venerdì 30 giugno 2017

Salvare il mondo dalla rovina




«L’educazione è il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilità e salvarlo così dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l’arrivo dei giovani. Nell’educazione si decide anche se noi amiamo tanto i nostri figli da non estrometterli dal nostro mondo lasciandoli in balia di se stessi, se li amiamo tanto da non strappargli di mano la loro occasione d’intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa d’imprevedibile per noi: e prepararli invece al compito di rinnovare un mondo che sarà comune a tutti.».
Hannah Arendt, 'La crisi dell’istruzione', in Tra passato e futuro.

La storia della Filosofia contro l'opinionismo spicciolo e la cultura da social



«Come non soccombere alla stupidità contemporanea, minati dal dubbio di poter avere ragione soli contro tutti, se non ci sapessimo appoggiati da tutti i grandi spiriti e da tutte le grandi intelligenze? La nostra resistenza quindi, nella sua apparente presunzione, non è altro che l’umile osservanza di ciò che i più nobili ordinarono e il nostro rifiuto serve per mantenere, nel mezzo dell’anarchia, la coscienza palpitante e viva di una più alta verità umana»
Nicolás Gómez Dávila, Notas

giovedì 29 giugno 2017

Il prezzo delle palle nere: contribuire fuori dal Tempio al blog Arco Reale

di Paolo Callari



«Così come una rete è costituita da una serie di legami, così ogni cosa in questo mondo è collegata da una serie di legami. Se qualcuno pensa che la maglia di una rete sia una cosa indipendente ed isolata, si sbaglia. Si chiama rete perché è costituita da una serie di maglie interconnesse, e ciascuna maglia ha il suo posto e la sua responsabilità in relazione alle altre maglie».
Siddhārtha Gautama



Internet costituisce un luogo nuovo, non fisico, che rappresenta un’opportunità unica nella storia umana soprattutto per chi abita i luoghi al margine, i Sud del mondo, intendendo per Sud una condizione in cui si ha l’isolamento o si è semplicemente una minoranza rispetto a qualcuno. Il sapere non è più relegato, nei centri di cultura, in luoghi felici, nei “Nord progrediti”. La competenza che ognuno noi può raggiungere è disgiunta dalla propria posizione geografica. Chiunque nel mondo, purché abbia la capacità e la possibilità di collegarsi al web, con un solo click, può ottenere nozioni ed informazioni. L’apprendimento è alla portata di chiunque, dovunque ed in maniera paritaria; anche le lingue, grazie ai traduttori in rete, non rappresentano più un limite invalicabile. Non si tratta di solo di cultura alta ed accademica, e tralascio l’arricchimento delle relazioni interpersonali di cui molti si sono giovati grazie alle chat-line, considererei per esempio la varietà di forum presenti in rete utili anche a risolvere anche aspetti spicci della vita quotidiana, come sostituire il rubinetto di casa.
Per accedere alle conoscenze o, usando un termine più roboante alla cultura, non è più necessario spostarsi e coprire una distanza fisica. Si naviga.
Per accedere alle conoscenze o, usando un termine più roboante alla cultura, non è più necessario spostarsi e coprire una distanza fisica. Si naviga con potenzialità ed opportunità di studio notevolmente maggiori di quanto non avvenga nel mondo fisico e reale, in cui l’apprendimento è, infondo, un trasferimento di qualcosa in un definito momento ed in un preciso luogo geografico, basti pensare a com’è avvenuta la nostra formazione: genitori, nonni, zii, maestri, amici, professori, libri, biblioteche, musei, monumenti, film e commedie. Il premio Nobel per l’economia, l’indiano Amartya Sen ha detto: «Un uomo è quello che le circostanze gli consentono di essere. Le circostanze del web sono uguali per tutti quelle territoriali, no !». Il web è a-territoriale. La distanza sul web è zero, il tempo è un tempo unico e indefinito, che è un “non-tempo”, perché permanente. Nella rete siamo tutti su una stessa latitudine e su un parallelo indefinito, non si è più meridionali o settentrionali, e permettetemi la sintesi estrema: si è un poco più uguali.

mercoledì 28 giugno 2017

Sennacherib e la Bibbia: il nuovo libro di Claudio Saporetti



Purtroppo la storia è ancora spesso raccontata attraverso vittorie e sconfitte, scontri e massacri, invasioni e genocidi: insomma, nei suoi aspetti peggiori. Nemmeno è sicuro quanto ci viene raccontato, perché spesso è propinato. Di solito conosciamo i fatti attraverso la voce dei vincitori, o comunque grazie ai racconti dei popoli che li hanno scritti e che hanno avuto la fortuna di farli arrivare fino a noi, aiutati da una tradizione orale che si è tramandata nei secoli. Ultimamente, tuttavia, la decifrazione di migliaia di nuovi documenti che si sono salvati perché di pietra o di terracotta indurita, ha permesso di accostare a certe narrazioni di fatti un’altra voce: quella degli avversari, con risultati sconcertanti. Di tal fatta si rivela, per esempio, la guerra tra l’assiro Sennacherib ed il giudeo Ezechia, così come quella tra il moabita Meša e l’israelita Joram: inconfutabili esempi dell’assoluta necessità del dubbio.
Questo di Claudio Saporetti è l'ultima proposta della Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno. Saporetti è stato professore ordinario di assiriologia all'Università di Pisa ed ha all'attivo una intensa produzione saggistica, per Rusconi, Sellerio, Aracne. Per Tipheret aveva già scritto «Abramo» e «Genesi» e curato la postfazione al «Poema di Ishtar» di Oswald Wirth.


martedì 27 giugno 2017

Il procuratore nazionale Antimafia: «Bisogna distinguere tra Massoneria ufficiale e deviata». Il Procuratore di Catanzaro: «Le generalizzazioni sono una pessima strada da seguire»

Il procuratore di Catanzaro Gratteri

Il procuratore nazionale Antimafia,  Franco Roberti, ospite il 25 giugno del programma di approfondimento condotto dalla giornalista Maria Latella su Skytg24 ha parlato nel corso di una lunga intervista anche della Massoneria operando una importante distinzione fra la Massoneria ufficiale e quella occulta o deviata. E anche il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri al riferimento tra gli intrecci tra Massoneria e Ndrangheta precisa: «Le generalizzazioni sono una pessima strada da seguire». E quando il cronista incalza sull’esistenza dei rapporti, Gratteri è ancora più chiaro: «Stiamo parlando della massoneria deviata, cioè di quelle logge massoniche non riconosciute da Palazzo Giustiniani».
Parole che dovrebbero fare riflettere i vari Rosy Bindi, Giarrusso, Fava, Turrano...

