«Ricordiamo in questi giorni i 50 anni della morte di Martin Luther King. Una presenza di cui abbiamo sempre bisogno per ricordarci che per ogni sopruso c’è il suo antidoto, per ogni emarginazione il suo eroe. È vietato rassegnarsi alle ingiustizie e per affermare i propri sogni, le proprie idee non è necessaria la violenza. Tutti gli uomini sono stati creati uguali. Questa è una verità di per sé evidente. Eppure appena l’altro ieri, c’erano neri che dovevano cedere il posto in autobus, e ogni giorno ci si lotta e ci si ammazza perché c’è sempre qualcuno che, in nome di un credo, di una razza, si sente migliore di un altro. Questa è la realtà che sembra dura da accettare: siamo tutti uomini, tutti fratelli, con un’unica origine e uno stesso destino. Bisogna essere ‘pronti a vivere’, bisogna avere la forza di amare, bisogna avere il coraggio di dire no a un materialismo che ci fa servi e aguzzini e dobbiamo stare attenti a quelle esperienze storiche che ci hanno promesso uguaglianza ma che hanno distrutto la libertà. Sono passati cinquant’anni e il suo messaggio è ancora qui con noi. Purtroppo ancora attuale». Così Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale Rito di York in Italia.
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giovedì 5 aprile 2018
Tiziano Busca sui 50 anni dalla morte di Martin Luther King: «Il suo messaggio è ancora attuale»
«Ricordiamo in questi giorni i 50 anni della morte di Martin Luther King. Una presenza di cui abbiamo sempre bisogno per ricordarci che per ogni sopruso c’è il suo antidoto, per ogni emarginazione il suo eroe. È vietato rassegnarsi alle ingiustizie e per affermare i propri sogni, le proprie idee non è necessaria la violenza. Tutti gli uomini sono stati creati uguali. Questa è una verità di per sé evidente. Eppure appena l’altro ieri, c’erano neri che dovevano cedere il posto in autobus, e ogni giorno ci si lotta e ci si ammazza perché c’è sempre qualcuno che, in nome di un credo, di una razza, si sente migliore di un altro. Questa è la realtà che sembra dura da accettare: siamo tutti uomini, tutti fratelli, con un’unica origine e uno stesso destino. Bisogna essere ‘pronti a vivere’, bisogna avere la forza di amare, bisogna avere il coraggio di dire no a un materialismo che ci fa servi e aguzzini e dobbiamo stare attenti a quelle esperienze storiche che ci hanno promesso uguaglianza ma che hanno distrutto la libertà. Sono passati cinquant’anni e il suo messaggio è ancora qui con noi. Purtroppo ancora attuale». Così Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale Rito di York in Italia.