martedì 2 maggio 2017

Tiziano Busca a Fermo: «Come operai dello Spirito dobbiamo costruire il nostro Tempio interiore»



Un lungo e articolato discorso a Fermo del Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell’Arca Reale Tiziano Busca, in occasione dei lavori del Capitolo Marca Fermana.

«Noi non possiamo capire la via iniziatica se non teniamo conto che è una via duplice, il cielo e la terra. Uno tende a raggiungere la propria l’espressione più alta della forza di vita. Questo percorso comporta due elementi: uno materiale e l’altro spirituale, l’uomo che attraversa il deserto e lo spirito che coglie il suo viaggio. Lo stesso segmento di attività che ci viene poi rappresentato nelle varie camere del Rito di York ci consente di leggere il cammino ‘artigiano’: l’arte è una capacità di trasformare, di elaborare, di produrre un lavoro. L’idea del cambiamento vuol dire trasformazione. Ma dobbiamo andare anche oltre il nostro comune ragionare. Solo così possiamo capire una pietra disegnata da altri, come ci viene insegnato.
In questa doppia via ci sono dei momenti apicali ed è una via che si porta sempre più in alto. Basta considerare chi presiede la camere: abbiamo all’inizio un Maestro Venerabile, un Maestro Istallato, che guida la Camera dell’Eccellentissimo Maestro. La simbolica dello York riprende una Tradizione che viene dalla sapienzialità, anche ebraica, anche religiosa. E lì troveremo alla fine il Gran Sacerdote.
Dobbiamo insomma costruire il nostro tempio interiore e il momento più importante è la costruzione della Sancta Sanctorum, lì dove c’è la Shekinah, la presenza divina. Quello è il nostro obiettivo. La dimensione sacra e sacerdotale, maschile e femminile».
Nel corso dell’allocuzione Busca si è soffermato anche su alcune figure chiave come Giacobbe e soprattutto Mosè e alcuni simboli importanti come il serpente.