Storia del Rito di York / 6

di Giuseppe Di Domenica



Ritorniamo con un po’ di storia; Carlo II come già il padre non era un democratico ma sicuramente un grande amante di arte e cultura, era protettore di grandi artisti tra i quali Antoon van Dyck, e fu un munifico patrono delle arti e delle scienze: aiutò la fondazione dell'Osservatorio Reale di Greenwich e della Royal Society, i cui primi membri furono, tra gli altri, Robert Hooke, Robert Boyle e Isaac Newton.  E guarda caso troviamo tra gli artisti favoriti e protetti da Carlo Christopher Wren, il celebre architetto che progettò gran parte degli edifici religiosi e pubblici costruiti subito dopo la devastazione causata dal Grande incendio di Londra (dopo la peste di Londra). Carlo, nel 1683, fu il primo sovrano inglese a permettere che a teatro i ruoli femminili fossero interpretati da donne e non da uomini travestiti, come accadeva sino ad allora, in questo dimostrando una grande apertura di intelletto, e ovviamente di grande attrazione per i muratori speculativi dell’epoca, e che dire del titolo di Royal Art assegnata ai nostri antichi fratelli ?. Aveva assistito alla morte del padre Carlo I decapitato,  prima violazione del Diritto Divino dei reali in favore della nuova sovranità popolare che troverà il proprio culmine nella rivoluzione francese e nel travolgimento dell’idea monarchica di governo.

E è proprio in questo punto che troviamo numerose lacunosità nella storiografia ortodossa della muratoria inglese che onestamente vela ma non nasconde i fatti storici.

È un momento di passaggio fra il regno di un Re amante del bello e protettore dei freemasons, fondatore della Compagnia delle Indie e cugino del Re di Francia, ma in grave odore di cattolicesimo, che passa la Corona al fratello Giacomo II già Duca di York (guarda il caso !), che dovrà per ragioni di stato dare la figlia in sposa al vecchio nemico Guglielmo d’Orange che sarà successore nel regno. Feroce è infatti l’opposizione a tutto quanto sia in prossimità del cattolicesimo romano, e sul Trono dei tre regni potrà sedersi solamente un protestante di sicura fede.

Non resta a questo punto che fuggire dal cugino Luigi XIV Re di Francia che accoglie lo Stuart con il suo seguito, fra cui un reggimento che la leggenda (per la storiografia britannica) vuole dia alla luce la prima Loggia massonica inglese fondata in Francia in quel lontano 1688. Parliamo del mitico Royal Irish Regiment (cattolico) denominato anche Garde Irlandaise  al comando del duca William Dorrington e della R.L. "La Parfaite Égalité" di  Saint-Germain-en-Laye

Gli storici ortodossi inglesi affermano con documenti alla mano che la prima Loggia muratoria (protestante) sia in realtà la "Amitié et Fraternité", fondata nel 1721 a Parigi anche se altri documenti storici attestano con sicurezza che irlandesi cattolici ed esiliati jacobiti si riunissero in una Loggia al  "Louis d'Argent", sempre in rue des Boucheries  ben prima del 1723 quando ottenne una regolare bolla dalla Gran Loggia di Londra con il titolo "Saint Thomas", e che guarda caso si riuniva sempre al "Louis d'Argent", in rue des Boucheries.

1738 la Bolla Papale di scomunica, in quella data oramai tutte le forme rituali si vanno velocemente scristianizzando, il grado di Maestro sorge sulla tomba di Hiram (in forte odore di occultismo) e Noè primo ispiratore è caduto nel dimenticatoio (lo ritroveremo nell’Arco Marinaro), il Papa scrive « ... Noi pertanto, meditando sui gravissimi danni che per lo più tali Società o Conventicole recano non solo alla tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla salute spirituale delle anime, ……. affinché, cioè, non corrompa i cuori dei semplici né ferisca occultamente gl'innocenti; allo scopo di chiudere la strada che, se aperta, potrebbe impunemente consentire dei delitti; per altri giusti e razionali motivi a Noi noti, ………… decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con qualunque altro nome chiamate. ... », oramai la rottura è sancita definitivamente.

Concludendo questo scorcio di anni dal 1685 al 1720 ovvero 35 anni, in una serie di suggestive ipotesi; re inglesi in odore di cattolicesimo sono i protettori dei freemasons che sappiamo essere operativi/speculativi, York è realista nelle prime fasi della guerra civile e le prime “logge degli Inglesi” sparse in tutta Europa sono pieni di giacobiti.  La Gran Loggia di Londra (anglicani e protestanti orangisti) del 1717 si proclama senza clamori nuova entità muratoria, ma ben sapendo di avere profonde radicazioni nella eretica muratoria  del nord fatta da scozzesi calvinisti e masnade di irlandesi cattolici e re in odore di cattolicesimo. Dove si praticano gli eretici rituali del Marchio e dell’Arco emendati invece dalla muratoria di Londra; il Papa condanna i liberi muratori cattolici in maniera irrevocabile e quindi di fatto li fa decadere rispetto alla controparte protestante che invece li accetta senza alcun problema. Ed a questo punto come la mettiamo fra le due forme rituali principali? La protestante accettata sintetica forma della Gran Loggia di Londra, o la ridondante Tradizione dei rigettati muratori del Nord (scozzesi/York), la Corona provvederà ad unire queste due anime nella Unione del 1800.

