giovedì 31 maggio 2018

Enzo Heffler ci racconta la sua Massoneria e il suo Rito di York. Nota introduttiva di Tiziano Busca



La Massoneria è palestra etica, il luogo di incontro di ‘fratelli’ che si vogliono bene, tutti impegnati a costruire il Tempio della condivisione, fatto di affetti, di confidenze, di paure, è un Tempio di pietra viva, un Tempio vivente, fatto di anima, non c’è la freddezza della pietra, ma la robustezza di una cosa che dura. Ecco in che senso la Massoneria la devi vivere, e allora sì che la puoi raccontare, è l’emozione di indossare per la prima volta i guanti, è il grembiulino che ti stringi per la prima volta in vita. La Massoneria è fatta degli errori che farai, delle delusioni che avrai quando tutto ti sembrerà inutile. Ma lei sarà sempre lì, e quando le nuvole saranno passate la troverai più vera, più presente, più bella. L'autore ci invita nel suo vissuto, all'interno del Rito più antico e diffuso nel mondo, lì dove è possibile ascoltare la Verità iniziatica della muratoria senza contaminazioni e corruzioni.

mercoledì 30 maggio 2018

Ivan Mosca torna in libreria



Negli anni '80 Ivan Mosca presiede un corso di studi esoterici che vede la partecipazione di molti fratelli, per quella occasione redige una scaletta di lavoro che racchiude tutto l'essenziale del suo sentire intorno all'istituzione massonica e a quello che si può intendere per magia e alchimia; ne viene fuori una pubblicazione agile e snella che ripercorre tutto il sapere iniziatico. Una base dalla quale partire per avere una chiara mappa del mondo esoterico..

martedì 29 maggio 2018

Alessandro Manzoni e la natura dei popoli



« Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile. »
A. Manzoni, “I Promessi sposi” (1827).

lunedì 28 maggio 2018

Tiziano Busca: «Abbassiamo i toni. Abbiamo bisogno di confronto non di risse»

Tiziano Busca

«In queste ore ci stiamo scoprendo tutti giuristi, costituzionalisti e ci stiamo schierando dalla parte che crediamo giusta. La sensazione però è che siano tutte sbagliate, perché sbagliati sono i modi, i toni, l’interpretazione. Questo clima d’odio non fa bene a nessuno e non porta da nessuna parte. Abbiamo avuto una campagna elettorale cattiva, dove è uscito il peggio della nostra cultura, dove i programmi sono restati dietro e abbiamo messo in vetrina l’insulto, l’offesa, la provocazione. Abbiamo scoperto che il dossieraggio e la demolizione dell’avversario sono più importanti della discussione pacifica e costruttiva. Bisogna cambiare molto, ma soprattutto bisogna capire che non siamo né allo stadio né al mercato, che ci sono parole e analisi giuste e adatte e c’è chi avvelena i pozzi. Stiamoci attenti. Perché poi finisce che acqua fresca da bere non ce ne rimanga più...».
Sono parole del Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale - Rito di York Tiziano Busca.

«Piazza Dalmazia», il reading di Margò Volo



Venerdì 29 giugno alle 16.30 a Milano, nella sala conferenze del GOI, si svolgerà il reading «Piazza Dalmazia» di Margò Volo, dall'omonimo libro di Mauro Cascio. Un appuntamento organizzato dal Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale e dallo York Lombardia, un'anteprima della mise-en-espace al Teatro Avirex Tertulliano, sabato 29 settembre alle 20.30.

Margò Volo, diplomata al Piccolo di Milano, è nota al grande pubblico di Rai e Mediaset e ha lavorato con Iacchetti, Luca e Paolo e Gene Gnocchi.

Compra il libro

In libreria due nuovi classici di Cabala

Rab Methibtha – Il Capo dell’Accademia. l’Accademia celeste è una specie di spazio sospeso tra il mondo dei vivi e il mondo a venire, i pericoli, per apprendere i segreti cabalistici, non mancano. Guardiani sospettosi ne custodiscono l’accesso e possono essere abboniti soltanto presentando loro dei lasciapassare, per altro (cosa curiosa) forniti dagli stessi guardiani: due rose, il profumo di queste rose, una mela o la sua fragranza.
Midraš ha-Ne’lam – Midraš Occulto presenta alcuni frammenti di trattati sconosciuti che si trovano soltanto in questo lavoro e che sembrano, per alcuni aspetti, più interessanti di altri presenti nello stesso Zohar. Il trattatello contiene commenti assai brevi, sull’esempio del Midraš classico, ad integrare alcune prescrizioni comprese nei versetti della Torah; ed è considerato una specie di commentario occulto su alcune sezioni del Pentateuco, di Genesi e dell’Esodo.

