lunedì 30 novembre 2020

Nirmla, l'amore sacro ed eterno secondo Savino Moscia




Il peccato originale secondo le migliori tradizioni cristiane è qualcosa di cui l’umanità si può liberare. Lo ha reso possibile, secondo tradizione, il Maestro Gesù attraverso il sacrificio sulla croce. Sarà veramente così? Due donne, Piccarda Donati e Maria la pachistana, la profuga dal colore di mandorla giovane in fuga dal suo paese per essere cristiana di fede. La prima vissuta a Firenze nel XIII secolo, suora dell’Ordine delle Clarisse, posta da Dante in paradiso, nel cielo della luna, il più distante dalla visione di Dio e al tempo punita con la lontananza da Lui; vittima di violenza non trova la forza di tenere fede ai voti voluti, rompendo così il patto tra la sua promessa e la volontà di Dio. Maria la pachistana dice no all’amore del famoso iniziato, ricco e magico ciabattino Aristotele Crocco che scopre che l’amore più bello non è il primo ma l’ultimo perché non è l’amore che finisce ma la capacità dell’uomo di crescere attraverso l’amore. Per questo i due si incontreranno nella luna di Piccarda Donati: una per ritrovare Lui, l’altro per non perderla mai più.