Follie, visioni prive di fondamento ? Forse, ma troviamo delle pietre d’inciampo  assai significative.

La prima in un discorso fatta dal Fr. George W. Speth uno dei fondatori della Loggia di Ricerca " Quatuor Coronati Lodge, No. 2076, - London advises the students to "put no trust whatever in accounts connecting the Stuarts with Freemasonry. We have it in the Young Pretender's own written and verbal statements that they are absolutely baseless, pure inventions.-

L’altra, nella già citata risposta, che il Gran Segretario Spencer nel 1767 rende ad un Fr. a Francoforte, dove stigmatizza l’Arco come “una invenzione seduttiva e deviante”, peccato che lo stesso Spencer l’anno prima fosse stato esaltato come muratore dell’ Arco!

La damnatio memoriae dei latini...

lunedì 26 giugno 2017

Tiziano Busca a San Galgano



Tiziano Busca ha portato i saluti in uno degli eventi più coinvolgenti del Grande Oriente d'Italia. L’antica Abbazia cistercense di San Galgano, «mostrando i segni del tempo che la rendono così affascinante e particolare, è stata nuovamente testimone di un momento “magico”… circa 500 Fratelli e più di 200 ospiti riuniti parevano aver colmato il vuoto e la solitudine di quelle mura spoglie lontane da tutto e da tutti. Quella valle desolata si è riempita delle emozioni prima suscitate dal sublime tocco del Maestro Francesco Attesti, pianista di fama internazionale, poi dalla ritualità solstiziale, peraltro perfettamente eseguita dai Maestri Venerabili delle Logge senesi guidati da Alessandro Passaponti della RL Arbia 138».

Fonte: GOI 

La via della Conoscenza. Massimo Agostini, Mauro Cascio, Domenico Fragata: «Tre secoli di sapienzialità massonica»



La via della Conoscenza. Un momento di confronto tra gli studiosi più rappresentativi della Massoneria e delle sue tante eredità sapienziali. Si è svolto nel comasco ieri. Hanno partecipato, ospite di Alberto Iasi che ha moderato l'incontro, Douglas Swannie, che si è soffermato sulle origini del Rito Scozzese, Michele Leone, che ha tentato una definizione condivisa di 'società iniziatica', Massimo Agostini che ha presentato il sistema dei gradi del Rito di York, il più antico e diffuso sistema altograduale del mondo. Domenico Fragata ha parlato delle influenze cabalistiche, anche a partire dalle parole di passo della Massoneria simbolica, Mauro Cascio di quelle alchemiche, anche sulla scorta di alcuni libri recentemente pubblicati da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno, tra cui quello del barone Tschoudy che per la prima volta propone al pubblico italiano i suoi rituali alchemici. Si è parlato anche della Mystica Aeterna di Steiner, un evento anche editoriale dei mesi scorsi sempre per Tipheret che tanto successo ha avuto anche in libreria. Hermeticus ha chiuso i lavori con una lunga chiacchierata sullo Gnosticismo e ribadendo la necessità, per la Massoneria, di essere 'operativa'.

venerdì 23 giugno 2017

I nuovi rifugiati

di Almerindo Duranti



La condizione di rifugiato è definita dalla convenzione di Ginevra del 1951, un trattato delle Nazioni Unite firmato da 147 paesi. Nell’articolo 1 della convenzione si legge che il rifugiato è una persona che “temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche, si trova fuori del paese di cui ha la cittadinanza, e non può o non vuole, a causa di tale timore, avvalersi della protezione di tale paese”.

Il Grande Archietto e le creature di ragione  vogliano che mai abbia a succedere ciò che la vignetta prefigura.

giovedì 22 giugno 2017

Umberto Galimberti ospite a Perugia della Massoneria. E domenica un nuovo convegno con Massimo Agostini, Mauro Cascio, Domenico Fragata, Douglas Swannie



In un recente convegno a Perugia la Massoneria del Grande Oriente d'Italia ha voluto mandare l'ennesimo messaggio contro chi cerca di ghettizzare e schedare i fratelli massoni. Immediato il parallelismo con il film “La grande bellezza” di Sorrentino, quando il protagonista e giornalista di costume Jep Gambardella dice: “Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c’è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore. Il silenzio e il sentimento. L’emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l’uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell’imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla. Bla. Altrove, c’è l’altrove. Io non mi occupo dell’altrove. Dunque, che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Sì, è solo un trucco“. Umberto Galimberti usa questo gancio per parlare di ‘tecnica’ che “non svela la verità, ma funziona e basta“; di ‘politica e di ‘etica’ (fino alla lettura che ne ha dato Max Weber), di cui però siamo sprovvisti. Di ‘morale’, ‘razionalità’ e ‘patrimonio simbolico perduto’. “L’uomo – ha detto il professore – ha anche dimensioni irrazionali, non ha in mano la tecnica. È la tecnica a possedere l’uomo. Se il denaro si moltiplica nelle mani di quest’uomo, esso si trasforma nello scopo, non più nel mezzo per vivere”.

Poi un messaggio per i più giovani: “si drogano, bevono, dormono fino a mezzogiorno, ma lo fanno per anestetizzarsi. Perché il futuro non è più una promessa per loro. La morale finisce nella tua capacità di attendere al nostro lavoro, con precisione. È inquietante non essere preparati alla trasformazione del mondo. Ancora di più, è inquietante che non abbiamo un pensiero che vada aldilà del calcolo economico. Non avendone uno alternativo, dobbiamo usare quello che abbiamo“..

