domenica 30 novembre 2008

La Sezione Aurea


Alla ricerca della Bellezza – dell’Armonia universale

Albert Einstein: «Quella del mistero è la più straordinaria esperienza che ci sia data di vivere.

Quindi, chi sa e non prova meraviglia, chi non si stupisce più di niente, chi non cerca in profondità è simile ad un morto, ad una candela che non fa più luce.» È come il profondo senso di stupore che pervade chi osserva il «Rapporto Aureo».

Che cosa hanno in comune la disposizione dei petali di una rosa, dei semi nelle mele, la forma a spirale di alcune conchiglie, gli ammassi di galassie, un quadro di Giotto, di Duccio da Boninsegna o, (sorpresa!) di Salavador Dalì, o i progetti di Le Corbusier, e magari il Partenone o la Piramide egizia di Giza, svariate composizioni di Bach o di Mozart, o la successione numerica del matematico Fibonacci (1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55… in cui ogni numero è la somma dei due precedenti) o, ancora, il violino Stradivari e, addirittura, lo schema ritmico di un tergicristalli? Sembrerà strano ma in queste realtà si nasconde, un numero particolare, una proporzione geometrica scoperta e formulata dai pitagorici, definita «Divina Proporzione» e in seguito, nell’Ottocento, «Sezione Aurea».

Il simbolo che indica questo rapporto è la lettera greca «tau» (dal greco tomè, taglio, sezione) rappresentata più tardi con la lettera f (phi) in onore al grande scultore Fidia e ai suoi capolavori di cui uno fra i più celebri il Partenone. Il valore di questo «simbolo», derivato dalle dimostrazioni matematiche che descriverò in succinto, è «1,6180….».

Esso è un numero irrazionale, cioè non si può esprimere con una frazione e ha infinite cifre decimali senza sequenze ripetitive.

Deriva dalla geometria ma ciò che è stupefacente è che tende a mostrarsi nei luoghi più impensati. 

Esso pertanto ha affascinato le migliori menti matematiche di ogni tempo ma anche biologi, artisti, musicisti, storici, architetti, psicologi, perfino mistici ed è apparso come simbolo dell’Armonia e della Bellezza dell’universo. 

Un universo progettato da un dio matematico quindi? Lascio la risposta agli addetti ai lavori, anche se le dimostrazioni potrebbero portare a questa conclusione. 

Ma la Massoneria non pretende di dare risposte concrete lasciando ai suoi adepti la facoltà di trovare la Propria Verità. 

Tuttavia, quali Massoni, non possiamo sottrarci perlomeno ad una riflessione, una domanda: che importanza assume la Sezione Aurea come simbolo nei confronti dei principi, nella manifestazione e nel lavoro massonico? Se il simbolo della Sezione Aurea assume la valenza per la quale Armonia e Bellezza sono le sue primarie risultanti, anche la Massoneria non dovrebbe avere nessuna difficoltà nel riconoscerlo nei suoi rituali che vogliono che tutto sia «giusto e perfetto».(Clikka quì per leggere tutto)

Autore: Marco Reck – V.M.i.C. della Loggia Veritas, Locarno

Fonte:(Revista massonica svizzera novembre 2008)


sabato 29 novembre 2008

Convegno del Rito di York



Convegno del Rito di York.

La Gran Commenda dei Cavalieri Templari d’Italia, di concerto con il Gran Concilio dei Massoni Criptici e il Gran Capitolo dei LL.MM. dell’Arco Reale, al fine di far conoscere i principi, gli scopi e le finalità del Rito di York dalle sue origini ai giorni nostri, indicono il Convegno “Rito di York – Le ragioni di un cammino di perfezionamento alla ricerca della luce”.

Riservato ai Maestri del Grande Oriente d’Italia, il Convegno si terrà a Roma, presso l’Hotel Casa San Bernardo in Via Laurentina 289, alle ore 15.00 di oggi 29 Novembre.


