venerdì 28 settembre 2018

Corrado Ocone ospite dello York. Ecco perché Benedetto Croce non amava la Massoneria

Mauro Cascio e Corrado Ocone

«È possibile continuare a filosofare e in che modo, con quale senso, nell'epoca della 'fine della filosofia'? È una delle domande, forse la domanda, che ha percorso il Novecento filosofico. Le risposte sono state diversissime: hanno coperto un'ampia e differenziata gamma di 'soluzioni'. C'è stato chi ha annullato la filosofia nel sapere scientifico concreto; chi l'ha vista come una sorta di collettore dei saperi particolari; chi ne ha decretato semplicemente la fine per palese esaurimento o 'inattualità' o semplicemente per necessità epocale di convertire la teoria nella prassi. Soprattutto quest'ultima 'soluzione', che accumuna i marxisti ai gentiliani ed altre forme di pragmatismo filosofico, può avere conseguenze 'pericolose', in quanto abdica alla 'comprensione' delle cose nel pensiero. Interessante a me sembra invece considerare la conclusione a cui giunse Benedetto Croce dopo essersi posto le suddette domande. Per il filosofo napoletano, la filosofia oggi può avere ancora un senso ma deve semplicemente porsi come 'metodologia della storiografia'».
All'attualità politica di Benedetto Croce era dedicato l'incontro dei Nobili Viaggiatori per le rotte del pensiero lungo il canale Neroniano, al Circeo. Ospite di Mauro Cascio e Saverio d'Ottavi, Corrado Ocone, direttore scientifico della Fondazione Einaudi, saggista per Rubbettino e Castelvecchi, scrive per Il Messaggero e il Corriere della Sera. Da un suo testo il Ministero ha tratto la traccia della prova scritta dell'esame di maturità di qualche anno fa. E la Massoneria? La Massoneria ai tempi di Croce, ma forse più negli anni della sua formazione, era il mainstream nelle istituzioni e nel mondo universitario. «Croce criticava la Massoneria, ma non come istituzione, bensì come pensiero filosofico, come 'mentalità'. Rimproverava il suo carattere democratico (un liberale non necessariamente è democratico), ma anche la sua impronta illuministica e gli esiti spesso positivistici». Al rapporto tra Croce e la 'mentalità massonica' è dedicato un saggio del filosofo Valerio Meattini di qualche anno fa. E sarebbe interessante ritornarci.
L'incontro, la cui registrazione sarà disponibile a breve, era patrocinato dal Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale - Rito di York. Ha portato i saluti il Sommo Sacerdote Tiziano Busca.