mercoledì 16 luglio 2014

Le streghe e la stregoneria: gli oscuri rituali di natura demoniaca perseguiti dall’inquisizione.


La caccia alle streghe operata, con crudele intensità, soprattutto tra i secoli XVI e XVII è stata interpretata dalla storiografia come uno scontro culturale tra il mondo erudito rappresentato dalla Chiesa e il mondo popolare assimilato alle pratiche magico-tradizionali. Spinta da un rinnovato spirito di evangelizzazione, la chiesa mosse sistematicamente guerra, dal Cinquecento in avanti, a superstizioni, vecchie credenze, riti post-pagani che facevano parte, in ogni caso, del folclore popolari e delle pratiche magiche. Gli storici che hanno tentato di fare un bilancio numerico delle vittime accusate di stregoneria si sono sempre fermati difronte la mancanza di fonti, in altre parole, mancavano i verbali dei processi. Nei casi sporadici in cui si può disporre di tale documentazione si rimane, addirittura, sconvolti dalla loro durezza e drammaticità e, soprattutto, dalla capacità in essi insita di trasmettere un nitido spaccato del mondo delle streghe e della loro persecuzione. E’ stato comunque calcolato che il tasso delle condanne a morte, secondo vari luoghi ed epoche, si sia aggirato sul 25-47% dei processi, con punte massime eccezionali del 92% (Svizzera). Leggi tutto l'interessante articolo di Samantha Lombardi pubblicato sul Bloig di Pierluigi Montalbano.