Sava de-Mishpatim – Il Discorso del Vecchio È questa una delle sezioni più note, importanti e belle dell’intero Zohar. Brevemente non è altro che la tra- smigrazione delle anime separate dai corpi.
Yanuka – Il Giovane È la storia del figlio di Rabbi Hammuna, l’Anziano saggio, raccontata da Rabbi Yiṣḥaq e Rabbi Yehudah che viaggiando insieme, lo incontrarono nel villaggio di Sachnin, dove abitava con la madre, vedova di Rab Hammuna. È questo, un bambino prodigio, non tanto per la sua straordinaria conoscenza della Torah, sia rivelata sia esoterica, non soltanto per la sua meticolosa osservanza delle mitzvóh, ma soprattutto per le sue percezioni spirituali soprannaturali e i poteri che gli consentono, nientemeno, di formulare dei rimproveri ai due Rabbini. Raccontando a Rabbi Šim’on bar Yoha’y, il loro colloquio col giovine, questi ne annuncia la morte prematura, affermando che «ogni fiamma che si eleva troppo alta, dura poco», poiché se un giovine rivela spesso dei misteri, non può vivere a lungo, dal momento che Dio stesso desidera gradire l’odore di una tale persona.







mercoledì 23 maggio 2018

La parola differente. La differenza della parola



Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche. È ispirata a questo pensiero di Jean Paul Sartre la rassegna “Per Colloquia Aedificare”, organizzata anche quest’anno dalla loggia “Pitagora XXIX Agosto” con il titolo “La parola differente. La differenza della parola”. A inaugurare il ciclo di incontri, che si terrà come sempre nella casa massonica di Palmi alle ore 19, sarà il 25 maggio il Grande Oratore Claudio Bonvecchio.

martedì 22 maggio 2018

La Massoneria a lutto per Mario Sacconi

Fu l'ultimo copritore esterno a chiudere la sede di Palazzo Giustiniani. Mario Sicconi è quindi stato il punto di riferimento, con il suo sorriso, la sua disponibilità, la sua calma, per un'intera generazione di fratelli romani che, a via Penta, con lui sono cresciuti. Un abbraccio sincero per la sua scomparsa alla famiglia dal Sommo Sacerdote, dalla Giunta del Rito di York e dalla redazione del nostro Blog.

lunedì 21 maggio 2018

La discriminazione della Massoneria nel Contratto di Governo. La difesa di Vittorio Sgarbi a Matrix



Libera Loggia in Libero Stato. Il Contratto di Governo viola diritti non negoziabili


di Aldo Alessandro Mola

Il “Contratto per il governo del cambiamento” sottoscritto da Luigi Di Maio e Matteo Salvini per conto di M5S e Lega è grezzo. Dopo la limatura verrà proposto al “voto” dei pentastellati e dei leghisti. In corso d'opera va notato che esso contiene punti molto discutibili e propositi del tutto contrastanti con la Costituzione vigente. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, custode della Carta e delle libertà dei cittadini, non mancherà di rilevarlo e di farlo rilevare.
Secondo il punto 5 del titolo I del “Contratto” (codice etico dei membri del Governo), “non possono entrare a far parte del governo soggetti (sic!) che appartengano alla massoneria”. E perché mai? Nessuna spiegazione.
Agli autori di tale clausola va ricordato che l’art. 18 della Costituzione stabilisce che “i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale”. E che la Massoneria non è in alcun modo in contrasto con le leggi vigenti. Essa fu vietata dal fascismo nel 1925 e dal suo “derivato”, la Repubblica sociale italiana, nel 1943. Venne anche vietata dalla Terza Internazionale di Lenin, condivisa da Togliatti e dal PCI. Non sono precedenti encomiabili. Essa è anche combattuta dal fondamentalismo islamico e, in certi paesi, da integralisti clericali, le cui opinioni sulla scomunica dei massoni, però, non hanno alcun valore agli effetti civili.
Ed è questo il punto: in Italia nessuna legge vieta a cittadini di aderire a logge massoniche italiane o straniere. Le associazioni private sono libere di decidere chi ammettere e chi rifiutare. Ma nessuna associazione ha diritto di limitare le libertà dei cittadini. Tanto meno i partiti, la cui funzione è “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” (art. 49 Cost.). Vietare l'accesso a cariche pubbliche sulla base di pregiudizi infondati e ingiustificati è manifestamente anticostituzionale. Ed è anche profondamente illiberale. È inconcepibile che la proposta venga avanzata da due partiti presenti in Parlamento, nel silenzio supino dei propri membri. Il “Contratto” Di Maio-Salvini, così come è, comunque non rappresenta tanti elettori che nei collegi uninominali hanno votato candidati iscritti alla Lega ma non si riconoscono in un programma liberticida come quello enunciato dal “Contratto”.
Tutto può essere oggetto di trattative, tranne diritti di libertà civili non negoziabili, garantiti dall'articolo 2 della Carta Costituzionale.

