mercoledì 28 gennaio 2009

IL COLLEGIO TOSCANO DEI MM.VV. CONDANNA I VANDALISMI AI LUOGHI ISRAELITICI TOSCANI.

Il Collegio Toscano condanna i vandalismi ai luoghi israelitici toscani. Purtroppo anche in Toscana si stanno verificando episodi gravissimi segno di intolleranza e razzismo. Nei giorni scorsi sono stati presi di mira alcuni luoghi di culto israelitico che fanno temere il ciclico riemergere di un antisemitismo sempre strisciante. E' accaduto a Pisa, dove vandali hanno imbrattato i muri della sinagoga con vernice. E' accaduto a Firenze, dove pericolosi ignoti hanno lasciato un rudimentale ordigno di fronte alla Chabad House di via dei Pilastri, accanto al tempio israelitico maggiore di via Farini.
nella foto: La Sinagoga di Firenze

Il Collegio dei Maestri Venerabili della Toscana condanna tali gesti irresponsabili, frutto dell'ignoranza della storia e della caduta della ragione. I massoni toscani sono vicini ed esprimono solidarietà alle comunità ebraiche di Pisa, Firenze e di tutta la regione, auspicando che l'attenuarsi della crisi nella striscia di Gaza diminuisca la tensione internazionale e riporti un sentimento di fratellanza tra i popoli, stemperando gli animi di chi vuole cercare un nemico ad ogni costo e lo individua nei simboli di ricerca di spiritualità.

La Toscana è da sempre terra di libertà, di rispetto dei diritti umani, di asilo per gli esuli e di accoglienza per gli oppressi. Già in epoca granducale, quando nel confinante Stato della Chiesa si verificavano rigurgiti antisemiti, la Toscana apriva le sue porte, tanto che nel Grossetano esistono paesi come Pitigliano, la "piccola Gerusalemme", dove è ancora vivo il ricordo della presenza ebraica.

A Livorno poi, con l'emanazione delle Leggi Livornine, ogni confessione religiosa ebbe diritto di espressione e genti diverse ebbero possibilità di vivere in pace e armonia. Auspichiamo che questa armonia non venga interrotta dalla follia di pochi.
Occorre vigilare e illuminare le menti non sottovalutando segnali che potrebbero degenerare in derive che la storia ha già registrato. Stefano B.

Fonte: Coll.Circ. MM.VV. Toscana