mercoledì 31 dicembre 2008

Auguri 2008




la rivista Templare


KNIGHT TEMPLAR MAGAZINE

Knight Templar è la rivista che tratta articoli di Templarismo (sia medioevale che moderno), cavalleria, storia cristiana, archeologia, e simbolismo prosegue nella sua  azione di definizione tipografica e di contenuti”, che in questi ultimi mesi sono stati davvero significativi. 

La Rivista oggi raggiunge oltre 130.000 Templari che la ricevono in abbonamento, ai quali si debbono aggiungere tutti quelli che la seguoni online.

Un Plauso va alla davvero prestigiosa redazione: Rex Hutchens, Stephen Dafoe, Aaron Shoemaker, Leroy Delionbach, Terry Plemons e Sid Dorris. ( Clikka qui per vederla e se conosci l’inglese leggerla )


Riflessioni della settimana


Carissimi Fr.lli, una parte delle Feste tradizionali è appena passata un nuovo anno forse con qualche difficoltà sta per iniziare. La forza dei Fr.lli sta dentro di noi e nella capacità di far valere i valori che le nostre tradizioni hanno saputo trasmetterci facendoci vivere per un radioso futuro senza rinnegare uno splendido passato costruito da Fr.lli che hanno edificato il loro Tempio interiore anche per noi; cerchiamo di esserne degni ed uno piccolo spunto prendiamolo dal passo di Bertrand Russell che ho trovato nel testo “Il libro che la tua chiesa non ti farebbe mai leggere” scritto da Tim C. Leedom e Maria Murdy.

Cosa dobbiamo fare.

Vogliamo stare sulle nostre gambe e guardare il mondo dritto in faccia: i suoi fatti buoni, i suoi fatti cattivi, le sue bellezze e le sue bruttezze; guardare il mondo per quello che è, e non esserne spaventati. Conquistare il mondo con l’intelligenza e non con la mera sottomissione da schiavi al terrore che da esso deriva.

L’intera concezione di Dio è una concezione derivata dagli antichi dispotismi orientali. È una concezione indegna degli uomini liberi. Quando senti le persone che si sminuiscono in chiesa e dicono di essere miserabili peccatori, e tutto il resto, sembrano spregevoli e non degne di esseri umani che si rispettino.

Dobbiamo alzarci in piedi e guardare il mondo francamente in faccia. Dobbiamo fare del mondo il meglio che possiamo, e se non è bene come vorremmo, dopo tutto sarà comunque meglio di quanto questi altri ne hanno fatto in tutte queste epoche.

Un buon mondo ha bisogno di conoscenza, gentilezza e coraggio; non ha bisogno di un attaccamento al passato pieno di rimpianti, o di catene alla libera intelligenza messe molto tempo fa dalle parole di uomini ignoranti.

Ha bisogno di una mentalità coraggiosa e di una libera intelligenza. Ha bisogno di speranza per il futuro, non di guardare continuamente indietro a un passato che è morto, e che crediamo sarà di gran lunga superato dal futuro che la nostra intelligenza può creare. ( Bertrand Russell )

Con questo, auguro a tutti voi un sereno 2009.

Enrico C. (M. V. Loggia Ankus n. 1003 all’Oriente di Caselle Torinese)

L'augurio del Sommo Sacerdote dell'Arco Reale in Italia - Rito di York per le festività Solstiziali.

L'augurio del Sommo Sacerdote G. Fabbri ai Compagni dell'Arco Reale in occasione delle Festività Solstiziali.

(nellafoto: il Sommo Sacerdote G.Fabbri con la sua Giunta in occasione della Assemblea ordinaria 2008 a Pesaro)

.....Voglio ora esprimere un augurio per le prossime festività solstiziali parlando un attimo della Luce.

Per il San Giovanni d’inverno le tenebre sono ormai compatte, ma tra breve……. una tremante Lucina ancora una volta prenderà vita e, se riusciremo ad intravedere la strada davanti a noi……., ella, diffondendosi, potrà essere: forte, fulgida, purissima, splendida, brillante, sfavillante, abbagliante, accecante, ma se della stessa strada vedremo solo le curve……, dopo essere stata: debole, tenue, fioca, scarsa, velata, attenuata, potrà infine solo spegnersi e…….. morire. 

