(nel disegno: Hugo Pratt a sin. e a destra Corto Maltese)
domani 20 agosto 2008 saranno 13 anni da quando il Fr.llo Hugo Pratt (autore del famoso fumetto Corto Maltese) si è inoltrato nella valli dell’Oriente Eterno.
Una ricorrenza che i Fr.lli debbono ricordare e che io intendo fare riproponendo una sintesi del ricordo fatto dal Gran Maestro Luigi Danesin della Gran Loggia d'Italia, obbedienza Piazza del Gesu', riportato nell’articolo a firma di Cesare Medail : "Hugo Pratt, una fiaba iniziatica" pubblicato su "Officinae", la rivista ufficiale della della G.L.d’I. dove Danesin, figura di spicco della massoneria veneziana, racconta come “ Pratt si avvicino' a questo filone massonico, piu' "spirituale" e piu' lontano di altri dalla politica e dagli affari.
"...Avendo notato – si legge nell’articolo - che nelle storie di Pratt affiorava uno spiccato interesse per i simboli, la cabala, le tradizioni segrete insieme a un forte senso di liberta' e universalita' (di cui Corto e' l'emblema), Danesin gli butto' un'avance: "Tra i suoi simboli, caro Hugo, c'e' anche l'Istituto massonico universale".
(una immagine da "Favola di Venezia)
Pratt mostro' di conoscere quel mondo piu' di un "fratello" e l'8 giugno 1976 firmo' la domanda di affiliazione alla Loggia Hermes.
"Hugo fece la trafila fino al quarto grado, quando divenne Maestro Segreto", spiega Danesin.
Ma per quest'ultimo grado, vista la grande popolarita' francese di Pratt, si tenne a Nizza una cerimonia particolare organizzata dal Grande Oriente di Francia, presenti le massime cariche massoniche dei due Paesi, quaranta fratelli italiani e duecento francesi, ai quali Hugo dono' un disegno simbolico tirato in 300 copie.
(una immagine da "Favola di Venezia)
Non fu quello l'unico dono di Pratt: un giorno si presento' alla Loggia Hermes con un involucro che sbalordi' tutti.
Conteneva una spada rituale rubata dagli squadristi durante un saccheggio al Tempio veneziano.
Tramite il padre fascista, la spada era finita a casa del piccolo Pratt che ora la restituiva.
Una storia che pare uscita da "Fiaba di Venezia", dove Corto Maltese sfonda un tetto e piomba nel Tempio durante una cerimonia, mentre le squadre fasciste impazzano nei campielli.
E a capo di quella loggia a fumetti, Pratt aveva messo proprio Danesin, il suo presentatore, chiamandolo "Svedesin".
Tanto per non smentirsi come gran maestro di burle”.
Hugo Eugenio Pratt (Rimini, 15 giugno 1927 – Grandvaux, 20 agosto 1995)
Hugo Pratt non era un semplice "fumettaro", come molto modestamente si definiva.
Da Massone quale era (Loggia Hermes, Oriente di Venezia) conduceva nei suoi lavori vere e proprie ricerche esoteriche, condendole sapientemente con quello spirito avventuroso che ha fatto amare a milioni di lettori in tutto il mondo il suo personaggio più famoso: Corto Maltese.
In una delle avventure più famose e affascinanti del marinaio avventuriero, fanno la loro comparsa alcuni simpatici personaggi a me piuttosto congeniali.
In una delle prime vignette di Favola di Venezia, infatti, Corto precipita, attraverso un'apertura nel soffitto, nel bel mezzo di un Tempio massonico interrompendo la riunione in atto.
I "Fratelli" - simpaticamente ritratti da Pratt con i cappucci in testa - si precipitano a vedere se il marinaio si sia fatto del male.