martedì 3 aprile 2018

In Gran Loggia una Mostra su Galileo Galilei



Non solo il logo della Gran Loggia che si terrà a Rimini il 6-7-8 aprile, che raffigura il suo celebre cannocchiale, il Grande Oriente a Galileo Galilei  dedicherà anche una mostra, che verrà allestita al Palacongressi. Verranno esposti al pubblico oggetti antichi e rari, strumenti realizzati o inventati dal grande scienziato pisano, provenienti dalla collezione privata del professore Fausto Casi di Arezzo. Tra cui  un compasso geometrico del 1697, al quale Galileo dedicò anche un libro, che fece stampare nel 1606 in 60 copie ;  un cannocchiale in ottone e pelle incisa in oro del XVII secolo; un giovilabo in ottone inciso a cera persa del XX secolo; un meccanismo sincronico, realizzato in ferro nel secolo scorso. Un esemplare delle opere del grande scienziato pisano in quattro volumi datato 1744. Un suo ritratto a olio su tela (copia da Susterman) eseguito tra il XVII e il XVIII secolo.

Galileo aveva sete di conoscenza e cercò di guardare oltre, lontano, di stelle e il cielo infinito, aprendo  nuovi orizzonti di conoscenza, contribuendo al progresso scientifico, ma anche al trionfo del libero pensiero sul pensiero unico. Lo scienziato pisano lavorò a perfezionare il cannocchiale, che lo aiutò nell’osservazione dell’universo e nelle sue scoperte sul movimento della Terra intorno al Sole, che lo indussero ad appoggiare le teorie copernicane.

Una posizione che lo pose in rotta di collisione con la Chiesa esponendolo alla grave accusa di eresia. Chiamato a presentarsi a Roma dinanzi al tribunale dell’Inquisizione, venne processato, minacciato di tortura e costretto a rinnegare le proprie idee, per evitare la condanna a morte...

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