Giovanni Simone MAYR


La MESSA da REQUIEM di Giovanni Simone MAYR, Maestro di DONIZETTI


In omaggio a papa Roncalli (Giovanni XXIII) nel cinquantesimo anniversario dell’elezione a pontefice (1958-2008), il 26 novembre scorso  a Bergamo nella Chiesa di S. Alessandro in Colonna, l’orchestra del Bergamo Musica Festival, diretta da Pierangelo Pelucchi, ha presenta la grandiosa Messa da Requiem di Giovanni Simone Mayr. 

E’ questa dunque una buona occasione per ricordare anche noi questo musicista che da fonti storiche abbastanza credibili è stato membro della famiglia massonica. 

Fece parte anche dell’Ordine degli Illuminati con il nome di “Aristotele”. 

Per più ampi dettagli sulla sua vita di invitiamo a:  Clikkare quì – Clikka quì.

Giovanni Simone Mayr - Medea in Corinto - Finale to act I



venerdì 28 novembre 2008

Autorizzata la riproduzione del martello massonico di G.Washington




Il Blog Massonico Ffreemasonsfordummies ha Postato la notizia che La Loggia Massonica Potomac n.5 del Distretto di Columbia (Stati Uniti) Capitol Historical Society ha autorizzato la produzione e vendita di copie del martello massonico che George Washington utilizzò in oc casione della posa della prima pietra del Campidoglio, che avvenne con Riti Massonici il 18 settembre 1793.
La riproduzione ha le dimensioni dell’originale ed è messo in vendita per $ 145,00.
La posa della prima pietra del Campidoglio degli Stati Uniti d’America avvenne con Riti Massonici il 18 settembre del 1793.
Poiché il territorio era situato all’interno della giurisdizione massonica della Gran Loggia del Maryland, la cerimonia fu celebrata sotto gli auspici di quella stessa Gran Loggia con il Ven.mo Joseph Clark in qualità di Gran Maestro Pro Tempore Ven. Fratello.
Il presidente George Washington presenziò alla cerimonia, assistito dal Ven.mo Fratello Clark del Maryland, dal Ven. Fratello Elisha C. Dick, Maestro della Loggia Alexandria No. 22 della Virginia, nonché dal Ven. Fratello Valentine Reintzel, Maestro della Loggia del Maryland No. 9 (ora Loggia Potomac No. 5 del Distretto di Columbia).
La cazzuola d’argento e il martelletto di marmo che George Washington utilizzò nel posare la pietra erano stati prodotti artigianalmente per l’occasione dal Fratello John Duffey, un argentiere di Alexandria, membro della Loggia di Fredericksburg No. 4. 22.

Convegno del Rito di York


Convegno del Rito di York

Il convegno è rivolto ai Fratelli Maestri, già in grado di lavorare la “Pietra Grezza” fino a renderla sapientemente cubica, che dopo aver assolto alle mansioni del Grado a loro assegnato, decidono di intraprendere un ulteriore cammino di perfezionamento nell’Istituzione in generale e nel Rito di York in particolare.

Per questo motivo, il contenuto degli argomenti trattati è stato reso semplice e comprensibile, evitando volutamente ciò che ognuno,per fasi successive di approfondimento, dovrà singolarmente e con l’aiuto degli altri Fratelli provare a livello disensazioni e imparare secondo la propria saggezza, costanza e volontà.

CONVEGNO IL RITO DI YORK LE RAGIONI DI UN CAMMINO DI “PERFEZIONAMENTO” ALLA RICERCA DELLA LUCE ROMA - 29 NOVEMBRE 2008. Hotel “Casa San Bernardo” alle Tre Fontane Via Laurentina n. 289.

Rito di York:Gran Capitolo dei L.M. dell’Arco Reale in Italia

Gran Concilio dei Massoni Criptici d’Italia,Gran Commenda dei Cavalieri Templari d’Italia.