L’augurio è che ognuno di noi abbia la volontà, la capacità ed il discernimento del viandante nella bruma che, «svelando e ri-velando il proseguire del cammino», vede strade aprirsi in altre strade che, a loro volta, si perdono man mano nella nebbia, in un ciclo senza fine sino a quando, come dice Re Salomone, «nel sollevare il velo della Verità Ultima si troverà alla presenza di Colui che è la Via, la Verità e la Vita».


martedì 30 dicembre 2008

La massoneria non è una stanza di compensazione di falliti

Raffi:”La massoneria non è una stanza di compensazione di falliti che si mascherano ma è realtà di uomini che sanno raccogliere il grido di dolore che sale dall’umanità”.

La massoneria non è una stanza di compensazione di falliti che si mascherano ma è realtà di uomini che sanno raccogliere il grido di dolore che sale dall’umanità".Lo ha detto il gran maestro del grande oriente d’Italia di palazzo Giustiniani, Gustavo 

Raffi concludendo a Reggio Calabria una manifestazione nella ricorrenza del centenario del terremoto del 1908.

 L’iniziativa, nel corso della quale si è svolto anche un concerto di musica sacra, è stata promossa dal collegio circoscrizionale del Grande Oriente d’Italia della Calabria. 

"La massoneria - ha aggiunto Raffi - è scuola di percezione dove uomini si incontrano e si interrogano sul futuro dell’umanità. Alla massoneria forse mancava un’anima, che adesso ha ritrovato nell’opera di solidarietà e dal fatto di non lasciare isolata ogni richiesta di aiuto che arriva dagli esseri umani".  "In un mondo dove la violenza sembra prevalere su ogni cosa e dove il mercato domina - ha concluso Raffi - è necessario ricostruire quei valori affinché ogni uomo sia libero dai bisogni".(ANSA)

Fonte: http://www.reggiotv.it/news.php?id=5768


ARCHITETTURA SACRA MEDIEVALE

mito e geometria degli archetipi

di Maria Grazia Leopardi

Novità Febbraio 2009 - Ed. Mediterranee

 

I miti dei popoli della terra riconducono la creazione dell’universo a un suono. Con quel primo suono il caos primordiale, l’infinito campo di possibilità, venne scosso da una vibrazione e la prima “stringa” – per usare un termine della più recente fisica – prese a risuonare. 

Il mistero dell’armonia cosmica è in quel suono pri- mordiale che conferisce forma alle galassie e agli esseri più piccoli, ed è lo stesso straordinario segreto che permetteva ai Maestri d’Opera medievali di erigere le loro sacre costruzioni, reiterando il rito della creazione e modellando gli edifici secondo le leggi divine con cui il Grande architetto ha ordinato il creato.

I Maestri costruttori avevano la conoscenza profonda del più grande dei Misteri e uno strumento semplice ed efficace: il Quadrato magico del SATOR. Esso, con la sua Matrix divina, consentiva loro di rigenerare il cosmo attraverso l’Architettura. Il Segreto appare custodito nel cuore di diverse tradizioni, dato che chiese romaniche e gotiche, sinagoghe, templi indù, moschee e persino le costruzioni del grande Federico II risultano realizzate con il Quadrato magico che racchiude i misteri del cosmo e che conferisce loro la valenza di musica pietrificata.

L’Autrice ha verificato, presso diverse tradizioni, la conoscenza dello strumento segreto dei Maestri costruttori ed è emerso, con meraviglia, che il percorso si traduce in un’avventurosa cerca della conoscenza primordiale. Le stesse radici delle parole si ripetono presso popoli diversi e lontani e suggeriscono la suggestiva ipotesi di un’origine comune di un sapere straordinario. 

La radice STR di SaToR, per esempio, compare nell’ebraico SeTeR=segreto, nel greco SoTeR= salvatore, nell’indù SiTaR, lo strumento musicale che reitera il suono primordiale che conferisce salvezza rigenerando l’universo. Un capitolo conclusivo illustra, inoltre, come il Segreto dei Maestri costruttori fosse noto anche a Leonardo che lo ha applicato alle sue opere.

Caratteristiche: 144 pagine – € 19,90.