Contratto di Governo Lega - 5 Stelle. L'ennesima, odiosa, discriminazione

Vignetta di Almerindo Duranti

Secondo la Giunta del Grande Oriente d'Italia, "questa odiosa discriminazione non solo reca offesa alla storia d'Italia, al cui farsi come Nazione e al cui progresso civile i Massoni da Garibaldi a Carducci, da Mameli a Crispi, da Fermi a Ruini, a Quasimodo, hanno dato un contributo fondamentale; ma procura anche inquietudine nell'opinione pubblica di tutte le grandi Democrazie Occidentali, dagli Stati Uniti all'Inghilterra, alla Francia, nelle quali l'appartenenza alla Massoneria è sinonimo di attaccamento patriottico e lealismo costituzionale". "Ricordiamo a tutti i Deputati e Senatori neoeletti e in modo particolare ai leader ed ai Parlamentari delle due formazioni che si candidano a reggere le sorti della nostra Nazione che essi - sottolinea la Giunta - devono rappresentare tutti i cittadini e li invitiamo a ri-leggere qualche utile pagina di storia partendo dal Risorgimento e finendo all'Istituzione della Repubblica Italiana". "I Liberi Muratori del Grande Oriente d'Italia - conclude la Giunta nella nota - chiedono al Capo dello Stato, garante di tutti gli italiani, che vigili perché la Costituzione sia applicata nella sua interezza e senza discriminazioni"..

venerdì 18 maggio 2018

Tiziano Busca: «Chi alimenta la rabbia ha sempre torto»


di Tiziano Busca*

«Viviamo in una società dominata dalle frustrazioni. La sensazione prevalente è quella di trovarsi in un ambiente in cui ci si sente esclusi, ci si sente insicuri, si ha paura. Si accumula così la frustrazione, che poi diventa rabbia. E la rabbia a cosa porta? Porta alla voglia di spaccare tutto. Il nostro tempo non è violento, è distruttivo». Sono parole di Vittorino Andreoli che mi hanno fatto riflettere in queste ore di disagio ed incertezza crescente, in cui gli italiani riscoprono il peggio della loro storia.
Ha ragione Andreoli, la società è in crisi e la soluzione è quella che ci racconta del suo «Silenzio delle pietre», il segreto è scomparire, proteggersi dal baccano, dove le chiacchiere non lo raggiungono ancora. C’è aria di guerra ovunque, dobbiamo abbassare i toni, dobbiamo ritrovare il nostro silenzio, dobbiamo vincere la solitudine e la paura. Solo così la preveniamo la rabbia, la reazione.
È nella condivisione e nell’ amore con l’altro che troviamo nostro guadagnato silenzio. È uno spazio unico, non è qualcosa su cui si possa intervenire dopo. La reazione è qualcosa che non devi far nascere.
In questo vortice irrazionale che agita spettri e sciagure ovunque è finita da mesi la Massoneria. I Massoni  e la Massoneria sono  oggetto di un odio e di un pregiudizio, cieco, sconsiderato, immotivato è antistorico figlio della superficialità e della ignoranza. Non puoi ragionare quando domina l’assurdo. Che fare allora! Devi fare in modo di calmare gli animi affinché l’assurdo non accada. E non dobbiamo perdere tempo, perché le conseguenze che vincano i poteri della discriminazione e della reazione politica e finanziaria e sociale  possono essere devastanti, per l’UOMO. Disabituati come siamo alla riflessione ed alla testimonianza dei valori fondanti dei consorzi sociali di libertà, tolleranza e fraternità vince nel mondo profano il sensazionalismo e la rabbia degli ultimi a cui debbono darsi non solo risposte ma progetti di dignità di lavoro di liberazione. Si sta riconsolidando un fronte in cui per i “Pieni di Rabbia” l’Illuminismo è un retaggio
ingombrante e un convivio culturale di cui è bene fare a meno.
Ha ragione Andreoli: siamo tornati alle pulsioni, all’egoismo, alla materia. I massoni, ma non solo loro, trovino di nuovo la via della parola al Paese, trovino la voce di un progetto di Risorgimento Civile, guardino nella dimensione di una Europa di popoli e non di banchieri, ritrovino lo spirito ribelle della denuncia di ingiustizie e delle discriminazioni parlino di lavoro equità dignità e merito dell’uomo come una Istituzione di valore Universale deve testimoniare nel tempo ed oltre il tempo. La Massoneria non è un prodotto a scadenza. Ciò che scade è il mercato che sovrasta con i suoi poteri La Sapienza della Umanità. Il sapere dell’iniziato che si oppone al potere non è il gridare ma il lavoro costante e rispettoso di una  testimonianza silenziosa. Una espressione che può essere lacerante nei confronti di coloro che rompono il senso della conoscenza e della solidarietà e che ha il suo senso profondo nella Parola del Maestro.
Ritroviamo il silenzio, ritroviamo il Tempio dell’Uomo, la sua intimità di Maestro e, con la calma, con la serenità, con i toni giusti, allora si potrà ragionare.

* Sommo Sacerdote del Rito di York - Massoneria Universale

giovedì 17 maggio 2018

Massoneria e Cabala, sorelle siamesi


Federico Pignatelli

Cabala e Massoneria: due sorelle siamesi. Federico Pignatelli a Ravenna per testimoniare ancora una volta come il tessuto connettivo della Massoneria sia costituito da uomini in ogni grado 'affamati di conoscenza'. Ecco perché il Rito di York nei mesi scorsi ha inteso programmare una serie di approfondimenti di studio, a partire da quella sorta di antipasto che fu l'incontro in Garfagnana per proseguire con gli appuntamenti di Milano, Roma, Benevento, Novara, Trieste.

