lunedì 30 ottobre 2017

Vaccini sperimentali contro la tubercolosi

Francesco Pappalardo

Realizzare un modello computazionale in grado di verificare, testare e predire in silico il clinical trial di fase II di due vaccini sperimentali contro la tubercolosi. È l'ambizioso obiettivo del progetto "In Silico Trial for Tuberculosis Vaccine Development" (Strituvad), approvato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Horizon 2020 (azione "Research and Innovation Action").

Il progetto, che avrà la durata di 4 anni e mezzo, prevede la partecipazione di sette partner internazionali (provenienti da Italia, Spagna, Regno Unito, Olanda, Usa e India) tra cui l'Università di Catania, per il tramite del dipartimento di Scienze del Farmaco. Il coordinatore scientifico e responsabile unità progettuale per l'Università di Catania è il prof. Francesco Pappalardo, associato di Informatica.

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A 134 anni dalla morte di D'Alembert, tra l'Enciclopedia e la Massoneria



Centotrentaquattro anni fa moriva d'Alembert, cioè uno dei protagonisti dell'Illuminismo. Che, come tutti gli illuministi, aveva un genio versatile, il peso della conoscenza razionale possibile che si esercitava nell'enciclopedismo, un teorico della musica che era anche un brillante matematico: il teorema fondamentale dell'algebra è chiamato «teorema di d'Alembert-Gauss». Un filosofo che si interessò di lingue. E che, insieme alla crema culturale europea, fu anche massone.  Fu infatti iniziato nella Loggia le Nove Sorelle del Grande Oriente di Francia, di cui fece parte anche Voltaire. Nel clima oscurantista e anti-illuminista in cui si getta fango e discredito alla Massoneria per liste che non ci sono e che si vorrebbero (quelle che dimostrerebbero inequivocabili e organici rapporti con la malavita) è opportuno ogni tanto ricordare le lista che, per fortuna, ci sono. Quella dei tanti massoni che hanno contribuito a scrivere la storia del nostro Occidente. Spesso contro le tradizioni culturali che oggi si sono erette, e solo in Italia, a giudice.

Giordano Bruno Vs Clemente VII. La conferenza di Egidio Senatore



Giordano Bruno, una figura che nel mondo iniziatico e filosofico occidentale è diventano un punto di riferimento di cui è impossibile fare a meno. Un ermetista, che ha interpretato una visione del mondo antichissima, vecchia quanto l'uomo, 'perenne' cioè, dietro le quinte della storia apparente. E che, per il coraggio con cui ha lottato contro dogmatismi e totalitarismi, è diventato il simbolo del libero pensiero. A Campo de' Fiori, "là dove il rogo arse", ci ricorda il suo martirio la statua di Ettore Ferrari, già Gran Maestro della Massoneria dell'epoca. Per ricordare questa grande figura vi proponiamo la conferenza di Egidio Senatore, al Teatro della Fortuna di Fano, in occasione della rappresentazione teatrale «Giordano Bruno vs Clemente VII» a cura della compagnia "SpazioT Alghero" su testo del giornalista Gerardo Piccardo. L'Evento è stato organizzato dall'Accademia Vitruvio Fanum.

Il Rito di York e l’Ordine della Stella d’Oriente. Il maschile e il femminile nella via iniziatica occidentale


Il Motto Cabalistico Fatal con le cinque punte a designare cinque eroine bibliche



L’Ordine delle Stelle d’Oriente è uno dei più noti corpi rituali ‘paramassonici’ della galassia del Rito di York dedicato alle donne, strutturato in capitoli, con a capo una Worthy Matron e un Worthy Patron, che richiamano, nella forma e nel corredo simbolico, i capitoli ‘maschili’ dello York. Su questa fitta rete di rimandi e richiami reciproci ritorneremo, come ritorneremo sul perché è impensabile immaginare il lavoro delle Stelle d’Oriente senza considerare il corrispondente lavoro dell’Arco Reale, per non ritrovarsi con qualcosa di incompleto.
La figura femminile viene esaltata a tutto tondo nell’iniziazione all’unico grado, che in sé riassume cinque momenti archetipici della donna, a cui l’iniziata può dare corpo in tutto o in parte. Archetipi di ruoli che vengono presentati con cinque eroine bibliche, sulle cui pienezze cabalistiche avremo modo di ritornare.
Ada è la ‘figlia’. L’Antico Testamento (Giudici 10: 6-18; 11: 1-40) ci racconta di Ada che va incontro al padre felice, con quella spensieratezza tipica della gioventù. C’è un però. Jefte, il papà, è un eroico condottiero che per salvare i suoi dal terribile esercito di Ammon, aveva invocato Dio: «Se mi farai vincere, la prima persona che incontrerò tornando a casa sarà tua». Immaginiamoci come dovette sentirsi lui quando vide Ada farsi incontro felice di rivederlo.
Rut è la ‘vedova’ che incoraggiata dalla suocera si risposa con Boaz. Rut è il libro più breve della Bibbia e ci interessa perché proprio a Boaz è intitolata  una delle due colonne del Tempio di Re Salomone, con una serie di significazioni che quest’anno si cercherà di analizzare nei seminari del Rito di York. Rut partorirà un figlio, Oved, che sarà il padre di Iesse che a sua volta sarà il padre di Davide. È dalla ‘vedova’ che nascerà un giorno il Messia.
Ester è la ‘sposa’ ed è anche uno dei personaggi non solo più noti, ma anche più ricchi interiormente. Una enorme complessità psicologica che è anche effervescenza esoterica. Ester, dicevamo, è la ‘sposa’ di Assuero che ha salvato gli ebrei da Aman, il perfido consigliere del re che ha usato il sigillo imperiale per firmare un editto che ordinava lo sterminio del popolo eletto. L’ebrea Ester salverà il suo popolo presentandosi al suo sposo per pregarlo di ritirare l’editto. Ma nessuno, nemmeno la moglie, può presentarsi davanti al Re senza essere prima convocato. Assuero viene abbagliato dalla bellezza di Ester e asseconda le sue richieste. Gli eventi sono ancora oggi ricordati dalla tradizione ebraica con la festa di Purim.
Marta è la ‘sorella’. La troviamo nei vangeli, come sorella di Maria e di Lazzaro. Si sa comunemente che Gesù risuscita Lazzaro, ma è importante sottolineare che il miracolo avviene dopo la professione di fede della sorella: «Sì, Signore, io credo tu sia il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire al mondo» (Giovanni 11, 1-46).
Infine Eletta, che è ‘madre’. Ed è la madre per eccellenza, nelle epistole di Giovanni, perché è la comunità di cui tutti i membri sono i figli. Chi ha conosciuto la verità non vede la Signora Eletta e i suoi figli come una ‘cosa’ separata da loro. «La vedono invece unita a loro, che forma con loro una cosa sola, una sola realtà». L’Eletta cammina nella verità con i suoi figli, sono fedeli alla Parola, seguono lo Spirito Santo, lo Spirito di verità che sempre accompagna il cammino della Parola nella storia, lungo il corso dei secoli…
L’iniziata rivive a tutto tondo il passaggio da una dimensione profana ad una sacra, perfettamente parallelo al percorso degli iniziati nei capitoli, nei concili e nelle commende. Con inciso nel cuore il motto cabalistico F.A.T.A.L. (acrostico di Fairest Among Thousands, Altogether Lovely) su cui occorrerà ritornare.

