Tiziano Busca ha guidato in Gran Loggia la delegazione del Rito di York
«La crisi internazionale ci fa paura. Ma c’è una crisi ancora più grave, quella di valori. Perché una società che non ha valori, punti di riferimento, ma solo opinioni confuse condivise sui social, non sa affrontare emergenze e pericoli. Leggevo una riflessione di Ivan Rizzi in un volume significativamente intitolato Maestri e nuove guide. È stato Fichte a tratteggiare la figura morale del Maestro nei Discorsi sulla missione del dotto: è il maestro sociale (magister communis) “che fa crescere il senso di sé attraverso la propria qualificazione personale fino ai confini dell’io, mostrando che l’io, proprio nel riconoscersi un limite ontologico, afferma la sua libertà e la sua natura infinita. Tuttavia oggi siamo alle prese con una crisi generale del concetto di autorevolezza che l’idealismo presupponeva, l’opzione sfiduciaria è a sua volta una figura dell’essere mentale conforme, dove anche il meglio e il giusto scompaiono nel disincanto e nel sospetto di un ‘uomo senza qualità’”.
Oggi etica e democrazia fanno parte della retorica e dell’ipocrisia. Eppure l’etica dovrebbe essere quanto permette a una società di esistere, cioè che ci sia una comunità. E non c’è libertà possibile se manca un orizzonte etico. Lo stesso stato è sostanza etica. E io sono libero, riesco a esercitare le mie libertà, solo se libera è la società. Solo riconoscendo l’Altro, sono cioè nella relazione, io do valore a me stesso. "Questa ipotesi di verità illumina di una luce invisibile tutte le cose, se il mondo sapesse vedere se stesso in questa luce forse sorgerebbe un nuovo ‘stupore per l’essere’ e una nuova forma di rispetto per tutto ciò che esiste’". Ma per far questo bisogna fare ‘iniezioni’ di etica alla struttura dello stato. E c’è bisogno, ancora, di quel Maestro della comunità che sa far lievitare dentro ogni singolo cittadino la sua consapevolezza per dare, letteralmente, “giustizia alla vita”. Forse, riflettevo, la Massoneria può servire anche a questo».
Sono parole di Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale - Rito di York in Italia.