Giobbe e Giona. Ovvero la passione del giusto, che tutto sa sopportare, e la fede di Giona il quale, anche nel ‘ventre del grande pesce’ indirizza a Dio la sua preghiera. Personaggi moderni, parlano, vivono, soffrono, in nome e per conto di tutti gli iniziati di tutti i tempi, nella speranza che l’uomo sia qualcosa di più che esserci e sparire, cioè qualcosa casualmente buttato nella storia, senza orizzonte e senza destino, che l’uomo cioè sia un quadro e il resto è solo questione di cornici.
Questo testo è l'ultima fatica di Federico Pignatelli, discepolo di Ivan Mosca, e uno dei più apprezzati studiosi di studi iniziatici in tutta Europa.