Cresce a Viterbo il Rito di York



Una tornata scolpita nella memoria della storia del Rito quella dello scorso fine settimana a Viterbo. Sono stati infatti elevati al grado sublime di Maestro dell’Arco Reale ben 14 compagni. Il Rito di York cresce, grazie anche all’impegno del Sommo Sacerdote Tiziano Busca.

venerdì 27 ottobre 2017

Trilussa, massone per un soffio



145 anni fa nasceva Trilussa, uno dei poeti dialettali più noto della letteratura italiana. Molti uomini di cultura sono stati massoni, soprattutto nel cinquantennio d'oro della Massoneria italiana, a cavallo tra l'ottocento e il novecento. Chi non lo fu, restò comunque influenzato dai valori laici e liberali, e dalla ricerca iniziatica, via personale senza sette, senza guru, senza religioni dominanti a dire cosa fosse giusto e cosa sbagliato. Trilussa scrisse qualche verso sulla Massoneria, con la solita sua dissacrante ironia, fece anche domanda per farne parte ma morte lo colse. Non fece in tempo nemmeno a diventare senatore. Entrambe le vicende sono raccontate in questa sintetica biografia...

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giovedì 26 ottobre 2017

Piazza Dalmazia, da oggi in libreria il nuovo libro di Mauro Cascio



Ma valeva la pena scrivere un libro su Piazza Dalmazia? Sì, se la filosofia urbana sa condurci da qualche parte. Allora quello progettato nella fermata di un autobus, aspettando il 38, diventa il più entusiasmante dei viaggi. Pieno di quei significati che nemmeno speravamo più. La comprensione del nostro destino ci aspetta da oggi in libreria. Mauro Cascio per Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno.

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Il Tempio di Re Salomone. Un'analisi cabalistica del simbolismo del Rito di York. A Milano un incontro con Mauro Cascio


La Massoneria della Parola. Convegno del Rito di York Lazio con Massimo Agostini


mercoledì 25 ottobre 2017

Il demiurgo ovvero l'Anticristo



Con questo breve testo l’Autore ricollega il problema dell’Anticristo all’esistenza degli Arconti e del loro Capo, il Demiurgo. Il percorso è arduo, perché richiede che si affronti l’esistenza del mundus imaginalis, quella dimensione ulteriore rispetto alla nostra realtà di cui hanno parlato Henry Corbin e Gustav Jung, l’esistenza in esso di esseri buoni (che chiamiamo Angeli) e di esseri malvagi, gli Arconti appunto. L’Autore afferma l’attualità dell’Anticristo considerando lo stato della civiltà occidentale, estenuata nella sua creatività, dominata dal relativismo e dal nichilismo anche filosofico, priva ormai del senso del Sacro e conclude manifestando la propria fiducia nella vittoria del Bene, grazie agli uomini illuminati dalla Vera Luce. Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno.

martedì 24 ottobre 2017

La Porta del Mediterraneo: immigrazione ed integrazione. Un convegno della Massoneria



«La Porta del Mediterraneo: immigrazione ed integrazione». È il tema di un convegno organizzato il prossimo 18 novembre dal Grande Oriente d’Italia e dalle logge agrigentine all’Hotel Akrabello, con Pasquale Hamel, direttore della Società Siciliana di Storia Patria, Alessandro Cecchi Paone e Desirée Pangerc, docente universitaria di antropologia dello sviluppo. Le conclusioni saranno del GM Stefano Bisi.

«Umberto Eco e la Massoneria» al primo posto della classifica Best Seller Ibs



In attesa del nuovo libro di Mauro Cascio – «Piazza Dalmazia», un divertissement di filosofia urbana - il suo penultimo, «Umberto Eco e la Massoneria», uscito poco più di un anno fa, è al primo posto della classifica dei Best Seller Ibs, nella sua sezione (Società, politica e comunicazione).


Frequenta la Massoneria: per Papa Francesco non può fare l'ambasciatore



Città del Vaticano. Per diventare ambasciatori al di là del Tevere e ricevere il placet di Papa Francesco è meglio non avere nei, come per esempio essere gay, non avere troppi divorzi alle spalle, ma soprattutto occorre non fare parte di logge massoniche. Già, perchè altrimenti Papa Bergoglio non concede l'agreement al diplomatico del Paese richiedente. In passato ci sono registrati diversi casi di rifiuti legati soprattutto alla vita privata o familiare degli ambasciatori. Il caso della Francia di Hollande,  per esempio, quattro anni fa, fece scalpore. A Hollande arrivò l'invito a cambiare la nomina dell'ambasciatore designato perché quello che era stato individuato dall'Eliseo era apertamente omosessuale. Finora però non era mai emerso così platealmente per dei massoni.

