venerdì 16 settembre 2016

I valori antichi e moderni della Massoneria




Un nuovo titolo proposto da Tipheret, Gruppo Editoriale Bonanno. Spiega l'autore: «La riflessione, contenuta in questo libro, riguarda le nuove criticità dovute alla crisi mondiale e al ridimensionamento della democrazia, non solo nel nostro Paese, congiuntamente a una crisi di quei valori che, nel novecento, avevano influito, tanto positivamente nelle diverse società, rendendole più coese, solidali e democratiche.
Infatti, valori quali: la tolleranza, l’uguaglianza, la fratellanza, il libero arbitrio, la solidarietà e la democrazia liberale, hanno realizzato, in passato, a vari profondi cambiamenti e sono tutti valori massonici.
Oggi, in un mondo inaridito nei sentimenti e dove prevalgono alcuni disvalori, la Massoneria può svolgere, ancora, la sua funzione, proprio facendosi portatrice del patrimonio ideale di solidarietà e coesione, che sono insite nel suo Dna.
La spiritualità, l’idealità, l’associazione, sono per molti, in questo momento storico che stiamo vivendo, forme di pensiero che ricorderebbero solo un nostalgico passato che non ritornerà, ma i cultori della “Tradizione” sanno che oggi sono ancora più attuali e necessari.
Pertanto, proprio la Massoneria dovrebbe adeguare la sua funzione ai tempi bui sul piano valoriale per rideterminare una nuova era dei “lumi”. Essa può ritornare ad essere veicolo di cambiamento, attraverso la sua filosofia di libertà e di libero pensiero. Purtroppo questo processo di cambiamento da parte dell’Istituzione si scontra con l’antimassoneria che è sempre più viva e tende a delegittimarla. Ho voluto precisare quali sono gli insegnamenti massonici proprio per sfatare i tanti miti negativi che tendono a svilirla.
Infine, per capire meglio il modo con cui la Massoneria fa ragionare, ho affrontato alcuni dei dualismi presenti nel percorso iniziatico. Questi dualismi servono ad abituare i suoi affiliati a riconoscere, che ogni valutazione fatta da altri ha lo stesso diritto della propria ad essere esternata, e così diventa una grande scuola, non solo educativa, ma anche formativa dei principi della tolleranza, del dubbio e della laicità».

La prefazione è di Luigi Pruneti.