tag:blogger.com,1999:blog-40553309946958422142024-02-20T15:20:38.911+01:00Blog dell'Arco Reale - Rito di York<center>Sulla vita e le iniziative dei Capitoli Italiani dell''Arco Reale e rassegna di quelle riguardanti l'Arco Reale nel mondo.<br>
Le principali notizie della massoneria Italiana ed estera. Il simbolismo, la filosofia, gli Studi Tradizionali</center>Unknownnoreply@blogger.comBlogger6242125tag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-48127501670496423822021-01-20T12:10:00.002+01:002021-01-20T12:10:34.883+01:00Magonia e le navi volanti<div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyiHCNYpDlWn6p9iUExHgfXJi96-e9N8Hvq-dJ9UYy7180pQR8Iv6gx-ylcaPUaMcWVmLJJvKhy2QQKNfbHYN-3C-AB9pXdOHo1AG-fAHnqFu3EnYo_c7WszYSe_1g8jvW0yY4TO7xe7I/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="500" data-original-width="800" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyiHCNYpDlWn6p9iUExHgfXJi96-e9N8Hvq-dJ9UYy7180pQR8Iv6gx-ylcaPUaMcWVmLJJvKhy2QQKNfbHYN-3C-AB9pXdOHo1AG-fAHnqFu3EnYo_c7WszYSe_1g8jvW0yY4TO7xe7I/w469-h293/magonia.png" width="469" /></a></div><br />di Michele Leone</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Si può giungere a Magonia, o meglio ai racconti su Magonia e sui suoi abitanti per diverse strade: 1) quella delle tradizioni popolari e del folclore; 2) quella dei moderni appassionati di ufologia; 3) quella della storia delle religioni e delle superstizioni.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Sono giunto a Magonia diversi mesi or sono mentre preparavo un lavoro (ancora incompleto) sulla magia popolare ed ero sulle tracce dei cacciatori e creatori di tempeste muovendomi dal mar Mediterraneo all’Europa del nord. Di tutte queste leggende, riti, tradizioni e misteri ti parlerò nei prossimi articoli e libri. Oggi concentriamoci su Magonia.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"> </div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Premessa: Il raccolto è fondamentale per la sopravvivenza della comunità. Ogni turbamento naturale che porta alla riduzione o distruzione del raccolto mette in crisi l’esistenza stessa della comunità. Per fronteggiare catastrofi, imprevisti e simili l’essere umano ha sempre percorso due strade: 1) quella “scientifica”; 2) quella “magico/religiosa”. L’eliminazione di una di queste due sfere trasformerebbe l’essere umano in altro da sé, ma questo è un altro discorso. </div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"> </div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><i>De grandine et tonitruis (La grandine e i tuoni)</i></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Per descrivere Magonia e i suoi abitanti ci avvarremo del primo testo che ne parla e della traduzione proposta da Paola Caruso in La trattatistica di Agobardo di Lione in difesa dell’ortodossia contro le superstizioni: traduzione e commento:</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">In queste contrade quasi tutti gli abitanti, nobili e non, cittadini e contadini, vecchi e giovani, credono che grandini e tuoni possano determinarsi a capriccio degli uomini. Dicono, infatti, non appena abbiano sentito dei tuoni e abbiano visto dei fulmini: “È vento levaticcio”. Interrogati poi su che cosa sia il vento levaticcio, alcuni con vergogna, con la coscienza che rimorde un po’, altri invece sfacciatamente, come di solito è abitudine degli ignoranti, assicurano che si leva per gli incantesimi di uomini che sono detti tempestari, e perciò è detto vento levaticcio.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">[…]</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Invece abbiamo visto e ascoltato molti, avvolti da così grande demenza, alienati da così grande stoltezza, che credono e dicono che esiste una regione, che si chiamerebbe Magonia, dalla quale arriverebbero sulle nubi delle navi, nelle quali sarebbero trasportate in tale regione le messi che cadono in rovina per la grandine e si perdono a causa delle tempeste; sono trasportate nella medesima regione, poiché evidentemente gli stessi aeronauti pagherebbero i tempestari, ricevendo frumento e altre messi. Tra questi parimenti accecati da una così profonda stoltezza, al punto da credere che queste cose possano avvenire, ne abbiamo visti molti esibire, in mezzo ad una folla di persone, quattro uomini legati, tre maschi e una femmina, come fossero caduti da quelle stesse navi: cioè dopo averli detenuti in catene per diversi giorni, finalmente radunata una folla di persone, li esibirono, alla nostra presenza, come dissi, quasi dovessero essere lapidati.[…] questa regione risiede quasi nelle menti di tutti […]</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Il testo di Agobardo di Lione non dice molto di più su Magonia, ma è fonte interessantissima sulle tradizioni popolari e sugli antichi culti ancora presenti nel IX secolo dell’era volgare nella zona di Lione. Tra gli elementi più interessanti vi è il rapporto tra gli abitanti di questa città e i tempestari. Altro aspetto di interesse e che questi strani argonauti pagano per delle messi avariate e non buone o eccellenti, questo potrebbe indicare la loro origine non “divina”, ma “infera”. Sì, infera, perché come è noto le forze infere non risiedono solo nel sottosuolo, a tal proposito basti ricordare Paolo, Lettera agli Efesini 6,12: La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. L’acquisto delle messi danneggiate potrebbe essere un indizio della tipologia di acquirente. Va sottolineato che lo scopo di Agobardo era quello di combattere le superstizioni.</span>.</div><div align="justify" style="text-align: justify;"><br /></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><a href="https://micheleleone.it/magonia-e-le-navi-volanti/">Continua a leggere qui</a></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-18616613951999262662021-01-18T09:51:00.003+01:002021-01-18T09:51:34.697+01:00I mondi della Cabala<div style="text-align: center;">di Luca Delli Santi</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiO4pxrnN5EA3T3SayXkqu4mkvqSGJdq18taSP49FbwoDfN1j_ZWiTVWQ3yVPQmpO9OvQVvRNlOSn4y2qU3nBM1TQxWkvvDfPa45davQIu8_a_PtXz8AMjv-5MJr9L8TD2wk3eFcrn6I0/s512/unnamed+%252867%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiO4pxrnN5EA3T3SayXkqu4mkvqSGJdq18taSP49FbwoDfN1j_ZWiTVWQ3yVPQmpO9OvQVvRNlOSn4y2qU3nBM1TQxWkvvDfPa45davQIu8_a_PtXz8AMjv-5MJr9L8TD2wk3eFcrn6I0/s320/unnamed+%252867%2529.jpg" width="320" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">La mistica ebraica è un complesso sistema di pratiche e di meditazioni volte alla contemplazione delle emanazioni divine, quali le sephirot e le lettere dell’Aleph-Bet. Si tratta dei mattoni e della malta con cui si è edificata l’intera Creazione. I cabalisti, divisi nelle loro diverse scuole, hanno strutturato un complesso sistema esegetico ed ermeneutico delle Scritture, in molti casi è assimilabile con quello di altri correnti rabbiniche dell’ebraismo in altri, come osserva il filologo Giulio Busi, se ne distacca costituendo un corpo di insegnamenti originale, pur rimanendo saldamente ancorato nella cultura e nelle teologia ebraica.</div><div align="justify">La Cabala ha una propria struttura ermeneutica riguardo la Torah ed in particolare riguardo la cosmologia. Nel <i>Sepher ha Yetzirah</i> e nel <i>Sepher ha Zohar </i>troviamo vasti riferimenti, anche una struttura cosmogonica, riguardo le origini e la finalità dell’universo. Queste dottrine esposte in forma spesso poetica e letteraria ci offrono una complessa ed articolata visone metafisica. Secondo alcune recenti interpretazioni vi si possono incontrare anche evidenti intuizioni che sarebbero oggi confermate da alcune teorie della meccanica quantistica, teorie affascinanti ed in evoluzione che vanno comunque considerate con la consapevolezza che talvolta un ricercatore può, in buona fede, credere di trovare conferma di ciò che presuppone. È certo che la cabala ci offra una articolata e completa visione del sistema di “comunicazione “ fra Creatore, Creazione e Creature, descrivendoci il movimento delle emanazioni e come queste si collochino in un complesso sistema di relazioni che si dispiega su una scala.</div><div align="justify">Questo sistema graduale viene definito come una pluralità di realtà: i Mondi della Cabala.</div><div align="justify">Anche riguardo la complessità e l’articolazione della scala naturalmente vi sono diverse interpretazioni, essa si è evoluta ed arricchita nel tempo, ed è tutt’oggi oggetto di diverse rappresentazioni.</div><div align="justify">Di seguito illustrerò, sinteticamente, l’interpretazione della Cabala Lurianica condivisa dalla grande maggioranza delle scuole contemporanee.</div><div align="justify">I Mondi possono essere immaginati o, se si preferisce interpretati, sia come eventi, tappe che si susseguono nel processo creativo del cosmo, sia come stati di coscienza, diversi livelli spirituali.</div><div align="justify">Seguendo la rappresentazione narrativa che ce li propone come accadimenti in ordine cronologico partiamo dalla fase precedente alla Creazione. Un “mondo” in cui c’era solo Dio, i cabalisti ebrei dicono HaShem, Il Nome. Una realtà indefinita nella quale il Nome prende coscienza di sé stesso, del suo proprio essere, siamo nel Mondo della Luce Infinita, Or Ain Sof.</div><div align="justify">La seconda tappa è il Sod Ha’Tzimtzum, il Segreto della Contrazione. Si tratta di un atto di contrazione con cui il Creatore lascia spazio al Creato, secondo la Tradizione questa tappa è a sua volta strutturata in tre fasi.</div><div align="justify">La prima fase è l’atto di contrazione, la Luce si ritira, la seconda fase è detta dell’impressione o della sensazione, a questo livello c’è una separazione, solo apparente, fra il Creato, che in questo momento è uno spazio buio privato della Luce divina, ed il Creatore. La terza fase è quella del raggio della Luce, detta anche della Corda. Un raggio di luce divina illumina l’oscurità del Creato.