L ’ A u t r i c e: Maria Grazia Lopardi è nata a L’Aquila dove vive con la famiglia ed esercita la professione di Avvocato dello Stato. Presidente dell’Associazione “Panta Rei” di Promozione Sociale che offre alla città conferenze e seminari per lo sviluppo della coscienza, da molti anni rivolge la sua attenzione alla Tradizione iniziatica, al simbolismo e ad aspetti della storia medievale come la vicenda dei Templari e quelle di Celestino V. Ha partecipato come relatrice a numerosi convegni e ha già pubblicato diversi libri. 

Il suo precedente libro, pubblicato dalle Edizioni Mediterranee, è Il Quadrato magico del Sator.

 


lunedì 29 dicembre 2008




San Giovanni d’inverno



Oggi 29 Dicembre 2008, alle ore 19.45 e a seguire alle ore 20.15. Cerimonia Rituale per la Festa di San Giovanni d’Inverno, che si terrà presso il Tempio della Casa Massonica di Cagliari, a seguire convivio fraterno.


Morte, ecco la tua sconfitta.

Jean-Émile Charon, fisico e filosofo, è uno scienziato che ha avuto il coraggio e la capacità di unire allo studio del mondo fisico la ricerca in campo spirituale. Egli può essere considerato un pioniere: l’iniziatore e il più autorevole rappresentante di quella nuova fisica che, sulla base dei suoi stessi risultati, proclama l’indistruttibilità del nostro essere. 

In questo importante volume egli affronta temi che ci coinvolgono tutti: Chi siamo? Dove andiamo? Che rapporto c’è tra ciò che noi definiamo spirito e ciò che ci appare come materia? A tali interrogativi Charon risponde proponendo un modello di universo che tiene conto sia degli aspetti materiali, sia di quelli spirituali, individuando nell’elettrone l’elemento materiale portatore dello “Spirito”. 

Gli elettroni, che entrano nella costituzione fisica del corpo umano, sono, infatti, simili a minuscoli buchi neri, e contengono un tempo e uno spazio diversi ma complementari, rispetto a quelli normalmente noti. Questo spazio-tempo ha, in particolare, la facoltà di memorizzare, meditare e ragionare, dimostrando quindi che nell’elettrone sistono qualità e caratteristiche di ipo spirituale. per cui se lo spirito umano è composto di tali particelle che vivono in eterno, anch’esso è eterno.

Caratteristiche: 264 pagine– € 16,50

L ’ A u t o r eJean-Émile Charon (1920-1998), fisico e filosofo francese, si laureò in ingegneria presso L’Ecole Supérieure de Physque et de Chimie , in seguito, si specializzò in fisica nucleare. Cercò di estendere le teorie di Einstein, giungendo a una nuova disciplina “scientifica”, a Psicofisica, nella quale confluiscono concezioni metafisiche e spiritualiste. Diresse il Centro di Ricerca sulla Relatività Complessa CERCLES), il Gruppo di Studio sull’Immaginario della Scienza presso il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (CRI) di arigi, e fu presidente dei Simposi CIPRES che riunivano, ogni anno e in modo interdisciplinare, professori universitari provenienti a tutto il mondo sul tema generale “Lo spirito e la scienza”. Le Edizioni Mediterranee hanno pubblicato anche il suo libro, Il Tutto.

domenica 28 dicembre 2008

40 anni fa lo storico orbitaggio attorno alla luna dell’Apollo 8.


40 ANNI FA LO STORICO ORBITAGGIO ATTORNO ALLA LUNA DELL'APOLLO 8. 

Il 24 dicembre del 1968, alla vigilia di natale, per la prima volta un veicolo spaziale terrestre entrava in orbitava intorno alla luna.

Quella sera, quella storica sera, i tre astronauti: il Fr.llo Frank Borman comandante, Jim Lovell pilota del modulo di comando e William Anders pilota del modulo lunare chiudevano la loro trasmissione di contatto con la base terra leggendo ciascuno un brano tratto dal libro la genesi della Bibbia.

William Anders. Questo è un messaggio che l’equipaggio di Apollo 8 vuole trasmettere a tutti voi abitanti della terra. "In principio Dio creò il cielo e la terra.  Ora la terra era informa e deserta, e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque. E Dio disse: Sia la luce! E la luce fu.  Dio vide la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre". 