L'identità ebraica in Kafka. Presentazione del libro di Giovanna Canzano con Irene Kajon e Riccardo Di Segni



Governo nuovo, pregiudizio vecchio. Nel 'contratto' il divieto per i massoni


mercoledì 16 maggio 2018

Massoneria e Illuminismo radicale. Tullio Gregory recensisce Borghero sul Sole 24 Ore


Roberto Assagioli e la Massoneria



Il giorno 17 maggio 2018, alle ore 17,30, presso la Casa massonica di Perugia, Corso Cavour 97, si terrà il seminario riguardante la figura di Roberto Assagioli, con particolare riferimento alla Psicosintesi, definita dall'Assargioli stesso "un metodo di auto-formazione e realizzazione psico-spirituale per tutti coloro che non vogliono accettare di restare schiavi dei loro fantasmi interiori e degli influssi esterni, di subire passivamente il gioco delle forze psicologiche che si svolge in loro, ma vogliono diventare padroni del proprio regno interiore".

Il seminario, aperto anche al pubblico, che ha come obiettivo l'illustrazione di metodologie adottate per favorire la ricerca interiore e di offrire, in particolare, un ulteriore spunto di riflessione correlato al nostro lavoro iniziatico, sarà tenuto dalla dr.ssa Marina Turli, esperta e formatrice dell'Istituto di Psicosintesi.

Al lavoro di Assagioli si era anche ispirato Francesco Brunelli per la metodica descritta nel suo «Principi e metodi di Massoneria operativa».

La donna albero dell'ospedale degli incurabili



Ne “La pioggia del pineto” i due amanti cantati da D’Annunzio si fondono così tanto con la natura che li circonda da diventare essi stessi figure arboree: ovviamente era una metafora volta a mostrare come l’uomo possa fondersi col tutto aprendo la sua percezione. Meno poetica e molto più drammatica è stata la metamorfosi della donna albero che nel 1752 scosse tutta Napoli.

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lunedì 14 maggio 2018

Tiziano Busca: «L’uomo esiste nella Verità. E nella libertà di poterla esprimere»

di Tiziano Busca*



La libertà oltre la libertà. Dove deve andare e dove è giusto che si fermi. Il nocciolo problematico è tutto qui. E per chi opera nel mondo della comunicazione il problema è doppio. Dove si ferma la libertà del dire? Torna prepotentemente di attualità un pamphlet di Raoul Vaneigem. Dell'autore basta dire questo: che ha fatto il Maggio francese e che è il papà di una cosa poco conosciuta e molto interessante che si chiama Situazionismo. Il libretto in questione ha già tutto nel titolo «Niente è sacro, tutto si può dire». Nessuna idea è inaccettabile, nemmeno la più aberrante, nemmeno la più odiosa. «Non esiste un uso buono o cattivo della libertà di espressione, esiste soltanto un uso insufficiente di essa». Niente si sottrae. «La libertà d'espressione non deve essere messa al servizio della difesa dell'umano: essa appartiene, in quanto libertà, alla libertà dell'umano. Non è soltanto ciò che desta la coscienza e il portavoce del suo risveglio: è il linguaggio restituito al vivente, quello che esprime il modo in cui viviamo il mondo e lo stile con cui intendiamo viverlo. La libertà d'espressione ridà vita al linguaggio, al contrario dell'economia che ne fa una lingua morta, rinsecchita, composta di vocaboli intercambiabili, oggetti di scambio e non elemento soggettivo e intersoggettivo, nato dalla magia, dall'incanto, dalla poesia. Infatti è della natura del linguaggio il radicarsi nella vita, in quanto esperienza fondamentale dell'esistenza quotidiana, che diversifica gli esseri e le cose, che li allontana e li avvicina ma, costituendo la loro sostanza comune, non li separa mai.
Nessuna verità, religiosa, filosofica, politica, scientifica, merita che ci si prostri di fronte ad essa. «Nella fantasia più sbrigliata, nella menzogna più sfrontata c'è una scintilla di vita che può ravvivare tutti i fuochi del possibile. Il fiorire dell'eccentricità sta a ricordare che il centro della vita è ovunque e si schiude su una varietà infinita di scelte». Del resto una verità imposta con la forza è una verità che si corrompe.
La libertà del dire, insomma, non ha limiti: non c'è segreto istruttorio che tenga, né segreto di Stato. E le calunnie, le prese in giro, le diffamazioni non bastano a legittimare la censura. Né la pornografia. «La vera oscenità sta nell'attrattiva del lucro, nel feticismo del denaro che, impossessandosi della bellezza o del suo oltraggio, ne fa una merce, un oggetto redditizio, una banalità sottoposta alla domanda e all'offerta. Condannare la brutalità dei comportamenti e il disprezzo della donna, spesso presenti nella produzione pornografica, ha senso soltanto in una messa in discussione globale di quello spirito di predazione, di competizione, di esaltazione della furbizia e della forza che continua a predominare».

