venerdì 20 marzo 2020

Buon equinozio di primavera



Cari compagni.
Oggi è un giorno che ci invita alla riflessione. Perché ci dice, semplicemente, che non esiste una notte infinita. Che ogni periodo oscuro, triste, non dura per sempre. Ha in sé il suo superamento. Lo diceva già Platone, nel Fedone. La natura è circolare. La primavera ci dice che l’inverno è alle spalle. Ci sono forze ed energie nuove, c’è entusiasmo. I liberi muratori sanno che questo è il risveglio. Lasciarsi dietro l’oscurità e rinascere nuovi, perfetti, compiuti. È l’eredità sapienziale di tutte le culture che hanno visto il cielo come un orologio. Ed oggi suona un rintocco in tutte le culture del mondo: in Iran c’è il Nowruz, il capodanno persiano, in Grecia le Adonie e a Roma le Attideia celebravano la risurrezione di Adone e Attis. In Cina si festeggia Quingming che vuol dire “chiarezza e luminosità”. La Pasqua cristiana, che si celebra a ridosso dell’equinozio, ha su di sé il significato ebraico: uscire dalla notte dell’Egitto per dirigersi verso Israele, verso la terra promessa, vuol dire morire ad una dimensione finita, il Cristo in croce, per rischiararsi spirito.

In questi giorni di notte oscura dell’anima, vediamo di vivere l’equinozio in modo diverso. Per lasciarci alle spalle giorni di paura, di difficoltà, di incertezza, giorni in cui abbiamo dovuto cedere, in nome della salute e della sicurezza, diritti fondamentali che la nostra cultura ci ha sempre dato per inalienabili. Lavoriamo dentro di noi per scoprirci migliori, approfittiamo del tempo e del silenzio, per fare quello che non abbiamo mai fatto, in attesa di poterci tutti riabbracciare e ti poter tutti proseguire quel fantastico viaggio dietro il senso della vita che si chiama Rito di York.

Domenico Bilotta, Sommo Sacerdote Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale
Alessandro Pusceddu, Gran Maestro f.f. Gran Concilio Massoneria Criptica
Massimo Agostini, Gran Commendatore dei Cavalieri Templari
Rito di York