lunedì 2 febbraio 2015

Misticismo ed esoterismo

«Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinio di fuoco, che splendeva tutt'intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi di un vitello, splendenti come lucido bronzo. Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, e queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano non si volgevano indietro ma ciascuno andava diritto avanti a sé».  
Dal Libro del profeta Ezechiele

di Quirino Tirelli



In questo articolo ho voluto analizzare il rapporto che esiste tra misticismo ed esoterismo. Questo mio lavoro ha lo scopo di “dimostrare” che esiste un rapporto tra Esoterismo e Misticismo. Iniziamo con ordine ad esaminare le definizioni di Misticismo e di Esoterismo.

Misticismo
La Mistica ("mistico" da µυστικόσ (musticòs) = mistico, arcano, dei misteri, degli iniziati. Nella forma di avverbio µυστικωσ = secretamente, a
bassa voce; µυστήριον (mustèrion) = mistero; dottrina, cerimonia, pratica segreta; i misteri, di dogmi, sacramenti, vangelo.
µυστηρίσ (musteris)= mistica. Μυστησ (mustes) = iniziato, ai misteri. Μύω (mùo) = mi chiudo; sono, sto chiuso, serrato; chiudo (gli occhi, la
bocca) ) è la contemplazione della dimensione del sacro e ne comporta una esperienza diretta al di là del pensiero logico-discorsivo e quindi difficilmente comunicabile.
Nell'estasi mistica l'uomo si unisce con la “Verità ultima” della propria esistenza e dell'intera realtà cosmica.
“Fra tutti coloro che cercano, soltanto il mistico ha trovato (più che trovare io userei il termine ha guardato, come semplice spettatore senza a volte capire neanche cosa), ma, prezzo di un favore così eccezionale, non potrà mai dire che cosa, benchè egli abbia la certezza che conferisce unicamente il sapere incomunicabile. La strada sulla quale egli vi inviterà a seguirlo sbocca su una  vacuità senza uguali ma, ed è questa la meraviglia, una vacuità che vi colma, poiché si sostituisce a tutti gli universi aboliti (I mistici hanno fascino! Perchè ci fanno capire che esiste un'altra realtà, un'altra dimensione. Purtroppo, però, noi non potremo mai sperimentarla). Ciò di cui si tratta in questo caso è un'impresa, la più radicale che sia stata tentata, per ancorarsi in qualcosa di più puro dell'essere o dell'assenza dell'essere, in qualcosa di superiore a tutto, perfino all'assoluto.” (Emil Cioran)
L'estasi mistica si può ottenere al termine di un procedimento di progressivo distacco sia dalla conoscenza sensibile sia da quella razionale, fino alla perdita dell'Io nel Tutto, ma può essere anche raggiunta spontaneamente, improvvisamente e senza cause apparenti.

Esoterismo
Il termine ha la propria radice nel greco ESOTERIKOS – INTERIORE ed indica un orientamento spirituale riservato ad “iniziati”, avendo quindi alla base uno o più rituali d’iniziazione nei quali vengono trasferiti linguaggi (ecco la prima e più grande differenza, nella mistica noi parlavamo di incomunicabilità) a carattere simbolico. Nei secoli diversi sono stati i linguaggi adottati per consentire la circolazione di idee “quasi sempre controcorrente” e quindi spesso “pericolose”. L’uso di specifici linguaggi ha dato, nel tempo, luogo a diverse scuole o correnti avendo di diverso esclusivamente il simbolismo adottato, ma in comune il fine di “conservare e trasmettere” idee tese a dare luce su verità ancestrali spesso offuscate dalle sovrastrutture create dall’uomo per i più diversi fini. A partire dalla “leggenda di Adamo” che cerca la conoscenza sotto l’influsso di Lucifero ( Lux Fero, portatore di luce) vi sono stati sempre uomini alla ricerca del Vero. Ricordiamo alcuni particolari e noti movimenti esoterici: Alchimia nel quale il linguaggio esoterico usa un simbolismo chimico (trasformare il piombo in oro); Tantrismo che usa il linguaggio sessuale (magia sessuale) Misteri eleusini riferentisi a rituali e simbologie di morte e rinascita(mito di Orfeo ed Euridice); Fedeli d’amore ( Dante e Beatrice); Massoneria che usa un simbolismo relativo ai “muratori” costruttori di templi; Astrologia con un linguaggio cosmico siderale. L’elenco è ancora molto lungo ed ogni particolare movimento necessita di uno studio minuzioso non solo dei simboli usati ma anche del momento storico e sociale. Da precisare, inoltre, che ogni movimento religioso è attraversato da un filone esoterico e quindi troviamo un esoterismo cristiano (Vangelo di Giovanni ed Apocalisse), uno ebraico, uno mussulmano( movimento Sufi e ballerini Dervisci) ,ed in oriente troviamo Taoismo, Zen, e così di seguito senza alcuna esclusione.

