lunedì 5 gennaio 2015

Il simbolismo della costruzione. Ecco perché risuoniamo con la mente di Dio

Un particolare del rosone della Cattedrale di Notre-Dame

di Laura Miriello

Se ogni principio di manifestazione terrena si origina da un principio archetipale  costituito da una forza che potremmo definire come 'Volontà creatrice' e da una direttrice frequenziale che potremmo definire come 'idea di volontà', quest’ultima  non sarebbe altro che l’  espressione sul piano mentale creativo  della primigenia volontà creatrice. Volontà e idea necessitano per la loro manifestazione sul piano terreno della 'forma', ovvero il contenitore geometrico  che attraverso linee, punti, numeri 'genera' nel piano materiale l’immagine  di questo processo creativo divino. La realtà così come noi la osserviamo e decodifichiamo, dunque, non sarebbe altro che la rappresentazione di questo processo creativo divino  e della sua manifestazione sul piano mentale cioè 'l’idea', e della sua 'rivelazione' nella forma 'materiale' di cui è costituito il  piano fisico.
Ecco dunque il ragionamento filosofico  su cui si fonda tutta la geometria sacra, la quale  studia le fasi di questo processo creativo sacro attraverso lo studio delle leggi dell'Universo come manifestazioni della sacralità della volontà creatrice, per mezzo della Scienza delle Forme, al fine di identificare i principi fondamentali ed i rapporti che governano ed interconnettono Macrocosmo e Microcosmo. Dunque secondo questo sistema di pensiero filosofico, non esisterebbe nulla  di puramente casuale nel Cosmo (che infatti in greco significa letteralmente 'ordine') e lo studio delle leggi morfogenetiche permetterebbero la conoscenza del divino, in quanto in base a questo paradigma di pensiero, la creazione rispecchierebbe perfettamente il suo Creatore.
La Geometria Sacra che studia tali leggi veniva e viene utilizzata per vivere in accordo con le armoniche vibrazionali che sottendono la manifestazione fisica; non a caso nella costruzione di una città o di una comunità, così come nella strutturazione degli spazi abitativi, tale conoscenza sarebbe importantissima per mantenere attraverso l’equilibrio delle forme, armonia e salute. La saggezza cinese esprime queste conoscenze nel Feng Shui, quella indiana nel Vastu ed in Occidente lungo l’arco dei secoli la costruzione di templi e cattedrali si sono basate  sulle leggi della geometria sacra. Oggi parte dell’architettura moderna sta tentando un recupero di  quest’antica  consapevolezza tramite la Bioarchitettura.

Le forme geometriche perfette farebbero parte del Mondo delle Idee di cui parlava Platone, contrapposte al Mondo dei Fenomeni ove qualunque manifestazione è, per sua natura, imperfetta e impermanente. Lo studio della Geometria Sacra, come quello della Matematica Sacra, permetterebbe di 'risuonare' con la Mente di Dio. Mezzo necessario per giungere a tali conoscenze, è quello di evitare di avere la presunzione di poter scrutare l'imperscrutabile con il nostro limitato intelletto e permetterci di avvicinarci al Grande Mistero con la mente intuitiva. La Geometria Sacra ha il suo peculiare alfabeto fatto di puntilineecerchipiani e volumi; questi simboli rimandano ai principi di creazione-manifestazione, preservazione-conservazione e trasformazione-distruzione su cui si basa l'intera Creazione Cosmica. La geometria sacra come la matematica sacra fondano dunque i loro postulati su principi che apparterrebbero all’antica conoscenza ermetica, ogni forma così composta non sarebbe altro che un 'sigillo' della manifestazione divina; studiandone i principi della forma e delle regole matematiche alla base della sua formazione potremmo risalire ai principi archetipali della mente divina che l’avrebbe generato. Il postulato della tradizione ermetica, secondo quanto affermato nella tavola smeraldina di  Ermete Trismergisto sarebbe: ”Come è in alto così è in basso”,  dunque se davvero la realtà è uno specchio in cui la mente divina si rifletterebbe,  quali sarebbero  i significati reconditi  celati  dietro alcune delle forme geometriche più note nel mondo della manifestazione reale?

Andremo per adesso ad esplorare in particolare  solo alcuni di queste figure o elementi principali della geometria sacra, essendo vastissimo l’argomento. Analizzeremo, il Punto, la Linea e il Triangolo. Il Punto è simbolo dell'Origine, del Principio e del Centro di Tutte le Cose, dell'Unità, dell'Essenza; a livello psicologico è simbolo di stabilitàdi focalizzazione su di un preciso obiettivo, di centratura ma anche di fissazione e staticità. Il Punto corrisponde, in Matematica Sacra, al numero 1, l'Unità Divina primigenia da cui tutto promana, il Principio Emanatore Creatore del Cosmo intero. Il Punto ha dimensione zero e sebbene vedere e disegnare un punto sia per noi cosa abituale, in realtà è invisibile essendo adimensionale, come il Principio universale di cui è simbolo. Il Punto simboleggia la centralità e la centratura interiore, sue naturali estensioni simboliche sono il cerchio puntato (simbolo astrologico del Sole) e la croce (che nasce dall'irradiazione del Punto nelle Quattro Direzioni). Il Punto centrale rappresenta il coordinatore immobile ed unitario di tutto ciò che è mutevole e molteplice, è il fulcro della Creazione ed essendo l'Origine è anche la FineCiò da cui il Tutto è stato emanato e Ciò in cui il Tutto verrà riassorbito, l'Alpha e l'Omega al tempo stesso. Il Punto è anche una delle possibili rappresentazioni dell'Omphalos (in greco = ombelico), l'Ombelico del Mondo, cioè il Centro Sacro della Terra che costituisce il punto di incontro tra i regni celesti e terrestri, il luogo dove ha avuto origine la Creazione e dove è quindi possibile far esperienza del Divino. Infine il punto nella concezione geometrica sacra essendo l’espressione della staticità e totalità del tutto, rappresenterebbe proprio il divino espresso fuori dalle dimensione del tempo e dello spazio, oltre le categorie ontologiche dello spazio e del tempo si può fare esperienza del divino, come luogo separato appunto dalla materia che si esprime invece  in un universo costituito da categorie generate dalla mente psichica.

