La geometria d’ascendenza pitagorica e l’approccio sacro al numero restituiscono al simbolismo crucifero quella dignità e quella forza che ne ha fatto un emblema metafisico che coinvolge non solo il cristianesimo ma tutte le tradizioni della terra. Al di la delle analisi condotte su tale tema da Corbin, Comaraswamy o Guénon, la croce seguita ad essere l’elemento strategico, e non solo simbolico, che fissa la “normalità” all’universo, che ripristina l’ordine e gli equilibri, che introduce, alla temperanza, al quaternario degli elementi ed al principio della alchimica bilancia, attraverso la quale si pesano le glorie e le miserie delle anime umane. Studiare la croce e le sue infinite rappresentazioni, vuol dire compiere i primi passi nell’osservazione di uno dei simboli più arcaici e sacri dell’umanità intera. Pitagora e la maggior parte dei filosofi-matematici che intorno al VI° sec. a.c. ruotarono intorno a questo nome, svilupparono i loro sistemi partendo proprio da questo simbolo riconoscendone gli aspetti straordinari. Divenne la “regola”, la base dei triangoli cosiddetti “eccellenti”. Sulla regola e sulle sue eccezioni si basa lo studio della natura umana, dei processi della vita e della dinamica di formazione dell’universo. Perciò il libro che farà da contesto a tale seminario, si avvale di numerosi disegni a corredo del testo, proprio perché si rivolge al simbolismo connesso alla geometria sacra e primordiale della croce. La grafica elaborata manualmente e meditata dall’autore sintetizza concetti che richiedono più intuizione che logica, più manualità che razionalità. Ma, pur volendo essere un libro semplice, sarà inevitabile imbattersi in delicati problemi d’ordine filosofico e metafisico. Esiste ovviamente, sia ad opera del magistero ecclesiale come a livello accademico laico, una vastissima letteratura specializzata. Ma in queste pagine, pur mantenendo una completa aderenza ai riferimenti tradizionali, vengono esplorati alcuni aspetti tra i meno frequentati, offerte prospettive inconsuete e, alcune, sicuramente inedite. “Misteri e simboli della Croce” insiste particolarmente sugli aspetti archetipali, su cui si fondano gli schemi iconologici della religiosità di qualsiasi etnia. Affronta perciò, in modo specifico ma decisamente inconsueto, il tema della Via Crucis. Molte pagine sono dedicate al bestiario crucifero (anch’esso materia sconfinata) e ad alcuni aspetti di quello cristiano: il tetramorfo, l’aquila, il toro, il leone, l’angelo e poi alcuni accenni al serpente e ai due animali che alitano ai lati del Cristo bambino (il bue e l’asino) e, ovviamente, qualche nota viene riservata al cervo e al liocorno. Altre pagine sono dedicate al rapporto fra la croce e la musica, a quello fra croce e scacchiera, e ai rapporti fra croce, labirinti e pellegrinaggio. Il testo si conclude con una vasta analisi di P. Galiano, sulle croci del protocristanesimo, che aprono la porta a dei messaggi sincretici fra tradizioni lontanissime, unite dal medesimo sigillo. Per completare la recensione Clikka sul Titolo.
Le principali notizie della massoneria Italiana ed estera. Il simbolismo, la filosofia, gli Studi Tradizionali
lunedì 10 maggio 2010
MISTERI E SIMBOLI DELLA CROCE
Domani presso la Libreria Aseq alle 20.30, presentazione del libro "Misteri e Simboli della Croce", Edizioni Simmetria. Relatori: Anna Maria Partini e Paolo Galliano (Il simbolismo della croce nel cristianesimo primitivo ) sarà presente l’autore Claudio Lanzi