* Sommo sacerdote del Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale - Rito di York in Italia

Esser felici non è solo roba da bambini



Un'antologia curata da Paola Giovetti che raccoglie spunti e consigli che ci possono aiutare a essere felici. Brani scritti da personaggi della cultura, dell’arte, della scienza, della società che hanno lasciato la loro personale testimonianza sulla felicità e su come raggiungerla. E ce ne sono tanti perché tutti, da sempre, perseguono quest’obiettivo: filosofi antichi e contemporanei, storici, santi, scrittori, pedagogisti, eroi, artisti, giovani, vecchi, uomini, donne. 

Severino versus Penrose



Si è svolto a Milano, al Centro Congresi della Fondazione Cariplo, un incontro con Severino e Penrose, «Una discussione sulle criticità dell’Artificial Intelligence. Un dibattito, fra scienza e filosofia. Il confronto tra un eminente fisico e matematico, sir Roger Penrose, e uno dei massimi filosofi teoretici del nostro tempo, Emanuele Severino».

Per sir Roger Penrose, professore emerito all’Istituto di matematica dell’Università di Oxford,alla base della coscienza vi sarebbero fenomeni non algoritmici di natura quantistica. La natura della coscienza non sarebbe dunque un sottoprodotto di processi di elaborazione dell’informazione ricevuta, riproducibili da computer e replicabili dall’intelligenza artificiale, ma una specificità propria del cervello umano.

Dopo aver sostenuto questa tesi in uno dei suoi libri più noti, La mente nuova dell’imperatore (1989), Penrose ha avanzato un’ipotesi innovativa e discussa: la coscienza si genererebbe da fluttuazioni quantistiche nelle strutture infracellulari interne ai neuroni (Teoria Orch-Or di Penrose e Hameroff). Se i computer portano a termine dei compiti loro assegnati attraverso logiche algoritmiche, la mente naturale “ragiona” diversamente, con logiche non riproducibili su una macchina.

Nella visione di Roger Penrose esisterebbero dunque differenze incolmabili fra Human Intelligencee Artificial Intelligence. Differenze che imporrebbero di ripensare il modello della mente che fa da sfondo alle riflessioni sull’AI.

Le tensioni nel rapporto fra mente, coscienza e tempo sono da molti anni al centro anche della riflessione di Emanuele Severino, professore emerito di filosofia teoretica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Accademico dei Lincei.

La concezione di mente e coscienza come “cose” che “divengono” nel tempo costituisce senza dubbio nella prospettiva severiniana una delle più inquietanti manifestazioni del nichilismo che avvolge il pensiero dell’Occidente fin dalle sue origini. Eppure, l’approccio riduzionista a tali concetti, oggi divenuto addirittura senso comune, rimane alla base di molti programmi di ricerca, in primis quello della cosiddetta Intelligenza Artificiale forte.

Un simile approccio, lungi dunque dall’apparire “ovvio”, potrebbe occultare fondamentali questioni teoretiche, prima ancora che etiche lasciandole irrimediabilmente inesplorate, e producendo quindi distorsioni di incomparabile portata. Anche nel mondo dell’innovazione dell’AI umanisticamente orientata.

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giovedì 10 maggio 2018

Terra Masonica, il film documentario sulla Massoneria attuale nel mondo



Cos’è oggi la Massoneria? Chi sono i Massoni e cosa fanno? Queste semplici domande non sono mai state trattate da una prospettiva così globale. Globale perché intesa in tutto il mondo. “Terra Masonica. Un giro del mondo in 80 Logge” è il film documentario scritto e diretto da Tristan Boulard che testimonia questa realtà in un tour mondiale in 80 logge e che illustra le somiglianze e le differenze tra le logge nei cinque continenti. Boulard, di nazionalità belga, massone, è regista, fotografo e creatore di documentari scientifici e storici, incluso il film del 2007 “The Scottish Key”.

Il film “Terra Masonica” sarà trasmesso sabato 19 maggio nel nuovo incontro organizzato dal Collegio Circoscrizionale di Piemonte-Valle d’Aosta del Grande Oriente d’Italia nell’ambito dei suoi incontri culturali mensili aperti a tutti. L’appuntamento è a Torino nella sala conferenze della Galleria d’Arte Moderna (Corso Galileo Ferraris 30) dalle ore 16 e 30 con la registrazione dei partecipanti. La proiezione, della durata di 2 ore,  inizierà alle ore 17 e 30 e per intervenire è necessaria la prenotazione. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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Il parlamento delle Baleari riconosce per legge alle logge massoniche la condizione di vittime del Franchismo



Il parlamento delle Isole Baleari (arcipelago del Mediterraneo, che costituisce una comunità autonoma della Spagna, composta da una sola provincia il cui capoluogo è Palma de Maiorca ) il 13 aprile ha approvato la legge  2/2018   che riconosce alle logge massoniche la condizione di vittime della Guerra Civile e della repressione franchista e dichiara la “nullità a pieno diritto” di tutte le sentenze e risoluzioni delle cause istruite dal Tribunale speciale della Repressione della Massoneria e del Comunismo. Lo riferisce El Oriente, newsletter della Gran Logia de España – Grande Oriente Español, nel suo ultimo numero.