Programma:

ORE 12,00 Registrazione dei partecipanti - Buffet

ORE 15,00 Inizio Convegno

ORE 15,00 Messaggio di benvenuto

EMILIO ATTINA’ Gran Commendatore della Gran Commenda dei Cavalieri Templari d’Italia;

ORE 15,15 Introduzione

DUILIO FERRARI Gran Commendatore Vicario della Gran Commenda dei Cavalieri Templari;

ORE 15,30 Massoneria e Rito di York -Le ragioni di una appartenenza - Le origini

MARIO P. Archeologo, Generalissimo della Commenda “San Michele” dei Cavalieri Templari d’Italia

ORE 16,15 I Sistemi dell’Arco Reale ed il Rito di York

MAURIZIO P. Saggista, Gran Sacerdote del Capitolo “Pitagora” dei LL.MM. dell’Arco Reale in Italia

ORE 16,45 Coffee break

ORE 17,15 Introduzione alla Massoneria Criptica da parte del Gran Maestro del Gran Concilio dei Massoni Criptici d’Italia

ORE 17,45 La Mistica Cavalleresca e Templare

MASSIMO G. Saggista, Gran Sacerdote del Capitolo “Genefis” dei LL.MM. dell’Arco Reale in Italia

ORE 18,15 Interventi dei Partecipanti

ORE 18,45 Conclusioni e saluto di chiusura

GIUSEPPE FABBRI, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei L.M. dell’Arco Reale in Italia

ORE 20,00 Agape Fraterna


giovedì 27 novembre 2008

Stradario Magico insolito di Firenze


Borgo degli Albizi, la via ed il palazzo ove ha sede il Collegio...

E' appena uscito un libro - "Stradario magico-insolito di Firenze", scritto da Luigi Pruneti e Roberto Pinotti - nel quale si parla anche della strada e del palazzo ove ha sede il Collegio toscano, raccontando l'origine di una lapide di cui molto probabilmente nessuno di noi conosceva la storia... «I vescovi di Firenze facevano solitamente il loro ingresso in città da questo borgo, così denominato dall'omonima e importante famiglia fiorentina.

(...) nel Quattrocento, a San Zanobi (...) venne incontro una pellegrina francese cui, durante il viaggio verso Roma, era appena morto il figlioletto.

Mosso a compassione, il santo Vescovo si inginocchiò davanti al cadaverino e, dopo aver intensamente pregato, alzò sulla piccola salma la mano inanellata in segno di benedizione.

Subito dopo il fanciullo "con grande meraviglia di tutti gli astanti, riebbe vita".

Una targa, apposta sotto una finestra del Palazzo Altoviti, detto anche dei Visacci, recita testualmente in latino: "B. Zenobius puerumsibi a matre gallica Roma eunte / Creditum atque interea mortuum dum sibi urbem / Lustranti eadem riversa hoc loco conquerens / Occurrit signo crucis ad vitam revocat / An. Sal. CCC"».

Va bene che il nostro palazzo abbonda di statue e di lapidi, ma di questa storia chi ne sapeva qualcosa ?


Edito dalla casa editrice Le Lettere, il libro costa 19,50 Euro; la scheda è leggibile cliccando qui...

Fonte: Coll.Circ. MM.VV.Toscana

CONVEGNO SU "IL MALE DI VIVERE".CHIUDE I LAVORI il G.M. G. RAFFI


Il 29 Novembre - alle ore 15, a Palazzo Vitelli in Piazza Garibaldi - si terrà a Città di Castello, indetto dalla RL Armonia 1153, un Convegno su “Il male di vivere”.

Dopo l’introduzione del Maestro Venerabile Mauro M., interverranno Adolfo Puxeddu, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia (Società e giovani), Norberto Pentiricci, direttore U.O.C. Ser.T Altotevere Asl 1 (Dipendenze: vecchio e nuovo), Cesare Baccini, docente di Tossicologia all’Università di Bologna (Alcool, droghe, farmaci e incidenti stradali), Massimo Biondi, pediatra e genetista all’Ospedale Civile di Avellino (Nichilismo e tecnologia, i nuovi Dei), Stefano B., presidente del Collegio toscano e caporedattore del Corriere di Siena (Alcool-droghe: il caso Siena), Don Paolino Trani, presidente Ceis di Città di Castello esperto nel recupero dei tossicodipendenti (Esperienze di vita nel Centro Recupero) nonché, in videoconferenza, Aleksandar Jovanovic, semiologo e linguista all’Università di San Paolo del Brasile (Tempi moderni e il vuoto dell’esistenza) e George Minculescu, ingegnere (Droghe, situazione a Bucarest).

