di Luca Delli Santi
La lettera He è composta da una Dalet ed una Yod, l’asta verticale e quella orizzontale della Dalet simboleggiano il mondo fisico, la Yod il mondo spirituale. La He ci comunica così che la separazione fra il mondo fisico e quello dello spirito è legata alle percezioni umane, in effetti tutto è interconnesso.
La He è la materializzazione nel mondo fisico di un principio di natura spirituale, è la lettera dell’espressione e dell’esprimersi, della volontà di rivelare e di rivelarsi, in relazione all’essere umano si usa la metafora dei rivestimenti dell’anima, sono le forme in cui questo concetto puro può esprimersi nel mondo della percezione umana: pensiero, parola, azione, ciascuno di questi rivestimenti è una delle tre linee della He.
La linea orizzontale è il pensiero in uno stato di equilibrio, la linea verticale collegata alla linea orizzontale è la parola che con il suo estendersi verso il basso ci indica una forma meno nobile di quella del pensiero ma comunicabile, grazie alla quale abbiamo la possibilità di interagire ed intessere legami, infine abbiamo l’azione non collegata alle altre linee, questa separazione è un invito a riflettere su quanto troppo spesso l’azione sia separata dagli altri due elementi e quanto invece sia necessario che essa sia in armonia con la parola e con il pensiero in stato di equilibrio.
In relazione al piano divino la linea staccata rappresenta la manifestazione, l’immanente, è staccata perché connessa con le capacità e con le convinzioni soggettive, condizionate anche dall’influenza del contesto sociale e culturale, che determinano la percezione del divino e di come esso si manifesti nella creazione, la linea verticale attaccata a quella superiore è il divino trascendente, avvolge la creazione e le creature, discende nei piani della manifestazione ma ci è precluso coglierlo con gli strumenti della dimensione sensoriale e del conoscibile sul piano empirico. La terza linea orizzontale superiore rappresenta l’Essenza Divina, al di là di ogni realtà fisica e spirituale, da cui tutto proviene ed in cui tutto è Uno, può essere percepita attraverso l’unificazione di Comprensione e Sapienza, due delle tre sephirot superne dell’Albero della Vita, la linea orizzontale superiore simboleggia un ponte che connette queste due emanazioni.
La He compare due volte nel Tetragramma, il nome ineffabile, rappresenta l’elemento divino femminile. Il divino maschile è simbolo di quanto rivelato espressamente nella Torah, il divino femminile è simbolo di quanto celato, è l’elemento che va ricercato, svelato, è connesso con il Sod ( segreto )della bibbia, il livello di lettura più esoterico degli insegnamenti delle sacre scritture. La prima He è il femminile divino superno, determinante nel generare la Creazione a cui da indirizzo e forma, la seconda He è il femminile inferiore, elemento esclusivamente ricettivo, connesso con la sephira Malkut e con il mondo di Assiah, azione, l’ultimo dei quattro balzi, quello in cui la manifestazione prende forma dando vita al mondo fisico così come lo conosciamo.
L’origine della parola He è incerta, si ritiene sia connessa con l’antico ideogramma utilizzato per descrivere la finestra, il che è coerente con quanto esprime la forma, una connessione fra i mondi, si tratta infatti della finestra attraverso cui l’anima si manifesta nel mondo prendendo forma nel corpo umano. Il suono della He è una semplice esalazione d’aria senza alcun movimento della lingua o della bocca, è un’immagine della Parola creatrice del mondo. In genesi la He è scritta più piccola delle altre lettere nell’espressione “Behibaram”, che si trova nel quarto versetto del secondo capitolo: “Queste sono le origini dei cieli e della terra nella loro creazione (behibaram)”. La lettera è scritta più piccola, secondo la lettura che ne danno molti cabalisti, perché la creazione per l’Eterno non fu un grande sforzo, fu come “ se pronunciasse una He”. Questa lettura esegetica vuole trasmettere l’insegnamento che i cieli e la terra, il creato, per quanto possano sembrare vasti e di fondamentale importanza dal punto di vista dell’essere umano sono solo una piccola parte della realtà divina.
La ghematria della lettera è il numero cinque, come i cinque libri del Pentateuco di Mosè ed i cinque gradini dell’anima della cabala lurianica, dal più basso al più elevato sono: nefesh, ruach, neshamah, chaya, yechidah.
Il cinque è l’essere umano incarnato nella dimensione materiale, il microcosmo che si relaziona al macrocosmo, si tratta delle conoscenze che vengono trasmesse al libero muratore apprendista quando viene elevato al grado di Compagno d’Arte, quando di fronte alla stella a cinque punte viene chiamato alla sua missione di ricercatore del senso, della gnosis rappresentata dalla lettera G che si illumina insieme alla stella fiammeggiante. La forma, la ghematria, la vibrazione della He custodiscono gli insegnamenti sapienziali che i liberi muratori ricevono nel grado di Compagno d’Arte e a cui dovranno saper attingere nel lavoro di M.M.