venerdì 17 luglio 2009

IL CINGHIALE NELL'ANTICHITÀ. ARCHEOLOGIA E MITO.

Castiglion Fiorentino (Ar), spazi espositivi Chiesa di San Filippo, 19 luglio - 18 ottobre 2009.Nelle civiltà del mondo antico, il cinghiale aveva un forte significato simbolico. Per i celti era un animale sacro, rappresentazione della forza divina allo stato selvaggio. In India la manifestazione della forza creatrice che pone fine al caos originale. Nelle culture mediterranee il cinghiale veniva identificato con la Morte, per il colore scuro e le abitudini notturne: ucciderlo significava sconfiggere l’Oltretomba. Nel mondo greco, fin da Omero, era il simbolo del coraggio virile, dell’indomabile ferocia e dell’audacia propria del guerriero. Per questo i Greci, come spiega lo storico Senofonte, consideravano la caccia al cinghiale un allenamento fondamentale per educare i giovani alla guerra. Gli Etruschi lo ritenevano a diretto contatto con le divinità infernali, lo cacciavano di notte o all’alba, con cani feroci e sembra con pantere, al suono dei flauti. Per i Greci era il kapros, per i Latini il tuscus aper trasformatosi nell’italiano cinghiale, attraverso il volgare toscano cignale. Per leggere tutto l’articolo pubblicato su arezzonotizie.it Clikka qui.