Sono trascorsi 88 anni dalla balaustra del Gran Maestro Domizio Torrigiani
che sanciva lo scioglimento di tutti i corpi massonici all'obbedienza del Grande
Oriente d'Italia.
La persecuzione antimassonica da parte dei fascisti era iniziata già
nel 1912.Nella famosa notte di San Bartolomeo, tra il 3 ed il 4 Ottobre 1925 a
Firenze gli squadristi della Legione di Tullio Tamburini uccidevano i massoni
Giovanni Becciolini, Gaetano Pilati e Gustavo Console.
Il Senato approvò il 20 novembre, con 208 voti favorevoli 6 contrari e
21 astenuti, la legge liberticida, che venne poi promulgata il 26 novembre 1925
e per evitare inutili spargimenti di sangue e ulteriori violenze, il 22
novembre il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Domizio Torrigiani, senza
attendere la promulgazione della Legge, ordinò l'autodissoluzione delle Logge
italiane alla sua obbedienza e la "Rivista Massonica" dopo 54 anni di
vita regolare cessò le pubblicazioni.
La persecuzione antimassonica proseguì per tutto il periodo della
dittatura, tanto che Mussolini, rivolgendosi a un gruppo di federali, disse:
"I massoni che sono in sonno potrebbero risvegliarsi. Eliminandoli si è
sicuri che dormiranno per sempre".
Molti massoni, tra cui lo stesso Gran Maestro, intrapresero la via
dell'esilio pur di non sottostare agli arbitrii e soprusi fascisti. Il 23
Aprile del 1927 Torrigiani, di ritorno dall'esilio in Francia, fu arrestato ed
inizialmente tradotto presso il Carcere di Regina Coeli e successivamente
inviato al confino dapprima a Lipari, poi a Ponza. Le misure di sicurezza
adottate nei suoi confronti furono particolarmente dure e intense; prevedevano
infatti vigilanza diurna e notturna con la scorta raddoppiata, pattuglie
militari a vigilanza della sua abitazione ed un servizio di pattugliamento
marino al fine di evitare qualsiasi tipo di fuga. Liberato solamente
nell'aprile del 1932, ormai cieco a causa delle sofferenze patite al confino,
il 31 agosto 1932, nella sua casa toscana di Lamporecchio, passò all'Oriente
Eterno.
Fonte: Newws del Coll.Circ.MM.VV. Toscana
Foto: il G.M. Domizio Torrigiani