Domenica intanto un nuovo convegno sulla Massoneria e sul suo patrimonio simbolico e tradizionale. Ne discuteranno Massimo Agostini, Mauro Cascio, Domenico Fragata, Michele Leone, Douglas Swannie... Alle 14.30 a San Fermo della Battaglia (CO) in Villa Imbonati  «La Via della Conoscenza», con il Patrocinio del Comune. 

mercoledì 21 giugno 2017

Intervista a Tiziano Busca



Il Clan Sinclair Italia è una Associazione Culturale che ha lo scopo di approfondire la ricerca, lo studio, la diffusione dei valori del templarismo. Varese Press ha intervistato Tiziano Busca, nel suo doppio ruolo di presidente del Clan e di Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell'Arco Reale del Rito di York.
«Il Clan Sinclair Italia è una Associazione Culturale che ha lo scopo di approfondire la ricerca, lo studio, la diffusione dei valori del templarismo originario che appartiene alla famiglia scozzese dei Sinclair e dei Rex Deus. Sino ad oggi l’unica sede – al pari di quella Italiana- era in Scozia a Wick. Il presidente del Clan Sinclair Italia è Tiziano Busca, Vice Presidente Massimo Agostini,  Segretario Valentina Marelli. Ian Siclair è presidente onorario Lord Malcom Sinclair è Patron. Proprio in Scozia a partire da Robert Bruce in poi (1294) ogni sovrano fu Cavaliere Templare ed in quella terra si è rivelato l’importante scenario su cui si sono intrecciate le vicende di Rosslyn e la sua cappella, la famiglia Sinclair e l’Ordine Templare da cui sono promanate azioni di diffusione che hanno segnato una lettura culturale del templarismo fuori dagli schemi, a volte sensazionalistici, di una recente letteratura. La famiglia Sinclair pur rappresentando il centro di indubbie espressioni di importanza assoluta e testimoni di un passato straordinario, ha voluto segnare il forte legame con l’Italia permettendo la costituzione del Clan Sinclair».

Leggi l'intervista (Varese Press)



martedì 20 giugno 2017

Tempo di vaccinazioni

di Almerindo Duranti




Nei primi giorni di giugno viene approvato il decreto sulla vaccinazione obbligatoria che passano da 4 a 12. Dopo vent’anni, complice l’allarme per il riemergere di malattie che si ritenevano debellate come il morbillo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che ripristina la vaccinazione obbligatoria da 0 a 16 anni. Nello stesso periodo stanno riemergerdendo  virulenze antimassoniche che consigliano, anzi rendono obbligatoria per tutta la comunità massonica compresa fra i 3 e i 7 anni una vaccinazione contro l'antimassonismo..

lunedì 19 giugno 2017

Tiziano Busca a Senigallia




Tiziano Busca sarà domani a Senigallia per presentare il libro «Rito di York. Storia e metastoria» (Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno). L’appuntamento è alle 18.00 presso il Caffè Zepplin, via Felice Cavallotti 18.

Per la prima volta in italiano i rituali alchemici del barone Tschoudy



Il Barone Tschoudy, allievo a Napoli di Raimondo Di Sangro, Principe di Sansevero e Maestro Venerabile della sua Loggia, la «Perfetta Unione», non aveva dubbi: la Massoneria era una via alchemica per il compimento della Grande Opera. Nella prima metà del Settecento si fece questo, e forse per la prima volta: si affiancò alla successione di gradi massonici il lavoro operativo, senza il quale la Massoneria rischia di diventare un contenitore vuoto. Questi Rituali alchemici, tratti da un manoscritto del 1766, ci danno un'idea di questa grande stagione in cui nelle logge si faceva vivere la 'scienza integrale', un sapere filosofico dove potevano incontrarsi senza contraddirsi religione, arte e scienza. Il volume, curato da Mauro Cascio, è stato pubblicato da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno.
Come di consueto, in attesa della distribuzione (ci vorrà qualche settimana per la disponibilità in libreria e negli store online) si può avere la propria copia richiedendola direttamente all'editore al numero 095. 7649138.

Giobbe e Giona. La passione del giusto



Giobbe e Giona. Ovvero la passione del giusto, che tutto sa sopportare, e la fede di Giona il quale, anche nel ‘ventre del grande pesce’ indirizza a Dio la sua preghiera. Personaggi moderni, parlano, vivono, soffrono, in nome e per conto di tutti gli iniziati di tutti i tempi, nella speranza che l’uomo sia qualcosa di più che esserci e sparire, cioè qualcosa casualmente buttato nella storia, senza orizzonte e senza destino, che l’uomo cioè sia un quadro e il resto è solo questione di cornici.
Questo testo è l'ultima fatica di Federico Pignatelli, discepolo di Ivan Mosca, e uno dei più apprezzati studiosi di studi iniziatici in tutta Europa.

Tutto è compiuto

di Paolo Callari



Tetelestai: tutto è compiuto.
Cristo, venuto ne' per abolire la legge ne' i Profeti ne ha dato compimento.
Trasformare l'aceto in vino di quel sangue che, fuoriuscito dal fianco trafitto dalla lancia di Longino, rende la genere umano la luce della verità. Come inizia la narrazione Luca " en arche'" si narra questa storia in quel tempo che viene raccolta e tramandata dagli evangelisti. Circa 54.000 sono le fonti del tempo, circa 60 i Vangeli, come letteratura minore dell'epoca, e, prova storica, gli atti del processo a certo Gesù da parte di Ponzio Pilato. Nella lettura dei Vangeli mai perdere d'occhio il contenuto formale o letterale , analogico, anagogico, simbolico. Il compimento fu/è di trasformare l'aceto in vino e dissetare e sfamare chi è disponibile a credere del pane che sazia e del vino che inebria della Parola, pane moltiplicato per qualsivoglia numero di invitati alle nozze di Cana. Tetelestai dicevo, Lui che era consapevole di essere venuto per dare compimento riconosce il fatto. La conoscenza, per quanto dissacrante potrà sembrare, e per quanti Calici Santi vorrà infrangere nei loro Tabernacoli ( Cuori) non avrà mai fatto atto più cruento del Sangue che compie su Longino il miracolo della Luce di avere trafitto il Cristo di Dio e sugli uomini di buona volontà di permanere nella loro Via della Fede a prescindere dai sanguinari Erode, Cesare, Legionari, incontrati lungo il percorso e riconosciuti per capacità di discernimento e consapevole di chi è Cristo e chi piuttosto il Cireneo sempre disponibile a sostenere le Croci lungo la via di quei Deserti lastricati di Statue di Gesso colme di Corone del Rosario nelle corsie degli Ospedali e nelle sale d'aspetto dove le barelle e gli ammalati non si rassegnano al loro "Tetelestai ", Eli' Eli' Lema' Sabactani..

