E' uscito per i tipi della Tipheret di Catania, il nuovo
libro di Mauro Cascio, «Un Dio che riposa tra i fenomeni nel mondo», con un'
appendice firmata dal Premio Strega Antonio Pennacchi.
Il titolo è il secondo
della collana De Lantaarn, curata dall'omonimo capitolo del Rito di York. Dio c’è ma non si vede. Qualche religione lo vuole rivelato,
in una storia e in una geografia. Lui invece pare si diverta a nascondersi.
Così l’Arte, la Religione e la Filosofia diventano luoghi di un sottrarsi che
non può essere più qualcosa di definitivo. Queste pagine – ironiche, colte,
amare – sono la sintesi di un dialogo continuo tra l’uomo e il suo creatore. Un
dialogo che se ne stava da qualche parte a dormire. È ora di svegliarlo...
Mauro Cascio, filosofo e consulente filosofico, è uno di
quelli che pensa che i suoi problemi debbano interessare a qualcuno. Ricerca il
suo senso ed è convinto che per dirsi uomini davvero bisogna ragionarci su. Si
dice ‘filosofo’ perché una laurea ce l’ha, e ‘consulente’ perché ha fatto
qualche Master e tirocini formativi in giro. In realtà è, come tutti, un
perdente. Che ha fatto però della sua sconfitta un mestiere. Per questo,
nonostante gli schiaffi, è ancora qui. Ed ha alle sue spalle una serie di
riflessioni, pubblicate dalla Bastogi di Foggia, da «Ut unum sint. L’Uno e il
molteplice) (2004), a «L’Autocoscienza» (2007) e «Al divino dall’umano,
all’etterno dal tempo» (2014) che ha dato origine ad un articolato confronto
con accademici e scienziati di tutta Italia intorno ai significati esistenziali
delle ultime grandi intuizioni scientifiche (relatività, meccanica quantistica,
teoria delle stringhe). Cascio è anche il curatore, per Rubbettino, di uno dei
testi teoreticamente più densi degli ultimi anni: «Vita di Gesù. La Passione»
di David F. Strauss, con la prefazione di Mauro Pesce (ordinario di Storia del
Cristianesimo all’Università di Bologna ed autore con Corrado Augias del
bestseller Mondadori «Inchiesta su Gesù», presentato tra l’altro anche alla
Biblioteca del Senato con Rocco Buttiglione.