</div><div align="justify">La terza tappa è l’Uomo Primordiale, in ebraico l’Adam Kadmon, che non ha nulla a che vedere con l’Adamo del Genesi, rappresenta la volontà creatrice divina di emanare i mondi. Mosè Luzzato, maestro di Cabala italiano vissuto nel XVIII secolo, il Ramchal, ce lo descrive come la prima manifestazione dell’emanazione delle sephirot nel vuoto primordiale, il primo partzufim, la prima “espressione” delle sephirot congiunte. È affascinante constatare che la prima espressione che si scorge nella creazione è quella di un essere umano. L’Adam Kadmon è un concetto analogo a quello descritto in Giovanni 1:3 “tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.”</div><div align="justify">Le luci emanate da Adam Kadmon si distribuiscono nei recipienti, è la dialettica or-Kelim, polarità maschili e femminili, che si congiungono e danno forma alla matrice della creazione. Sono le tappe successive quelle dei mondi di Akudim, Nekudim, Brudim, delle legature, dei punti e delle connessioni. </div><div align="justify">Scendendo ancora di un gradino incontriamo la Corona dell’emanazione la Keter Atzilut. Il passo immediatamente successivo è l’Olam Atzilut, il mondo dell’emanazione. Gli archetipi della creazione sono già definiti, ma la distinzione dal Creatore è labile, le individualità umane non si sono ancora formate, il tutto in potenza esiste ma la connessione con il Principio è ancora stretta, è il livello della perfetta conoscenza dell’unità divina. Qui prendono forma i partzufim, i volti, le espressioni del divino, sono le sephirot unite in complesse intersezioni che con il loro movimento esprimono queste ipostasi.</div><div align="justify">Siamo giunti al livello, probabilmente assai più noto, dei quattro mondi, che culminano con il nostro, quello della manifestazione fisica, si tratta del mondo dell’emanazione, della creazione, della formazione e dell’azione. Atzilut, Berià, Yetzirah, Assià. Il mondo della creazione è il livello della Materia Prima ricercata dagli alchimisti, è l’oscurità del ventre materno in cui si sviluppa l’embrione, le anime degli esseri umani iniziano ad acquisire la propria individualità. La Formazione è la dimensione dove il progetto assume la sua forma più prossima alla definizione ultima, è un mondo di esistenze separate dal Creatore, non ancora precipitate nella materialità, è il Mondo Immaginale descritto negli studi di Henry Corben. Nella Tradizione cabalistica è il livello delle ipostasi angeliche, sia di quelle benigne che di quelle maligne. La dimensione in cui opera la magia. Assià è l’azione, la realtà sensibile, l’universo fisico con le sue leggi.</div><div align="justify">Questa che ho descritto è senza dubbio una rappresentazione cosmologica, ma è anche, nell’ottica della cabala, una road map e la distanza non deve incutere timore in quanto i diversi livelli spirituali sono interconnessi e la loro successione non è gerarchica né cronologica, del resto in queste dimensioni non ha alcun senso il concetto di tempo. Questa è la mappa, lo strumento per percorrerla sono i trentadue sentieri della Sapienza o meglio i concetti che rappresentano, i quali, espressi nei simboli dell’arte muratoria, sono disseminati nel Tempio dei massoni.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-47987066887019909412021-01-08T09:09:00.002+01:002021-01-08T09:09:14.099+01:00In ricordo di Eugenio Popovich<div style="text-align: center;">di Antonino Zarcone</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDVbcaT5bzCph74bBsNoUZJezKTloo-SGJZJGPN3B3xqOWEKCdAnLyq347MX0VTNJk54rNCbJER5rplcg47LsUw0-XZlVgcmmPsqU8EyG5AitELJM6eL0wcNq0j1rlJTGiz-9U3YxPgb4/s1624/136433011_2882931491982886_2666190432757084468_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1624" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDVbcaT5bzCph74bBsNoUZJezKTloo-SGJZJGPN3B3xqOWEKCdAnLyq347MX0VTNJk54rNCbJER5rplcg47LsUw0-XZlVgcmmPsqU8EyG5AitELJM6eL0wcNq0j1rlJTGiz-9U3YxPgb4/s320/136433011_2882931491982886_2666190432757084468_o.jpg" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">6 gennaio 1842, Berljanska (Russia), nasce Eugenio Popovich. Figlio di un capitano di vascello e facoltoso armatore, giovanissimo si trasferisce a Trieste, frequenta il Ginnasio triestino ed il liceo italiano di Capodistria, dove è condiscepolo del futuro re Nicola I del Montenegro. Conseguita la maturità al Ginnasio di Zara, nel 1860 si iscrive all'università di Graz. Vicino ai gruppi irredentisti triestini, nel 1860 prende parte alla fase finale della campagna nell'Italia meridionale. Tornato a Trieste aderisce al Comitato segreto Triestino-Italiano. Nel 1862 è con Garibaldi nella spedizione per la liberazione di Roma fermata in Aspromonte. Ripresi gli studi si iscrive all'università di Pisa poi a quella di Bologna, dove si laurea in Scienze politiche e giuridiche nel 1864. Due anni dopo è ancora volontario ed è assegnato alla seconda compagnia del primo battaglione del 2º Reggimento Volontari Italiani di Garibaldi con cui partecipa alla Terza Guerra d'Indipendenza, nella quale è promosso sottotenente, e nel 1867 segue Garibaldi come luogotenente della terza colonna dei volontari nella spedizione nell'Agro Romano. Nel 1870 si trasferisce a Roma diventata Capitale ed intraprende la carriera di giornalista politico come Corrispondente de "La Nazione", con lo pseudonimo di E. Tergesti, poi redattore del "Il Diritto". Promotore di una spedizione militare per sollevare la Bosnia dalla dominazione austriaca, non realizzata, nel 1897 è nominato console del Montenegro a Roma dal principe Nicola e nel 1900 console generale. Massone, membro della Società di Mutuo Soccorso Reduci Garibaldini “Giuseppe Garibaldi”, muore a Trieste il 4 aprile 1931.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-85946822027189950982020-12-24T11:35:00.004+01:002020-12-24T11:35:39.154+01:00Il messaggio del Sommo Sacerdote Domenico Bilotta<div align="justify"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0N0jmQfxmXfYnUeITy9-RL1TMBI7BOOrHRQ7kd8gQGhuPsi7R_0EWI6yixiRudPopEtgNngHSgRosPWeVhuNKWkx7xrj3L7o1x-M3YFQYJu9mqktoLYaPIcWlh4qDMrGdT8925RfCwGw/s1600/bilotta+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1305" data-original-width="1600" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0N0jmQfxmXfYnUeITy9-RL1TMBI7BOOrHRQ7kd8gQGhuPsi7R_0EWI6yixiRudPopEtgNngHSgRosPWeVhuNKWkx7xrj3L7o1x-M3YFQYJu9mqktoLYaPIcWlh4qDMrGdT8925RfCwGw/w389-h317/bilotta+%25281%2529.jpg" width="389" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Carissimi Compagni, </div><div align="justify">quest’anno gli auguri natalizi hanno per tutti un sapore diverso. Mancano gli affettuosi abbracci, mancano i brindisi fatti tutti insieme, ma soprattutto manca il potersi guardare negli occhi ed attraverso gli occhi. Tuttavia la scintilla di intesa, che sempre ci ha accompagnato, resta accesa dentro di noi e adesso sentiamo la necessità ed il bisogno di mantenerla oggi viva come, forse, mai prima era accaduto. </div><div align="justify">La forza ed il coraggio che ci sono stati richiesti nei mesi passati e che ancora dovremo perpetuare per mantenere accesa la Luce della Tradizione del nostro amato Corpo rituale, sappiamo che già si trova dentro di noi. Non a caso la parola “coraggio” trova le sue radici nei termini “cor – cordis” cioè cuore, e “habere” cioè avere. Basterebbe quindi avere nel nostro cuore la sincerità, la lealtà, l’amore fraterno e l’attaccamento a quella Tradizione che lungo il nostro cammino abbiamo raccolto, per avere la certezza che tutto questo passerà e ci consentirà non solo di superare questo difficile momento, ma di poterlo addirittura vivere e raccontare ai nostri figli, ai nostri nipoti ed ai nostri Compagni, come un momento di crescita ed evoluzione spirituale senza eguali. </div><div align="justify">Sempre per tradizione e legame con i nostri rituali, abbiamo vissuto ed imparato a lavorare con gli altri, ad essere difesi da essi e a difenderli, a condividere la fatica e a gioire dei tesori a cui tale lavoro ci ha condotto. La storia e le circostanze vorrebbero, a quanto pare, farci trovare soli e distanti. Non è così, anzi, se ci pensiamo bene, questo fa parte del nostro percorso verso la Luce e ancora una volta lo troviamo tra i momenti e le pagine della nostra tradizione. </div><div align="justify">Proseguiamo in avanti quindi, certi che questi momenti passeranno, che nuovamente avremo modo di lavorare tutti insieme, a brindare, a guardarci negli occhi e a essere coscienti, ancora di più, che il coraggio che la tradizione del nostro Rito di York ci ha fatto scoprire, già albergava nei nostri cuori e che proprio grazie a questa, avremo da raccontare storie e momenti ancora più straordinari! </div><div align="justify">Con questa consapevolezza auguro, a nome mio e dei Gran Dignitari, a tutti i Compagni di poter vivere queste feste in serenità e con i propri cari, sebbene apparentemente rintanati a casa, per poter riscoprire quell’intimità e importanza delle piccole cose, delle tradizioni, degli affetti, che forse a causa della quotidiana vita frenetica si stavano annebbiando e svilendo della loro grande portata spirituale e morale. </div><div align="justify">Buon Natale a tutti Voi ed alle vostre famiglie ed un felice e splendido 2021, tutti insieme. </div><div align="justify"><br /></div><div style="text-align: right;">Domenico Bilotta,</div><div style="text-align: right;">Sommo Sacerdote </div><div style="text-align: right;">Gran Capitolo LLMM dell'Arco Reale</div><div style="text-align: right;">Rito di York in Italia</div><div><br /></div></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-59207652177958641512020-12-24T11:31:00.001+01:002020-12-24T11:31:05.882+01:00Il giardino dei melograni. In libreria Moshè Cordovero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5VWyy9LCh5KBavEsW_TJb0RIxW5cmNGy1MUpSqmrKG9dqzkNiXIpg62lMhPh8fopLDkzr60m7yJUdyVDl-EIcyJNAQgK6BFQefnjK3V7vw609ripuDVQPoxqM7zVcU7fQkOMD7Sd11w4/s960/132418123_10222172469334810_7753483837346111958_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="680" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5VWyy9LCh5KBavEsW_TJb0RIxW5cmNGy1MUpSqmrKG9dqzkNiXIpg62lMhPh8fopLDkzr60m7yJUdyVDl-EIcyJNAQgK6BFQefnjK3V7vw609ripuDVQPoxqM7zVcU7fQkOMD7Sd11w4/s320/132418123_10222172469334810_7753483837346111958_n.jpg" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Un’importante opera del 1548, per la prima volta tradotta in italiano. Nel 2021 nelle vostre librerie il primo volume de «Il giardino dei melograni» di Moshè Cordovero (Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno), a cura di Mauro Cascio e Mauro Cerulli. Il pensiero speculativo della cabala ebraica (ri)letto in nota secondo le più moderne interpretazioni scientifiche e filosofiche e con delle splendide illustrazioni di Luigi Malgherini. Nota introduttiva di Nadav Hadar Crivelli.