La Linea è l'estensione in una sola dimensione del Punto (la retta). È quindi il simbolo dell'estensione del pensiero creatore divino e dell'emissione diretta di energia, in questo senso rappresenterebbe la polarità maschile. La linea rappresenterebbe così  la continuità tra l’ente-agente  divino creatore e l’ente umano ricevitore di questa energia, ma se messa di traverso  la linea può essere il  simbolo dell’ interruzione e separazione del dialogo fra il divino e la sua creatura. La linea dunque rappresenterebbe  nella concezione architettonica della forma, il ponte di collegamento fra  le diverse idee archetipali che si esprimono nell’equilibrio geometrico architettonico. La fabbrica gotica medievale fu in tal senso l’espressione più forte, ove la cattedrale era di fatto un luogo di 'passo e conoscenza' del divino attraverso la mistica della forma sacra. Il simbolo agiva misteriosoficamente attraverso l’impressione del bello e del misterico nella mente inconscio anche del volgo, il quale  subiva così la fascinazione e il timore del mistero divino veicolato dalla Chiesa di Roma e dagli ordini cavallereschi, attraverso l’imponente maestosità delle fabbriche gotiche. La linea infine  può essere disegnata in orizzontale a rappresentare la dimensione umana e terrena oppure in verticale a rappresentare la dimensione celeste e spirituale. Altre varianti che acquisiscono ulteriori, intuitive, sfumature simboliche sono la linea obliquaspezzata e curva. Nell’ambito della matematica sacra la linea rappresenta il 'continuo' (o retta dei numeri reali) cioè l’insieme consequenziale di tutti i numeri reali (insieme R). Il continuo è un insieme infinito di numeri le cui proprietà sfuggono alle regole della matematica ordinaria,infatti non è numerabile come poter contare i numeri presenti su una retta?

Nell’ambito dell’architettura religiosa la figura del Triangolo viene spesso usata per simboleggiare la dialettica divina in contrapposizione con la dialettica terrena del quadrato. Il triangolo è associato  alla simbologia del numero 3, essendo un poligono (cioè una figura geometrica piana delimitata da una linea spezzata chiusa) con 3 angoli, 3 lati e 3 vertici. Il Triangolo ed il numero 3 sono simboli della perfezione Divina, in quanto racchiudono l'1 (Unità - realtà spirituale) ed il 2 (dualità - realtà materiale). Il Triangolo è la prima di tutte le figure piane regolari, nella suo aspetto equilatero simboleggia l'armonia e la proporzione ed esprime un senso di equilibrio dinamico tra le parti (mentre il Quadrato esprime un senso di equilibrio statico). La dimensione di dinamicità del Triangolo gli deriva dalla forma appuntita che richiama un tendere verso, una sorta di freccia direzionale che quando è rivolta in alto esprime l‘aspirazione spirituale (Fuoco - Yang), quando è rivolta in basso la discesa materiale gravitazionale (Acqua - Yin); l'una è semplicemente il riflesso dell'altra. Alla base delle principali teogonie vi è sempre una famiglia di 'generatori' della razza umana, ovvero un’unità che accoppiandosi con se stessa genererebbe un essere a lui perfettamente corrispondente se pur opposto (da qui si originerebbe la scissione dell’anima primigenia nel  maschile e  femminile)  e da questa unione nascerebbe un 'terzo' spesso identificato con  una terza divinità solare o salvifica incarnatasi di volta in volta in varie figure metastoriche (Horus, Mitra, Cristo). Dunque il racconto della nascita della 'razza' secondo le varie tradizioni misteriosofiche verrebbe sintetizzata nella figura geometrica del triangolo, motivo per cui veniva spesso usato sui laterizie e timpani dei portali associato ad altre figure geometriche quasi a 'narrare' nel grande libro di pietra delle cattedrali la storia nascosta dei misteri divini. I lati del Triangolo possono rappresentare: le tre componenti fondamentali dell'essere umano (CorpoMenteSpirito); i tre regni fondamentali del Cosmo (Inferiore-Demoniaco, Intermedio-Umano, Superiore-Divino); i tre principi fondamentali dell'Alchimia (Sale, Mercurio, Zolfo); i tre gradi della Massoneria (Apprendista, Compagno d'Arte, Maestro); i tre aspetti di Dio del Cristianesimo (Padre, Figlio, Spirito Santo); la trimurti dell'Induismo (Brahma, Vishnu, Shiva); le prime tre emanazioni della Qabbalah (Kether, Binah, Chokmah); la trinità egizia (Osiride, Iside, Horus); ecc. Tutti i principi enunciati esprimono una sostanziale unità detta 'Trinità dei Principi'. In Massoneria le qualità connesse al Triangolo vengono espresse con il simbolo del Delta Sacro (o 'Delta Luminoso') al cui interno sta l'Occhio Divino, onniveggente ed onnisciente, del Grande Architetto dell'Universo.