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mercoledì 9 maggio 2018

Il Sacrificio nella Gnosi

di Filippo Goti



Un tema sicuramente ricorrente nelle varie scuole gnostiche, sia di tradizione occidentale che di tradizione orientale, è quello del sacrificio.
Questo tema narrativo è centrale in numerose tradizioni religiose e mitologiche, e rappresenta il momento culminante attraverso cui un’incarnazione del divino si sottopone a terribili, per quanto umani e naturali, supplizi onde ristabilire un equilibrio fra l’Ente e l’Uomo o all’interno della Creazione.
Sarebbe sbagliato credere che tale nucleo mitologico appartenga solamente al perimetro cristiano, in quanto lo riscontriamo, ad esempio, nella tradizione nordica con Odino, il quale compie ben due sacrifici distinti.
Il primo quando Odino si “inizia”, divenendo il primo Maestro delle Rune, offrendosi in sacrificio a se stesso:

« Lo so io, fui appeso al tronco sferzato dal vento per nove intere notti, ferito di lancia e consegnato a Odino, io stesso a me stesso, su quell'albero che nessuno sa dove dalle radici s'innalzi. »
(Edda poetica - Hávamál - Il Discorso di Hár CXXXVIII)

Il secondo sacrificio di Odino avverrà alla fine dei tempi, in un’epica e conclusiva battaglia contro le forze del caos; durante l’avvento del Ragnarǫk Odino morirà, inghiottito dal terribile e famelico lupo Fenrir. Successivamente verrà vendicato da Víðarr che divaricherà le fauci del lupo, causandone la morte, dopo avergli schiacciato la gola con un piede.

Ancora possiamo citare il sacrificio del toro da parte di Mitra a Dioniso, divorato dai titani gelosi ed infuriati verso Zeus e  molteplici altri esempi.

Nello gnosticismo il sacrificio assume forma e connotazione particolare; esso è l’espediente attraverso cui il Protogenitore, per mezzo di uno dei suoi eoni/figli, disperde all’interno della creazione demiurgica elementi spirituali in genere rappresentati da gocce o raggi di luce. Tale atto ha come fine quello di disgregare dall’interno il costrutto ilico e psichico arcontico, che è nei fatti una complessa prigione realizzata per intrappolare  l’elemento spirituale.

Tale immaginario narrativo trova massima espressione nei sistemi gnostici orientali, dove grazie ad una sublime ed arabescata poetica, il sacrificio del divino è raccolto all’interno di un’epica battaglia fra i figli del Dio della Luce e i figli delle Tenebre.

«Come i Figli delle Tenebre li ebbero divorati, i cinque Dei Luminosi [i figli dell’Uomo Primordiale, e la sostanza di tutte le anime disperse in seguito nel mondo] vennero privati di intelletto e per mezzo del veleno dei Figli delle Tenebre divennero simili ad un uomo che è stato morso da un cane arrabbiato o da un serpente» (teogonia manichea)

Questa vittoria da parte delle Tenebre, per quanto eclatante e atroce nella sua efferatezza, è limitata nel tempo: se è pur vero che i figli della luce sono privati della memoria di ciò che erano, e si ritrovano prigionieri ed errabondi nel cosmo, è altrettanto vero che ciò innesca un meccanismo attraverso cui, lentamente ma inesorabilmente, saranno i figli delle Tenebre ad essere avvelenati da questo loro pasto.

In ambito barbelognostico il tema del sacrificio si unisce a quello dell’inversione, espediente attraverso cui i maestri gnostici rileggevano e commentavano i passi della Torah, elevando a paladini della gnosi quelle figure che si erano ribellate al volere del Dio Tetragrammatico.

Interessante a tale proposito è la rilettura dell’apostolo Giuda.
Sappiamo come, nella tradizione religiosa cattolica, questo personaggio viene considerato il traditore di Gesù, il discepolo che consegna al Sinedrio e ai Romani il Messia.
Tale tradimento sarebbe determinato dal momento in cui Giuda si rende conto che Gesù non ha interesse a ristabilire l’indipendenza di Israele da Roma, infrangendo quella visione di capopopolo che gli era stata attribuita; a tale chiave di lettura, che ha risvolti psicologici e storici profondi, se ne contrappone un’altra diametralmente opposta, la quale, così come del resto risulta raccolta in numerose scuole cristiane esoteriche, vede in Giuda colui che “tradisce” per permettere il coronamento della missione spirituale del Cristo.
Così come tramandato in molte scuole gnostiche e negli insegnamenti di alcune strutture neognostiche, è tramite Giuda che si compie la missione di sacrificio di Gesù, la quale è frutto dello stesso sacrificio di Giuda che consapevolmente finge di tradire il suo Maestro.
Nella speculazione gnostica dobbiamo ricordare che sussistono fra gli altri due elementi ricorrenti:
il primo elemento si può riassumere in “l’ingannare gli ingannatori”; questa è l’inclinazione morale e psicologica tipica dei barbelognostici, dei carpocraziani, ofiti e naasseni che mediate alcuni comportamenti sembrano apparentemente agevolare e sottomettersi al potere degli Arconti e dei loro servitori, mentre in realtà operano al fine di far trionfare la Vera Luce.
Giuda consegna Gesù ai suoi aguzzini, e così facendo sembra agevolare il loro disegno di rimuovere da questa terra, che è il loro regno, un pericolo per il potere da essi detenuto; in realtà, così agendo, permette a Gesù di sacrificarsi per gli Uomini.

