di Almerindo Duranti
E dilla la verità Mauro: il reticolo di strade che porta a piazza Dalmazia è in realtà il reticolo di comunicazioni neurali del tuo cervello, quelle stesse, che a tratti, nelle connessioni autobiografiche 'ti slampano' come un Fantozzi (un Fantozzi filosofo, ovviamente) che si dimena e sculetta all’interno di un bagno chimico, con i calzoni calati fino alle caviglie, attento a non farli sporcare sul bagnato del pavimento. Un reticolo di sinapsi 'teoretiche' che, per chi ne possiede la chiave di lettura, dis-velano una piazza Dalmazia che come un buco nero risucchia il lettore nel suo vortice e lo invita a spogliarsi della sua natura di 'essere-creato' e a cercare, guardare 'l’ombra del 'Creatore'. Al lettore che questa chiave non possiede, te lo strattoni dietro, facendolo come te sudare e appiccicare gli indumenti, per le vie di Roma prima e Parigi poi, guidati dal dettaglio di una cartina di Google Maps. Lo porti sul tram, in aereo, sopra nelle strade e sotto nelle metropolitane sotterranee. Con te lo fai sgomitare sballottato in mezzo a una folla di 'creati' e di 'uno e nessuno', di una città sotto la città. Sei tu, caro Mauro, non puoi negarlo, il-finto-basso-e-mancato-campione-di-ping-pong che provochi noi lettori facendoci scontrare o intravvedere in quella magmatica marea umana Leopardi, Foscolo, Pasquale Panella, Dante, Blake, Luzi, Carducci, Alda Merini, Petrarca, Pascoli, Quasimodo, Victor Hugo, Neruda, Pessoa, Ungaretti, Tagore, Verlaine, Fo, Turgenev, Dostoevskij, Tolstoj, Buber, Wiesel, Basanov, Tito, Zuckerberg, Venditti, Salgari, Marco Polo, i Duran Duran, Darwin, Beethoven, Celine, Mirabeau, Balzac, Camus, Onfray, Proust, Zola, Jacques de Molay, Nicolas Flamel.
Se il lettore pensa di aver capito qualcosa, TU, presuntuoso filosofo, Iniziato Reale, non ci sussurri ma urli, per farti sentire sopra quell’ininterrotto 'cicalio neuronale', e quello 'stridio sinaptico': «Il marciapiede giusto è quell'altro!». Dalla prima all’ultima pagina, Mauro Cascio ci sillaba, ci fa lo spellino 'materiale' e 'spirituale', perché anche noi si possa attivare il nostro individuale Google Maps che ci permetta di raggiungere la nostra piazza Dalmazia. «Come un Dio ha dato nome alle cose, e loro le cose, da quel momento esistono», Cascio fa un ultimo regalo al suo lettore (dopo tanti averne fatti): lo invita a smettere di essere 'Cosa-Creata', per divenire 'Creatore', il 'Matto' del Tarocco del proprio universo neuronale che aspetta solo di essere sinteticamente 'acceso'.
«Piazza Dalmazia» sarà in scena il prossimo 29 settembre alle 20.30 al Teatro Tertulliano di Milano, in uno spettacolo di Raffaele Bruno, interpretato da Margò Volo con il Patrocinio del Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale - Rito di York. Margò Volo, diplomata al Piccolo di Milano, ha appena finito di girare l’ultimo film con Boldi e De Sica, ed è nota al grande pubblico di Rai e Mediaset e ha lavorato con Iacchetti, Luca e Paolo e Gene Gnocchi.