La Massoneria è fatta di simboli. Vi ricorderete il primo libro della collana curata dal Capitolo di studi del Rito di York, il De Lantaarn, uscito qualche anno fa e che si intitolava proprio così: Una simbologia in movimento. Una simbologia che ha ereditato il cuore esoterico e ‘tradizionale’ dell’Occidente. «Il simbolo è la potenza visiva di chi lo guarda» dice il professor Ippolito Spadafora dell’Università di Pisa, autore de «Il mondo dei simboli», volume pubblicato da Ets e presentato qualche giorno fa a Palazzo Reale. «Il simbolo una sorta di mappa nautica dell’idea». E così Spadafora passa in rassegna il simbolismo massonico che prende in prestito gli strumenti di lavoro dal mestiere operativo, spiritualizzandoli e adottandoli, appunto, come simboli.
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