Giarrusso, la commissione antimafia e l'incidente diplomatico con Malta



Il senatore Giarrusso, un "5 Stelle di quelli un po’ da stereotipo, tutto urla e complottismo" secondo La Stampa, in prima fila nella persecuzione contro la Massoneria, avrebbe quasi causato un incidente diplomatico con Malta.
«Il problema è sorto quando Giarrusso ha denunciato al sito Tribupress di essere «persona non gradita dal governo di Malta» e per questo escluso dalla delegazione della commissione Antimafia che domani, guidata dalla presidente Rosi Bindi, sbarcherà a La Valletta per seguire le indagini sull’omicidio della giornalista e valutare eventuali complicità di pezzi di criminalità organizzata italiana.

Dove c’è odore di mafia Giarrusso ficca il naso, solo che questa volta non ha calcolato le distanze diplomatiche per misurare la sua requisitoria contro l’alleato mediterraneo. Perché, non solo il governo di Malta smentisce, chiede spiegazioni tramite l’ambasciatore maltese in Italia e tramite il ministro degli Esteri all’ambasciatore italiano a Malta, ma smentiscono pure Bindi e alla fine persino il M5S, che in una nota lascia intendere l’imbarazzo per la foga personalistica del collega senatore «in un momento di confusione in cui ci sarebbe bisogno di grande professionalità».

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lunedì 23 ottobre 2017

Tiziano Busca ad Amantea: «Solo in terre di libertà si conserva la tradizione e la sapienzialità»


Tiziano Busca

«Ci sono dei fenomeni strani che si verificano nei tempi meno immaginabili e però lasciano il segno dentro ciascuno di noi. Noi avrei mai immaginato di dover parlare di Sinclair e di Templari in una terra, Amantea, che è sempre stata libera. Ed i temi che piacciono a noi sono questi: gli uomini liberi, quelli che non accettano autorità sopra di sé e scavano nella loro natura, con il rispetto degli altri, il desiderio di costruire un mondo dove la trasformazione del sé ci aiuta a crescere. La Calabria ha permesso di dare corpo a una tradizione che si credeva finita e che invece torna periodicamente nella storia per riaffermare i principi di uguaglianza, di fratellanza, di libertà. Un po' quello che è successo alla famiglia Sinclair, una famiglia scozzese che ha attraversato tante terre e che ha incontrato tante storie, tante esperienze. Una parte di quel libro della sapienza e del sapere che appartiene agli uomini. C'è un simbolo particolare ed è Rosslyn. Ma ce n'è un altro. Il rotolo di Kirkwall. Per l'uomo della materia Rosslyn rappresenta la realizzazione della Grande Opera, per l'uomo dello spirito il rotolo è la rappresentazione dell'uomo che ha percorso una via sacra. Questo è un alfabeto codificato per i profani, chiaro per gli iniziati. Queste forme ancora oggi noi le manifestiamo, cercando di leggere la via e cercando di coglierne il senso. È il valore dell'esistenza. Perché siamo qui? In questo universo. Qual è il nostro scopo? C'è il medico, l'ingegnere. Ma per fare il medico abbiamo bisogno del mare, della natura, delle forze di cui non conosciamo lo scopo ultimo. L'uomo moderno sta perdendo lo spirito che ha rappresentato il nostro stupore, l'elevazione propria, pari al crescere della comunione sociale. Oggi non siamo né apostoli, né predicatori, né monaci. Ma abbiamo il convincimento che gli strumenti che mettiamo a disposizione siano il motore affinché si riproponga un nuovo modello di etica, con nuove opportunità teoretiche e di dialogo». Lo ha detto il Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Massoni dell'Arco Reale Tiziano Busca a margine del convegno ad Amantea organizzato alla presenza del Sindaco dallo York e dal Clan Sinclair.

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La rassegna stampa 

Massimo Agostini e il tavolo dei relatori

Il pubblico

Nasce il Gran Capitolo d'Albania del Rito di York


Un sogno che si avvera, un'altra straordinaria pietra miliare del Rito di York. La fondazione del Gran Capitolo di Albania giunge al termine di un lavoro certosino, fatto di amore, di dedizione assoluta, di voglia, fraterna, di condividere percorsi, ritualità, strade. Una soddisfazione per il Sommo Sacerdote italiano Tiziano Busca, cuore, motore, trascinatore e per il Sommo Sacerdote Internazionale, custode di una tradizione che si allarga.



Le spugne raccontano



L’amore per la cultura, la curiosità del conoscere e conoscersi, il piacere della convivialità hanno dato vita a questo gruppo eterogeneo, che ha saputo cogliere dalla diversità delle storie, dalle diversità delle idee e dalla diversità delle “appartenenze” un fili conduttore comune che ha fatto da collante fra persone e opinioni, fra gusti e desiderio di espressione.
Ne è scaturito un cenacolo di Amici, che hanno saputo ascoltarsi e dialogare, partendo la ciò che li unisce per ritrovarsi anche in ciò che li vede differenziarsi fra loro.
È chiaro che esistono dei valori comuni e unificanti che sono i tre valori portanti della civiltà e della democrazia, la Libertà, l’Uguaglianza, e la Fratellanza che unito alla Tolleranza hanno sempre fatto da carburante per i più importanti eventi della storia dell’umanità.
Sulla base di questi valori, con l’assoluto desiderio di imparare e di mettere a disposizione ciò che si possiede, con la volontà di ascoltare per capire e non per rispondere, con la ferma convinzione che le differenze sono ricchezza e risorse e non ostacoli, sono nate le Spugne.
Le Spugne sono un gruppo di persone libere, donne e uomini, che ritrovandosi e confrontandosi, ascoltandosi e misurandosi hanno trovato una difficile via da percorrere ma al contempo una via che rafforza, ritempera e arricchisce.
Il cammino è lungo e la meta posta sulla linea dell’orizzonte, ma tuti noi sappiamo, come diceva Bruce Chatwin, che ciò che conta non è il punto di arrivo, ma quello che si scopre durante il viaggio, la ricchezza degli incontri, il piacere delle soste e la soddisfazione del superamento degli ostacoli fanno sì che ogni tappa sia una meta la meta diventi una semplice tappa.
«Le spugne raccontano» a cura di Felice Ferrara e Angelo 'Ciccio' Del Santo è in uscita per Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno.