La seconda parte del Convegno sarà incentrata su “Quali riflessioni e proposte a questo male di vivere” con contributi di Alberto Massarelli, psichiatra e psicanalista junghiano, di Don Paolino Trani, di cui si è già detto, e di Morris Ghezzi, docente di Filosofia del Diritto all’Università di Milano e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia.

Il Gran Maestro Gustavo Raffi chiuderà i lavori, moderati dal presidente del Collegio umbro Fulvio B., direttore del Dipartimento d’emergenza della ASL 2 di Perugia.

mercoledì 26 novembre 2008

Forme e correnti dell’esoterismo occidentale


Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore. 

Domani 27 novembre ore 17 presentazione del volume “Forme e correnti dell’esoterismo occidentale” a cura di Alessandro Grossato per la Collana «Viridarium» 5 Edizioni Medusa, Milano, 2008. 

Presenta il volume Gian Mario Cazzaniga. 

Saranno presenti Alessandro Grossato, Francesco Zambon.

Questo quinto volume della collana «Viridarium» raccoglie le relazioni che i principali specialisti a livello internazionale hanno presentato alla Fondazione Giorgio Cini, nel corso del primo convegno svoltosi in italia dedicato alla storia e alle dottrine dell’esoterismo occidentale.

 



massoni che hanno cambiato il mondo


I massoni che hanno cambiato il mondo

Churchill e Roosevelt. I massoni che hanno cambiato il mondo. 

Conferenza libera e aperta con  relatore il giornalista e storico Alexandre Adler. 
Domani giovedi 27 novembre 2008 alle ore 20  nel Tempio Grande in Via Christine de pisana, 12 Parigi. 

Alexandre Adler  riflette ed esprime  il suo pensiero su due  grandi figure che hanno pesato in  modo decisivo sul risultato della  Seconda Guerra Mondiale, di fronte alla  mostruosa minaccia del nazismo.  

Uomini straordinari sotto molti aspetti, ma molto  diversi fra loro e di nuovo complici, dopo il patto con  l'Unione Sovietica per battere il Terzo Reich nell’erigere  il muro  Yalta di fronte alla potenza  Russa comunista di Stalin.

Le nuove generazioni.


Le nuove generazioni.

Su northernmichiganmasons.blogspot.com/ diversi giorni fa, è stato pubblicato un “Post” che aveva come oggetto alcune considerazioni riguardanti le nuove generazioni e il loro sano sviluppo.

Tematica quella delle giovani generazioni molto sentita in America e non solo. 

Ad un certo punto il Fr.llo autore del Post, ricordava che con un  discorso molto forte , Roosevelt  aveva evidenziato le virtù che ogni ragazzo prima e uomo poi avrebbe dovuto sviluppare: duro lavoro, coraggio, e una disposizione a fare del bene. 

La mancanza di uomini di carattere nel mondo di oggi – continua nel suo Post il Fr.llo - rende questo discorso molto attuale e pertinente.  

Scrive infatti: come padri o tutori, cerchiamo di crescere una generazione di ragazzi come la descrive Roosevelt, come  uomini invece, cerchiamo di sviluppare questi tratti noi stessi.



martedì 25 novembre 2008

E' passato all'Oriente Eterno.


Il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana annuncia con profondo cordoglio il passaggio all'Oriente Eterno del carissimo Fratello Giampaolo A. le cui esequie si svolgeranno oggi Martedì 25 Novembre 2008 alle ore 14.30 nella Chiesa di San Marcello Pistoiese (PT).

Ai Fratelli che lo hanno conosciuto il suo ricordo rimarrà sempre vivo nei loro cuori per la nobiltà d’animo e soprattutto per la disponibilità verso il prossimo.

