Tiziano Busca
«Il paradiso è il luogo del non-dove. Cioè è la forma più perfetta di utopia. Qualcosa che non puoi calare nella storia, perché non c’è posto tra gli eventi del mondo. È il luogo dove non c’è spazio, tempo, divenire, dove tutto è perfetto. Dovessimo immaginarci un viaggio spirituale in cui tutto si migliora e tende al suo sviluppo, il paradiso è la fine, il luogo dove ogni singola cosa è arrivata a piena maturazione.
I massoni non sono dei santi. Non sono nemmeno devoti, o almeno non necessariamente. Sono semplicemente operai dello spirito consapevoli di questo ruolo e consapevoli che ogni cosa, dalla ricerca teoretica, all’etica, alla politica, è cantiere. Viviamo in un periodo storico confuso, in cui si è persa l’idea delle competenze, dell’ homo-faber. Ci si immagina che tutti siano in grado di fare tutto e che basti alzare la voce per agevolare le cose secondo il loro destino. È un momento storico in cui c’è bisogno di più Massoneria in società. L’alternativa ai cantieri sono le costruzioni. Oppure sono le macerie».
Sono parole di Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale - Rito di York in Italia.