La Regina di Saba, Re Salomone e Padre Dante



Si è svolto lo scorso giovedì a Pesaro il convegno «Antropologandonove. La Regina di Saba, Re Salomone e Padre Dante», l’appuntale appuntamento ideato dal neuropsichiatra  Luigi Maria Bianchini sulle origini antropologiche e psicologiche di favole, miti e leggende. Sono intervenuti Pierpaolo Loffreda, docente di Teoria e metodo dei mass media e Storia del cinema presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e Angelo Chiaretti, docente di Letteratura italiana e Storia, fondatore e presidente del Centro Studi Danteschi.

giovedì 19 ottobre 2017

La Massoneria è la Cultura della Libertà. Stefano Bisi: «I momenti di partecipazione sono la risposta a chi ci vorrebbe cancellare»

Rosi Bindi

Il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi è intervenuto a Napoli annunciando tra l'altro di essere stato convocato per la terza volta davanti alla commissione. Bisi ha ricordato che il Grande Oriente ha denunciato i membri dell’Antimafia alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e alla Procura di Roma.

“Riteniamo –ha spiegato- che la Commissione abbia commesso un abuso nei nostri confronti.  Come ha detto pochi giorni fa a Milano, anche  Davide Monti, un magistrato in servizio,  gli elenchi non si sequestrano a nessuno, a nessuna associazione. I parlamentari di questa Repubblica e anche i parlamentari europei dovrebbero riflettere su questo strumento. La commissione antimafia ha gli stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziaria, ma solo in teoria. Se infatti il potere dell’Autorità Giudiziaria, che è  costituita dal  Pm, che esercita l’azione penale nei confronti delle persone indagate e dal giudice  che valuta le accuse mosse dal Pm, ascolta la difesa e decreta se debba essere celebrato il procedimento oppure no, è bilanciato, quello delle commissioni d’inchiesta, che possono anche utilizzare la polizia giudiziaria, come ha stabilito una storica sentenza della Consulta, è senza limiti. L’Antimafia è gip e pm al tempo stesso. C’è un corto circuito”.  È per questo, ha ribadito il Gran Maestro, “che ci siamo presentati anche davanti alla corte europea”. “Vogliamo tutelare e difendere –ha detto- non solo la nostra Istituzione, ma la libertà di tutti i cittadini. Non si tratta di essere garantisti o giustizialisti, che sono due categorie dello spirito che respingo, il problema è un altro. Abbiamo una Costituzione che va rispettata”. Bisi ha citato l’articolo 2 e l’articolo 18 della nostra Carta fondamentale.  Il primo, ha sottolineato, favorisce le formazioni sociali, perché è nelle formazioni sociali che si esercita e si migliora la personalità di ogni uomo, il secondo sancisce la libertà di associazione. “È questi due principi che noi difendiamo e che, mettendo sotto attacco noi, sono stati messi  a rischio. Un rischio che coinvolge tutti”.  Accadde qualcosa di simile, ha ricordato il Gran Maestro, agli albori del Fascismo, che perseguitò la Massoneria definendola il “cancro della società” e nel 1925  la mise al bando con una legge, che assomiglia molto alle proposte presentate nei mesi scorsi, che riguardava appunto le associazioni. Una legge contro la quale si scagliò in parlamento Antonio Gramsci, non per difendere i liberi muratori, ma perché aveva capito che quella norma era un grave vulnus, che avrebbe messo a rischio la libertà di tutti. Per il resto, “noi continuiamo a fare il nostro lavoro –ha aggiunto poi Bisi- a organizzare momenti di cultura. Ai nostri incontri, agli incontri che i nostri fratelli promuovono viene tanta gente, c’è sempre tanta partecipazione come stasera. Sono la nostra risposta a chi ci vorrebbe cancellare”.

Fonte: GOI

mercoledì 18 ottobre 2017

L'alchimia verde dei tarocchi



Gli Arcani dei Tarocchi sono archetipi, forze numinose, che irrompono nell’inconscio dandogli voce attraverso le immagini. Il mondo vegetale è al contempo materiale e immaginale: erbe, piante e fiori interagiscano con l’energia del corpo e del Sole ma sono anche costellate di mitologia e leggende.
Questo libro, propone un lavoro d’anima che, attraverso la simbologia dei Tarocchi, della Qabbalah e dell’Astrologia, getta un ponte tra la spiritualità, la psiche e il mondo materiale creando nuove connessioni che conducono sulla strada dell’equilibrio psicofisico, poiché quello che i Tarocchi svelano a noi stessi, il mondo vegetale armonizza. Alchimia verde dei tarocchi è un libro di Olivia Flaim, in pubblicazione per Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno.

martedì 17 ottobre 2017

La Calabria e la Scoperta dell'America. Con Giuseppe Pisano e Massimo Agostini. Le conclusioni di Tiziano Busca


Risorgimento e Massoneria. Il bicentenario dei moti carbonari del 1817



«Il Risorgimento lo ha fatto la Massoneria». L'affermazione è del presidente del collegio circoscrizionale dei maestri venerabili delle Marche, Fabrizio Illuminati. Il contesto è la celebrazione del bicentenario dei moti carbonari di Macerata. Un fatto storico il cui ricordo ha riempito l'Auditorium della Società Filarmonico-drammatica di Macerata. A chiamare a raccolta il numeroso pubblico la locale loggia «Evoluzione e Tradizione» del Grande Oriente d'Italia.

