La notizia che ne da sul suo Blog Enrico Franceschini è di quelle che vanno appuntate perchè se dovesse capitare di passare per Londra, non si può mancare di andare a farvi quattro passi. E se qualcuno dovesse andarci fra non molto, ci invii qualche foto di questa segreta strada nel cuore di Londra (la red. del Blog).
Bè, proprio segreta non è.
Però è facile farsela sfuggire, perchè è piccola piccola, un vicolo stretto tra Charing Cross e St. Martin’s Lane, una breccia quasi invisibile che si apre tra le case, in mezzo al rumore, alle insegne luminose, al traffico di uno degli angoli più affollati e centrali di Londra, a due passi dai cinema, dai teatri, dai ristoranti del West End.
La strada di cui parlo si chiama “Cecil Court”.
Metto il nome tra virgolette perchè è anche il titolo di un libro, piccolo come la strada ma altrettanto speciale, scritto da due giornalisti italiani, Savero Paffumi e Maria Grazia Marino, pubblicato da una casa editrice anch’essa minuscola, la Vitamine Milano, in una collana chiamata “I libri dell’Arancia”. Il libro racconta la storia di questa piccola grande stradina. Una volta, a Londra, molte strade ospitavano soltanto un tipo di negozi: c’era la via dei fabbri, quella dei falegnami, quella degli orafi, e così via.
Cecil Court è rimasta tale.
E’ la via delle librerie.
Librerie piccole come la strada che le ospita.
Librerie lillipuziane.
Librerie indipendenti.
Librerie specializzate.
Dove si vendono libri antichi, manoscritti rari, mappe, stampe, libri di esoterismo, per esempio: a proposito, in quest’ultima, c’è quasi sempre un oracolo in carne ed ossa in vetrina, un distinto signore che per una modica cifra vi legge la mano, le carte, il futuro.
E c’è anche una libreria italiana, su Cecil Court, l’unica libreria italiana di Londra, diretta da un’italiana speciale come il suo nome, Ornella Tarantola, dove nei giorni scorsi è stato presentato dagli autori il loro libro ”Cecil Court”.
Una chicca da bibliofili, il libro.
E una strada da visitare, la prossima volta che passate da Londra.
Autore: Enrico Franceschini