Lo Ius soli? Una sola

di Almerindo Duranti


giovedì 15 giugno 2017

Claudio Fava: «Da una prima lettura degli elenchi non sembra che emergano nomi di straordinaria notorietà»


Claudio Fava, membro della commissione antimafia. I nomi sperati non sono stati trovati. E ora?

Proprio Claudio Fava, cioè il papà della proposta di legge-choc di discriminazione dei massoni italiani, ha dichiarato, in qualità di componente della commissione antimafia, in relazione al sequestro degli elenchi del Grande Oriente d'Italia: «Da una prima lettura non sembra che emergano nomi di straordinaria notorietà». Cioè a dire: si è (arbitrariamente? Incostituzionalmente?) sequestrata una lista di migliaia di cittadini comuni che non hanno commesso reati. Ma Fava non ammette il fallimento. I potenti e i collusi da qualche parte devono stare: «C' è una dimensione di adesione alla massoneria che sfugge a ogni controllo, per esempio con le logge coperte o con 'i fratelli all'orecchio'».
Ha commentato il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi: «Lo invito a riflettere su un pensiero che aveva un magistrato, Giovanni Falcone, amato più da morto che da vivo, che diceva, a proposito del terzo livello che guiderebbe le azioni di Cosa Nostra, che esisteva nella mente degli scrittori e non nella pratica». 

mercoledì 14 giugno 2017

Il nuovo numero di YR e.M@gazine




Sarà disponibile da oggi il nuovo numero di YR e.M@agazine (1/2017) con un approfondimento dell'ultima Grande Assemblea di Rimini e le trascrizioni dell'intervento del Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell'Arco Reale Tiziano Busca, del Gran Maestro della Massoneria Criptica Mario Pieraccioli e del Gran Commendatore dei Cavalieri Templari d'Italia Guido Vitali. Nel numero è presente anche la trascrizione dell'intervento dell'ex Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Sommo Sacerdote Onorario Gustavo Raffi.


martedì 13 giugno 2017

Storia del Rito di York / 5

di Giuseppe Di Domenica



Questa guerra civile del 1649 trae origine da profonde divergenze fra il Re ed il Parlamento inglese, ma si radica profondamente su differenze di tipo religioso, i puritani aspirano ad un calvinismo cristallino contro un anglicanesimo sempre più filo cattolico.

La lotta violenta vede sostanzialmente due partiti il Realista ed il Parlamentare di Cromwell. Il primo partito è dei nobili ed il secondo dei ceti emergenti e fra questi gli artigiani, ma i freemasons si schierano apertamente con il partito realista, che guarda caso ha un enorme seguito nelle provincie dell’Inghilterra del nord.

Al termine della guerra civile iniziamo ad rilevare i primi flussi di profughi, con in testa gli irlandesi è l’epoca dei profughi giacobiti e delle “Logge degli Inglesi” che si iniziano a diffondere in europa.

Mentre si consuma questa tragedia nazionale, immaginiamo il tormentoso esistere dei nostri antichi fratelli che sono inseriti in questa massoneria operativa e speculativa e che ricordiamo essere dell’Arco e della Linea e del Marchio.

La muratoria londinese del 1717 adotta l’insegna di squadra e compasso che ingloba Muratoria lineare del craft (squadra) con quella dell’ arco (compasso), i colori blu e rosso, sono ben rintracciabili nelle Armi originali elargite ai freemasons da Edward IV, assieme a tutto il patrimonio di conoscenze che analizzeremo più avanti.

È difficile trovare citazioni dei gradi del Marchio e dell’Arco nella muratoria speculativa ed in particolare in quella della Gran Loggia di Londra del 1717. Quest’ultima nasce come sincretica a 2 gradi in forma di catechismo, ma mantiene rispetto ed interesse sotteraneo per la muratoria tradizionale fatta di elementi operativi congiunti a quelli speculativi. Di documentazione in realtà vi è traccia anche se spesso è stata considerata dagli studiosi ortodossi come facente parte della sola tradizione operativa, ma andiamo a curiosare. Dobbiamo recuperare un documento francese (i perfidi giacobiti ?) poi tradotto in inglese nel 1722 dove si narra “ noi siamo le pietre viventi, parte di una Casa spirituale che è fondata su una Lapis Angularis che fratelli disobeddienti avevano gettato “, riagganciamoci per un attimo ai testi sacri del VLS che mettono in evidente risalto la il significato speculativo per gli operativi ed operativo per gli speculativi.

- Vecchio Testamento il salmo è l’ultimo del piccolo Hallel (Sal. 113-118, il re sale al tempio per il rendimento di grazie. I sacerdoti gli rendono onori all’ ingresso del santuario del post esilio. (testi usati per celebrare Sukkot). Si ringrazia l’Altissimo per la sua salvezza, sentendosi come una pietra che dapprima era stata scartata, ma che poi è stata usata dai costruttori sfruttandone tutte le sue potenzialità. Da pietra di scarto è diventata la piu’ importante, «testata d’angolo», che fa da legame fra due muri. (v. 22-23). Nella più comune esegesi la pietra è Israele (il popolo Eletto e degli Eletti), che rigettato e scartato dall’Altissimo  con l’esilio, viene poi riabilitato, realizzando così una missione universale in mezzo a tutti i popoli.

