Sta per uscire, per i tipi della Tipheret di Catania, il
nuovo libro di Mauro Cascio, filosofo, consulente filosofico, nonché Gran
Sacerdote del Capitolo di Studi De Lantaarn. Il titolo già dice tutto: «Il
vacillare del senso». «La via iniziatica serve a diventare quel che siamo, hic
et nunc. Ad allargare la Consapevolezza fino al suo massimo. Se il vacillare
del senso è una volontà che ci isola del destino, con un contenuto
deterministico di non-verità, c'è la Volontà Vera che è uno sguardo sicuro in
una Regione che eternamente È. Il vacillare del senso è la solitudine del
viandante che non ha una strada e tutte le tenta, il senso, invece, è la vetta.
Da lì vedi che andavano bene tutti i sentieri. Ci sono quelli più lunghi e
facili, ci sono quelli più pericolosi, ma immediati. Tutti però portano in
cima. E la cima è quel luogo dove il senso non vacilla più, dove la paura è
ridotta al silenzio, dove la solitudine è pienezza, dove finalmente il viaggio,
il viaggiare e il riposo sono la stessa cosa».
Mauro Cascio, laureato in Filosofia alla Sapienza -
Università di Roma, ha frequentato il corso triennale di counseling filosofico
alla Scuola Superiore della Sicof, ha conseguito il Master in Consulenza
Filosofica e Antropologia Esistenziale presso l'Ateneo Pontificio Regina
Apostolorum e ha svolto il tirocinio formativo presso l'ISUE, l'Istituto di
Scienze Umane ed Esistenziali nei cui registri è iscritto con la qualifica di
educator e counselor. Tra le sue opere «Ut unum sint. L'Uno e il molteplice» (2004),
«L'Autocoscienza» (2007), «Al divino dall'umano» (2013), «Un Dio che riposa tra
i fenomeni del mondo» (2014), con uno scritto in appendice del Premio Strega
Antonio Pennacchi.