comune tutte le correnti della democrazia, tutte le forze impegnate nella diffusione dei valori della cultura laica, della libertà, del progresso, di un riformismo che accettava di muoversi all'interno del quadro istituzionale vigente, pur non rinunciando alla prospettiva di cambiamenti più radicali in un lontano futuro.
La massoneria doveva farsi promotrice di questo progetto e fornire il collante ideologico e organizzativo di cui esso necessitava per essere coronato dal successo.
«Perché tutte le associazioni italiane tendenti al bene – si domandava nel 1873 - non si affratellano e non si pongono per amore d'indispensabile disciplina sotto il vessillo democratico del Patto di Roma? […] La più antica e la più veneranda delle società democratiche, la Massoneria, non darà essa l'esempio di aggregazione al fascio italiano? Le società operaie, internazionali, artigiane, ecc. non portano esse nel loro emblema la fratellanza universale, quanto la Massoneria? Formate il fascio, adunque, repubblicani ringhiosi; stringetevi intorno al Patto di Roma».
Nell'ultimo scorcio della vita la coincidenza fra le sue posizioni e quelle della Massoneria fu pressoché totale.
Basterà ricordare il suo impegno nelle file del movimento pacifista e la battaglia, che vide ovunque i massoni in prima fila, per promuovere la costituzione di organismi di arbitrato a livello internazionale che scongiurassero il ricorso alle guerre.
Oppure le sue battaglie per il suffragio universale, per l'emancipazione femminile, per la diffusione dell'istruzione obbligatoria, laica e gratuita: tutti temi che costituivano il patrimonio comune della sinistra democratica italiana di matrice risorgimentale e che la Massoneria inserì nel proprio programma e decise di sostenere con le modalità più diverse.
Ma si pensi, per avere una conferma della forte consonanza di vedute che vi fu anche sul versante del razionalismo positivistico e della militanza anticlericale, all'adesione che Garibaldi dette al movimento per diffondere in Italia l'idea e la pratica della cremazione: movimento che fu direttamente promosso dalle logge massoniche e che ebbe fra i suoi maggiori dirigenti molte figure di primo piano della Massoneria.
Si ricordi infine nel 1881 la sua mobilitazione, condivisa da molti democratici e fatta propria dal Grande Oriente d'Italia anche in virtù delle pressioni da lui esercitate sul Gran Maestro Giuseppe Petroni, per impedire che dopo il colpo di Tunisi si rompessero i rapporti con la Francia repubblicana e il governo fosse sospinto verso l'alleanza con gli Imperi centrali.
Dopo la morte di Garibaldi la Massoneria fu tra le forze politiche e sociali italiane quella che più di altre s’incaricò di conservarne la memoria e di alimentarne il mito.
Nel momento in cui le classi dirigenti del paese stavano profondendo le maggiori energie per costruire un paradigma identitario nel quale l'intera nazione potesse riconoscersi, la morte dell'eroe popolare per eccellenza mise a disposizione un riferimento simbolico prezioso, capace di affiancare e rafforzare l'ormai insufficiente e sbiadita immagine dinastica.
Specialmente negli anni di Crispi, intorno alla figura di Garibaldi si cercò di costruire una religione civile imperniata sul mito laico del Risorgimento, e la Massoneria, all'epoca sotto la guida di Adriano Lemmi, ebbe un ruolo notevolissimo nel favorire la riuscita dell'operazione. Garibaldi fu il nome di gran lunga più diffuso fra quelli dati alle logge della penisola o alle logge italiane d'oltremare (in America Latina, in Africa del Nord, ecc.); altre denominazioni, come Caprera, Luce di Caprera, Leone di Caprera, erano ispirate dalla medesima volontà di rendere omaggio all'eroe nizzardo.
La Massoneria promosse inoltre innumerevoli cerimonie, commemorazioni, inaugurazioni di lapidi e monumenti alla memoria di Garibaldi.
La più importante di queste iniziative fu l'inaugurazione a Roma del monumento sul Gianicolo, che si tenne emblematicamente il 20 settembre 1895, nel venticinquesimo anniversario di Porta Pia, e vide il massone e capo del governo Francesco Crispi enfatizzare il contributo dato dalle forze laiche e popolari al Risorgimento.
La massoneria, grande sostenitrice della necessità di trasformare il 20 settembre in festa civile della nazione, vide in quest’occasione coronata la sua richiesta.
Al tempo stesso, prima che di lì a un anno difficoltà di varia natura travolgessero i due grandi artefici dell'iniziativa, Francesco Crispi e Adriano Lemmi, essa poté celebrare, nel nome di Garibaldi, la propria consacrazione come struttura associativa laica e democratica depositaria della migliore eredità del Risorgimento e come luogo di coagulo delle energie più vitali e più moderne del paese.