Il Sacrificio, che significa sacro fare, è il secondo elemento ricorrente nella speculazione gnostica. Attraverso di esso, così come riscontriamo sia nella scuola siro-iranica che in quella alessandrina, l’Eone Cristo, nelle seconde, o il Figlio del Dio della Luce, nelle prime, disperde in questo mondo elementi di pneuma o conoscenza in grado di provocare la sovversione dell’Ordine costituito dagli Arconti.
In definitiva un doppio sacrificio.
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martedì 8 maggio 2018

Piergiorgio Odifreddi ospite della Massoneria



Piergiorgio Odifreddi ospite della Massoneria. A Casa Nathan, a Roma, il prossimo 24 maggio con Corrado Ocone (Fondazione Einaudi) e le conclusioni del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi. Ore 17.00.

Carlo Angela, il papà di Piero, il nonno di Alberto: il giusto delle nazioni e i suoi 45 anni di Massoneria



Carlo Angela e i suoi 45 anni di Massoneria. Del papà di Piero Angela, e nonno di Alberto, 'giusto delle nazioni si parlerà al Salone del Libro di Torino, domenica 13 alle 18:00 presso lo spazio della Tipheret (Pad. 4, Stand V01), non mancate!


La Massoneria apre le sue sedi



Cagliari, Palazzo Sanjust: la Massoneria apre le sue porte al pubblico. Come a Firenze, a Palazzo Alviti. O alla Galleria Umberto, a Napoli. A Roma Casa Nathan e Villa Il Vascello sono da anni 'case di vetro'. Un ottimo segnale per il motore dell'occidente quotidianamente svillaneggiato e calunniato dagli eredi dei totalitarismi che ha sempre combattuto.

lunedì 7 maggio 2018

Il Rito di York in Grande Assemblea. «Siamo qui per restare»

Il Sommo Sacerdote Tiziano Busca, tra Massimo Agostini e Guido Vitali, con il Gran Maestro del GOI Stefano Bisi

Si è svolta nella suggestiva cornice di Palazzo Caracciolo, a Napoli, la 54esima Grande Assemblea del Rito di York. Un momento importante per la vita del Rito, che ha significati amministrativi e di aggregazioni, ma che sullo sfondo conserva significati iniziatici. Nei primi anni dopo la costruzione del Secondo Tempio a Gerusalemme, Ezra era ritornato a Babilonia e cercava di riunire il popolo per far sì che si potesse interpretare tutti lo stesso spirito. Eretz Israel e Gerusalemme erano state ridotte in cenere da Nabucodonosor e fu da quelle ceneri che Ezra mise su una nuova comunità. Riunì 120 saggi più grandi del suo tempo. Questo gruppo, che riunì anche gli ultimi profeti, prese il nome di ‘Grande Assemblea’ (Knesseth ha-ghedolà). Il Kaplan ricorda che fu la Grande Assemblea a fissare il canone della Bibbia e a redigere l’Amidà, ancora oggi la preghiera più importante dell’ebreo ortodosso.


I lavori del Gran Capitolo, del Gran Concilio e della Gran Commenda hanno visto l'affluenza di centinaia di compagni e cavalieri da tutta Italia e da delegazioni dagli Stati Uniti, dal Gabon, dalla Francia, dal Portogallo, dalla Romania. Il Gran Concilio dei Massoni Criptici d'Italia ha anche un nuovo Gran Maestro. Il Sommo Sacerdote, nella sua allocuzione, ha fatto un po' il bilancio di questi anni, ricchi di successi, crescita e soddisfazioni in tutti i campi. Il Rito si consolida nei numeri, sono nati negli ultimi mesi nuovi capitoli un po' dovunque, arrivando a un numero record di compagnia a pie' di lista. Ma è soprattutto aumentata la qualità, sia nel ritrovato rigore rituale, che nella formazione esoterica, che negli ultimi anni si è arricchita di un recupero della tradizione alchemica e soprattutto cabalistica che era un po' mancato. Qualità di studio anche nelle attività esterne, con una quantità davvero importante di seminari di istruzione e approfondimento e convegni.