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-55398568314987503492020-12-21T15:49:00.000+01:002020-12-21T15:49:14.488+01:00Buon solstizio d'inverno<div style="text-align: center;">di Luca Delli Santi</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">La tradizione abramitica considera la conoscenza astrologica la capacità di tornare a connettersi con il ritmo naturale, ovvero compiere determinate azioni, soprattutto quelle rituali, nel momento in cui è appropriato farlo. È ben noto che nei vangeli di Luca e Matteo è una stella ad indicare ai Magi, i tre sapienti, il luogo in cui sarà possibile incontrare il neonato Messia, nella cabala uno dei nomi che indica il Messiah è Kokhav, stella, chissà forse Luca e Matteo, o le persone da cui raccolsero il mito della Natività, erano al corrente di questa nozione esoterica che li ispirò.</div><div align="justify">In prossimità dell’evento astronomico del Solstizio d’inverno può essere stimolante svolgere alcune riflessioni sulla simbologia solare ed in particolare sul solstizio. Il calendario ebraico è lunisolare, i dodici mesi da cui è composto partono dal primo apparire della luna nuova, un evento che gli antichi consideravano una congiunzione del Sole e della Luna. Vi è una particolare preghiera che gli ebrei rivolgono al Creatore per il dono del sole, la Birkat Hachama, la Benedizione del Sole, questa viene recitata quando si completa un ciclo solare di 28 anni, secondo la tradizione viene recitata quando l’astro si ritrova nella medesima posizione in cui era durante la creazione del mondo.</div><div align="justify">Nella cabala la luna simboleggia il divino femminile, immanente, il sole rappresenta il divino rivelato, di polarità maschile e trascendente, a questo dovremmo pensare quando ragioniamo sul valore solare e maschile della nostra iniziazione. La polarità maschile indica la ricerca di una connessione con il divino trascendente attraverso l’equilibrio con la polarità lunare o femminile.</div><div align="justify">Quest’anno nel giorno del Solstizio si verificherà anche un altro evento astronomico, è la congiunzione fra i pianeti Giove e Saturno, l’evento si verifica ogni vent’anni, ma raramente è visibile senza l’ausilio di strumenti di osservazione.</div><div align="justify">Giove in ebraico è Tzadeq, la stessa radice della parola giusto, il fondamento del mondo, nella cabala contemporanea viene associato alla sephira Tipheret, il suo essere il gigante gassoso più grande del sistema solare e la sua posizione centrale hanno ispirato questa associazione, è un corpo celeste che ci comunica armonia ed equilibrio fra polarità opposte. È stato anche associato alla figura di Melchidesech, l’archetipo del re giusto, cui era concessa anche la Sapienza sacerdotale, una figura di primaria importanza nella cultura iniziatica occidentale.</div><div align="justify">Saturno, l’ultimo dei sette corpi celesti della sapienza ermetica, in ebraico è Sabbathai, il settimo. Contiene in sé il mistero del numero sette, la completezza della Creazione e con essa il ritirarsi del divino dalla manifestazione, ma è anche la promessa di una nuova e continua rivelazione, dell’incontro con il divino.</div><div align="justify">La congiunzione di Giove e Saturno, dell’Armonia e del Settimo, del pianeta dello Shabbat, nel suo ripetersi ogni vent’anni ci offre la consapevolezza che il ciclo cosmico si compie costantemente, ma ci invita anche alla necessità di andare oltre, di vivere protesi verso un orizzonte oltre il quale si trova la ricongiunzione fra Creature, Creato e Creatore. </div><div align="justify">Il venti, il valore ghematrico della lettera Khaf, l’iniziale della parola Corona, è anche la il valore delle parole Chazah, avere una visione, e Achavah, fratellanza. La fratellanza è la malta con cui si legano i lavori muratori, che in questo momento, più che in altri, possono e devono essere d’ispirazione alla famiglia umana, piegata dall’epidemia e soprattutto dalle conseguenze sociali e politiche che ne scaturiscono.</div><div align="justify">Il Solstizio d’inverno rappresenta la porta dal momento più buio alla progressiva crescita della luce, quest’anno la congiunzione fra Giove e Saturno ci indica la ricerca dell’Armonia come strumento per conquistare la vera Luce, quella al di là di ogni fenomeno del mondo sensibile. Il telos messianico, la conquista, la liberazione, che, superando il tempo e lo spazio, reintegrerà l’essere umano nella sua condizione divina, oltre gli inganni della coscienza individuale.</div><div align="justify">.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-49795641500453128312020-12-14T09:09:00.005+01:002020-12-14T09:09:48.916+01:00L'Ordine dei Gorgomoni, il primo ordine anti-massonico della storia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">di Michele Leone</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIa1sbg5hTimNv38n61HEt4CyvyEHV3uFcag8ojRkL074koU8EpvLtYe9g5jJCmMI1mUaNAFAWsXx0XOmrCHNjPzq7fbfQTRCCr2BP7geBEqosgjNgdNAVLadXId0UqOUk48_XOjvl69I/s800/ANTICO-E-NOBILE-ORDINE-DEI-GORMOGONI.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="800" height="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIa1sbg5hTimNv38n61HEt4CyvyEHV3uFcag8ojRkL074koU8EpvLtYe9g5jJCmMI1mUaNAFAWsXx0XOmrCHNjPzq7fbfQTRCCr2BP7geBEqosgjNgdNAVLadXId0UqOUk48_XOjvl69I/w463-h290/ANTICO-E-NOBILE-ORDINE-DEI-GORMOGONI.png" width="463" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Ci sono delle società dimenticate dalla Storia, vissute per un periodo assai breve, ma che hanno visto come protagonisti della loro breve esistenza personaggi di rilievo della Storia e della storia delle società segrete. È il caso dell’Antico e nobile ordine dei Gormogoni (The Ancient Noble Order of the Gormogons) che ha come protagonista Filippo, duca di Wharton (1698-1731), già Gran Maestro della Gran Loggia di Londra e membro, di uno dei più esclusivi e perversi Club che la storia ricordi: l’Hell Fire Club.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">L’Antico e nobile ordine dei Gormogoni è stato probabilmente il primo ordine antimassonico. Fondato dal duca di Wharton a seguito della sua "cacciata" dalla Libera Muratoria con la bruciatura in tempio dei suoi guanti e del suo grembiule. Passati pochi mesi da questo episodio si poteva leggere sul Daily Post di Londra: Mentre l’ordine veramente Antico e Nobile dei Gormogoni, istituito da Chin-Qua Ky-Po, il primo Imperatore della Cina (secondo il loro racconto), molte migliaia di anni prima di Adamo e portato in Inghilterra da un mandarino, dopo aver ammesso diversi signori d’onore nel mistero di quell’ordine più illustre, hanno deciso di tenere un capitolo presso la taverna del castello in Fleet Street, su particolare richiesta di diverse persone di qualità. Ciò significa informare il pubblico, che non ci sarà nessuna spada tirata alla Porta, né la Scala in una stanza oscura, né un Massone sarà riconosciuto come membro fino a quando avrà rinunciato al suo Ordine Novellato e sia stato degradato correttamente. Il mandarino che è appena partito per Roma dove va a fondare una loggia, come ha fatto a Londra. Ci viene detto che numerosi massoni eminenti si sono fatti degradare dalla massoneria per aggregarsi a questa società e che altri sono stati respinti per mancanza di titoli.</span></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><a href="https://micheleleone.it/antico-e-nobile-ordine-dei-gormogoni/">FONTE</a></span></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-75618277983292066572020-12-10T16:04:00.004+01:002020-12-10T16:04:45.962+01:00Io sono Gerusalemme. Cronache del tramonto del regno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Ra9D-9b-ilD-Nhrf4yQXnSrPJ8zyYchCeK8EMx8CujmAk0moq0Bl1GB3j3LI_YAX1suukQIWa_WKUJLqxFBw_h-l4CjpPDg1OpFwLvZe80BbNgFobzMRU-zbXEItXJxOWaBLV4o7Ec4/s825/130965256_2728299037391680_6569968889477257447_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="825" data-original-width="551" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Ra9D-9b-ilD-Nhrf4yQXnSrPJ8zyYchCeK8EMx8CujmAk0moq0Bl1GB3j3LI_YAX1suukQIWa_WKUJLqxFBw_h-l4CjpPDg1OpFwLvZe80BbNgFobzMRU-zbXEItXJxOWaBLV4o7Ec4/s320/130965256_2728299037391680_6569968889477257447_n.jpg" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Questa è la leggenda degli uomini e delle donne che vissero il lungo tramonto del regno cristiano di Gerusalemme. Vite oscure o luminose, meravigliose o disperate comunque spese da protagoniste in quella drammatica epopea. L’Autore non racconta di epiche battaglie, ci porta sul campo, non descrive la potenza dei baluardi cristiani e la ferocia degli assalti che subirono, ce le mostra nella cruda luce del sole implacabile di Palestina. Non parla della disperazione del maestro templare Ridefort né della sua follia, ce ne fa testimoni come ci fa testimoni allo strazio della morte del giovane Baldovino il ‘‘Re Lebbroso’’ e dello straordinario eroismo di Umfredo conte di Toron e di Giacomo d’Avesnes, il Primo Cavaliere. Ci accompagna di fronte allo sguardo ardente del nobile Taki al Din tutt’ora lodato dall’intero Islam come «colui che nutriva il più sincero odio per il regno dei franchi». Ci porta in battaglia con il nobile Salah al Din Ysuf ibn Ayyub al Malik al Nasir sultano di Siria ed Egitto nei suoi giorni di gloria e poi, alla fine, di fronte al tramonto del suo sogno di vittoria totale sugli adoratori della Trinità «Oh Allah! Oh Misericordioso! In cosa ti sono spiaciuto? Perché mi hai tolto il tuo favore?»