Con il ciclo delle 12 passeggiate/racconto “all’etrusca” nei luoghi meno conosciuti, ma certamente tra i più affascinanti dell’Etruria antica, curate da Antonello Ricci e Davide Ghaleb Editore per I pirati della bellezza, ha inizio l’Anno degli Etruschi 2015; progetto di particolare rilievo che vede coinvolte in una importante condivisione di intenti Tusciaweb, Università degli Studi di Viterbo, Caffeina Cultura, cui ha aderito anche la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale. A loro e a tutte le forze vive della società civile viterbese si deve il costante impulso verso una sempre più efficace valorizzazione del patrimonio culturale etrusco.
Spiega a TusciaWeb Alfonsina Russo, Soprintendente per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale: «Tra i siti maggiormente evocativi, il santuario di Macchia delle Valli, tra i boschi e l’oscura via cava, si schiude al visitatore tra grandi blocchi di tufo, vie processionali nascoste e vasche dove in passato scorreva l’acqua per riti di purificazione e di fecondità alla dea Demetra e alla madre terra».
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