Jim Lovell. "E Dio chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.  Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque.  Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. " 

Il Fr.llo Frank Borman. "Dio disse: le  acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto. E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra, e la massa delle mare. E Dio vide che era cosa buona ". Borman ha poi aggiunto: "l'equipaggio di Apollo 8, si stringe a voi per augurarvi una buona notte, buona fortuna, e un Buon Natale. Dio benedica tutti voi".

COLONELLO FRANK BORMAN • Comandante della Gemini 7, 1965. • Comandante dell’Apollo 8, la prima missione orbitale lunare con equipaggio, 1968. • Ha ricevuta la prima Medaglia d’Onore del Congresso per Meriti Spaziali. • E’ stato Iniziato nel 1943. Capitolo Arizona, Tucson. Ha fatto parte del De Molay del quale dice: “La mia esperienza nel De Molay fu una parte importante della mia infanzia. La ricordo con estremo piacere e la raccomando ad ogni ragazzo.”

Un filmato per ricordare.

Cento anni fa il terremoto di Reggio Calabria e Messina



Oggi 28 dicembre 2008 centenario del terremoto di Reggio Calabria e Messina (28 dicembre1908).

Il Grande Oriente d'Italia commemora solennemente oggi il centenario con un Concerto (ingresso libero) al Teatro Siracusa di Raggio Calabria. Presente il Gran Maestro Raffi. (Clikka qui per leggere il comunicato del GOI)

Clikka quì per vedere delle rarissime foto del terremoto.




Video Commemorativo del terremoto di Reggio Calabria e Messina a 100 anni dalla catastrofe.


sabato 27 dicembre 2008

I Templari e la Massoneria.


Lo studio di Domenico Lancianese “I Templari e la Massoneria” si propone l’ambizioso obiettivo di rintracciare i rapporti che legano tra loro queste istituzioni, l’una soppressa con la violenza all’inizio del Trecento, l’altra affermatasi più tardi in quanto tale, ma presente “da sempre” e, in un certo senso, inglobata ed uscita dalla stessa esperienza templare. 

Merito dell’Autore è di non essersi lasciato prendere dalla tentazione di tracciare precisi e “ storici “ riscontri -che non ci sono-, ma di avere svolto le proprie considerazioni alla luce di un buon senso che, sulla base di un’abbondante messe di indizi, permette di rinvenire consonanze più che significative. 

La strada percorsa è quella di rilevare l’ideologia templare di fondo, con una capacità critico-riassuntiva che, senza avere l’arroganza di decretare una genitura “diretta”, induce il ricercatore a condividere l’opinione secondo cui gli obiettivi dell’Ordine del Tempio erano gli stessi che sarebbero stati poi quelli dei Liberi Muratori, così come erano stati, prima, quelli di una sorta di proto-Massoneria presente da sempre nella storia dell’uomo.

Il grande equilibrio con cui la materia viene trattata salva questo studio dai peggiori rischi di consimili disamine, per lo più volte o ad una dimostrazione a tutti i costi o, al contrario, finalizzate alla negazione del fenomeno Massoneria, qualificato come buono, semmai, per i furbi o per i gonzi, ma destituito di ogni valore spirituale o progressista, esattamente come il suo antecedente cavalleresco.

Al contrario, dentro il templarismo si rinvengono quei valori di eguaglianza e di aspirazione alla libertà che permettono – nel confronto con il medio Oriente islamico ed ebraico – di ipotizzare una riconciliazione religiosa – premessa di una pacifica convivenza tra i popoli, mentre nelle pieghe dei saperi occulti e scientifici si annidano i prodromi di una libera ricerca rispettosa dei fondamenti religiosi e metafisici su cui erigere ogni impresa seria e dignitosa. Non importa se, trattandosi di eventi dell’umana ventura, potrebbero anche rinvenirsi germi degenerativi, come l’aspirazione a una sinarchia dai dubbi contorni.

