di Diana Bacchiaz
Gli esseni, ma anche altre religioni oltre l'ebraismo, hanno praticato il rito del battesimo per immersione, rito simboleggiante la purificazione ed il rinnovamento interiore. Giovanni il Battista, si legge nella Bibbia di Gerusalemme, mirava ad una purificazione morale e non rituale. Notiamo che tale rito non viene ripetuto ed assume perciò il significato vero e proprio di una iniziazione, introduce il neofita nel gruppo degli iniziati.
I vari riti del battesimo scaturiti dalle varie confessioni cristiane hanno in comune i due tempi del battesimo: l'immersione e l'emersione. All'immersione si è ormai sostituita l'aspersione, ma in entrambe le operazioni il senso profondo è di mondare l'essere maculato per renderlo 'immacolato'. Il ripulire dal peccato, il ritorno allo stato di innocenza, di grazia, di purezza. Non dimentichiamo il significato simbolico delle Acque, e soprattutto delle acque infere che tentano di portare l'Uomo nell’abisso e di tenerlo in balia di questa forza.
…e così dice Abraxa: «…colui che riuscisse a soggiogarla (la forza) interamente, per mezzo di essa potrebbe dominare la natura intera, fuoco terra aria acqua la vita e la morte, le virtù dei cieli e quelle degli inferni, perché essa in sé tutte le raccoglie…». «…Bisogna allora creare qualcosa di fermo, di impassibile, di immortale, tratto in salvo, vivente e respirante fuori delle Acque, sussistente fuori dalle Acque, libero… tale è il segreto della nostra Arte…»
L'Emersione dalle acque rivela quindi l'apparizione dell'uomo in stato di grazia, purificato e puro, che ha ricevuto una nuova vita, proprio come al momento della nascita quando si abbandona il liquido amniotico… assume quindi un significato vero e proprio di Rinascita e di Resurrezione.
Ricordiamo inoltre il “camminare sulle acque” che semplicemente significa dominare la sfera emozionale e non rimanerci invischiati dentro. Acque = mondo emozionale. Se si è in stato emotivamente coinvolgente le Nostre Acque subiscono un processo di esaltazione: aumento della sudorazione, salivazione, minzione ecc.
Sostituire quindi l'immersione ed emersione come faceva il Battista con una semplice aspersione, ne fa perdere tutto il significato iniziatico, eliminiamo l'inspirazione e la successiva espirazione, spezzandone il ritmo, quindi da rito iniziatico si assurge invece ad una semplice cerimonia, che non mantiene più il significato simbolico di Uscita dalle acque.
Nel battesimo cattolico si mantengono dei significati simbolici quali: l'imposizione delle mani, il sale in bocca, apertura bocca e orecchie, unzione con differenti olii di esorcismo, la veste bianca, il cero acceso ecc.
Con iniziazione si parla di un cambiamento di stato, quasi sempre si parla di una morte simbolica, morte del profano che viene invece portato a nuova vita, tra gli adepti, dove è suo compito il costruire un 'Corpo di Gloria', quindi in vita, parliamo della resurrezione del corpo, non fisico ovviamente, ma del corpo di gloria, tramite il quale abbiamo un veicolo verso l'immortalità. Tale concetto di immortalità non è in senso post mortem, ma è il frutto di una morte profana, di un lungo lavoro su se stessi, e di una trasmutazione vibratoria, che deve condurre ad una 'Resurrezione'.
Ricordiamo che si sale di ottava in ottava e qui riporto questo passo di Johan Georg Gichtel, mistico cristiano seguace di Jacob Bohme nella sua Theosophia Practica la cui prima edizione è del 1696, “…l'anima cerca di ritirare la sua volontà dalla costellazione esteriore per volgersi a Dio, nel suo 'Centro', per abbandonare tutto il visibile, passare attraverso l' 'Ottava forma del fuoco', e ciò richiede un lavoro accanito, sudor di sangue, perché l'anima ha allora da lottare contro Dio e contro gli uomini, ecc.…” L' 'Ottava forma del fuoco' è ciò in cui si sbocca avendo superato il settenario esteriore, ed è la soglia per la 'discesa agli inferni' alla quale seguirà la 'Resurrezione'.