mercoledì 16 settembre 2015

La via solare della Coscienza



Il vivere in prima persona una vasta gamma di “fenomeni anomali”, ha portato Umberto Di Grazia a essere studiato e collaborare negli ultimi quarant’anni con gruppi di ricerca nazionali e internazionali, tra cui le facoltà di Sociologia e Fisica dell’Università “La Sapienza” di Roma, il gruppo Mobius di Los Angeles, l’Università di Friburgo.
Grazie al bagaglio di informazioni ed esperienze acquisite e vissute ha potuto sintetizzare e mettere a punto una metodologia di lavoro e delle tecniche che permettono, a chiunque intraprenda il lavoro con serietà ed impegno, di sperimentare l’unione con gli aspetti più forti, tellurici e genuini della nostra emotività. Unire è andare oltre la visione della realtà e di noi stessi fondata su una logica dualistica e oppositiva (buono/cattivo, maschile/femminile, fortunato/sfortunato, paura/coraggio, malato/sano, ecc.). Sperimentare l’unione degli apparenti opposti conduce gradualmente a sviluppare un pensiero libero, non basato sulla paura, in grado di accedere al “programma interno” che, in ciascuno di noi, può guarirci e risvegliarci.
Tutta l’attività sarà, in modo particolare, concentrata nello studio delle Tecniche dell’Unione e del Risveglio in tutti i suoi aspetti: da quello dinamico con musica e altro, a quello applicato su persone con squilibri psico-fisici. Questo insieme rappresenta l'approccio “olistico” per la ricerca del nuovo linguaggio adatto a comunicare le nostre esperienze profonde. Coacervo di antiche tradizioni e recenti scoperte, attraverso rari rituali ed esperienze di confine, questo insieme di tecniche ed esperimenti permettono il “salto” di qualità che ognuno di noi, a un certo punto del percorso di vita, può effettuare.
Con questo percorso si inizia un viaggio dove non sarà più possibile tornare a essere quello che eravamo, ci si sposterà in una zona della coscienza che in altre epoche e con altri linguaggi si sarebbe definita come il cammino iniziatico vero e proprio, dove l'adepto doveva affrontare “la morte alchemica” per rinascere un altro uomo: l'uomo nuovo.

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