lunedì 29 aprile 2019

Ettore Socci e la Massoneria

di Roberto Galimberti

Ettore Socci

Ettore Socci nacque a Pisa nel 1846. Convinto repubblicato e mazziniano, fu volontario garibaldino nel 1866 a Mentana, nel 1870 seguì ancora Garibaldi in Francia. Nel 1868 fondò a Firenze il giornale "La Verità" che bbe vita effimera. Dopo la breve parentesi alla mazziniana Società Internazionale chiusa dalla polizia, con alcuni compagni fondò l' Unione Democratica Sociale con un programma repubblicano e progressista ed assunse la direzione del giornale "Satana": in seguito ad un attacco ai Gesuiti il giornale fu sequestrato ed il Socci arrestato; lo stesso accadde per "Il grido del popolo", anch'esso da lui fondato. Fu 13 volte in carcere per reati di opinione ed altrettante volte ne uscì assolto. Stabilitosi poi a Roma, dove venne iniziato Massone nella Loggia "Uguaglianza" tra il 1875 ed il 1879, ed alla chiusura di questa Loggia appartenne alla "Roma", fu tra i creatori del Circolo Repubblicano, poi dell'Associazione Repubblicana dei diritti dell'uomo, infine entrò nella Lega della Democrazia e nella redazione del giornale omonimo diretto da Alberto Mario. Qui, e sui giornali che successivamente fondò, "Il fascio della democrazia" (1883-85) e "La democrazia" (1886) svolse vigorose campagne contro gli abusi della polizia e per l'allargamento del diritto al voto, l'emancipazione della donna, la tutela dei fanciulli, la riduzione dell'orario di lavoro nelle fabbriche, la separazione tra Stato e Chiesa, l'irredentismo (per questo fu tra i fondatori della "Dante Alighieri"). Nel 1892 fu eletto deputato per il Collegio di Grosseto.
Fu Grande Oratore della Gran Loggia di Rito Simbolico Italiano dal 1899 al 1902. Si spense a Firenze nel 1905. I Fratelli della Loggia "Ombrone" di Grosseto vollero erigergli un monumento che fu inaugurato il 24 novembre 1907 e nello stesso anno una Loggia di di Pisa fu intitolata al suo nome.


Il busto a Grosseto