Se la Terza Repubblica, secondo gli storici specializzati, fu un'età d'oro per la Massoneria, certamente dovette esserlo nel Secondo Impero.
Dal colpo di stato del 1852, i Massoni temettero giustamente per il futuro delle loro obbedienze: il nuovo padrone di Francia non nascondeva le sue intenzioni di metterli al bando. Tuttavia, a poco a poco, il giogo fu allentato e le Logge riuscirono a recuperare forza e vigore.
Le principali risoluzioni della Massoneria sotto il regime repubblicano hanno messo radici nei dibattiti iniziati sotto l'Impero: indipendenza dal potere politico, l'ingresso di donne in Massoneria, discussioni su argomenti sociali (le cui principali correnti "socialiste" erano rappresentate nelle camere massoniche), questioni religiose, il principio della scuola laica. Tutto questo stava già germogliando...
Di tutto questo parla un libro di Alain Quéruel (Edizioni Cépadues - febbraio 2019).