..</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-70672636789244639342020-12-01T11:18:00.001+01:002020-12-01T11:18:04.034+01:00I gradi dell'anima<div align="justify"><br /></div><div style="text-align: center;">di Luca Delli Santi</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRT5z-5M0C52990nW5StP4N6IA_uG2piGThKF_3fm6PWn4Bk-ZYGSUwuGeLs_0lS6SrDLhEvp1i2RlUVLP8c4dmKFaBmD_wQq6t2jkFh0ceEQq_vTulTCWg4M6kTWUY6DSFsm4_Zxio74/s512/unnamed+%252865%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="221" data-original-width="512" height="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRT5z-5M0C52990nW5StP4N6IA_uG2piGThKF_3fm6PWn4Bk-ZYGSUwuGeLs_0lS6SrDLhEvp1i2RlUVLP8c4dmKFaBmD_wQq6t2jkFh0ceEQq_vTulTCWg4M6kTWUY6DSFsm4_Zxio74/w320-h189/unnamed+%252865%2529.jpg" width="320" /></a></div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div align="justify">La cabala classica identifica quattro livelli dell’anima umana, si tratta di termini che compaiono nelle Scritture con cui questa viene definita: Nephesh, Ruach, Neshama e Neshamà L’neshamà.</div><div align="justify">La Nephesh è il soffio vitale che anima il corpo fisico ed i sensi, si tratta della parte spirituale che alimenta i nostri bisogni primari, ne sono dotati anche gli animali è la potenza primordiale della vita.</div><div align="justify">Ruach è lo spirito che si esprime attraverso il mondo dell’emotività e delle emozioni, ciò che ci consente di provare sensazioni uniche quali la gioia, il dolore profondo, la commozione di fronte alla bellezza ecc. La Neshamà è la fonte da cui sgorga l’intelletto, il logos umano, è la sede in cui risiede la triade superna dell’Uomo, Comprensione, Sapienza, Conoscenza.</div><div align="justify">Non sfuggiranno le similitudini con il mito dell’Auriga: auriga, cavallo bianco, cavallo nero usato da Platone per rappresentare la sua struttura ripartita: anima concupiscibile, anima irascibile, anima razionale. In effetti questa tripartizione della “sostanza semplice ed incomposta”, della stessa natura delle idee presenta molte analogie con i concetti base sull’anima umana della mistica ebraica.</div><div align="justify">I cabalisti sono però abituati a ragionare nel quadro di una rappresentazione quaternaria, così già nei testi della cabala classica troviamo la Neshamà l’Nehamà, il “nocciolo”, l’essenza dell’essere umano, la forza vitale che ci anima e da cui derivano gli altri livelli, è un sottile filamento che unisce ogni singolo individuo all’Uno.</div><div align="justify">Isacc ben Solomon Luria, l’Arizal il maestro che nel XVI secolo sviluppò una scuola di mistica da cui derivano la maggioranza di quelle moderne e contemporanee, propose una nuova lettura dei livelli dell’anima identificando il quarto con la Chaya, anima vivente, “essenza della vita”. Non si limitò però solo a rielaborare ed arricchire il concetto del quarto gradino, egli intuì che tutti questi livelli altro non sono altro che estensioni di un’unica essenza Yechidà. </div><div align="justify">Nella concezione lurianica fra il Creatore e le creature vi sono alcuni livelli intermedi, stati dell’essere. Questa molteplicità di livelli compone i “mondi” ed i gradini dell’anima, lo scopo dell’Opera del Carro, la Massià Mekavà, è comporre questa distanza e riconoscere che ogni cosa nel creato è una minuscola scintilla del Creatore, così i diversi livelli dell’anima umana affondano le radici profonde nella Yechidà, l’anima cosmica universale.</div><div align="justify">In altri termini l’animo umano è della medesima sostanza del Creatore, si tratta di una scintilla di divinità di cui siamo dotati, nella concezione cabalistica ogni individuo è il punto di arrivo di un viaggio che inizia nell’Ain Sof e si conclude vestendo gli abiti umani, una volta incarnata nel corpo l’anima è la Tzelem Elokim. Si tratta del termine con cui nella cabala lurianica, ed in molte delle scuole contemporanee in cui si articola, si definisce quella parte della Nephesh che possiedono solo gli esseri umani, differente dal soffio vitale primario di cui sono dotate anche le chaioth, le forze vitali che animano gli animali. Si tratta del tessuto connettivo fra anima e corpo fisco.</div><div align="justify">Il viaggio compiuto dall’animo umano ed il legame sempre presente fra gli olamoth dall’Ain Sof alla dimensione della creazione si articola nei diversi mondi della cabala, la scala per percorrerli è l’Albero della Vita.</div><div align="justify">Lo scopo della studio esoterico è acquisire la consapevolezza di questa distanza e che essa può essere colmata, la pratica esoterica consiste nell’intraprendere il cammino per riconquistare le nostre radici.</div><div align="justify">Nei nostri templi ci viene data l’opportunità di essere pienamente consapevoli, il rito massonico possiede la chiave del risveglio dal torpore in cui la nostra dimensione spirituale è caduta.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-86645436203006118742020-11-30T08:52:00.002+01:002020-11-30T08:52:16.185+01:00Nirmla, l'amore sacro ed eterno secondo Savino Moscia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq3bcWEe4bOA4WbeG9uW5fQb61SvtLec3PPz9xa-yBGyXTagLk_1R9YxsLJVLgZy4IWg0BPsgyCYYaL0OnwKxt5LPo6t6MSWD0aZl0L9FaUuYtxIdjZSfYHJ2dAGC2yTKgsKcPsI4XgF8/s826/123925679_2702958409925743_847978064314802591_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="826" data-original-width="551" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq3bcWEe4bOA4WbeG9uW5fQb61SvtLec3PPz9xa-yBGyXTagLk_1R9YxsLJVLgZy4IWg0BPsgyCYYaL0OnwKxt5LPo6t6MSWD0aZl0L9FaUuYtxIdjZSfYHJ2dAGC2yTKgsKcPsI4XgF8/s320/123925679_2702958409925743_847978064314802591_n.jpg" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Il peccato originale secondo le migliori tradizioni cristiane è qualcosa di cui l’umanità si può liberare. Lo ha reso possibile, secondo tradizione, il Maestro Gesù attraverso il sacrificio sulla croce. Sarà veramente così? Due donne, Piccarda Donati e Maria la pachistana, la profuga dal colore di mandorla giovane in fuga dal suo paese per essere cristiana di fede. La prima vissuta a Firenze nel XIII secolo, suora dell’Ordine delle Clarisse, posta da Dante in paradiso, nel cielo della luna, il più distante dalla visione di Dio e al tempo punita con la lontananza da Lui; vittima di violenza non trova la forza di tenere fede ai voti voluti, rompendo così il patto tra la sua promessa e la volontà di Dio. Maria la pachistana dice no all’amore del famoso iniziato, ricco e magico ciabattino Aristotele Crocco che scopre che l’amore più bello non è il primo ma l’ultimo perché non è l’amore che finisce ma la capacità dell’uomo di crescere attraverso l’amore. Per questo i due si incontreranno nella luna di Piccarda Donati: una per ritrovare Lui, l’altro per non perderla mai più.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-16329282747805587892020-11-28T20:27:00.003+01:002020-11-28T20:27:46.380+01:00Un corso di logica speculativa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmnreKhDBtr4Ej-mozd3U1IBaUYyLyRvmZ6MRxQnTje3HqAmC3lerQLnqIi6AawZHeGWSx59Kt1XQ3Wu_clpPsrNQFTmSOH1yKOKoEqMVc4ECFIRLDm6jDjpLdzvsEz3dnrwF-bNhGwQs/s2048/Logica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1137" data-original-width="2048" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmnreKhDBtr4Ej-mozd3U1IBaUYyLyRvmZ6MRxQnTje3HqAmC3lerQLnqIi6AawZHeGWSx59Kt1XQ3Wu_clpPsrNQFTmSOH1yKOKoEqMVc4ECFIRLDm6jDjpLdzvsEz3dnrwF-bNhGwQs/w396-h220/Logica.jpg" width="396" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Partirà a dicembre il CORSO DI LOGICA SPECULATIVA curato da Mauro Cascio. Quali sono le regole che regolano il nostro pensiero? Quali le modalità con cui il nostro pensare pre-organizza il dato sensibile, crea cioè le condizioni di ogni esperienza? Il corso dopo una parte introduttiva (H1), approfondirà la Logica intesa come Scienza dello Spirito (H2) per soffermarsi infine su ambiti quali l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e le Reti Neurali Artificiali (H3). È possibile ‘costruire’ una coscienza che guarda e impara, con le regole della Logica espresse nei moderni linguaggi di programmazione? Hal 9000, il computer della Discovery nel film «2001 Odissea nello Spazio» di Stanley Kubrick, può diventare realtà? Si può creare artificialmente il Logos? Si può creare artificialmente Dio? </div><div align="justify">Il Corso ha un costo di 40 euro mensili comprensivi di 2 lezioni di 2 ore l’una su Zoom (in caso di assenza sarà comunque disponibile la registrazione) e 1 ora di tutoraggio individuale a distanza.</div><div align="justify"><span style="text-align: left;">La presentazione del Corso si terrà mercoledì 9 dicembre, su Zoom, alle 20.30. Per le credenziali di accesso: lepantofoledihegel@gmail.com</span></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-38556977423741466182020-11-25T19:20:00.053+01:002020-11-30T08:54:17.702+01:00Auguri e... buon lavoro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3c5T2SGuI4huAvrrA2MOqORTLpy9f8lLzV0RkugCQ0AIg2IIrF-7RDbAePopI89sp5Rgu67DjdueJgXHInOTziWN_UgQ1xQ6yWuSd-KD-YQWnT1ERrK2CV_Tc2ts2Dag3AfMeM-mTRUY-/s596/logogrande.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="460" data-original-width="596" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3c5T2SGuI4huAvrrA2MOqORTLpy9f8lLzV0RkugCQ0AIg2IIrF-7RDbAePopI89sp5Rgu67DjdueJgXHInOTziWN_UgQ1xQ6yWuSd-KD-YQWnT1ERrK2CV_Tc2ts2Dag3AfMeM-mTRUY-/s320/logogrande.png" width="320" /></a></div><br /><div align="justify"><span style="text-align: left;">Oggi il Sommo Sacerdote, comp. Domenico Bilotta, ha inviato ai Right Excellent Companion Michael Kraus, Paul Derrica e Gèrard Raiola le sue personali felicitazioni, quelli della Giunta e di tutti i capitoli dell'Arco Reale Italiano per i prestigiosi incarichi loro assegnati durante la Triennial Convocation che ha proceduto al rinnovo delle cariche per il prossimo triennio.