 

4 minuti di serenità: chiudi gli occhi e ascolta.

Il nome deriva dal papa benedettino Gregorio Magno I

Secondo la tradizione, egli raccolse ed ordinò i canti sacri in un volume detto Antifonario, la cui copia originale andò persa durante le invasioni barbariche. 

Secondo una variante tradizionale di tale versione, egli dettò il codice ad un monaco, mentre era nascosto dietro un velo: il monaco, accorgendosi che Gregorio faceva lunghe pause nel corso della dettatura, sollevò il velo e vide una colomba (lo Spirito Santo) che sussurrava all'orecchio del papa. 

Il Codice Gregoriano sarebbe quindi di derivazione divina. 

Più di recente, si è venuto a dubitare non solo dell'origine miracolosa dell'Antifonario, ma della stessa derivazione da Gregorio. 

Dalla carenza di testimonianze autografe dell'interesse di Gregorio per quello che riguarda l'impianto dell'uso della musica nel rito della messa, tranne una lettera generica in cui si parla del rito britannico, sono derivate altre ipotesi. 

Fra queste, vi è quella secondo cui l'Antifonario (e la storia della sua origine) sarebbero entrambi di origine carolingia (quindi databili quasi due secoli dopo la morte di Gregorio) e farebbero parte dello sforzo di unificazione del nascente Sacro Romano Impero: esistono infatti documenti che attestano i tentativi degli imperatori carolingi di unificare i riti franco e romano. 

Secondo questa ipotesi, attribuire la riforma ad un miracolo che coinvolgeva un papa di grande fama come Gregorio sarebbe servito quale espediente per garantirne l'accettazione universale e incondizionata.





Ricordando il G.M. Onorario del GOI Francesco Landolina


La Loggia “Giuseppe Garibaldi” di Catania, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Filatelia Massonica del Grande Oriente d’Italia sabato 29 Novembre 2008 alle ore 10.00 presso la Casa Massonica in Catania ricorda, a due anni dalla scomparsa, la figura di Francesco Landolina, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, con l’emissione di una busta filatelica commemorativa con relativo annullo postale.

La celebrazione sarà occasione per tratteggiare la personalità dell’illustre Massone.


lunedì 24 novembre 2008

Riflessioni della settimana


Carissimi alcune riflessioni per la settimana che sta arrivando...........

Non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci porteranno ad uno scopo, ogni passo deve essere lui stesso uno scopo, nello stesso tempo in cui ci porta avanti. Goethe

La compassione, l'altruismo, il buon cuore sono unicamente nobili sentimenti di cui trae vantaggio il nostro prossimo. Sono stati mentali, condizioni mentali di cui beneficiamo anche noi stessi. Tenzin Gyatso.

I miserabili non hanno compassione, fanno del bene solo su dei forti principi di dovere. Samuel Johnson

In ogni attività la passione toglie gran parte della difficoltà. Erasmo da Rotterdam

Innumerevoli come i granelli di sabbia sono le passioni umane, e tutte diverse l'una sall'altra; e tutte quante, meschine e nobili, da principio stan sogete all'uomo, e diventano poi le sue terribili tiranne. Nikolaj Gogol

...... che sia soprattutto serena in questo periodo dove tutto ci sembra più difficile, ma con la forza dei nostri valori sapremo sicuramente trovare porti e fortezze in cui, quantomeno, sapremo ripararci. Enrico C. (Maestro Venerabile Loggia Ankus n. 1003 all’Oriente di Caselle Torinese)



domenica 23 novembre 2008


I CAVALIERI DEI TEMPLARI


Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis", ovvero "poveri compagni di Cristo e del Tempio di Salomone".

Sono i Cavalieri Templari, uno dei primi ordini militari cristiani nonché uno dei più famosi, misteriosi e odiati.

Nato intorno al 1118-1120, appena pochi anni dopo la prima crociata del 1096, il nome di quest'ordine è da sempre collegato al Graal, al tesoro del Tempio di re Salomone, alla massoneria e alle figure di Maria Maddalena e di Gesù.