Rapporto tra esoterismo e misticismo
Nella via esoterica (iniziatica) l'essenziale è il gruppo. Chi segue la via iniziatica non è solo ma fa parte di un gruppo. Un uomo solo non può fare niente, non può raggiungere niente (il mistico, che è un uomo solo, può anche avere un'esperienza ma non riesce a comunicarla ad altre persone). La maggior parte delle persone non si rende conto di essere in una prigione. Chi si trova in prigione desidera fortemente evadere. Ma come fare per  evadere? Occorre perforare un muro, scavare una galleria. Un uomo solo non può fare niente, ma supponete che siano dieci o venti e che lavorino a turno; assistendosi l'un l'altro, possono finire la galleria ed evadere.
Inoltre, nessuno può fuggire dalla prigione senza l'aiuto di coloro che sono già fuggiti (i maestri). Solo essi possono dire in quale modo l'evasione è possibile e far giungere ai prigionieri gli utensili e tutto ciò che può essere necessario. Ma un prigioniero isolato non può trovare questi uomini liberi o venire in contatto con loro. E' necessaria quindi un'organizzazione. Dimenticavo, però, di dire una cosa importantissima!
Per cominciare a voler evadere per conquistare la libertà bisogna rendersi conto di essere in prigione. Questo è il presupposto essenziale senza il quale la ricerca esoterica (e quindi la funzione del gruppo) non può concretizzarsi. Questo processo iniziale in cui ci si rende conto di essere prigionieri è qualcosa di intimo e personale in cui gioca un ruolo importantissimo l'intuizione. Questo è un punto nodale in cui possiamo intravedere una prima labile analogia tra la via iniziatica e la via mistica. La prima tappa, quindi, della via iniziatica la potremmo definire l'estasi iniziatica in cui si prende consapevolezza della propria condizione.
Nella definizione di esoterismo  che abbiamo dato sopra parlavamo di diversi linguaggi (i linguaggi e tutti i simboli della libera muratoria che usano i massoni, i linguaggi che si usano nel taoismo o nel tantrismo o nello zen o il linguaggio alchemico). Con il linguaggio si può comunicare uscendo dall'isolamento e condividendo le proprie esperienze. Possiamo senza alcun dubbio affermare che il linguaggio e' lo strumento più potente della via iniziatica.
E' questa la più grande differenza tra la via mistica e la via iniziatica (esoterica). Un mistico non potrà mai comunicare la sua esperienza ( o meglio la può anche comunicare ma non sarà mai chiara a nessuno, solo a se stesso). Non la può comunicare, fondamentalmente, perchè è un'esperienza che non è fatta con la ragione. Nella via iniziatica, invece, tutto nasce e finisce con la ragione. Come abbiamo detto poco fa il primo passo è quello di rendersi conto di essere in prigione. Il primo passo di un libero muratore è quello di bussare alla porta del tempio e si può bussare solo come atto volontario, cosciente e razionale.
Nel mistico, al contrario, non c'è razionalità e volontarietà. Quello che ora dobbiamo chiederci è: il mistico è riuscito davvero a liberarsi? È riuscito a trovare quello che cercava? Ma alla fine il mistico cerca realmente?
Al mistico capita qualcosa, ha un'esperienza (estasi mistica) ma questa esperienza è come andare al cinema a vedere un film. Lui rimane, sempre, uno spettatore passivo. Molto spesso, inoltre, l'estasi mistica capita senza che la si voglia e che la si cerchi. Tutto questo è totalmente l'opposto di quello che capita a colui che segue la via iniziatica. Lui è il fautore del suo destino e quindi  non è mai uno spettatore passivo. C'è un concetto kabbalistico molto bello e riguarda il libero arbitrio. Secondo la Kabbalah l'uomo ha una possibilità molto ridotta di libero arbitrio. Quello che possiamo liberamente scegliere è davvero limitato. Siamo infatti soggetti alle influenze dei desideri che ci vengono dal mondo circostante. Secondo i kabbalisti l'unico arbitrio che l'uomo ha è quello di scegliere il gruppo di persone (amici) con cui interagire (in pratica è quello che si fa quando si entra in massoneria). In questo contesto, chi segue la via iniziatica è colui che riesce a esplicare meglio il proprio limitato libero arbitrio.
Fin qui ho analizzato le differenze tra la via mistica e la via iniziatica . Si potrebbe concludere a questo punto (come affermava Guenon) che ci sia una dicotomia tra le due vie (anche se parziale). Nella maggior parte dei casi è proprio così!
Ci sono (o meglio ci sono stati) dei casi, però, in cui questo non è accaduto. Abbiamo parlato, precedentemente, che l'uomo può liberarsi solo attraverso l'aiuto dei maestri che hanno già percorso la via. Ripercorrendo a ritroso la via di trasmissione si giunge ai  maestri capostipiti, gli iniziatori del cammino. Coloro che, attraverso la loro esperienza (anche mistica), riescono a tracciare la via agli altri. Coloro, pur essendo mistici, con il loro particolare carisma riescono a comunicare e a tracciare il percorso per le generazioni successive. Questi li ho definiti i Mistici Carismatici. Gesù, Maometto, Buddha (per citarne qualcuno) rappresentano le eccezioni che confermano la regola dell'incomunicabilità mistica. Questi mistici carismatici sono stati,  non a caso, i fondatori di nuove religioni..