mercoledì 15 aprile 2020

In ricordo di Luigi Mascherpa

di Antonino Zarcone



15 aprile 1893, Genova, nasce Luigi Mascherpa. Ufficiale di Marina, partecipa alla Grande Guerra come pilota di idrovolanti guadagnando la medaglia d'argento al valor militare. Iniziato alla Massoneria in una Loggia della Gran Loggia d'Italia nel 1922, in seguito è imbarcato sull'incrociatore San Giorgio, nel 1926 comanda il battaglione San Marco, nel 1931 è sottocapo di stato maggiore del Comando Marina di Pola, nel 1936 assume il comando in 2ª del Deposito C.R.E.M. di Taranto, e con il grado di contrammiraglio, dal 1942, comanda la piazzaforte di Leros e delle isole vicine. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 rifiuta la resa ai tedeschi e conduce la resistenza italiana fino al 16 novembre 1943. Catturato dai tedeschi, che uccidono gli ufficiali e parte dei soldati italiani che avevano partecipato alla resistenza, viene trasferito in Germania quindi consegnato al Governo della Repubblica Sociale italiana e rinchiuso nel carcere degli Scalzi di Verona poi in quello di San Francesco di Parma. Durante la detenzione rifiuta di fuggire nonostante l'opportunità fornita da un bombardamento alleato che colpisce il carcere e l'assalto dei partigiani per liberare i detenuti politici. Processato dal Tribunale Speciale di Parma il 22 maggio 1944, nel cosiddetto Processo degli ammiragli, dopo un processo condizionato da un clima di forte intimidazione, viene condannato a morte "per alto tradimento", ovvero non essersi arreso ai tedeschi. Muore fucilato nel poligono di tiro di Parma il 24 maggio 1944. Viene insignito della medaglia d'oro al valore militare alla memoria.

Motivazione delle decorazioni:

Medaglia d'argento al valor militare
«Aiutante di bandiera e ufficiale di rotta della divisione, con intelligenza e solerzia coadiuvava il suo ammiraglio nella preparazione ed istruzione di una importante missione di guerra. Durante l'esecuzione di essa e sotto il fuoco nemico in modo intelligente ed encomiabile esplicava ogni incarico a lui affidato, mostrando animo sereno e grande spirito di abnegazione — Durazzo, 2 ottobre 1918»

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria
«Ufficiale Ammiraglio di eccezionali doti morali e militari, assumeva, in circostanze estremamente difficili, il comando di un'importante base navale nell'Egeo. Attaccato da schiaccianti forze aeree e navali tedesche, manteneva salda, in oltre cinquanta giorni di durissima e sanguinosa lotta, la compagine difensiva dell'isola. Dopo una strenua ed epica resistenza protrattasi oltre ogni umana possibilità, ormai privo di munizioni e con gli effettivi decimati, era costretto a desistere dalla lotta. Catturato dal nemico e condannato a morte da un tribunale di parte asservito ai tedeschi, coronava fieramente col sacrificio della vita una esistenza nobilmente spesa al servizio della Patria — Zona di operazioni, settembre 1943 - maggio 1944».