Difendere la Terra Santa.

Ufficializzato con la Bolla Pontificia il 29 marzo 1139, aveva lo scopo di difendere il Regno di Gerusalemme dai musulmani appena sconfitti e di assicurare la protezione dei pellegrini che sempre più numerosi vi affluivano da tutta Europa.

Negli anni, l'Ordine Templare divenne ininterrottamente più ricco e potente, quindi pericoloso sia per la Chiesa che per il Re di Francia.

Per questo, a seguito di una vera e propria persecuzione che portò allo sterminio di quasi tutti gli appartenenti, l'Ordine si dissolse definitivamente tra il 1312 e il 1314.

Purtroppo, a causa della scarsità di documenti che li riguardano, è praticamente impossibile ricostruire esattamente la storia dei primi anni dell'Ordine.

La tradizione parla di nove cavalieri, ma si pensa che tale numero abbia soprattutto un significato allegorico.

I Templari, reclutati soprattutto tra i giovani nobili, erano organizzati come un vero e proprio ordine monastico, secondo le regole di San Bernardo di Chiaravalle, fondatore dei monaci cistercensi.

Dovevano fare voto di castità, obbedienza e povertà, donando tutte le loro proprietà all'Ordine stesso.

Una potenza troppo scomoda.

Al momento della massima diffusione avevano sedi in tutta Europa: il territorio, diviso in sette grandi provincie, era "controllato" dalle cosiddette Precettorie, dalle Mansioni e, nelle grandi capitali, dalle Case.

Una così capillare diffusione fu possibile grazie al favore di papa Innocenzo II, che concesse ai Templari una pressoché totale indipendenza dal potere temporale, nonché l'esonero dal pagamento delle tasse.

Inoltre, potevano riscuotere le decime.

In pratica, dovevano rendere conto solo al Papa in persona.

Con le ricchezze accumulate costruirono numerose fortificazioni in tutta la Terra Santa, divenendo ben presto l'esercito meglio addestrato e disciplinato dell'epoca.

Poiché detenevano forti somme in denaro contante in quasi tutte le loro sedi, dal 1135 cominciarono i prestiti ai pellegrini spagnoli in viaggio verso Gerusalemme.

Da quel momento l'Ordine divenne economicamente sempre più forte, arrivando a prestare somme più che ingenti a vari stati occidentali, soprattutto alla Francia, di cui ben presto gestirono perfino l'intera "Cassa di Stato".

Ma proprio perché tanto potenti, sia sul piano militare che su quello economico, i Templari finirono con l'attirare su di loro le antipatie e le invidie di molti sovrani, primo tra tutti il re di Francia Filippo IV il Bello, desideroso di azzerare i propri debiti e, approfittando dell'occasione, impossessarsi dell'intero tesoro templare.

Inoltre, in tal modo, avrebbe diminuito il potere della Chiesa.

Una tragica fine.

Il 14 settembre 1307, in gran segreto, Filippo IV inviò contemporaneamente a tutte le Prefetture l'ordine di convocare i Cavalieri con la scusa di accertamenti fiscali.

La mossa riuscì perfettamente ma, invece di un ufficiale contabile, i Templari trovarono un ordine di arresto e la confisca dei loro beni.

Tra le accuse, tutte particolarmente infamanti, vi era anche quella di adorare una misteriosa divinità pagana, il Bafometto.

Torturati senza pietà, pur di non soffrire, gli accusati finirono con l'ammettere le proprie inesistenti colpe.

Di fronte alle ammissioni di eresia, al papa Clemente V non rimase altro che estendere l'ordine di arresto nei confronti dei Templari a tutti i territori della cristianità.

Inoltre, anche grazie alla debolezza del Papa, il re di Francia intentò una serie di processi tendenti a dimostrare le colpe degli appartenenti all'Ordine del Tempio.

Nella leggenda.

L'Ordine fu ufficialmente soppresso con la “Bolla Vox in excelso” del 3 aprile 1312 e i suoi beni trasferiti ai Cavalieri Ospitalieri.

