giovedì 16 luglio 2020

Massoneria e Cabala. La lamed

di Luca Delli Santi



La lettera Lamed è l’unica dell’alfabeto ebraico la cui parte superiore sovrasta tutte le altre consonanti nelle parole in cui viene scritta, nella parola cabala svolge il ruolo di contrappunto alla Qof, che si allunga verso il basso, mentre Lamed si staglia verso l’alto, così le due lettere insieme danno armonia alla parola, consentendo a chi la legge di apprezzare già visivamente il suo significato di “parallelo”, connessione fra l’alto ed il basso.
L’ideogramma proto-sinaitico richiamava un bastone ricurvo, il bastone del pastore, il significato più letterale della parola Lamed anticamente era pungolo, l’oggetto usato per spronare il bestiame. In senso figurato esprime la capacità di stimolare il desiderio di conoscere, l’essenza dell’attività di ogni buon insegnante.
La vibrazione di questa lettera è connessa con l’insegnamento, il guidare verso l’apprendimento e specularmente la capacità di apprendere.
La Lamed è l’ultima lettera della Torah e l’iniziale della parola Lev, il cuore, l’assimilazione degli insegnamenti più sacri richiede anche gli attributi del cuore: sentimento, immaginazione, creatività, sensibilità artistica.
Nel Tempio Massonico la vibrazione della Lamed guida ed ispira il lavoro del Maestro Venerabile che, posizionato ad Oriente, guida con la sua “scienza muratoria” i lavori dell’Officina. Si tratta di un ruolo fondamentale, gli operai dello spirito costruiscono il tempio interiore grazie al metodo, agli strumenti offerti dal rituale, che è governato dal M:.V:. , il cui delicato compito consiste appunto nel creare le condizioni affinché tutti possano esprimere al meglio il proprio potenziale.
La radice della parola Lamed è quella dell’ebraico lamad, guidare, condurre è l’energia a cui attinge chi conduce il lavoro degli altri Fratelli, a tutti i livelli, o del Maestro che istruisce i discepoli.
L’istruzione, l’apprendimento simboleggiato da questa lettera non è erudizione teorica bensì una conoscenza pratica ed operativa, la Lamed è la capacità di tradurre in concreto quanto si è imparato sul piano teorico, è l’insegnamento che si acquisisce solo con la pratica dei rituali, come si sa il segreto massonico può essere noto solo a chi vive il rito, mentre continuerebbe ad essere sconosciuto a chi vi assistesse senza prendervi parte o leggesse il rituale sui testi.
La ghematria di questa lettera vale trenta, come la Tribù di Giuda, una delle quattro citate nel Rito di Massone dell’Arco Reale, secondo la tradizione dava l’impulso a tutte le altre in marcia nel deserto durante l’Esodo, del resto era la tribù che esprimeva il Re di Israele. Questo impulso su un piano più generale è la forza che ogni singolo individuo trova per studiare e mettere in pratica quanto appreso, è il sentire la necessità di dedicare tutto il tempo possibile alla ricerca e al lavoro esoterico, affrontando con serenità la fatica, consci delle soddisfazioni che giungeranno.
Il valore pieno di Lamed è 74 ghematria anche della parola aad, eternità, ciò ci ricorda da dove proveniamo e dove siamo destinati a tornare.
Secondo lo Zohar la Lamed è la Torre che vola in aria, si tratta di un riferimento alla forte connotazione di questo glifo a rappresentare le aspirazioni di crescita e di miglioramento individuale, naturalmente vi è anche un “polo negativo” ovvero la tendenza ad astrarsi dalla realtà, ad essere prigionieri di una visione ideologica che impedisce l’incontro con gli altri, presupposto per qualsiasi autentico processo di ricerca interiore.
Altre scuole vedono nella forma della Lamed una Kaf posta sopra una Vav, la ghematria che ne deriva è 26, il valore del nome più sacro, il Tetragramma. In alcuni templi massonici esso è, opportunamente, posto all’interno del delta che sovrasta la cattedra del M:.V:., la luce dell’Oriente nel tempio massonico rappresenta la connessione con i più elevati livelli di consapevolezza, il compito del Venerabile consiste nel dirigere l’officina verso questa elevata fonte.