Ho imparato a stare al loro fianco durante i lunghi anni di permanenza in Giordania e a conoscere da vicino soprattutto uno di loro: Padre Michele Piccirillo, un vero gioiello per la conoscenza della Bibbia attraverso l’archeologia.
Padre Piccirillo, inaspettatamente, a causa di una malattia inesorabile ed avanzata in una parte vitale del suo organismo, è deceduto a 64 anni il 26 ottobre scorso.
Uomo di grande fibra, amico spontaneo, forte, lungimirante.
Il massimo esponente dell’arte musiva in Giordania e in Siria. Professore di geografia biblica e biblista a Gerusalemme e a Roma; Direttore dello "Studium Biblicum Francescanum" della Custodia a Gerusalemme e dell’annesso Museo Archeologico, e soprattutto Direttore del “Monte Nebo” e di tutta l’aria archeologica di Giordania e Siria.
Esperto mondiale dell’arte archeologico-musiva del Regno Hascemita di Giordania.
Le sue scoperte sono state promosse dallo stesso re di Giordania e dalla Regina Noor di cui godeva l'amicizia e la stima.
Il convento della Basilica bizantina del Nebo (IV secolo, con mosaici del VI secolo), teatro per quaranta anni della sua attività, accoglie oggi e per sempre le sue spoglie; riposa in quella terra che celebra il Memoriale di Mosè ("Deuteronomio, 34 1-5") e dalla cui cima c’è una vista mozza fiato sulla “Terra Promessa”.
L’altopiano del Khirbat al-Mukhayyat è abitato da tribù cristiane sin dai tempi di Gesù e qui Abuna Piccirillo, con le sue scoperte archeologiche, ha dato una storia ed una conferma al messaggio evangelico e alla vita di Gesù.
Non ultimo il luogo originale del Battesimo di Cristo e la vita della cristianità nei primi secoli.
Tra le tante visite in Sicilia si era recato anche a Modica il 23 febbraio 2006 in occasione del convegno, al Teatro Garibaldi, sull’arte dei mosaici nel Mediterraneo.
Mi aveva detto da Gerusalemme: “Sono riuscito a conciliare la venuta a Modica memore dei tuoi versi sul libro del Nebo”, poi in un tono asciutto e pensieroso come suo solito, “…le nostre città del meridione sono da amare e basta”.
Quante cose ha inteso dire con questo messaggio, ne avevamo parlato molte volte.
Da Amman e da Gerusalemme gli sono stato a fianco a partire dal 1992 e sul campo seguivo i programmi e i progetti che portava per il mondo. Emanuele Minardo