La scoperta è di quelle ghiotte, perché la stanza blu
risalirebbe al diciannovesimo secolo e sarebbe una camera segreta, in cui
avrebbero avuto luogo riti magico-esoterici e di carattere massonico. Un luogo
appartato, lontano dai clamori della piazza. Un Tempio in piena regola in un
anonimo palazzo di Palermo: insomma, un luogo in cui il suo proprietario, quasi
certamente un occultista o un mago, avrebbe compiuto riti iniziatici, legati
alla Massoneria, ma anche all’esoterismo islamico. Un mix apparentemente
contrastante, ma che così non è, perché esistono testimonianze, sia pur
frammentarie, di rapporti fra la massoneria stessa e circoli spirituali
islamici, anche di filosofia sufi (il sufismo è per dirla in breve proprio
l’esoterismo islamico). Leggi tutto l'articolo cliccando sul link sottostante.