Nel libro «Storia della Massoneria e delle società segrete» di F.T. e B. Clavel, edito a Napoli nel 1873, si parla della Società degli Spaccalegna Carbonari istituita in Parigi verso il 1743 dal cavaliere Beauchaine. I buoni cugini abitavano le foreste, dalle quali avevano preso forme e simboli. Il diploma di spaccalegna raffigurava due alberi che si riuniscono per la cima e da un terreno nel centro con una specie di stagno, le acque del quale sono alimentate da una sorgente che scaturisce da una rupe. Ai piedi degli alberi e alla cima vi sono, a guisa di trofei, seghe, accette, maglietti, grandi trivelle e molti altri strumenti di taglialegna e legnaiolo. Ad uno di questi alberi sono appoggiati un archibugio ed una carniera, guardati da un cane di pastore. Giacevano sul suolo alla rinfusa quattro brocche, delle scodelle, delle pipe, una riga e un cavalletto. Non è meno singolare la redazione del diploma; «Dal gran cantiere generale sedente e riunito nel centro della foresta del re sotto gli auspici della natura». La società non restò confinata in Parigi: si propagò in tutte le province della Francia.