venerdì 31 luglio 2015

Le Cattedrali della Costellazione della Vergine

di Valentina Marelli



Troppo spesso siamo abituati a pensare, ed una certa tradizione ci ha legittimati in questo pensiero, che i popoli che ci hanno preceduto avessero una conoscenza del mondo infinitesimale rispetto alla nostra, soprattutto rispetto all’universo ed alle leggi che lo regolano. Ci siamo convinti che lo scarso sviluppo tecnologico confermasse questa teoria soprattutto perché abbiamo usato il mondo in cui viviamo come metro di misura per esprimere giudizi di valore sulla storia.
Nel corso di questi mesi, nei quali abbiamo visitato luoghi dello spirito, ci siamo accorti che forse, nonostante i nostri viaggi nello spazio, le nostre sonde e navicelle, questa idea era grossolana ed errata, e che anzi abbiamo così tanto da imparare dai nostri predecessori. La costruzione di certi edifici, della categoria del sacro, non sarebbe stato possibile, nei termini in cui sono stati edificati, senza competenze e conoscenze che abbiamo bisogno di riscoprire.

Il problema di cui si diventa consci è che siamo noi a non avere più gli strumenti, anzi le chiavi di decifrazione, di quelle conoscenze di cui, attraverso mezzi sempre più tecnologici, stiamo disperatamente tentando di riappropriarci. La nostra cultura non ha fatto fondamentalmente passi enormi nel progresso conoscitivo, sta solo affinando capacità e mezzi che ci permettano di capire, e di metterci in pari, con coloro che ci hanno preceduto, e che nella pietra hanno lasciato scritto il loro sapere. Stiamo, attraverso la tecnologia, cercando di colmare un gap conoscitivo.

Un esempio di questo sono un gruppo di cattedrali edificate in Francia che vengono chiamate “le Cattedrali della Vergine” proprio perché la loro collocazione sulla superficie terrestre è esattamente la stessa delle stelle che in cielo formano tale costellazione; viene da pensare immediatamente ad Ermete Trismegisto ed alla sua Tavola Smeraldina nella quale si recita: “come è in altro così è in basso”.

Le prime cattedrali gotiche furono erette in Francia nel Medio Evo a partire dal 1130 circa, in un periodo di relativa prosperità e di pace. L'imponenza di queste strutture ed i molti enigmi che le cattedrali presentano hanno contribuito ad alimentare la letteratura leggendaria sulle gesta dei Cavalieri Templari, di ritorno dalla Terrasanta proprio in quegli anni. Si pensi ad esempio che oltre alla tecnica costruttiva assolutamente rivoluzionaria quello che non si riesce a capire è il motivo per cui, in paesini di poche anime numericamente parlando, fosse sorta l’esigenza di edifici di culto così volumetricamente spropositati, in grado di accogliere centinaia di fedeli. Oltre a questo c’è chi ci ha fatto notare che si pone un problema anche di committenza e di fondi necessarie alla costruzione di questi colossi. Chi le ha volute e perché? Chi le ha progettate e chi le ha finanziate, sono domande che a tutt’oggi non hanno una risposta esaustiva.
L'elenco di tutte le cattedrali gotiche francesi è lungo. Sono più di trenta e sono quasi tutte dedicate a Notre-Dame (cioè la nostra signora, cioè Maria) e Saint-Étienne. Uno dei motivi per cui si chiamano “della Vergine” è anche questo richiamo a “nostra signora” appunto perché intitolate ad una figura femminile; anche su questo punto ci sarebbe da parlare perché a quale figura femminile precisamente è tutto da vedere. Si è giocato moltissimo sul significato di Vergine come costellazione ed il concetto della Verginità della Madonna, la madre di Cristo, ma forse le cose sono un po’ più complicate di così.
All’interno di questo esteso gruppo ve ne sono alcune che come dicevamo tracciano sulla superficie terrestre la costellazione della Vergine ecco di quelle mi piacerebbe parlare perché sono quelle che ho visto l’anno scorso in un giro in Francia, ma anche  per ragionare insieme sul messaggio che custodiscono.
La costellazione della Vergine è una della costellazioni più antiche e più importanti anche se è formata da poche stelle abbastanza brillanti, compare a est in marzo, culmina il 10 maggio e scompare in settembre verso occidente. Da sempre la figura disegnata da queste stelle è quella di una donna alata che tiene nella mano sinistra una spiga di grano, la stella Spica appunto. Questa figura femminile governava il raccolto dell’orzo e del grano e a qualunque latitudine è possibile ritrovarla nelle culture agricole. L’espressione divina più alta era la Grande Madre, la Terra, il cui culto si è incarnato, a seconda delle epoche storiche, in Iside fino a Maria Maddalena. Come dicevamo poco fa quindi l’interesse per tale costellazione e i relativi edifici intitolati  a suo nome è probabile che non celebrassero tanto la Verginità di Maria ma la Madre Terra.
Non a caso infatti tutti questi edifici hanno delle caratteristiche comuni che confermano questa ipotesi: hanno tutte l’abside rivolto ad est cioè verso la Luce, vennero costruite su luoghi già considerati sacri al culto della “Grande Madre”, ritenuto il culto unitario più diffuso prima del Cristianesimo; molti di questi luoghi inoltre sono dei veri e propri nodi di correnti terrestri, ovvero punti in cui l'energia terrestre è molto forte (grandi allineamenti di megaliti), Hanno pianta a croce latina: la croce "è il geroglifico alchemico del crogiuolo", sostiene Fulcanelli, ed è nel crogiuolo che la materia prima necessaria per la Grande Opera alchemica muore, per poi rinascere trasformata in un qualcosa di più elevato.
Sono adornate da un gran numero di statue o bassorilievi raffiguranti figure altamente simboliche e simboli magici ed esoterici, che poco hanno a che vedere con la loro funzione di chiese cristiane ed hanno un particolare orientamento in modo che il fedele, entrando nell'edificio sacro, cammini verso l'Oriente, ovvero verso la Palestina, luogo di nascita del Cristianesimo. Ecco più che Chiese hanno le caratteristiche dei Templi. Ciascuna cattedrale è dotata di una cripta in cui secondo alcune tradizioni sarebbero nascosti degli oggetti sacri molto importanti. Ma le cripte sono legate ad un altro elemento molto misterioso: le "Vergini Nere", statue o bassorilievi, che raffigurano appunto la vergine Maria, con la particolarità della carnagione scura. È da sottolineare la relazione tra le statue di Iside, la divinità egizia corrispondente alla dea greca Gea ("la Terra"), che venivano custodite nei sotterranei dei templi egizi, con le Vergini Nere, anch'esse collegate al culto della Terra, diffuso in tutta l'Europa. Uno dei simboli maggiormente presente nelle cattedrali è il labirinto che sta ad indicare la via che l'uomo deve percorrere per conseguire l'iniziazione.
Luoghi di culto o templi iniziatici? Ma di preciso quali sono queste cattedrali: parliamo di quelle di Evreux, di Rouen, di Reims, di Amiens, di Bayeux, di Parigi, fino ad arrivare al trionfo della cattedrale di Chartres. L’anno scorso ho provato a girale tutte, purtroppo per motivi geografici ho dovuto abbandonare il progetto e quindi mi mancano quella di Evreux, di Rouen, di Bayeux, che mi riprometto di visitare in un prossimo viaggio, nell’attesa vediamo insieme quello che di interessante ho trovato nelle altre.