di Antonino Zarcone
Napoli, 17 febbraio 1821, Napoli, nasce Enrichetta Caracciolo di Forino. Figlia di un Maresciallo dell'esercito borbonico, viene costretta dalla famiglia alla vita monacale e nel 1840 prende i voti. Donna colta, tenta di abbandonare l'abito da monaca attraverso istanze al sovrano e la fuga dal convento per cui viene punita con la clausura. Autorizzata nel 1849 a lasciare per breve tempo la clausura per motivi di salute, subisce continue angherie per l'ostilità del vescovo di Napoli che le toglie anche la possibilità di godere della propria dote e la costringe a vivere della carità dei parenti. Lascia i voti a seguito della spedizione dei Mille e quando Garibaldi giunge a Napoli le assegna il posto di ispettrice degli educandati della città. Pochi mesi dopo sposa col rito evangelico il patriota napoletano di origine tedesca Giovanni Greuther. Fautrice della Massoneria femminile a Napoli, collaboratrice di quotidiani e riviste, scrive opere a carattere patriottico e permeate di anticlericalismo che vengono tradotte in francese, tedesco, olandese, danese e ungherese, in russo, polacco e greco. In occasione della terza guerra d'indipendenza, pubblica a Napoli un Proclama alle Donne Italiane in cui le sprona a sostenere la causa nazionale. Partecipa al Comitato femminile napoletano di sostegno al disegno di legge del deputato massone e socialista Salvatore Morelli per i diritti femminili. Muore a Napoli il 17 marzo 1901.