</span></div><div align="justify">Al Right Excellent Companion Kraus la carica di "General Grand Captain of the Host (Board of International Masonic Affairs)" e al Right Excellent Companion<span style="text-align: left;"> comp. </span><span style="text-align: left;">Paul Derrica</span><span style="text-align: left;"> quello di "Deputy del Sommo Sacerdote Internazionale per la Giurisdizione Europa-Africa" e al </span>Right Excellent Companion Gèrard Raiola quello di <span style="text-align: left;"> "Special Deputy del Sommo Sacerdote Internazionale per la Giurisdizione Europa-Africa con la delega specifica di seguire i paesi francofoni africani". (AD) </span></div><div align="justify"><br /></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-88264643942574925462020-11-23T09:23:00.002+01:002020-11-23T09:23:36.032+01:00Massoneria e Cabala. Mac Benac<div style="text-align: center;">di Luca Delli Santi </div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicMPqKE6Ub4AlH4MzkN0V4zBIyayHZWDk-_eqQG2TO8ai4idhGNTWIxLEjQGZEyVNK3gaXaGiKH1OxHh6M6bR5MS87HCcsDxJb9VHhx4Xva_38KPj24vk7g47HLYGRN8O1BsTdGb8v4rg/s508/IL_MAESTRO_E_LA_MASSONERIA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="298" data-original-width="508" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicMPqKE6Ub4AlH4MzkN0V4zBIyayHZWDk-_eqQG2TO8ai4idhGNTWIxLEjQGZEyVNK3gaXaGiKH1OxHh6M6bR5MS87HCcsDxJb9VHhx4Xva_38KPj24vk7g47HLYGRN8O1BsTdGb8v4rg/w419-h246/IL_MAESTRO_E_LA_MASSONERIA.jpg" width="419" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Il grado di Maestro Massone è quello in cui viene acquisita la consapevolezza piena dell’essenza del nostro percorso, un percorso in cui gli archetipi universali ci vengono trasmessi nella rappresentazione della tradizione Occidentale, attraverso la condivisione di simboli ermetici e cabalistici che danno forma ai nostri templi insieme a quelli della scienza muratoria, l’esecuzione dei rituali li vivifica nelle nostre coscienze.</div><div align="justify">Vi è nel terzo grado l’indicazione anche operativa della natura della via che abbiamo intrapreso, una ricerca dell’Armonia, dell’equilibrio fra gli opposti attraverso l’utilizzo degli strumenti dell’intelletto, è un percorso governato dalla sephira Binà, il cuore che attraverso la Comprensione giunge alla Conoscenza.</div><div align="justify">La parola del terzo grado è stata tramandata come מק בן Mac Benac, in realtà sarebbe più corretto pronunciare Benà, indica così come è scritta il significato di figlio della putrefazione. È evidente il riferimento al rituale in cui il massone rinasce a nuova vita dopo essere passato dalla prova infera della morte a causa del tradimento dei cattivi compagni, ambizione, fanatismo, ignoranza.</div><div align="justify"> Si tratta di un riferimento ermetico di come si giunga a realizzare l’opera solo passando attraverso la fase della nigredo, liberandosi della feccia. Si vive, inscenandolo con un dramma, ciò che si era visto nel gabinetto di riflessione quando si incontro’ la scritta VITRIOL.</div><div align="justify">Interpretazioni leggitime ed assolutamente coerenti con la prospettiva che ci offre il rituale hiramico, ma può essere interessante prenderne in considerazione un’altra. </div><div align="justify">È assai probabile che la forma giunta fino a noi di Mac Benac sia in realtà un errore di traduzione, è risaputo tradurre e tradire hanno la medisima etimologia, della formula originaria מאק בינאה il cui significato è abbattere ed edificare, si tratta di una sfumatura, entrambe i concetti fanno riferimento alla necessità di superare una stato precedente in modo radicale per conseguirne uno completamento nuovo, in questo caso il tradimento del tradurre non è sostanziale, ma è più evidente il nesso con l’arte muratoria e con la sephira Binà che la cui parola ha la medisima radice della parola costruito.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">«Ecco io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente fondata: chi crede non vacillerà. <span style="text-align: left;">Io porrò il dritto come misura e la giustizia come una livella».</span></div><div align="justify"><span style="text-align: left;"> </span></div><div align="justify">Questi versi di Isaia ( 28:16/17), che ritroviamo quasi identici in Pietro 2, 4:8, si riferiscono ad Emanuel uno dei nomi con cui viene indicato il Messia, elemento cardine della cultura giudaico-cristiana pure nella differente visione della figura, ci indica come la simbologia muratoria trovi radici profonde nella antiche Scritture, il Messia è un costruttore, conosce l’arte la userà per edificare un mondo nuovo, l’arte del costruire è l’arte della Comprensione delle cose del mondo, o meglio della molteplicità dei mondi attraverso essa si riconnette il logos umano con il Logos cosmico da cui promana.</div><div align="justify">La ghematria di מאק בינאה vale 209 come <i>hadar</i>, bello, era il nome dell’ottavo re di Edom che non condivise la sorte dei suoi predecessori in quanto aveva moglie, era in equilibrio fra le polarità opposte.</div><div align="justify">È anche la ghematria di <i>Bnei chayai umezonai</i>, figli vita e sostentamento. Non credo sia necessario aggiungere altro, divenendo Hiram non si risorge figli della putrefazione, tutt’altro figli della vita pronti a sostenersi e ad offrire sostentamento ai fratelli iniziati ed all’umana famiglia tutta.</div><div align="justify"><br /></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-77358620384684268862020-11-22T21:00:00.004+01:002020-11-22T21:00:43.485+01:00Eletto il nuovo GGHP per il triennio 2020-23<div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDGBkeB1DnoWZ8FCThx2Zf6yWvTpR4vyHvtdp4qmE9ZRCnKj_2dxjcpE5i5dsEYcY2W_OSpLFx4mdN9rfauk84dVO_xnXo0PQJgxwlbjjK2vDOl0Joq-FKtnf6YSzn2C6Q89bCLOu8zLHf/s291/GGHP+Tiner.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="291" data-original-width="182" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDGBkeB1DnoWZ8FCThx2Zf6yWvTpR4vyHvtdp4qmE9ZRCnKj_2dxjcpE5i5dsEYcY2W_OSpLFx4mdN9rfauk84dVO_xnXo0PQJgxwlbjjK2vDOl0Joq-FKtnf6YSzn2C6Q89bCLOu8zLHf/s0/GGHP+Tiner.png" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">M.E. Steven G. Tiner</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">General Grand High Priest</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">2020-23</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">Sabato sera (2 novembre) sulla piattaforma Zoom gestita dal Gran Capitolo Generale Internazionale si sono svolte le elezioni dei nuovi Gran Dignitari per il triennio 2020-23.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">La delegazione italiana che ha partecipato era composta dai Gran Dignitari e Ufficiali del Gran Capitolo Italiano e i dai Past Sommi Sacerdoti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">E' stato eletto il M.E. Comp. <span style="text-align: center;">Steven G. Tiner a cui la famiglia italiana dei LL.MM. dell'Arco Reale fa giungere i suoi più calorosi auguri di Buon Lavoro. (A.D.)</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div align="justify"><br /></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-83941488818116678992020-11-17T11:21:00.002+01:002020-11-17T11:21:11.034+01:00La storia della Massoneria criptica in Italia. Evento su Zoom<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEC7qxGsoB2xE3W3SboEDaL934s-Zc_dDzI-e1tqIL96OSJJWmCAGiB0u1rfP6M0seCJW6c6BczwUq3r0Kq1RPPDkqnqooc__ryN-uhvU8Ig6dTYPUm3L_7RN94v5w-f2VsC4I2cyYuW4/s1600/WhatsApp+Image+2020-11-15+at+18.14.27.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="960" height="945" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEC7qxGsoB2xE3W3SboEDaL934s-Zc_dDzI-e1tqIL96OSJJWmCAGiB0u1rfP6M0seCJW6c6BczwUq3r0Kq1RPPDkqnqooc__ryN-uhvU8Ig6dTYPUm3L_7RN94v5w-f2VsC4I2cyYuW4/w567-h945/WhatsApp+Image+2020-11-15+at+18.14.27.jpeg" width="567" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-41406847200482938422020-11-16T08:25:00.000+01:002020-11-16T08:25:04.019+01:00Un solo Dio? I tre monoteismi a confronto oggi. Il libro di Franco Micalella<div style="text-align: center;">di Paolo Ciaccia</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw5DNJcvny9zS12PDz1o9H4dM1d-nSTzcVcDwz4DCwTJZAXntQD3iTeYWDzIvxjByakQSWqaryfZP4tLL_felEcerFGkMyghJDRBlH0mp4ZYDeoDqLdKjOhpYCf9wsNeC31CDU1ZpHkFU/s640/81KTQP-Lo3L._AC_UL640_FMwebp_QL65_.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="416" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw5DNJcvny9zS12PDz1o9H4dM1d-nSTzcVcDwz4DCwTJZAXntQD3iTeYWDzIvxjByakQSWqaryfZP4tLL_felEcerFGkMyghJDRBlH0mp4ZYDeoDqLdKjOhpYCf9wsNeC31CDU1ZpHkFU/s320/81KTQP-Lo3L._AC_UL640_FMwebp_QL65_.webp" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nelle Logge Massoniche è vietato parlare di Politica e di Religione. E, tuttavia, la Massoneria non è solo un club di gentiluomini, liberi e di buoni costumi, che ispirano le loro azioni ai più elevati principi della moralità, simbolicamente rappresentati dagli strumenti di lavoro di un antico mestiere. La Massoneria, è – lo è sempre stata o, forse, lo è diventata – una comunità di uomini alla continua ricerca di una risposta – la “loro”, personale, risposta – ai massimi quesiti esistenziali, “da dove veniamo ? chi siamo ? dove andiamo”, che hanno ispirato la tela ottocentesca del noto pittore francese Paul Gaugin, facendone il suo testamento spirituale. In realtà, non è possibile imboccare il sentiero di questa ricerca, nel tentativo di soddisfare l’enigma celato da tali domande, sottraendosi al fascino ed alla potenza evocatrice che promana dalla lettura dei primi versetti della Genesi: «In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: “Sia la luce” E la luce fu». Dio, sempre Lui: ma esiste davvero ? E chi è ? Franco Micalella è un massone di lungo corso: fondatore e Maestro Venerabile della Loggia Hermes n. 1144 all’Oriente di Lecce, 33° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato per la Giurisdizione Italiana, Massone dell’Arco Reale