L'ultimo saluto di "Fratelli" e amici politici i fila a palazzo Sanjust. Silenzio, sobrietà e riservatezza.Tre ceri disposti attorno al feretro sulla base di un preciso rituale. E sotto un telo. A riprodurre una porzione del pavimento del tempio massonico. Un mosaico bianco e nero a simboleggiare i contrasti che caratterizzano la vita del corpo e quella dello spirito. Come luce e tenebre o errore e verità.
Anche la camera ardente allestita ieri nella Casa Massonica in piazza Indipendenza, sede cagliaritana del Goi, sintetizza fedelmente i tratti dell'esistenza terrena di Armandino Corona. Col sottofondo di un requiem, accanto ad una fotografia incorniciata e davanti agli stendardi delle logge ed un busto che lo ritraeva, giaceva ieri l'uomo più potente della Sardegna degli ultimi 50 anni. Per leggere tutto l'articolo Clikka quì.