La possibilità e finanche la probabilità che si tratti di un’intuizione molto vicina al delinearsi di uno stato universale, su cui far poggiare le basi di una pace ecumenica, basta da sola ad indurre chi legge a meglio considerare idealità che, per quanto lontane, sono da sempre al fondo delle aspirazioni nutrite dai migliori, ieri condivise e propugnate dai Cavalieri del Tempio, oggi abbracciate da tutti gli uomini di buona volontà, Massoni compresi.

venerdì 26 dicembre 2008

Il Diavolo & l'Acquasanta: Ventidue artisti interpretano gli Arcani Maggiori dei Tarocchi

Con Il Diavolo e l’Acquasanta. Arte, magia e suggestione in mostra al Museo Archeologico di Sarsina (Fc) fino al 31 maggio 2009. Una giornata insolita ma .....molto istruttiva, in particolare per tutti coloro che stanno in Romagna e nelle Marche. Ma una buona proposta anche per coloro che abitano nelle altre regiononi limitrofe. 

Ventidue artisti interpretano gli Arcani Maggiori dei Tarocchi.

“Il Tarocco è un camaleonte. [...] Ciascun arcano, essendo uno specchio e una verità di per sé, si tramuta in quello che tu ci vedi dentro”. È tutto in questa frase il senso della mostra Il Diavolo & L’AcquaSanta - Tarocchi fantastici (Sarsina FC, Museo Archeologico, 15 novembre 2008 - 31 maggio 2009), estrapolata da un saggio del grande Alejandro Jodorowsky, regista e scrittore cileno, coinvolto in questo progetto. 

Un grande evento espositivo - voluto e promosso dal Comitato Nazionale per il Millennio della Basilica Cattedrale di Sarsina e organizzato da Il Vicolo – Sezione Arte di Cesena - che vede coinvolti 22 artisti di fama nazionale e internazionale (tra cui lo scultore Adriano Bimbi e il pittore Andrea Guastavino, lo scultore tedesco Richard Hess, il pittore statunitense Mark Kostabi e gli artisti Pablo Echaurren e Ugo Nespolo) chiamati ad interpretare gli Arcani Maggiori secondo il linguaggio proprio della loro arte e secondo una poetica del tutto personale. 

Ventidue diverse personalità che, attraverso il linguaggio della pittura e della scultura, si sono fatti “... medium verso una visione misterica, alchemica, indefinibile, presa nella ruota del tempo, per convertire in mille modi il caos in cosmos, il relativo in assoluto”, come suggerisce Marisa Zattini, curatrice della mostra insieme al direttore dei Musei VaticaniAntonio Paolucci.

Arte e magia, suggestioni ed esoterismo si fondono insieme in una mostra e in un luogo, Sarsina, che per le sue origini ben si presta ad ospitare un evento di questo genere. La patria di Tito Maccio Plauto, caratteristica cittadina del primo Appennino romagnolo, è infatti nota per la figura di San Vicinio, Protovescovo esorcista venerato perché la sua intercessione presso il Signore poteva guarire da mali dell’anima derivanti da possessioni demoniache: la Cattedrale di Sarsina, dedicata a San Vicinio, festeggia quest’anno il Giubileo.   

Simboli del destino, interpreti del caso, legati alla Cabala, all’esoterismo, all’arte divinatoria e contemporaneamente oscuri nell’origine, ai Tarocchi è legata una molteplicità di suggestioni, anche lessicali. Caso e destino: ecco due parole che ben esprimono il significato di questa mostra sugli Arcani Maggiori dei Tarocchi, simboli allegorici che sono specchio ed emblema di un mistero che può essere interpretato in infiniti modi diversi. Come infiniti sono i linguaggi dell’arte contemporanea e le diverse visioni del mondo che gli artisti hanno esplicato e messo in gioco interpretando ognuno un Arcano, sorteggiato a caso in un mazzo di 22 carte: al destino è stata infatti affidata la linea guida della mostra e il ruolo di ogni artista nella rappresentazione di una e una sola carta. 