- Nuovo testamento, Gesù canta il grande Hallel (salmo 113-118) dopo l’ultima cena, e  precedentemente, in Mt. 21,23 Gesù in un’accesa discussione con gli scribi e farisei, aveva citato questo salmo, riferendolo a se stesso, il figlio scartato e ucciso da coloro che si volevano impadronire della vigna, abbiamo ulteriormente in Pt, 2,6-8 si cita il v. 22, ma preceduto dalla citazione di Is 28,16 e seguito da Is 8,14. Pietro nel contesto (2,1-5) parla dei cristiani, che come bambini appena nati, devono nutrirsi del latte genuino e spirituale, che è la parola di D-o, cibo e gioia dei nuovi battezzati e parla di Cristo, come «pietra viva, rifiutata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a D-o», e  perciò sono costruiti «come edificio spirituale (la Chiesa), per un sacerdozio santo, e per offrire spirituali a D-o mediante Gesù Cristo». Aggiungiamo anche Is 28,16  «ecco io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso» vi aggiunge «onore dunque  a voi che credete, ma per quelli che non credono, la pietra che i costruttori hanno scartato, è diventata la pietra d’angolo», (Sal.118,22), «sasso di inciampo e pietra di scandalo» (Is.8,14). La simbologia della pietra è citata anche da Paolo in Efesini, 2,19-20 usa l’immagine della pietra angolare (Sal.118,22) in chiave ecclesiologica.  Egli ricorda ai cristiani di Efeso «Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito»( Ef,2,19-21).

Ricordiamo anche che in ambito catechistico molte Logge manterrano l’impronta cristiana ben oltre il 1720, aggiungiamo poi come nella nota edizione delle Constitution del 1723 di Anderson la citazione delle “Grand Lodge at York as well as the many operative lodges north of that city” e “the whole Body resembles a well built Arch”. Aggiungiamo materiale, nel Mason’s Examination troviamo questo brano “If a MM you would be observe you well the Rule of Three, and what you want in Masonry Thy Mark and Maughbin makes thee free”. Lo stesso Jones non può che arrendersi all’evidenza del fatto che il Rituale dell’ Arco non possa essere definite un grado fascinatorio, ma sia di origine antica e ben documentata (p.27) e praticata da “logge della provincia a qualche giorno di cavallo da Londra”, magari nella città di York?



Segue …

Il Rito di York in Romania
















lunedì 12 giugno 2017

Le fake news secondo Almerindo Duranti


La via della Conoscenza. A San Fermo della Battaglia Douglas Swannie, Michele Leone, Massimo Agostini, Domenico Fragata, Mauro Cascio



Il 25 Giugno alle 14.30 a San Fermo della Battaglia (CO) in Villa Imbonati si terrà il convegno «La Via della Conoscenza», con il Patrocinio del Comune. Un'occasione imperdibile per festeggiare i 300 anni della massoneria universale e condividere, con chiunque lo desideri, i valori di questa meravigliosa Via Iniziatica. Saranno presenti alcuni autori, tra i più rappresentativi dell'attuale panorama editoriale sugli studi massonici: Douglas Swannie, Michele Leone, Massimo Agostini, Domenico Fragata, Mauro Cascio. Modererà Alberto Isi.

Il Trattato di Martinez nella Top100 dei Bestseller Ibs



Il «Trattato sulla Reintegrazione degli esseri» di Martinez de Pasqually, pubblicato qualche mese fa da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno, è al 63.mo nella classifica di Ibs nella sua categoria. Un testo fondamentale, che ha inaugurato una prolifica attività editoriale. Con il «Manoscritto di Algeri» e «L'Universo a portata di mano» dello stesso autore, con l'atlante di Prunelle de Lière, con quattro volumi di Jean-Baptiste Willermoz a partire da «Il Trattato delle due nature» che voleva essere proprio la chiusura del Trattato di Martinez, con altrettanti di Louis-Claude de Saint-Martin (dal "Cimitero di Amboise" e "Istruzioni della saggezza" a "Ecce Homo"), contando anche i "Cenni storici sul Martinismo" di Jean Bricaud, i due volumi di Gerard Encausse, incluso quello dedicato alla vita di Martinez, con i catechismi degli Eletti Cohen e la biografia di Constant Chevillon. A Martinez de Pasqually, e all'Ordine degli Eletti Cohen, è dedicato anche il saggio «All'ombra della riconciliazione» di Mauro Cascio. Tutti titoli del catalogo Tipheret, nella collana Lamed.

Ordina qui il libro

venerdì 9 giugno 2017

La Massoneria del Rito di York nelle vignette di Almerindo Duranti



In questo libro sono raccolte alcune delle vignette con cui Almerindo Duranti ha raccontato la Massoneria in generale, e il Rito di York in particolare, sul Blog dell'Arco Reale, ma diffondendo le tavole tra compagni e cavalieri dei capitoli, dei concili, delle commende italiane. Ridere in un momento importante in cui è sempre più difficile, in cui, con tutti i mezzi, si cerca di spegnere il testimone del libero pensiero. Lo scherzo, il disincanto è la rivendicazione di un patrimonio ideale, è il manifesto dell'eterno ribelle che rifiuta dogmi, convinzioni. Duranti lo fa con entusiasmo dada. Perché solo quando uno sguardo ama la realtà che ha davanti, la sua mano la potrà ben raccontare.

Prossimamente da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno, nella collana curata dal capitolo De Lantaarn.

Gramsci e la Massoneria



A compimento di un’ininterrotta sequela di aggressioni e violenze contro uomini e sedi del Grande Oriente d’Italia, entrava in vigore il 26 novembre 1925 la legge sulla “Regolarizzazione dell’attività delle Associazioni e dell’appartenenza alle medesime del personale dipendente dallo Stato”, immediatamente definita dagli stessi giornali fascisti, e così passata alla storia, come la “legge contro la massoneria”. Prevedendo infatti il licenziamento degli impiegati civili e militari dello Stato o di qualunque altra pubblica amministrazione “che appartengano, anche in qualità di semplice socio, ad Associazioni, Enti od Istituti costituiti nel Regno, o fuori, od operanti, anche solo in parte, in modo clandestino od occulto o i cui soci sono comunque vincolati dal segreto”, la legge rispondeva al deliberato proposito di infliggere un colpo mortale a un’Istituzione ormai da tempo saldamente attestata sul versante dell’opposizione al Governo Mussolini.
Una legge le cui implicazioni illiberali sfuggirono allora a molti ma non ad un osservatore dell’acume del deputato comunista Antonio Gramsci, il cui intervento alla Camera il 16 maggio 1925 costituì una lucida quanto coraggiosa denuncia della deriva liberticida che, con la messa in discussione del diritto d’associazione, si veniva a innescare.