Jacques de Molay, l'ultimo Gran Maestro dell'Ordine Templare, che inizialmente aveva confessato le accuse, infine ritrattò.

Venne quindi arso sul rogo assieme a Geoffroy de Charnay il 18 marzo 1314 davanti alla cattedrale di Parigi, sull'isola della Senna detta "dei giudei".

Filippo il Bello non riuscì comunque nell'intento di sterminare i Cavalieri Templari: molti membri si rifugiarono in Scozia e in Portogallo, dove il nome dell'Ordine fu cambiato in "Ordine di Cristo".

Ma, soprattutto, sembra non riuscì a mettere le mani sul famoso tesoro dei Templari, composto da enormi ricchezze e da documenti segreti.

Dal 1314, anno del rogo in cui morì Jacques de Molay, l'Ordine dei Cavalieri Templari entra nella leggenda e nel mistero.

In quel tempo la Scozia era in guerra con il Papa.

I Templari, perseguitati dalla Chiesa, trovarono in quelle terre un rifugio sicuro.

La flotta templare, salpata da un porto della Francia per sfuggire alla cattura, scomparve misteriosamente.

Per i Francesi sarebbe stata intercettata e distrutta ma, secondo altri, si sarebbe rifugiata in Scozia e i Templari si sarebbero stabiliti nella famosa località di Rosslyn.

Dov'è il tesoro dei Templari?

Nella Bibbia è scritto che in tempo di guerra il monte Moriah era utilizzato come nascondiglio di tesori e documenti importanti.

In un opera ebraica, la Mishnah, si dice che la "Tenda del Convegno" era custodita nelle "cripte del Tempio" e, secondo la tradizione ebraica, altri oggetti leggendari come l'Arca dell'Alleanza, l'Altare dell'Incenso, il Bastone di Aronne, l'urna con la Manna e le Tavole della Legge erano state nascoste in un vano segreto posto sul lato occidentale del Tempio, vicino al Sancta Sanctorum.

Le leggende sui Cavalieri dell'Ordine, che si susseguono attraverso i secoli, pongono agli studiosi non poche domande.

Essendo stati i custodi del Tempio, a Gerusalemme, hanno forse trovato almeno una parte del Tesoro di re Salomone? Che fondamento hanno le storie che parlano di un documento secondo il quale Maria Maddalena, o addirittura lo stesso Gesù, sarebbero arrivati nella Francia del Sud, dando origine a una discendenza divenuta poi la famiglia reale dei Merovingi? Sono forse questi i documenti ritrovati a Rennes le Chateau dall'abate Francois-Bérenger Saunière e che lo nanno arricchito?

Un segreto mortale.

I Templari sono stati veramente sterminati per la brama di potere e ricchezza di Filippo IV il Bello, oppure perché erano venuti a conoscenza di un segreto che avrebbe potuto minare la Chiesa e le monarchie europee? E ancora: il volto impresso sulla Sacra Sindone, è quello di Gesù oppure, come vuole una recente teoria, è quello di Jacques de Molay, l'ultimo Gran Maestro dell'Ordine? Queste sono solo alcune delle strane leggende fiorite sui Cavalieri Templari.

Ma quali certezze ci sono? Torniamo in Scozia, a Rosslyn.

È ormai accertato che il navigatore veneziano Antonio Zeno, salpato dalle coste scozzesi con 12 navi alla fine del 1300, un secolo prima del viaggio di Cristoforo Colombo, abbia raggiunto le terre che oggi vengono chiamate "Nuova Scozia", una regione a nord ovest dell'attuale Canada.

Quì Zeno stabilì un presidio a New Poss, a poco più di 30 chilometri da Oak Island, isola nota per il famoso "Money Pit".

È possibile che nelle 12 navi salpate dalla Scozia ci fosse anche il tesoro dei Templari, che questi cercassero un luogo sicuro per nasconderlo e che, soprattutto, l'abbiano trovato?

Fonte: http://www.sambuceto.info/