Enzo Heffler


La presenza della folta rappresentanza estera, e del Past Sommo Sacerdote Internazionale Ted Harrison dimostra di quanto il Rito di York italiano si sia mosso anche a livello internazionale, per conquistarsi il suo spazio e la sua dignità. Per far sì che la Massoneria torni a riappropriarsi del suo ruolo di formazione pedagogica e iniziatica, grazie alla sua millenaria eredità sapienziale, e pre-ideologica, come instancabile motore delle nostre democrazie in un momento storico così delicato come quello che stiamo vivendo. Un lavoro di squadra reso possibile anche dal lavoro del Gran Reggente Domenico Bilotta, del Gran Segretario Almerindo Duranti e del Gran Tesoriere Enzo Heffler.

Mauro Cascio tra Federico Pignatelli e Massimo Agostini

A Napoli erano presenti anche gli autori che più di altri si sono impegnati in questi anni nella diffusione del pensiero massonico, per Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno, presente con uno stand. Tiziano Busca è l'autore di uno dei testi più apprezzati, intitolato, significativamente, «Rito di York. Storia e Metastoria». Mauro Cascio, reduce dal successo di «Umberto Eco e la Massoneria» e da decine di curatele (de Maistre, Lopukhin, Willermoz, Saint-Martin, Pelagius, Oswald Wirth) sta proponendo il suo ultimo «Piazza Dalmazia». Federico Pignatelli, l'allievo diretto di Ivan Mosca, è il curatore di una importante edizione critica di pagine scelte dello Zohar, la 'Bibbia' della tradizione cabalistica: un'opera monumentale in più volumi. Massimo Agostini, avvincente conferenziere, si è da anni dedicato al 'femminile' e alle infinite declinazioni nelle varie tradizioni, inclusa quella ebraica. Nuccio Puglisi è un saggista a orientamento prevalentemente alchemico, mentre alla storia dello York è dedicato il recente lavoro di Joseph ben Canetti. Da segnalare anche il libro di vignette York realizzato da Almerindo Duranti.

Palazzo Caracciolo

Il palazzo Caracciolo di Santobuono fu eretto dai principi di Caracciolo di Santobuono nel 1584, sul luogo in cui precedentemente era situato un castello urbano, donato dal re Roberto d'Angiò a Landolfo Caracciolo nei primi decenni del XIV secolo. Oggi è una lussuosa struttura alberghiera con un piano nobile e un suggestivo cortile interno.

Tipheret al Salone Internazionale del Libro di Torino



Al Salone Internazionale del Libro, a Torino dal 10 al 14 maggio ci sarà anche Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno (Padiglione 4 Stand V01). Un'occasione per chi si fosse perso le ultime cose. A partire da «Piazza Dalmazia» di Mauro Cascio, le ultime fatiche editoriali di Massimo Agostini, Joseph ben Canetti, i testi fondamentali curati da Federico Pignatelli, Nuccio Puglisi, oltre al classico libro sul Rito di York di Tiziano Busca e l'ironia di Almerindo Duranti. Ma anche le riflessioni di de Maistre (con la prefazione di Alessandro Meluzzi), Willermoz, Lopukhin, Warrain, Saint-Martin, l'Anacrise di Pelagius e la Favola del Serpente Verde di Goethe commentata da Oswald Wirth.
Tipheret si conferma ormai editore leader degli studi sulla Massoneria, sul Martinismo e, più in generale, sulla Tradizione occidentale.

giovedì 3 maggio 2018

L'anima secondo Adin Steinsaltz



Cos’è l’anima? Come si manifesta? Com’è possibile sentire la sua flebile voce? Cosa le accade dopo la morte? Come influenza la nostra vita? E perché è importante compiere uno sforzo per prestarle ascolto? Lo scopo di questo libro è quello di evidenziarne natura e manifestazioni per stimolare riflessioni che conducano il lettore a un livello più alto, da cui sia possibile iniziare quel lungo e difficile cammino che impegna tutta la vita: essere in contatto con l’anima e averne cura. "L'anima" del rabbino Adin Steinsaltz è in libreria!

mercoledì 2 maggio 2018

Herder e l'educazione all'umanità



« Tutti quanti siamo uomini, e come tali rechiamo in noi il genere umano, ovvero al genere umano noi apparteniamo. [...] Umanità è il carattere della nostra specie; ma esso ci è innato solamente come predisposizione, e propriamente richiede di venir educato. Eppure è necessario ch'esso sia, nel mondo, la meta delle nostre aspirazioni, la somma delle nostre azioni, il nostro valore: non conosciamo infatti nessuna angelicità insita nell'uomo, e se il demone che ci governa non è un demone umano, allora noi diventiamo tormentatori degli uomini. L'elemento divino che c'è nel nostro genere è dunque l'educazione all'umanità. [...] Umanità è il patrimonio e il risultato di tutti gli sforzi umani, è per così dire l'arte della nostra specie. L'educazione all'umanità è un'opera che deve essere continuata incessantemente; altrimenti tutti noi, che si appartenga ai ceti superiori o a quelli inferiori, ripiombiamo nella rozza animalità, nella brutalità».

Johann Gottfried Herder, Lettere per il promuovimento dell'umanità, 1793.