di Giuseppe Di Domenica
Ritorniamo con un po’ di storia; Carlo II come già il padre non era un democratico ma sicuramente un grande amante di arte e cultura, era protettore di grandi artisti tra i quali Antoon van Dyck, e fu un munifico patrono delle arti e delle scienze: aiutò la fondazione dell'Osservatorio Reale di Greenwich e della Royal Society, i cui primi membri furono, tra gli altri, Robert Hooke, Robert Boyle e Isaac Newton. E guarda caso troviamo tra gli artisti favoriti e protetti da Carlo Christopher Wren, il celebre architetto che progettò gran parte degli edifici religiosi e pubblici costruiti subito dopo la devastazione causata dal Grande incendio di Londra (dopo la peste di Londra). Carlo, nel 1683, fu il primo sovrano inglese a permettere che a teatro i ruoli femminili fossero interpretati da donne e non da uomini travestiti, come accadeva sino ad allora, in questo dimostrando una grande apertura di intelletto, e ovviamente di grande attrazione per i muratori speculativi dell’epoca, e che dire del titolo di Royal Art assegnata ai nostri antichi fratelli ?. Aveva assistito alla morte del padre Carlo I decapitato, prima violazione del Diritto Divino dei reali in favore della nuova sovranità popolare che troverà il proprio culmine nella rivoluzione francese e nel travolgimento dell’idea monarchica di governo.
E è proprio in questo punto che troviamo numerose lacunosità nella storiografia ortodossa della muratoria inglese che onestamente vela ma non nasconde i fatti storici.
È un momento di passaggio fra il regno di un Re amante del bello e protettore dei freemasons, fondatore della Compagnia delle Indie e cugino del Re di Francia, ma in grave odore di cattolicesimo, che passa la Corona al fratello Giacomo II già Duca di York (guarda il caso !), che dovrà per ragioni di stato dare la figlia in sposa al vecchio nemico Guglielmo d’Orange che sarà successore nel regno. Feroce è infatti l’opposizione a tutto quanto sia in prossimità del cattolicesimo romano, e sul Trono dei tre regni potrà sedersi solamente un protestante di sicura fede.
Non resta a questo punto che fuggire dal cugino Luigi XIV Re di Francia che accoglie lo Stuart con il suo seguito, fra cui un reggimento che la leggenda (per la storiografia britannica) vuole dia alla luce la prima Loggia massonica inglese fondata in Francia in quel lontano 1688. Parliamo del mitico Royal Irish Regiment (cattolico) denominato anche Garde Irlandaise al comando del duca William Dorrington e della R.L. "La Parfaite Égalité" di Saint-Germain-en-Laye
Gli storici ortodossi inglesi affermano con documenti alla mano che la prima Loggia muratoria (protestante) sia in realtà la "Amitié et Fraternité", fondata nel 1721 a Parigi anche se altri documenti storici attestano con sicurezza che irlandesi cattolici ed esiliati jacobiti si riunissero in una Loggia al "Louis d'Argent", sempre in rue des Boucheries ben prima del 1723 quando ottenne una regolare bolla dalla Gran Loggia di Londra con il titolo "Saint Thomas", e che guarda caso si riuniva sempre al "Louis d'Argent", in rue des Boucheries.
1738 la Bolla Papale di scomunica, in quella data oramai tutte le forme rituali si vanno velocemente scristianizzando, il grado di Maestro sorge sulla tomba di Hiram (in forte odore di occultismo) e Noè primo ispiratore è caduto nel dimenticatoio (lo ritroveremo nell’Arco Marinaro), il Papa scrive « ... Noi pertanto, meditando sui gravissimi danni che per lo più tali Società o Conventicole recano non solo alla tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla salute spirituale delle anime, ……. affinché, cioè, non corrompa i cuori dei semplici né ferisca occultamente gl'innocenti; allo scopo di chiudere la strada che, se aperta, potrebbe impunemente consentire dei delitti; per altri giusti e razionali motivi a Noi noti, ………… decretiamo doversi condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo, condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con qualunque altro nome chiamate. ... », oramai la rottura è sancita definitivamente.
Concludendo questo scorcio di anni dal 1685 al 1720 ovvero 35 anni, in una serie di suggestive ipotesi; re inglesi in odore di cattolicesimo sono i protettori dei freemasons che sappiamo essere operativi/speculativi, York è realista nelle prime fasi della guerra civile e le prime “logge degli Inglesi” sparse in tutta Europa sono pieni di giacobiti. La Gran Loggia di Londra (anglicani e protestanti orangisti) del 1717 si proclama senza clamori nuova entità muratoria, ma ben sapendo di avere profonde radicazioni nella eretica muratoria del nord fatta da scozzesi calvinisti e masnade di irlandesi cattolici e re in odore di cattolicesimo. Dove si praticano gli eretici rituali del Marchio e dell’Arco emendati invece dalla muratoria di Londra; il Papa condanna i liberi muratori cattolici in maniera irrevocabile e quindi di fatto li fa decadere rispetto alla controparte protestante che invece li accetta senza alcun problema. Ed a questo punto come la mettiamo fra le due forme rituali principali? La protestante accettata sintetica forma della Gran Loggia di Londra, o la ridondante Tradizione dei rigettati muratori del Nord (scozzesi/York), la Corona provvederà ad unire queste due anime nella Unione del 1800.
Follie, visioni prive di fondamento ? Forse, ma troviamo delle pietre d’inciampo assai significative.
La prima in un discorso fatta dal Fr. George W. Speth uno dei fondatori della Loggia di Ricerca " Quatuor Coronati Lodge, No. 2076, - London advises the students to "put no trust whatever in accounts connecting the Stuarts with Freemasonry. We have it in the Young Pretender's own written and verbal statements that they are absolutely baseless, pure inventions.-
L’altra, nella già citata risposta, che il Gran Segretario Spencer nel 1767 rende ad un Fr. a Francoforte, dove stigmatizza l’Arco come “una invenzione seduttiva e deviante”, peccato che lo stesso Spencer l’anno prima fosse stato esaltato come muratore dell’ Arco!
La damnatio memoriae dei latini...