Fonte: Cronache maceratesi

Religione civile e patriottismo costituzionale. Da Ugo Bassi ai nostri giorni

Ugo Bassi

Ugo Bassi, eroe, patriota, libero muratore e martire dell’epopea garibaldina e del Risorgimento italiano, ma soprattutto padre barnabita, in grado di coniugare, nella sua testimonianza storica, la fede cristiana e il libero pensiero, la religione e la passione civile, il cattolicesimo e la Massoneria. A questa straordinaria figura esemplare della nostra storia è dedicato il convegno dal titolo “Religione Civile e Patriottismo Costituzionale da Ugo Bassi ai nostri giorni”, che si terrà l’11 novembre a Bologna e le cui conclusioni saranno affidate al Gran Maestro Stefano Bisi. L’evento, che si svolgerà presso l’Aula Prodi (in Piazza San Giovanni in Monte n. 2), alle ore 10,00, è organizzato dalla Rispettabile Loggia Ugo Bassi n. 1216 all’Oriente di Bologna.
Relatori il professore Giovanni Greco (Ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Bologna) che incentrerà il suo intervento su “Ugo Bassi, patriota e massone”, il professore  Raffaele K. Salinari (Università di Bologna) che metterà in evidenza “Le basi teologiche dell’impegno civile in Ugo Bassi” e il professore e avvocato Angelo Scavone (Docente di Diritto Costituzionale all’Università di Bologna) il quale parlerà di “Patria, Repubblica e Cittadinanza in Ugo Bassi”.

Fonte: GOI

lunedì 16 ottobre 2017

Rito di York. Due giorni a Napoli con i corpi appendant



Un momento importante quello che il Rito di York ha vissuto lo scorso fine settimana a Napoli. La riunione dei suoi corpi appendant ha rinnovato l'entusiasmo di chi ha voluto approfondire il simbolismo delle camere York in ulteriori momenti che sono delle vere e proprie iniezioni iniziatiche: si è  riunito l'Alto Sacerdozio, riservato agli ex Gran Sacerdoti dei Capitoli, il Silver Trowel, per gli ex Illustri Maestri della Criptica, e il Tabernacolo, per gli ex Commendatori delle Commende templari. Anche la Societas Rosacruciana ha provveduto a nuove iniziazioni. Ha chiuso la due giorni di appuntamenti la Croce Rossa di Costantino.

Rito di York. Successo per Giuseppe di Domenica

Giuseppe Di Domenica

Due giorni intensi per Giuseppe Di Domenica, impegnato in due appuntamenti su Dante Templare, l'ultimo dei quali a Casa Nathan, a cura del Collegio Circoscrizionale dei MMVV del Lazio e della RL Mozart con il MV Luigi De Feo. Nel suo intervento ha sottolineato i rapporti tra la filiazione templare e il Rito di York, il sistema altograduale più antico tra quelli praticati  in Italia e più diffuso nel mondo.

Cento anni fa l’omicidio di Achille Ballori

Achille Ballori

Lunedì 30 ottobre a Roma davanti a Palazzo Giustiniani verrà ricordato Achille Ballori ucciso a colpi di pistola da un folle alle 18.15 del 31 ottobre del 1917 mentre si trovava seduto nella sua stanza all’interno del Palazzo che allora era sede del Grande Oriente d’Italia e che il Fascismo confiscò ai massoni.
Stimato medico già direttore degli ospedali riuniti, assessore e vice sindaco  di Roma, Ballori allora 67enne era stato Venerabili della Loggia Rienzi di Roma e nel 1893 fu eletto Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia.

Fonte: GOI

Date da ricordare. Serve davvero a qualcosa?



A volte la storia non insegna. È forse solo una vuota presunzione immaginare che dagli errori, tragici, si possa imparare qualcosa. Ed è la storia stessa a dimostrarcelo: tu fissi date per ricordare eventi che vorresti superati per sempre. Ma niente potrà fermare nuovi orrori, nessun monito, nessun avvertimento. In questi giorni ci sono state due ricorrenze significative. La prima è stata venerdì scorso, quando ricorreva l’anniversario del rogo di Jacques de Molay, l’ultimo Gran Maestro dei Templari. Lo si ricorda ogni anno, come si ricordano tutti i roghi e le persecuzioni di tutti i totalitarismi, perché la libertà non sia più oppressa, perché il Leviatano non rialzi la testa. In realtà l’esorcismo riesce in parte, perché ogni giorno il rogo dell’intolleranza e del totalitarismo si alimenta in qualche angolo del mondo (e in qualche caso nemmeno tanto remoto). Un Blog fa quello che può: lo ricorda. Il resto spetta alla coscienze.
Oggi è un’altra di quelle date che devi ricordare per forza. Era un sabato quello del 1943 quando alle 5 del mattino furono ebrei deportati verso Auschwitz 1023 ebrei: solo 16 tornarono indietro. La più drammatica conseguenza delle leggi razziali del ’38. Ci saranno due esposizioni, una apre oggi alle 17 alla Casina dei Vallati in via Portico d’Ottavia. Spiega Marcello Pezzetti al Messaggero: «Tanto materiale fotografico: abbiamo le foto di famiglia di molti ebrei fascisti, quella del funerale dei fratelli Rosselli ammazzati a Parigi, quelle delle scuole speciali per gli ebrei di Rodi, Fiume e della Libia che allora erano italiane. […] E ancora, le testimonianze degli ebrei al lavoro coatto: li vediamo a Roma fare i manovali sotto Castel Sant'Angelo, al Niguarda di Milano a spazzare in giacca e cravatta. In mostra anche i libri di italiano, storia, fisica, ritirati dalle scuole perché scritti da ebrei e i manifesti per la precettazione obbligatoria». «La sezione più impressionante è quella del Coni - spiega il curatore - con tutte le Federazioni sportive, dal calcio al nuoto, dalla ginnastica alla boxe che in meno di due mesi espulsero gli ebrei. A proposito di boxe abbiamo ritrovato la valigetta di Leone Efrati (che morì ad Auschwitz) coi guantoni, le scarpe e il casco».