nel Capitolo “Terra d’Otranto” n. 29, appassionato di Cabala ebraica. Insomma, una vita dedicata alla ricerca della verità ma, solo nel momento della sua maggiore maturità di uomo e di iniziato, Franco ha deciso di affidare alla penna, in modo organico, le sue riflessioni e ci ha regalato un bellissimo ed agile libro, intitolato «Un solo Dio ? I tre monoteismi a confronto oggi», edito da Infinity Books, 116 pagine, facilmente reperibile su Amazon. L‘approccio di Franco Micalella al tema della monografia sfugge a qualsiasi ambiguità: egli, da subito, si professa “uomo occidentale” e cristiano; tuttavia, non nasconde curiosità ed ammirazione verso le altre due grandi tradizioni religiose monoteistiche, l’ebraismo e l’islam, al cui studio, nel corso degli anni, ha dedicato un notevole approfondimento. Ne risulta un confronto, arguto, razionale ma sempre pacato, tra “tre facce della stessa medaglia”; un confronto condotto con sapiente utilizzo del metodo massonico e che giunge, nell’ultimo capitolo, ad una conclusione che, personalmente, ho subito sentito di condividere: «Penso che un Essere Superiore esista, anche se con diversi nomi per le differenze linguistiche, e che sia Unico. Anzi, preferisco scegliere il termine di Grande Architetto dell’Universo, che meglio rende l’idea di un Essere Supremo Creatore senza una precisa identità confessionale, per evitare partigianerie». Insomma, un libro da leggere e che si legge in un soffio; e, dopo, non dimenticate di confrontare le riflessioni “attuali” di Franco Micalella con la trama di un’opera settecentesca di Lessing che si chiama «Nathan il saggio». Il dramma, ambientato a Gerusalemme durante la terza crociata, si snoda attraverso le storie incrociate di un saggio mercante ebreo (Nathan), del sultano Saladino e di un Cavaliere Templare; il tema: la fraternità e la tolleranza tra le tre grandi religioni monoteistiche. Un favola illuministica, potreste dire. Non credo, un obiettivo che possiamo e dobbiamo realizzare. Uno dei mattoni da utilizzare è, per l’appunto, il libro di Franco Micalella. </div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-79338154377846305942020-11-12T10:14:00.004+01:002020-11-12T10:14:37.711+01:00Massoneria e Cabala. A proposito di Tubalcain<div style="text-align: center;">di Luca Delli Santi</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD6jPydAPfRQ-jxEL-J_U3RtOIpw-XLPk5V5_SpEGJb-46DMBYDlNlJ5K1P8RbScmTDiPv1hLRtfcXyeI_PGdA19c8eWtlSH_39CdEyG8ECSXmmtrppWGGEyeCTKWulU8KKXXrXyn1pqY/s960/62259858a5fcf9a94b49ca6c2f93ed49.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="391" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD6jPydAPfRQ-jxEL-J_U3RtOIpw-XLPk5V5_SpEGJb-46DMBYDlNlJ5K1P8RbScmTDiPv1hLRtfcXyeI_PGdA19c8eWtlSH_39CdEyG8ECSXmmtrppWGGEyeCTKWulU8KKXXrXyn1pqY/w260-h391/62259858a5fcf9a94b49ca6c2f93ed49.jpg" width="260" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">«Zilla a sua volta partorì Tubalkàin, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il ferro. La sorella di Tubalkàin fu Naama». </div><div align="justify">Questo è il verso con cui ci viene presentato questo personaggio, di lui sappiamo solo che è discendente in linea diretta da Caino e che è "padre di tutti quanti lavorano il ferro".</div><div align="justify">Si tratta di una figura con un alone sinistro, la ghematria del nome è connessa con il concetto di vendetta, ed è collocato, come tutta la discendenza di Caino, a nord del Gan Eden, sito ad oriente, la direzione della sephira Ghevura’.</div><div align="justify">Per quale ragione questo nome è la parola di passo del Maestro Muratore? L’esegesi connette l’arte di lavorare i metalli con la tecnologia, è un precursore della scienza moderna, la sfera di influenza governata dalla sephira Bina’, lo scrivemmo nel nostro precedente articolo. L’arte di Tubalkàin consiste nel cesellare con pazienza, analizzare e trasmutare il metallo è un lavoro di ingegno, proprio come quello del libero muratore. La strada che conduce alla Conoscenza unificatrice, alla consapevolezza dell’unità nella molteplicità passa attraverso gli strumenti dell’intelletto umano, le cinquanta porte della Comprensione, di Biná.</div><div align="justify">תובל קין come si può osservare il nome in ebraico inizia con la lettera Tav, un ulteriore legame con l’avo, la Tav è il sigillo che l’Altissimo pose sulla fronte di Caino, segno indelebile dell’abominevole crimine commesso ma anche della potenziale rettificazione che non è mai definitivamente persa per nessuno.</div><div align="justify">L’artigiano Tubalkàin è un fabbro, un metallurgico, la sua abilità consiste nel conoscere la natura dei metalli, le proprietà intrinseche, intuirne l’anima sottile e separarla dallo spesso. Si tratta, come è evidente, di alchimia egli fu il primo alchimista, per questo il suo nome viene consegnato al Maestro Muratore come parola di passo, la maestria consiste nella capacità di separare lo spesso dal sottile, il grossolano dall’essenziale. L’iniziazione hiramica conferma il potenziale affidatogli fra le Colonne, quando dal mondo profano fu ammesso nel tempio, e la rende autentica potenzialità trasmutatoria.</div><div align="justify">Il libero muratore lavora alla propria elevazione ma anche al bene ed al progresso dell’umanità, la Tav ci rammenta che la reintegrazione nello stato adamitico non è un percorso individuale, al contrario riguardo l’umanità tutta, anche "chi ha varcato i confini ed è sceso nelle regioni più basse dello spirito". Nel nome c’è anche la Qof, l’unica lettera dell’alfabeto il cui ideogramma scende sotto la riga di scrittura, ma c’è anche la Lamed, l’unica che vi sale oltre, la "torre volante", caratteristica che accomuna questo nome con la parola cabala ףבלה</div><div align="justify">.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-46026983331099298242020-11-10T16:40:00.005+01:002020-11-10T16:40:40.505+01:00La questione economica e il Partito Repubblicano. Ghisleri in libreria<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinyf69cxQhFSRu9Ke4h2T6OPsk6UkrFiU1zOye_H19-5c4M5MJBvkuiQjePTF90ocNfmAlh2jZJCK9djszyp0txhNeFKev1Jq0SmAc-aC3dcAtphRluixTtii7HpM077v7xS1MJDwrAy4/s825/123952923_3510880222292243_677389472049640732_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="825" data-original-width="548" height="479" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinyf69cxQhFSRu9Ke4h2T6OPsk6UkrFiU1zOye_H19-5c4M5MJBvkuiQjePTF90ocNfmAlh2jZJCK9djszyp0txhNeFKev1Jq0SmAc-aC3dcAtphRluixTtii7HpM077v7xS1MJDwrAy4/w319-h479/123952923_3510880222292243_677389472049640732_n.jpg" width="319" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">La tradizione repubblicana parte da un assioma. Forse non ci sono leggi, ma questo non vuol dire che la Politica debba sottomettersi ai capricci dei Mercati. Non amano, i repubblicani, i ‘dogmatismi’, le ‘formulette’, quasi mistiche, ma sono sempre interessati a preservare la dignità dell’uomo. Per questo pagine come quelle di Arcangelo Ghisleri, massone, co-fondatore del PRI, riescono ad essere ancora di grande attualità, in un’epoca in cui sembra che il liberalismo economico orienti ogni scelta e determini ogni destino... In uscita per Bonanno editore.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-54188933505973676862020-11-09T16:33:00.002+01:002020-11-09T16:41:17.604+01:00Da oggi negli store online «Davanti alla fine del mondo», il nuovo singolo di Roberto Kunstler<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/MgAAeLZ63P4" width="320" youtube-src-id="MgAAeLZ63P4"></iframe></div><i><div style="text-align: center;"><i>Ascolta il brano</i></div></i><div align="justify" style="text-align: center;"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Da oggi in oltre 150 piattaforme di tutto il mondo (Spotify, iTunes, Amazon musica...) «Davanti alla fine del mondo», la titletrack di Roberto Kunstler che anticiperà il lavoro, ispirato all'omonimo ultimo libro di Mauro Cascio (edito da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno). La produzione artistica è di Francesco Musacco, due Sanremi vinti con Povia e Cristicchi. Da un'idea di Massimo Ricciuti.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-8057881846243013682020-11-06T11:49:00.003+01:002020-11-06T11:49:32.986+01:00Massoneria e Cabala. Binah, la Comprensione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdpfmWfuUP3pA_TvYYzAY-hUrO2iVxjuie_v0-BZZtX3w2pRMl4yvhYMadPFdF7sXgR3BQQGcD7bCDwgU9yulQVWfHpeE1p0RnRtBYCDfxelrIS1H92MpyudOvhnmOj7XAS2nao8MeWQY/s765/%25D0%25A5%25D1%2580%25D0%25B0%25D0%25BC_I.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="765" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdpfmWfuUP3pA_TvYYzAY-hUrO2iVxjuie_v0-BZZtX3w2pRMl4yvhYMadPFdF7sXgR3BQQGcD7bCDwgU9yulQVWfHpeE1p0RnRtBYCDfxelrIS1H92MpyudOvhnmOj7XAS2nao8MeWQY/w390-h256/%25D0%25A5%25D1%2580%25D0%25B0%25D0%25BC_I.jpg" width="390" /></a></div><br /><div style="text-align: center;">di Luca Delli Santi</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Nella dimensione dell’esperienza umana Binà corrisponde alle più elevate capacità della sfera cognitiva, la filosofia, la fisica, la logica, le scienze in generale sono frutto della capacità separativa, in questo caso intesa come capacità analitica. Binà è la comprensione del mondo materiale attraverso gli strumenti gnosologici.</div><div align="justify">Nella mistica ebraica la tecnica tipica di Binà è lo Hitbonenut, si tratta di una tecnica che consiste nell’assimilazione di un testo della sacra scrittura, attraverso lo studio, la meditazione e l’utilizzo delle complesse tecniche di permutazione e corrispondenza usate nell’ermeneutica cabalista. E’ una tecnica che afferisce a Binà in quanto l’uso dell’intelletto è l’aspetto prevalente di questa acquisizione di conoscenza.</div><div align="justify">Si tratta di una modalità di studio nota sin dal Medioevo, progressivamente affinata, oggi è l’approccio prevalente della scuola di Chabad, una scuola di cabala praticata da una corrente dell’ebraismo religioso ortosso, i Chabad appunto, e dalle scuole che si rifanno agli insegnamenti del Gaon di Vilna ( Elia ben Sholomo Zalman 1720 – 1797 ).