Il ‘rito’ è iniziato con un sorteggio, avvenuto lo scorso marzo, per opera di una mano di bimba, tra casualità e destino appunto, per lasciare poi che nell’opera d’arte, nella trasfigurazione, queste 22 figure rivelassero la loro simbologia e la loro carica di suggestione. A guidare in questo affascinante viaggio fra arte e mistero i 22 maestri dei Tarocchi, un grande artista, una sorta di Eremita solitario, lo scultore Ilario Fioravanti, che si è misurato con le carte degli Arcani Maggiori. A lui è stata affidata la realizzazione di tutti e ventidue i Tarocchi, che tra le sue mani sono diventati 22 formelle in terracotta ingobbiata, che propongono una riflessione raffinata e sapiente sul segreto dei Segni. A questi si aggiungono 3 tarocchi ideali, che l’artista ha realizzato secondo la sua personale poetica. 

Si tratta dell’Arcano 000, l’Arcano Supremo, che vede uniti il maschile e il femminile, l’uomo e la donna, in un cammino paritetico nel viaggio della vita. E dei due Arcani 00, uno monocromo e uno a campiture policrome, che aprono e chiudono il viaggio ideale nel fantastico universo dei tarocchi.  Sua anche l’opera scultorea L’Ossesso, un suggestivo bronzo a tutto tondo, icona ideale del progetto, che raffigura un uomo dalla cui bocca fuoriescono sette diavoli muniti di zampe e corna. Qualunque sia la loro origine e il loro uso attraverso i tempi, i Tarocchi continuano oggi a esercitare il loro fascino in virtù della loro essenza misterica. Il che li avvicina intimamente alla sfera dell’arte, dove il visibile diventa veicolo per esprimere ciò che non può essere detto e, quando coglie nel segno, l’universale. 

A Mille anni dalla fondazione della Basilica di Sarsina, il contenuto allegorico della mostra Il diavolo e l’Acquasanta, con le sue immagini fantastiche, riavvicina lo spettatore al Mistero e alla Poesia della condizione umana. La mostra gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Patrocinio della Regione Emilia- Romagna e della Provincia di Forlì-Cesena. E’ corredata da un catalogo con testi critici e immagini delle opere in mostra, realizzato per i tipi de IL VICOLO Editore, con contributi di importanti personaggi legati al mondo della letteratura e della filosofia, del cinema e del teatro, come Alejandro Jodorowsky, Janus, Carlo Sini, Massimo Maisetti, Fanny & Alexander.

Il Millenario della Cattedrale di San Vicinio.

La mostra ‘Il Diavolo & l’AcquaSanta - Tarocchi Fantastici’ si configura come la mostra più importante del ricco programma di eventi culturali pensati per il Millenario della Cattedrale di Sarsina, custode della tomba di San Vicinio il vescovo taumaturgo. Al Millenario è stato dedicato anche un intero anno giubilare, dal 25 marzo 2008 alla Pentecoste del 2009, con una serie di manifestazioni ecclesiali. Ma in Sarsina si incontrano più storie, accanto a quella che affonda le sue radici nel Medioevo, la più antica, quella romana che percorriamo idealmente in compagnia del commediografo latino Tito Macio Plauto. Anche la mostra ‘Il Diavolo & l’AcquaSanta’ incontra l’antica ‘Sassina’, poichè è allestita nel Museo Archeologico, indubbiamente uno dei più importanti dell’Italia settentrionale, per la ricchezza e la varietà dei reperti rinvenuti nello scavo della necropoli sarsinate di Pian di Bezzo. Così reperti archeologici e arte contemporanea si incontrano per creare nuove ‘incantagioni’.

Info IL Diavolo e l’Acquasanta.

Durata: 15 novembre 2008 – 31 maggio 2009

Luogo: Sarsina (FC), Museo Archeologico, via Cesio Sabino 39

Ingresso: adulti 2 euro, ridotto 1 euro. Minori di 18 anni e over 65 gratuito

Orario: feriali 8.30 - 13.30 - Sabato e domenica 9.00-18.00 – Chiusura: lunedì

Per i gruppi, su prenotazione, apertura pomeridiana.

Info Museo: tel. 0547 94641

Curatori: Antonio Paolucci e Marisa Zattini

Catalogo: Il Vicolo Editore

Testi critici: Antonio Paolucci e Marisa Zattini

Allestimento: Augusto Pompili

Organizzazione: Il Vicolo - Sezione Arte, Cesena

www.ilvicolo.com - arte@ilvicolo.com

 Fonte: www.agenziaprimapagina.it - comunicazione@agenziaprimapagina.it