Online la Storia degli Esseni di Elia Benamozegh



Un documento straordinario è stato pubblicato nel sito della Montesion, la loggia romana fondata da Ivan Mosca e che negli anni si è distinta per la qualità degli studi cabalistici. Si tratta delle Lezioni sugli Esseni di Elia Benamozegh, rabbino-predicatore e professore di teologia nel collegio rabbinico di Livorno, un testo pubblicato per la prima volta a Livorno nel 1865. Una cultura, che ha informato anche la stagione più alta dello spirito europeo, quella interpretata da Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Giordano Bruno. E che è uno dei principali filoni tradizionali della moderna Massoneria. Il lavoro contestualizza teorie e pratiche all'interno della complessità del mondo ebraico, della sua cultura, e delle sue 'eresie'.

giovedì 12 ottobre 2017

Domani a Napoli i corpi appendant del Rito di York


Scultura e massoneria



Questo lavoro dimostra come la Massoneria, attraverso l’Arte, ha contribuito in maniera attiva e determinante allo sviluppo del sapere artistico in un’Italia finalmente unita che voleva trovare una propria identità nazionale anche attraverso l’adozione di un linguaggio artistico coerente, che utilizzasse l’espressione scultorea per favorire la maturazione estetica e culturale, e non solo politica, dei nuovi cittadini italiani. Il libro pone in evidenza il valore laico dell’Arte italiana di un periodo complesso, che guarda alla costruzione della Nazione con una visione universale. Mostra il forte anelito unitario che ha visto illustri scultori, come Ettore Ferrari, creare opere di indubbia bellezza ma anche di straordinario valore simbolico e sociale, quale la statua di Giordano Bruno eretta in Campo De’ Fiori a Roma. Agile e leggibilissimo, il volume si offre come strumento di riflessione critica sulla storia dell’arte italiana tra Otto e Novecento, come arricchimento culturale e come stimolatore di curiosità positiva verso un Ordine Iniziatico, quale è la Massoneria, che nonostante i suoi 300 anni di vita continua a trasmettere inalterato un giovanile entusiasmo verso la bellezza, verso tutto ciò che è conoscenza nella sua accezione più completa e verso ciò che offre la forza di rompere gli schemi dei pregiudizi per addentrarsi nell’infinito oceano del sapere, della libertà e del dubbio. «Scultura e muratoria» di Claudio Paladrani è in uscita per Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno.

mercoledì 11 ottobre 2017

La Conoscenza dell’Arte. Tiziano Busca: «Non possiamo andare dietro i capricci del nuovo per dirci moderni»



«È doveroso per chi attraversa la via della pietra, porre delle riflessioni che non sono nuove, ma che appartengono al mondo della Tradizione», lo ha detto Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell’Arco Reale - Rito di York, in occasione di una visita in una loggia del Grande Oriente d’Italia. «Oggi viviamo in un contesto sociale difficile e questi valori profondi vanno recuperati. La Massoneria costruiva uomini, attraverso il suo percorso edificava i templi fatti di insegnamenti per chi non aveva qualità. E come era possibile che questo accadesse? Qual era il valore specifico del massone rispetto al profano? Veniva donato un valore: la fratellanza, la tolleranza, cioè l’idea che nel dialogo ci fosse confronto e non scontro. I leader si facevano così. Ma il massone ha anche il carisma, la capacità di testimoniare una forza e una sapienza, di chi ha già completato quel viaggio che prima o poi tutti compiamo. Cambiamento, mutazione, che noi cominciamo nel Gabinetto di Riflessione. Oggi la nostra identità è appannata, ma c’è questo progetto uomo che ha bisogno di noi. La nostra è una via seria, iniziatica. Ma non fermiamoci alle parole, testimoniamo la nostra formazione, l’arricchimento con i fatti, lo studio. La società sta mutando, e il cemento tra gli uomini deve essere strumento per tutti. Il nostro passato, importante, dobbiamo attualizzarlo. Una volta l'iniziato non viveva un disturbo bipolare tra il suo vivere esoterico e il suo vivere exoterico. L’iniziato era iniziato. E investiva la sua saggezza in tutte le questioni. Non possiamo inseguire il nuovo semplicemente per dirci moderni, perché il nuovo non lo governiamo noi, non ne abbiamo gli strumenti. Noi abbiamo sedimentato ia sapienzialità più profonda. È questo il nostro segreto. Lo vediamo sempre. È l’elemento della creazione, quando noi ci identifichiamo in un percorso di luci antiche. Si chiama Tempio questa struttura identitaria. Recuperiamo questo patrimonio e saremo vincenti».

Ascolta integralmente l'intervento

Grammatica universale dei diritti umani. La Massoneria si interroga sui suoi valori



“Grammatica universale dei diritti umani: Liberté, Égalité, Fraternité”, è questo il tema del Convegno che si terrà il prossimo 17 ottobre alle ore 18:30 presso l’Hotel Royal Continental di Napoli in Via Partenope 38/44 a Napoli. L’evento, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili della Campania-Lucania del Grande Oriente d’Italia, affronta un tema che sta diventando sempre più argomento centrale di interesse e attenzione nella dialettica pubblica oltre che nell’ immaginario collettivo. La “Grammatica” è infatti l’insieme delle convenzioni che danno stabilità alle manifestazioni espressive degli uomini in uno spazio e in un tempo universale. I concetti di Libertà, Uguaglianza, Fraternità sono un valore che va difeso e garantito, oltre a rappresentare un simbolo universale, chiave di volta irrinunciabile della moderna cultura. I due temi sono quindi collegati e di estrema attualità in un contesto nel quale vengano messi in discussione, considerato che essi sono un imprescindibile baluardo dell’umanità dei diritti contro la barbarie della negazione del diritto.