</div><div align="justify">Il cammino di risalita dell’Albero della Vita da Malkut a Keter consta di trentadue sentieri della Sapienza, ovvero le 10 sephirot connesse attraverso canali di comunicazione percorribili grazie alle vibrazioni delle lettere dell’Aleph Biet, ad ogni singolo canale è associata una lettera dell’alfabeto ebraico. Questa via afferisce alla sephira Chokmà, Binà offre un’altra possibile strada, le Nun Sharey Binà le 50 porte dell’inteliggenza. La parola Shaar porta, ha anche il significato di stimare, valutare si tratta di cinquanta attributi divini conoscibili attraverso gli “strumenti “ che offre Binà, in questo caso si tratta di un’intelligenza applicata che produce una trasformazione interiore profnda, Binà qui si associa al cuore inteso come simbolo dell’anima che attraverso la comprensione giunge alla conoscenza ed evolve verso gli stati dell’essere superiori.</div><div align="justify">Le attribuzioni astrologiche di Binà sono, come quasi sempre accade, variate nel tempo secondo il punto di vista che una determinata scuola, in un determinato momento storico ha ritenuto di voler enfatizzare. Tradizionalmente Binà veniva associata al pianeta Saturno, l’ultimo dei sette corpi celesti della sapienza ermetica, in ebraico è Sabbathai, il settimo. Binà veniva associata a questo corpo celeste per la sua connessione con la Creazione, il sette è il numero dello spazio e del tempo determinati, ma anche per il mistero del settimo giorno, quello in cui il Creatore si “ ritira” dal Creato rendendosi non manifesto alle sue creature, ma nel settimo giorno di Shabbat c’è la promessa del ritorno ad un piano armonico della creazione ed a ad una nuova manifestazione del divino. I cabalisti contemporanei associano invece Binà a Venere, questo ne esalta gli aspetti femminili e luminosi, Venere in ebraico è Noga, vale 58 come Chen, Grazia, Bellezza, Armonia. Binà è il femminile superno gli aspetti di armonia, ordine e grazia le afferiscono e promanano da lei.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Nel Tempio di Re Salomone Binà corrispondeva al tavolo sito a nord su cui erano posti dei pani e dell’incenso, olibano maschio o Franchincenso, Levonà in ebraico, nel Tempio vi erano complessivamente 50 porte.</div><div align="justify">Qui veniamo al rapporto fra questa sephira e la Libera Muratoria: Binà esprime il senso stesso del lavoro latomisitco e di ciò che sviluppiamo nelle officine massoniche, grazie allo studio di questa sephira possiamo comprendere perché la nostra trazione occidentale ha assunto questa particolare forma, i simboli delle corporazioni degli antichi costruttori.</div><div align="justify">La costrizione somma per importanza è il Tempio di Re Salomone “ ho costruito una dimora per te “ Re 8:13, Binà è strettamente connessa con l’arte del costruire, considerata nei tempi antichi il massimo prodotto dell’ingegno umano, essa è l’intelletto , la comprensione che si fa veicolo verso la sapienza per giungere alla conoscenza. I simboli della libera muratoria ci invitano a percorrere questa strada di conoscenza, attraverso l’intelletto, attributo individuale, che si rischiara nella Ragione attributo del Logos superindividuale.</div><div align="justify">.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-34931974452032400852020-11-02T09:50:00.005+01:002020-11-02T09:50:50.979+01:00Studiare il passato per costruire il futuro. Iniziativa su Zoom del Rito di York<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqYCzedQsRS8vqygAoxKLvFOnleZyGneIbgihatU3gcQRJfRcHIK51XF1syTfr9H-4pZEaeKUau7UlQFcwB_biV3hNmGvv3MVZNpVZZBrHUSn-CAc7Non7qR-XcMOQrKT3YBAsIHuDBSU/s2048/immagine_2020-11-02_095007.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1526" height="766" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqYCzedQsRS8vqygAoxKLvFOnleZyGneIbgihatU3gcQRJfRcHIK51XF1syTfr9H-4pZEaeKUau7UlQFcwB_biV3hNmGvv3MVZNpVZZBrHUSn-CAc7Non7qR-XcMOQrKT3YBAsIHuDBSU/w570-h766/immagine_2020-11-02_095007.png" width="570" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-55552292706401973302020-10-30T08:47:00.004+01:002020-10-30T08:47:36.723+01:00La Massoneria a Noto. Dal Settecento ai giorni nostri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho4DKGl_JBpuIrwBiVQMRad_VEQmiX42lcBUNr3e733FoIBiLjtU-kexSNC0fOBNdqWEIwsM0L2iuPOf1o-_rHSoCMUfc1Wp_B56e9GDw3TY4ZztZ-feEmEW_jM1SRSmvwDE2O3MKdN3Y/s825/122999271_2690111637877087_3391582493067581437_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="825" data-original-width="551" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho4DKGl_JBpuIrwBiVQMRad_VEQmiX42lcBUNr3e733FoIBiLjtU-kexSNC0fOBNdqWEIwsM0L2iuPOf1o-_rHSoCMUfc1Wp_B56e9GDw3TY4ZztZ-feEmEW_jM1SRSmvwDE2O3MKdN3Y/s320/122999271_2690111637877087_3391582493067581437_n.jpg" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">La Città di Noto ha in sé, nell’eleganza dei suoi palazzi monumentali del tardo barocco, chiari ed evidenti segni dello spirito Massonico, che idealmente la legano ai costruttori di Cattedrali e alle conoscenze edificatorie che essi custodivano e tramandavo, quale espressione di Città ideale, voluta all’insegna dell’Armonia e della Gioia di vivere. Esponenti di spicco tra i suoi fondatori, furono legati all’Ideale Massonico ed esoterico dell’epoca. Tra di essi spicca la nobile famiglia Nicolaci, i Paternò Castello, i Trigona. In particolare ricordiamo l’illustre Giacomo Nicolaci, detto il gobbo, appartenente all’Accademia dei Trasformati e il di lui fratello Corrado Nicolaci. Negli anni a seguire altri netini illustri furono iniziati alla Massoneria, nel periodo risorgimentale, in particolare ricordiamo ad esempio il Ministro Matteo Raeli, successivamente il Letterato e Poeta Giuseppe Cassone; la poetessa Mariannina Coffa che aderì ai medesimi ideali, così pure il padre, Avvocato Coffa e una nutrita schiera di uomini dell’epoca. La presenza delle Logge a Noto è proseguita nei primi anni del ’900 con le Logge Arnaldo e Ferruccio, Darwin, e sino agli anni ’70 con la Loggia Mazzini, dalla quale ha tratto un fertile innesto, oggi in piena fioritura, la R∴.L∴ Agape n.1381, grazie ai numerosi fratelli che ne adornano le colonne.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-11179306135467308622020-10-29T20:06:00.001+01:002020-10-29T20:06:05.758+01:00Il Grande Oriente ricorda il fratello Achille Ballori ucciso il 31 ottobre del 1917<div align="justify"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja6vDOtZlcRh_EoBT9zj6nkuhGfNidymmZudgs3CYRS3sGpt9PehErBhVKhoh6OjjUNFNJkJ5W5RykFExdnoxUlUjeWiQIKeY1MTGZyzpFs12pmSUAwBUTReEUv_NIhcTBJTjwqNTCcYg/s599/DLrCIWXV4AA21f9.jpg-large.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="259" data-original-width="599" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja6vDOtZlcRh_EoBT9zj6nkuhGfNidymmZudgs3CYRS3sGpt9PehErBhVKhoh6OjjUNFNJkJ5W5RykFExdnoxUlUjeWiQIKeY1MTGZyzpFs12pmSUAwBUTReEUv_NIhcTBJTjwqNTCcYg/s320/DLrCIWXV4AA21f9.jpg-large.jpeg" width="320" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">ll Grande Oriente d’Italia ricorda Achille Ballori, il fratello martire ucciso a colpi di pistola nella serata del 31 ottobre del 1917 all’interno di Palazzo Giustiniani da un folle, spinto a questo insano gesto dal clima fortemente antimassonico che cominciava a soffiare sull’ Italia, alla vigilia della marcia su Roma e dell’ascesa del fascismo, che perseguiterà i liberi muratori, mettendo a ferro e a fuoco le logge fino a sequestrare la sede del Goi.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Nato a Dicomano (Pisa) il 29 aprile 1850 Ballori era un medico dalle straordinarie qualità. Aveva diretto l’ospedale civile di Mantova prima e poi gli Ospedali Riuniti di Roma e durante l’amministrazione di Ernesto Nathan era stato assessore all’Igiene della Capitale. Ineccepibile anche il suo curriculum massonico: nel 1874 era già maestro nella loggia “Umanità e Progresso” di Pisa e nel 1891 venerabile dell’officina “Rienzi” di Roma. Nel 1893 era stato eletto Grande Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia e il 20 marzo 1899 era stato insignito del 33° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, del quale divenne nel 1906 Sovrano Gran Commendatore, carica che ricoprì sino alla morte. Per sua volontà fu cremato e seppellito nella tomba monumentale dei Gran Maestri al Verano.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><b>La ricostruzione dei fatti</b></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Ballori era un personaggio noto e i media dell’epoca si occuparono molto del suo omicidio avvenuto la sera del l 31 ottobre 1917. Erano le 18, 15, secondo le testimonianza raccolte dagli investigatori, quando un uomo sulla quarantina con pizzetto, abito grigio e cappello a lobbia, di media statura e robusto, suonò al campanello del portone in via della Dogana Vecchia di Palazzo Giustiniani a Roma. Si presentò come Giobbe Giobbi e chiese di parlare con Ballori. Giobbi si era recato già, senza trovarlo, nella casa del Gran Maestro Aggiunto in Via San Martino al Macao, ed era stata Filomena, la governante, a dirgli che lo avrebbe trovato appunto nella sede del Grande Oriente. Ballori, che era in compagnia del professor Ulisse Bacci, Gran Segretario, andò personalmente a riceverlo all’ingresso. “È lei il commendator Ballori?”, gli domandò il sedicente Giobbi, tirando fuori una pistola e cominciando a sparare contro di lui alcuni colpi mortali di arma da fuoco, per poi fuggirsene, nella confusione generale, fischiettando l’incipit della Cavalleria Rusticana. L’assassino lasciò Palazzo Giustiniani e salì su un tram per presentarsi, alle 19,30, al numero 9 di via Augusto Valenziani dove si trovava la casa dell’ex Gran Maestro Ettore Ferrari. La portiera gli riferì che lo avrebbe trovato solo mattina successiva. Di qui, l’uomo si diresse poia palazzo Sciarra, sede del “Giornale d’Italia”, dove chiese a un fattorino perché il giornale non fosse ancora uscito, non nascondendo la sua soddisfazione, quando questi gli rispose che il ritardo era dovuto alla notizia dell’uccisione del professor Ballori. Intanto la Questura aveva disposto misure di sicurezza davanti alle abitazioni di tutti i massimi dirigenti della Massoneria. E Giobbi fu arrestato il giorno dopo proprio nei pressi dell’abitazione in via Torino dell’ex sindaco di Roma ed ex Gran Maestro del Grande Oriente Ernesto Nathan.