Arturo Reghini è un altro di quei grandi nomi che nel Novecento ha tenuto alto il profilo esoterico e tradizionale della Massoneria, senza troppi compromessi con ‘nature’ che di massonico hanno poco e nulla, al pari di altri ‘fratelli’ che hanno contribuito con il loro studio e la loro caratura a restituire all’Istituzione la dignità del suo alto compito di palingenesi (come Umberto Gorel Porciatti, Ivan Mosca, Carlo Gentile). In questo approfondimento che vi proponiamo, troviamo una riflessione sulla sua opera di matematico-pitagorico a cui segue una interessante appendice bio-bibliografica. A chi volesse approfondire ulteriormente suggeriamo un saggio di Natale Mario Di Luca, pubblicato qualche anno fa da Atanòr.
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