Hanno dato disponibilità a partecipare all’evento, aperto al pubblico: Luigi De Magistris – Sindaco di Napoli; Francesco Di Donato – Docente di Storia delle Dottrine e delle Istituzioni Politiche; Giuseppe Benedetto – Presidente della Fondazione Einaudi; Andrea Cozzolino – Europarlamentare; Aldo Patriciello – Europarlamentare; Massimo Calenda – Giornalista; Stefano Bisi – Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Fonte: GOI

Antonio Cocchi, il primo iniziato in Massoneria in Italia

di Marco Rocchi



Antonio Cocchi, medico e naturalista, fu il primo italiano iniziato in una Loggia in territorio italiano.
Ne dà lui stesso testimonianza nelle sue Effemeridi, segnalando di essere stato "ricevuto tra FREEMASONS" il 4 agosto 1732. Per vedere il file con la scansione delle Effemeridi, grazie a Internet Culturale, clicca qui

martedì 10 ottobre 2017

Etica sociale e nuovi bisogni. Un convegno della Massoneria con Cecchi Paone, Capezzone, Bonvecchio, Maffettone, Coniglione e Bisi



Francesco Coniglione (ordinario di storia della Filosofia a Catania, saggista Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno e presidente della Società Filosofica Italiana) sarà con Alessandro Cecchi Paone, Daniele Capezzone e Sebastiano Maffettone (Luiss Guido Carli) presso l'Aula Magna dell'Università di Studi di Pavia. Porterà i saluti il Magnifico Rettore. Le conclusioni saranno affidate a Stefano Bisi, GM del Grande Oriente d'Italia.

giovedì 5 ottobre 2017

Piazza Dalmazia, il nuovo libro di Mauro Cascio



C'è un mistero spiegato il quale diventano chiari tutti gli altri. Per questo lo tengono al riparo, al centro della città. Non diceva qualcuno che i segreti si mettono in evidenza proprio per questo? Un segreto in evidenza è qualcosa che nessuno cerca. Se lo vedono tutti, non ha valore. Può capitare però che non ci si accontenti più del sentito dire, e che questa piazza Dalmazia la si voglia visitare una volta per tutte. Anche perché, ma sono sempre racconti, qualcuno pare ci sia stato. Ci sono biglietti dell'autobus e leggende orali che si trasmettono sotto le fermate...

«Piazza Dalmazia» è il nuovo lavoro di Mauro Cascio, pubblicato da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno, in distribuzione a fine mese. Per averne subito una copia si può contattare direttamente l'editore al numero 095.7649138

mercoledì 4 ottobre 2017

L'uso politico e discriminatorio della Commissione Antimafia. Il Sostituto procuratore Monti: «Gli elenchi non si chiedono a nessuno».



«Il Pd sa essere antifascista, ma non riesce ad essere antitotalitario» (Daniele Capezzone)

“Pretendiamo il massimo rispetto perché siamo noi i primi a darlo ed a tutti. Quello che si da a tutte le associazioni. Non siamo figli di un Dio minore, non abbiamo solo i doveri, ma anche gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. Noi Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia lavoriamo esclusivamente per il miglioramento dell’uomo e della società. E, assieme alle altre culture di questo Paese, abbiamo ideato, voluto e creato lo Stato unitario e questa Repubblica, e penso, tra i tanti, a Meuccio Ruini, Massone e Presidente della Commissione dei 75 che ha scritto la Carta Costituzionale. Ed abbiamo difeso i valori e la tenuta democratica di questa Repubblica, e penso a Lando Conti, sindaco di Firenze, Massone, ucciso dalle Brigate Rosse”. Un lungo, interminabile applauso ha accolto le parole con cui, sabato 30 settembre all’Auditorium Giacomo Manzù (Fondazione Cariplo) di Milano, Antonino Salsone, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Lombardia del Goi ha aperto i lavori del convegno “La Bilancia della Giustizia. Diritti associativi e libertà civili”.

Il dibattito, moderato dal direttore  della Nazione Francesco Carrassi, ha messo a confronto, con vivaci botta e risposta, il senatore Gabriele Albertini, il deputato Daniele Capezzone,  il professore di diritto internazionale Attila Tanzi e Claudio Bonvecchio, professore di filosofia e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, che ha concluso i lavori.  Alberto Jannuzzelli, in qualità di vicepresidente, ha portato i saluti della Società Umanitaria di Milano, che ha patrocinato l’iniziativa a cui hanno partecipato oltre 250 persone.

Sala piena, dunque.  Evento raro a Milano, un sabato mattina. Ma il tema in discussione è caldo e il livello degli interventi e dei partecipanti è stata la migliore risposta agli attacchi politici discriminatori della Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dall’On. Rosi Bindi ed a quelli mediatici portati nelle case degli italiani da una rete della televisione di Stato.

“Mi viene in mente la leggenda del Santo Inquisitore” ha detto Albertini “che si presenta anonimo, grigio, nella piazza di Siviglia dove sono appena stati bruciati vivi 100 eretici. Vuole fare arrestare il Salvatore perché fa miracoli, restituisce la vista. L’incubo della libertà è un fardello pesante per gli uomini. Gesù lo bacia sulla bocca e il Grande inquisitore lo libera”. Ci vuole forza per praticare la libertà, intende dire Albertini. Ce ne vuole tanta “per vincere chi vuole calpestare questo bisogno”.