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><b>Il pericoloso pregiudizio antimassonico</b></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Il vero nome di Giobbi era Lorenzo D’Ambrosio. L’attentatore di Ballori era un farmacista, aveva 47 anni, era nato ad Avellino e resiedeva a Roma. Era sposato e padre di due figli. Portato al commissariato di via Magnanapoli, venne perquisito e trovato in possesso di un coltello a serramanico «a foglia d’olivo» di 9 cm e un revolver Smith & Wesson a 5 colpi, calibro 7,65 scarico. Anarchico individualista, nel corso dell’interrogatorio cui venne sottoposto, manifestò tutta la sua avversione psicotica contro la Massoneria, accusandola di ogni male e anche di alcuni suoi problemi personali: dal suo internamento nel manicomio di Nocera nel 1916 alla morte della sorella Costantina in America, asfissiata dalle esalazioni di gas illuminante per un rubinetto lasciato aperto. D’Ambrosio spiegò che si era voluto vendicare. “Debbo dichiarare – disse che non avevo ragione alcuna di speciale antipatia per il Ballori, persona di ottimo cuore e di grande onestà. La mia intenzione era di colpire la Massoneria nelle sue personalità più rappresentative: avevo idea di uccidere, oltre il povero Ballori, anche Ettore Ferrari ed Ernesto Nathan. Che io non avessi ragione di odio contro il Ballori ve lo dimostra il fatto che stamane ho comprato due mazzi di fiori da deporre sulla sua tomba. Se non mi aveste arrestato avrei seguito fino all’ultimo il mio programma. Sabato mi sarei recato ai funerali del Ballori, e avrei fatto una strage […]”. Il 29 aprile 1918, lD’Ambrosio venne riconosciuto affetto da demenza paranoide, prosciolto dall’accusa di omicidio e rinchiuso per sempre in un manicomio giudiziario.</span></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><br /></span></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><a href="www.grandeoriente.it">FONTE</a></span></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-55466720434596430542020-10-23T09:17:00.003+02:002020-10-23T09:17:36.270+02:00Yakhin la parola sacra del Compagno d’Arte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_PVKFpzGVH7KP0x4Yu94AM7XTB5iqiX1UMGld-7r8F6_Fr2WXWvwbA2TB36sf-aB8jfuC9PUjBctgw9uqGPagZi7G7YHtpBfH0OaQY9SOKd7GoaboT0OTrVvSnUUwTmcUT0wEmDR29Vk/s700/manna-caratteristiche-e-ricette.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="407" data-original-width="700" height="247" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_PVKFpzGVH7KP0x4Yu94AM7XTB5iqiX1UMGld-7r8F6_Fr2WXWvwbA2TB36sf-aB8jfuC9PUjBctgw9uqGPagZi7G7YHtpBfH0OaQY9SOKd7GoaboT0OTrVvSnUUwTmcUT0wEmDR29Vk/w425-h247/manna-caratteristiche-e-ricette.webp" width="425" /></a></div><br /><div style="text-align: center;">di Luca Delli Santi</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Il grado di Compagno d’Arte è spesso non sufficientemente valorizzato nella vita delle officine, i fratelli lo vivono come una transizione fra il primo grado ed il terzo, in molti casi si lavora in camera di Compagno solo per celebrare gli aumenti di salari, tutto ciò non consente di valorizzare i profondi insegnamenti che vi sono custoditi.</div><div align="justify">In ambito cabalistico fra gli aspetti più interessanti sui quali riflettere vi sono certo la parola di passo Shiboleth, su cui si è già detto, e la parola sacra Yakhin.</div><div align="justify">Nella simbologia del tempio di Salomone in relazione all’Albero della Vita la colonna di Yakhin rappresenta la sephira Netzach, eternità, vittoria, intese come trionfo della vita eterna sulla morte. </div><div align="justify">Riguardo Netzach abbiamo già avuto modo di scrivere in precedenza qualche accenno, prendiamo in considerazione la parola Yakin in quanto tale.</div><div align="justify">Il significato letterale è Stabilità, come noto nel tempio di Salomone era posta a destra. La parola Boaz, il nome della colonna di sinistra, significa forza, ben si sposa questo concetto con il lavoro dell’Apprendista che è prima di tutto esercizio di volontà. Nel secondo grado il fratello dovrebbe aver acquisito il dominio di questa qualità e renderla un elemento permanente, stabile del lavoro. Yakin è la capacità di restare fedele a ciò che ci si è proposti, l’impegno a percorrere incessantemente la via iniziatica tradizionale, un impegno assunto in primo luogo con se stessi.</div><div align="justify">La pima lettera di questa parola in ebraico è la Yod, da ciò traiamo il suo carattere maschile ed attivo, l’ideogramma della Yod rappresenta un seme, il potenziale luminoso che se ben coltivato produce fecondi frutti. </div><div align="justify">La ghematria è 90 come quello della parola Man, la Manna. Shiboleth ci richiamava al cum panis, la condivisone fra pari della conoscenza, Yakhin ci proietta alla fine del lavoro, il pane condiviso fra i compagni si sublima diventando la Manna, il cibo concesso direttamente dal divino, una “sostanza” che connette i piani spirituali e quelli materiali, il cibo concesso direttamente da dio è un allegoria della conoscenza trasmessa direttamente dal divino all’umano senza mediazioni. L’essere umano ha ritrovato il ponte con l’Assoluto che si era rotto a causa della caduta e la conseguente perdita dello stato edenico.</div><div align="justify">Un’altra ghematria che si riconnette direttamente al significato della conoscenza è Maim, l’acqua.</div><div align="justify">Infine Yakhin condivide la ghematria di Melek, il re, il libero muratore è re di se stesso, domina le proprie pulsioni, trasforma ogni energia in una forza in grado di alimentare il lavoro spirituale.</div><div align="justify">Il grado di Compagno d’Arte ha già in sé tutti gli elementi che consentono al libero muratore di percorrere la via regale, è qui che gli viene indicato che solo attraverso la condivisone delle conoscenza fra fratelli, egli potrà aspirare al sapere più elevato: la Manna.</div><div align="justify">.</div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4055330994695842214.post-71600928752552428892020-10-22T16:47:00.007+02:002020-10-22T16:51:02.217+02:00Da Ipazia a Filelfo, un’antica tradizione può salvare il mondo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrqfQ3hFITowqn3YGFveRylcKoG2MZnhyphenhyphennkqCr2aG24_sxpcO_o8n9PlFR3Zyhk-DGbFQ8VBHiNYt8VgabibkElbEniGNW_jW843SX8enX3-dxkCZZASc_0tcFnB0ZOu_fzxZ371tCSmE/s624/ipazia-silvi-ronchey-1.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="624" data-original-width="436" height="373" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrqfQ3hFITowqn3YGFveRylcKoG2MZnhyphenhyphennkqCr2aG24_sxpcO_o8n9PlFR3Zyhk-DGbFQ8VBHiNYt8VgabibkElbEniGNW_jW843SX8enX3-dxkCZZASc_0tcFnB0ZOu_fzxZ371tCSmE/w261-h373/ipazia-silvi-ronchey-1.png" width="261" /></a></div><br /><div align="justify"><br /></div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Nella crisi dei tempi — che si tratti della caduta dell’impero romano o della catastrofe ambientale che minaccia il pianeta — la tradizione antica ci insegna a rivolgerci alla madre terra, per rinnovare in noi stessi quell’opus di trasformazione che l’ars magna garantisce sempre possibile. Due sapienti, una donna e un uomo come nel Mutus Liber, ci fanno da guida, ricordandoci che la nostra anima individuale non esiste se non come parte dell’unica anima del mondo: un mondo che possiamo e dobbiamo, attingendo alla loro sapienza, salvare.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify">Al centro dell’incontro che si terrà il 17 novembre alle ore 19 che il Servizio Biblioteca ha organizzato con Silvia Ronchey ci sono due storie di straordinaria attualità: la prima su Ipazia, matematica, astronoma, filosofa, influente politica, sfrontata e carismatica maestra di pensiero e di comportamento. La nuova edizione aggiornata e accresciuta di Ipazia. La vera storia che verrà pubblicata da Einaudi nei prossimi mesi, si è data un compito ambizioso: da un lato, dare conto di tutti gli interventi apparsi su Ipazia e analizzare tutte le opinioni che sono state espresse nel decennio che la separa dalla prima edizione (2010, con sei ristampe); d’altro lato, chiarire ulteriormente l’oggetto e opporre i fatti, in molti casi, alla fantasia o all’errore. La seconda storia riguarda una favola scritta dal misterioso Filelfo intitolata: L’assemblea degli animali. La vicenda del libro è raccontata dal punto di vista degli animali, che sanno come l’uomo si sia allontanato dall’antica sapienza grazie alla quale viveva in armonia con la natura, abbia smarrito la consapevolezza di far parte di un’unica anima del mondo e sia avviato a distruggere la casa comune di tutti gli esseri viventi. L’assemblea degli animali racchiude più libri in uno: favola ecologica di questi tempi, accessibile a ogni tipo di lettore; gioco letterario a scovare le citazioni nascoste nel testo; e opera pedagogica grazie al puntuale regesto in appendice, in cui le centinaia di rimandi alle opere vengono riportati fornendo al lettore la possibilità di approfondire gli autori menzionati.</div><div align="justify"><br /></div><div align="justify" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Chi volesse partecipare dovrà inviare una e-mail di registrazione all’indirizzo: bibliogoi@grandeoriente.it, indicando le proprie Generalità. Al ricevimento della richiesta di registrazione verranno inviate le istruzioni per poter partecipare. Ci si può prenotare entro il 16 novembre alle ore 15.00</span>.</div><div align="justify" style="text-align: justify;"><br /><a href="www.grandeoriente.it">FONTE</a></div>ArcoRealehttp://www.blogger.com/profile/15721607093860339116noreply@blogger.com