lunedì 17 febbraio 2020

In ricordo di Enrichetta Caracciolo di Forino

di Antonino Zarcone



Napoli, 17 febbraio 1821, Napoli, nasce Enrichetta Caracciolo di Forino. Figlia di un Maresciallo dell'esercito borbonico, viene costretta dalla famiglia alla vita monacale e nel 1840 prende i voti. Donna colta, tenta di abbandonare l'abito da monaca attraverso istanze al sovrano e la fuga dal convento per cui viene punita con la clausura. Autorizzata nel 1849 a lasciare per breve tempo la clausura per motivi di salute, subisce continue angherie per l'ostilità del vescovo di Napoli che le toglie anche la possibilità di godere della propria dote e la costringe a vivere della carità dei parenti. Lascia i voti a seguito della spedizione dei Mille e quando Garibaldi giunge a Napoli le assegna il posto di ispettrice degli educandati della città. Pochi mesi dopo sposa col rito evangelico il patriota napoletano di origine tedesca Giovanni Greuther. Fautrice della Massoneria femminile a Napoli, collaboratrice di quotidiani e riviste, scrive opere a carattere patriottico e permeate di anticlericalismo che vengono tradotte in francese, tedesco, olandese, danese e ungherese, in russo, polacco e greco. In occasione della terza guerra d'indipendenza, pubblica a Napoli un Proclama alle Donne Italiane in cui le sprona a sostenere la causa nazionale. Partecipa al Comitato femminile napoletano di sostegno al disegno di legge del deputato massone e socialista Salvatore Morelli per i diritti femminili. Muore a Napoli il 17 marzo 1901.