Con la sua consueta brillantezza Daniele Capezzone si è chiesto retoricamente: ”Perché dopo lo scandalo dei pedofili tra vescovi e preti non è stata istituita una Commissione che chiedesse gli elenchi di tutti i preti e di tutti gli affiliati alla Chiesa cattolica?”. Non solo la responsabilità penale è individuale, ma “siamo anche in uno Stato in cui si è colpevoli dopo il terzo grado di giudizio”. L’amara constatazione di Capezzone è che si contano forse sulle dita di una mano i parlamentari che manifestano il coraggio di esporsi per garantire la libertà di tutti ad esprimere la propria opinione e ad associarsi. Anche ai Massoni. “Non si fa campagna elettorale sulla pelle delle associazioni” ha concluso Capezzone.

Tra le tante peculiarità del Belpaese, c’è anche la particolare litigiosità. “Quello dei diritti associativi” ha detto infatti il professor Attila Tanzi “È un problema tutto italiano. È così dal Medioevo. Si premia l’individualità, si persegue la squadra che si radica”. Per fortuna che ci da una mano la Corte Suprema dei Diritti dell’Uomo, che ha condannato due volte l’Italia, proprio sul tema della Massoneria. “La prima” ha spiegato Tanzi “nel 2001 quando sanzionò il governo perché la Regione Marche vietava l’assunzione in incarichi amministrativi a persone iscritte alla Massoneria. La seconda, nel 2007, perché la Regione Friuli nelle domande di assunzione impose di specificare se si apparteneva a qualche associazione”.


Il dibattito, sollecitato dalla fluida e stimolante conduzione di Carrassi, ha toccato molti temi anche con il contributo del pubblico. Si è parlato di diritti costituzionali, di controverse leggi approvate dal governo in carica, di libertà.

Ma il colpo di scena inatteso e assai applaudito è stato l’intervento di David Monti, Sostituto procuratore del Tribunale di Milano applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia.

Monti ha motivato così la sua presenza al convegno del Goi: “Trovo incredibile che un magistrato non debba andare dove si difende la libertà”.  “L’ Inquisizione” ha aggiunto Monti “È una categoria dello spirito umano. E agisce quando un potere scarsamente legittimato si sposa con la paura popolare. Ne nasce quello statuto odioso permanente che trova la mia contrarietà perché attribuisce uno stigma indelebile alle persone”. Sulla vicenda degli elenchi che tanta amarezza crea a chi combatte da sempre per la libertà, Monti non ha usato mezzi termini: ”Gli elenchi non si chiedono a nessuno”.

L’orgoglio di essere Massoni è stato il cuore delle conclusioni, del Grande Oratore del Goi Claudio Bonvecchio.  “Bisogna dare coraggio a persone libere, come il dottor Monti. Il Goi ha una fiducia assoluta nella magistratura, che è stata corretta anche nelle attuali circostanze. Ma la riflessione è sulla cultura, sulla conoscenza”. Bonvecchio lo ha spiegato con un simpatico aneddoto: “Un giorno in treno ho incontrato  il parlamentare  del Movimento Cinque Stelle Alessandro Di Battista. Gli ho spiegato chi sono. Abbiamo parlato tre ore. Avete diritto di critica, gli ho detto, ma dovete sapere di che cosa parlate. A scuola non spiegano che l’Unità d’Italia l‘hanno fatta i liberi muratori. O che tanti Fratelli sono morti anche alle Fosse Ardeatine. La Massoneria vuole essere al servizio dello Stato. Ma vuole essere rispettata. Ora basta prenderle, risponderemo botta su botta. Ci apriremo sempre di più alla società portando avanti i valori della Fratellanza, della Tolleranza e dell’Uguaglianza”.


Fonte: GOI

lunedì 2 ottobre 2017

La Cavalleria Sacra. Le conclusioni di Tiziano Busca

Tiziano Busca

Si è svolto a Sesto al Reghena il convegno organizzato dal Clan Sinclair dedicato alla Cavalleria Sacra. Sono intervenuti tra gli altri Massimo Agostini, che ha presentato il suo ultimo libro, Et in arcadia Ego (Tipheret edizioni) e Domenico Fragata. Le conclusioni sono state affidata al presidente Tiziano Busca. «Nel nostro mondo c'è il mito, la Tradizione, tanti momenti che ci appartengono e non conosciamo. Per questo sono importanti lavori di condivisione, quello che abbiamo fatto in questi anni. Convegni, libri. Per farci conoscere. Perché la Cavalleria? Perché questo senso di ricerca di valori che nascono in uno spazio piccolo... L'uomo non è l'eternità ma i suoi valori passano nel tempo, negli anni, nei secoli. E ancora oggi noi tentiamo di leggere come valori forme di espressione che ci appartengono. Noi non vogliamo insegnare niente a nessuno, ma vogliamo riflettere. Nel simbolo si nasconde una storia più profonda, più ricca, dell'apparenza. Il cavaliere non è del mondo delle fiabe, ma del mondo più autentico di cui facciamo parte».

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Massimo Agostini

L'inno nazionale? È patrimonio della Massoneria



Il 12 Ottobre 1946 viene adottato l'Inno di Mameli come Inno Nazionale. Mameli, giovane iniziato e vicino agli ambienti massonici della sua opera, aveva scritto il testo che il massone Michele Novaro avrebbe musicato. Ma è dell’onorevole repubblicano Cipriano Facchinetti, Ministro della Guerra del Governo De Gasperi nonché Primo Sorvegliante nel Consiglio dell’Ordine del Grande Oriente d'Italia appartenente alla Loggia “Eugenio Chiesa” di Parigi, l’idea – ampiamente accettata dai colleghi – di scegliere il suddetto canto in occasione del giuramento delle nostre Forze Armate datato 4 novembre ‘46.

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