«Non so voi, ma io sono sempre stato incuriosito della Massoneria, o meglio, da quelli che erano considerati i suoi princìpi, ovvero, l’amore fraterno, la carità e la verità».
La Verità, il dubbio. Luciano De Crescenzo, scomparso oggi a quasi 91 anni d’età, è stato così vicino ai grandi ideali massonici. L’estratto è da Stammi felice, di qualche anno fa, una lezione senza prendersi sul serio. De Crescenzo stava parlando del massone Gaetano Filangieri e del suo rapporto con un altro massone, Benjamin Franklin che scrisse a Filangieri dopo aver letto La scienza della legislazione. Un carteggio tra i due, e Franklin pensò bene di mandarvi anche una copia della Constitutions des treize Etats-Unis del’Amérique.
De Crescenzo ha avvicinato la Filosofia alla gente, ha scritto una quarantina di libri (tra cui Garibaldi era comunista) ed è stato tradotto in 21 lingue.