Tiziano Busca tra Gabriele La Porta e Mauro Cascio
Una nuova grande scommessa culturale firmata Rito di York. Una dimora filosofale, quella della Rocca di Sassocorvaro, quella a forma di tartaruga, simbolo dell’alchimia, per volere di Ottaviano degli Ubaldini che torna a vivere tra qualche settimana grazie alla volontà del Sommo Sacerdote Tiziano Busca e a un gruppo di studiosi: Gabriele La Porta, Andrea Aromatico, Luigi Pruneti, Mauro Cascio, Federico Pignatelli, Marco Rocchi. Michele Tocci, il grande studioso che ha avuto l’indiscusso merito di aver saputo ricostruire la figura di Ottaviano, rendendogli la dignità che gli era propria, così scrive: «Colui che sa, il sapiente, cioè colui che con la sua ricerca è venuto in possesso di una parte del vero, ha sempre avuto presso gli altri uomini la fama – una fama ambigua e vicina al sospetto - di persona che è partecipe di un modo arcano e precluso. Se poi il sapiente si dimostra privo di ambizioni mondane, incentrato com’è nella ricerca del vero, col riserbo e con lo spirito di rinuncia essenziali in chi persegue valori assoluti, allora il sentimento di avversità e di soggezione diviene diffidenza e, a volte, aperta ripulsa. Per l’uomo comune, tutto quello che sfugge alla sua comprensione e alle sue personali conoscenze, ha bisogno, per essere accettato, di collocarsi entro categorie ben definite: […] fuori di quelle categorie riconosciute è il dominio incontrollabile e temibile dell’occulto». Più dettagli prossimamente.