Questo nuovo titolo della Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno invita a riflettere, proprio in questi giorni in cui si parla delle discriminazioni di Bersani-Fava (il vice della Bindi) e a pochi mesi dalla 'notte della Repubblica', il sequestro degli elenchi che tanto ha indignato. 

giovedì 8 giugno 2017

Helvetius e la Massoneria

di Marco Rocchi



Claude Adrien Helvétius (1715-1771) è stato un importante filosofo e pedagogista francese, estimatore di Newton e Locke.

Le sue vicende massoniche sono ripercorse in questo articolo (in inglese) di Gordon R. Silber, apparso nel 1982 sulla rivista Eighteenth-Century Studies.

Per leggerlo clicca qui.

David Levi tra Massoneria, Risorgimento e Letteratura

di Marco Rocchi



David Levi (1816-1898) fu poeta, patriota e Massone (affiliato in una Loggia di Livorno nel 1837, e nel 1859 Segretario del Grande Oriente Italiano).
A lui si deve un impegno particolare nel promuovere la figura di Giordano Bruno come icona del libero pensiero da usare come vessillo anticlericale.
Scrisse un dramma teatrale dal titolo «Il profeta» che presenta, tra i personaggi, anche Hiram. Per leggerlo clicca qui.
Dedicò anche un libro alla «Questione romana»; clicca qui per leggerlo.
Nel 1861 tenne un discorso all'Assemblea della Costituente Massonica, poi pubblicato col titolo «La genesi dell'idea massonica nella storia d'Italia»; per leggere il testo clicca qui.

Joseph Brant, il primo pellerossa in Massoneria



Capo Joseph Brant (questo il suo nome inglese; Thayendanegea il nome nella sua lingua nativa) è stato il primo pellerossa Massone nonché il più noto tra gli indiani nord americani della sua generazione. Un recente articolo, ripreso da un blog, ha messo in risalto questo aspetto.

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mercoledì 7 giugno 2017

Festa di San Giovanni, le celebrazioni della Loggia Heredom di Cagliari




La  Loggia Heredom (1224) di Cagliari celebra la Festa di San Giovanni il 30 giugno nella casa massonica cittadina con il tradizionale rituale della Festa delle Rose. Nella concezione esoterica due volte l’anno si aprono le porte del cielo che così entra in comunicazione con la terra. Ciò avviene in occasione del Solstizio d’estate e in quello d’inverno, che coincidono con la celebrazione dei due santi che la Massoneria universale ha eletto a suoi protettori: San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista.

Al Solstizio d’estate – la Festa delle Rose – corrisponde alla porta aperta verso il basso, quindi al passaggio del benefico flusso energetico che consente la maturazione dei frutti della terra ed il rafforzamento di tutti gli Esseri che la popolano. La Festa delle Rose è una festa di prosperità, in cui il Grande Architetto dell’Universo inonda la terra con le gemme della vita, è un richiamo al Rinnovamento: non è solo l’invito ad eliminare tutto quanto di negativo ci ha recato il passato, bensì l’esortazione a consegnare noi stessi al Principio dell’Iniziazione, a riproporre il Rito della Fenice; rinnova in noi la Luce, ricordandoci che l’iniziato è un uomo in continuo divenire, giacché procede per acquisizioni progressive sulla via della Libertà.

L’appuntamento è per venerdì 30 giugno, alle ore 20,00, presso la sede massonica di Palazzo Sanjust a Cagliari, in Piazza Indipendenza 1. È gradita la conferma della partecipazione a sardegna.1224@grandeoriente.org.

lunedì 5 giugno 2017

Storia del Rito di York /4


di Giuseppe Di Domenica

Siamo in Inghilterra in  quel 1200 quando si stanno assemblando le compagnie di massoni operativi che porranno ulteriori  costruzioni per la cattedrale di  Winchester. So possono reperire documenti che dimostrano  come massoni e autorità ecclesiale siano entità divise, l’ultima di committenza e la prima di esecuzione.

Findel ricorda giustamente come le associazioni muratorie siano in grado di istruire i propri apprendisti su tecniche e misteri propri del mestiere, tanto che nel 1352 Eduardo III fornisce la prima patente ad una Gilda di “freemasons”.

Come sono organizzati ? La norma prevedeva un apprendistato medio di 7 anni (non meno di 5 e non più di 20) dopo di che se ritenuto degno, passava a compagno e poteva iniziare a viaggiare per trovare un lavoro.

Fondamentale sapersi distinguere in mezzo ad una folla di praticoni, ed usurpatori, quindi ecco l’obbligo di sapersi riconoscere in maniera riservata e con una specifica stretta di mano ed una conversazione fatta di domande e risposte che diverrà la base del sistema catechistico di domanda del Guardiano e di risposta del freemason. Sarà solamente verso la fine del settecento infatti che si passerà dal sistema catechistico a quello Rituale che noi conosciamo, salvo restare come ricordo ed istruzione nel catechismo delle lezioni di Preston noto a tutti i L.M. italiani di Rito Emulation.

Ritorniamo quindi alle gilde muratorie ed al loro sviluppo in tutta Europa anche perché le modalità d’istruzione e di riconoscimento saranno rintracciabili in tutto il medio evo, e saranno la base delle forme rituali del Marchio attuale.

Registramo come solamente nel 1459 Jacob Dotzinger in Germania riuscì, primo fra tutti, nel suo intento di riunificare tutte le logge di muratori operativi con il titolo di Gran Maestro assegnato dall’imperatore Massimiliano. Primo compito operativo, la stesura delle costituzioni dell’ordine, e fra le regole da osservare strettamente quella di avere un marchio personale la cui incisione su pietra dovesse essere approvata dopo l’ispezione del Sorvegliante (regola n. 72). Viene anche documentata l’esistenza di un alfabeto segreto connesso non solo alla descrizione di aspetti tecnico operativi ma anche ad aspetti simbolici ed esoterici ( vedere in merito gli articoli di sir Cockburn).

Abbiamo quindi le Tradizioni legate ai freemason inglesi, ai freimaurer tedeschi a cui vanno aggiunte una serie di “contaminazioni”  che vanno dai Rosa+Croce a frammenti di conoscenza portati dai Templari presenti in Inghilterra, Scozia ed Irlanda, e forse anche fuggiti in queste terre desolate e poco abitate a seguito della persecuzione dell’Ordine.

Leggendaria la celeberrima fuga da La Rochelle della flotta Templare di cui si ignora ad oggi la destinazione. Sempre i Templari nelle leggende della loro presenza nella Battaglia di Bannockbourn del 1314; periglioso ed avventuroso ma tutt’ altro che improbabile una loro “contaminazione” sui segreti che si riferiscono all’Ineffabile Nome di tradizione ebraica ed a numerose  narrazioni che troveremo nell’ Arco come nei gradi Criptici; senza poi volerci soffermare sulle caratteristiche di perizia costruttiva templare fatta di monasteri e fortilizi in terra Santa ed in Europa.

Ipotesi fantasiosa ed azzardata in quanto priva di chiare ed evidenti prove ?

Ma allora e di pari assolutamente casuale dovrebbe essere la nascita di un nuovo mondo culturale a seguito della fatale caduta di Bisanzio nel 1453 con la fuga di eruditi e letterati in occidente e che darà il via ad una nuova visione filosofica del mondo dell’umanesimo e del rinascimento.

Ritorniamo nel nord delle isole britanniche ovvero nell’area di York e della Scozia assai poco considerati ma che presentano delle formidabili aree di curiose coincidenze, legate a leggende ed a racconti od anche semplici ed attuali speculazioni che sono di notevole interesse per le nostre radici muratorie e Rituali, per una serie di avvenimenti soventemente considerati marginalmente dalla storiografia “ufficiale”.

Iniziamo con con Beda il Venerabile (690 dC), benedettino che pur non spostandosi mai dal suo monastero sarà autore del “De Templo Salomonis” che contiene numerose descrizioni care a noi liberi muratori moderni, oltre che una minuziosa descrizione del Tempio stesso.

E cosa dire del maestro di fra Beda, ovvero l’ex comandante di re Oswiu san Benedetto Biscop che nella sua vita andò ben 6 volte a Roma per istituire un modello di tipo ecclesiale in inghilterra ? Il grande Alcuino da York, che fonderà le prime scuole laiche sotto Carlo Magno ?

In questa area remota evidentemente erano conservate numerose note di sapienza e conoscenza che andavano oltre l’ordinario, si narra che Beda sostenesse riservatamente sulla sfericità della terra. In questo “mosto” culturale, simbolico ed interpretativo possiamo azzardare anche una vicinanza ideale agli aspetti simbolici del grado di C.d.M. Emulation che ci fa scorgere quel dirupo (in gaelico ROS) dinanzi a quel ruscello di acqua che scorre (in gaelico LYN) e che si materializza in quel gioiello architettonico denominato  Rosslyn Chapel. E quest’ultima curiosamente identica nella base della pianta al Tempio a Glasgow ed ad un Tempio distrutto e ricostruito due volte nel 1013 e nel 1066 che risponde al nome di Cattedrale di Caterbury ?

Di materiale magmaticamente  ispiratorio ne abbiamo in abbondanza in questi 900 anni che vanno da fra. Beda il Venerabile e le prime registrazioni di attività di freemasons, il duca di Urbino che chiama la muratoria “principe delle arti” e la moderna muratoria speculativa.

In Inghilterra dopo il terremoto Enrico VIII che abolirà nel 1547 le Gilde, abolizione peraltro temporanea, vi fu  per il  mestiere come ci informa Knoop un periodo di forte decadimento per l’adozione del moderno metodo dell’appalto con operai di fatto assunti e non più parte di una libera compagnia, ma questo in applicazione scostante sul territorio.

La Venerabile Società dei Liberi Muratori della Città di Londra stila nel 1677 una mappa di otto distretti ove erano presenti due tipologie di muratori, in funzione della loro preparazione tecnica.

Gli “Straight o Square Masons” (colore distintivo blu) che realizzavano le opere murarie più semplici ed i “Round o Arch Masons” (colore distintivo rosso) più abili nell’assemblare archi e decorazioni. In entrambi i casi distinguevano 7 gradi :

1.     Apprentice

2.     Fellow of Craft

3.     Super Fellow (marchio)

4.     Super Fellow Erector (costruttore)

5.     Super Intendent o Menatzchim

6.     Passed Master of the Craft o Harodim

7.     Master Mason or Grand Master

(Cryer pag 26)

Il giovane Apprendista prendeva la squadra di square masons (blu) oppure il compasso di arch mason (rosso) intendendo due modi di lavoro simili ma differenti nella qualità costruttiva; su queste basi riusciamo più agevolmente a comprendere un evoluzione degli anni a seguire e che ci rende ragione delle successive strade dei sistemi irlandese, scozzese e York .

Ma giungiamo a date di estrema importanza il 1649 con la guerra civile inglese di Cromwell, il regno del coltissimo Giacomo Stuart e di suo figlio Carlo sovrano dal 1625 dei tre regni di Irlanda, Scozia ed Inghilterra e, ovviamente Libero Muratore…
(continua)

giovedì 1 giugno 2017

Marco Cuzzi, la presentazione del suo saggio sulla Massoneria presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea



Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia segnala che il libro «Dal Risorgimento al mondo nuovo. La massoneria italiana nella prima guerra mondiale» di Marco Cuzzi (Le Monnier) sarà presentato a Roma presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove, Via Caetani, 32) il 7 giugno alle ore 17...